IL CASO
Forestali, nuovo stop ad aumento giornate. Arretrati, 7 mila ricorsi contro la Regione
di Riccardo Vescovo
Congelando le graduatorie si interrompe il meccanismo che consente ai forestali di ottenere un aumento delle giornate di lavoro e quindi avanzamenti di carriera
PALERMO. Nuova bufera sui 23 mila forestali siciliani. La Regione ha bloccato nuovamente l’aggiornamento delle graduatorie dei forestali. Congelando le graduatorie si interrompe il meccanismo che consente ai forestali di ottenere un aumento delle giornate di lavoro e quindi avanzamenti di carriera.
Un primo tentativo era andato a vuoto nei mesi scorsi dopo le proteste dei sindacati. Poi l’assessore all’Economia, Alessandro Baccei, ha spiegato che l’operazione rientra tra le misure sul taglio della spesa concordate con Roma. A quel punto è stata approvata una norma in Finanziaria che prevede la sospensione per quattro mesi dell’aggiornamento degli elenchi. Sembrava però che gli effetti – che si traducono in risparmi per 5 milioni – si sarebbero visti solo il prossimo anno visto che le graduatorie erano pronte alla pubblicazione.
Qualcosa però ha spinto gli uffici del Lavoro a frenare e a congelare tutto. Il motivo è legato a un’altra delicata questione da risolvere: in elenco figurano diverse migliaia di soggetti con reati alle spalle e il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha ribadito la necessità di espellere coloro i quali hanno compiuto reati gravi contro l’amministrazione.
I dirigenti del Lavoro, dell’Azienda foreste e del Corpo forestale si incontreranno a breve per discutere su come procedere ma già i sindacati sono sul piede di guerra. “È assurdo – dice Fabrizio Colonna della Fai Cisl – chi ha commesso un piccolo reato venti anni fa e ha pagato, non può essere condannato a vita e pagare nuovamente”. In attesa di capire come procedere e di arrivare a una riforma del settore, le graduatorie sono sospese.
Intanto la Regione ha confermato che il recupero degli arretrati contrattuali pagati ai forestali continuerà. Una risposta che non è piaciuta ai lavoratori che hanno annunciato una raffica di ricorsi. È la conseguenza di una vecchia vertenza che vale circa sei milioni e arrivata oggi all’epilogo.
I 23 mila operai hanno già percepito aumenti contrattuali relativi al periodo 2006-2009 ma una sentenza della Cassazione ha messo in discussione la legittimità di queste somme. Il dirigente generale del Corpo Forestale, Gaetano Gullo sulla base di questa sentenza ha avviato il recupero degli arretrati: in questa prima fase sono coinvolti settemila addetti all'antincendio che dovranno restituire tra i 600 e i 1.200 euro.
Ieri mattina i sindacati Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil hanno incontrato i vertici dell’assessorato al Territorio e il dirigente Gullo, chiedendo di sospendere la procedura perché ritenuta errata. “La sentenza – dice Colonna – è della sezione lavoro della Cassazione e quindi è ribaltabile”. E Salvatore Tripi della Cgil aggiunge che “la procedura relativa all’erogazione degli arretrati è stata corretta in ogni passaggio, lo abbiamo dimostrato carte alla mano”. Ma il recupero delle somme continua. “Abbiamo messo a disposizione i nostri legali – dicono i sindacati – e siamo pronti a rispondere caso per caso con un ricorso”.
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03 Marzo 2016
Condannare gli operai con qualche condanna minima non è giusto, significa portarli in strada a rubare....presidente si faccia un esame di coscienza....quanti politici ladri contro l'amministrazione eppure restono nei propri posti a continuare a rubare....e si la verità fa male ma è la realtà....grazie anche a questi operai il presidente occupa la sua poltroncina...e si Giuseppe m. Catania
RispondiEliminaIL PRESIDENTE CROCETTA DOVREBBE SOLAMENTE RICONOSCERE IL PROPRIO FALLIMENTO POLITICO E DIMETTERSI ...... DEVE DARE LA POSSIBBILITA' AD ALTRI DI RISOLVERE I PROBLEMI DELLA REGIONE SICILIA E DEI PRECARI CHE HANNO UNA FAMIGLIA DA TIRARE AVANTI ...... GRAZIE , Fedele B.N. ...D2 Catania
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