I “Forestali” in odore di mafia, l’ignoranza e l’attacco al Corpo
In questi giorni sulla stampa anche nazionale si legge di una scoperta, fatta dal Governo regionale siciliano circa la presenza di 56 “forestali” in odore di mafia e persino coinvolti nelle misure antimafia del 416 bis.
Fin qui la scandalosa vicenda che, come tantissimi cittadini, ci vede convinti che sia inaccettabile che chi ha militato in contesti mafiosi possa anche solo lontanamente coinvolto in fatti di pubblica amministrazione.
Non v’è dubbio che bisogna intervenire, cacciarli, stigmatizzare l’accaduto e verificare che la loro presenza in quegli elenchi non sia stata appoggiata e favorita da chi poteva, da chi sedeva sulla sedia giusta al momento giusto.
Grave è invece la confusione artatamente messa in atto da chi scambia la “forestale” cioè la schiera dei 25.000 operai precari con il Corpo Forestale Regionale.
Ai cretini non credo, non do l’alibi del non sapere, chi scrive facendo confusione scrive per infangare il lavoro del Corpo Forestale, un lavoro già fatto con tutte le difficoltà del caso. Immaginate di dover controllare come corpo di polizia tutta la Sicilia e le sue isole in poche centinaia di persone, spesso si e non due tre guardie per territori vasti quanto mezzo Molise, con mezzi oramai vecchissimi, con pochissimo carburante. Immaginate di sapere che nessuno verrà mai a rinforzare le fila del vostro corpo e che ad oggi la guardia più giovane, che peraltro non è guardia ma almeno un Ispettore, abbia 52 anni e che debba ancora esser costretto a fare il suo mestiere tra i boschi, la neve, la pioggia, di notte, di giorno, durante le feste comandate.
Questa è la situazione nella quale versa il Corpo forestale siciliano, vituperato eppure l’unico baluardo che ci resta per far fronte alle centinaia di ecoreati compiuti sulla nostra isola ogni giorno. Chi ne parla male è complice del degrado, del malaffare, di chi vuole chiudere un capitolo pluridecennale di onorato servizio a fianco del cittadino.
Quelle divise verdi, oggi logore, sono il vanto migliore dell’Autonomia Regionale Siciliana, sono i difensori dell’ambiente.
Legambiente è e sarà sempre con loro e contro chi parla a vanvera dando fiato e spazio ai nemici della natura siciliana.
Per Legambiente
Giuseppe Maria Amato
10 Marzo 2016
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