13 febbraio 2016

LA FINANZIARIA NON RIESCE ANCORA A VEDERE LA LUCE. LA COMMISSIONE BILANCIO HA ESAMINATO CIRCA UN TERZO DEI 65 ARTICOLI, TRA CUI LE GARANZIE OCCUPAZIONALI DEI FORESTALI. TRA LE NORME APPROVATE INVECE QUELLA CHE BLOCCA IL TURN OVER DEI FORESTALI, MA CHE TORNERÀ AD ESSERE DISCUSSA IN AULA


La Finanziaria non riesce ancora a vedere la luce


La commissione Bilancio ha esaminato circa un terzo dei 65 articoli. Aperta e subito rinviata a martedì la seduta dell’Ars



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di Raffaella Pessina
PALERMO - Aperta e subito rinviata a martedì alle 16 la seduta dell’Ars dove ieri, secondo calendario, dovevano approdare i documenti finanziari.

Invece, mentre gli articoli di bilancio sono stati approvati in commissione Bilancio, la Finanziaria non riesce a vedere la luce.
Della situazione si era già reso conto giovedì scorso il presidente della commissione stessa, Vincenzo Vinciullo, che aveva preannunciato agli organi di stampa l’eventuale rinvio dell’Aula. E così è stato. Vinciullo ieri pomeriggio è intervenuto in Aula per chiedere tempo fino a martedì prossimo per permettere alla commissione di completare l’esame della manovra e dare il voto finale al bilancio pluriennale.

“Si tratta di una manovra molto complessa e con diversi articoli che non riguardano nemmeno la materia Finanziaria - ha lamentato Vinciullo - occorre un esame attento per questo i tempi si stanno allungando. Per martedì bilancio e la finanziaria saranno pronti per l’Aula”.

Nel corso della seduta è stata anche presentata una mozione sulla crisi del settore agrumicolo siciliano da Toti Lombardo (Mpa), firmata anche da Bernardette Grasso Grande Sud e Giorgio Assenza di FI. I deputati ne hanno chiesto la trattazione urgente. Marco Falcone, capogruppo di Forza Italia’Ars ha criticato duramente i provvedimenti contenuti nella Finanziaria, in particolare i finanziamenti ai siti culturali. “Uno scenario ignobile  - ha detto Falcone - quello che evidenzia come la Finanziaria di Crocetta destini solo 3 milioni di euro ai siti culturali e ai musei dell’Isola, di fatto condannando i beni artistici siciliani a fanalino di coda. A rischio sono persino servizi base, come le pulizie. Umiliare in questo modo la cultura, la nostra storia, tra le principali risorse e attrattive della nostra terra, è colpa imperdonabile. Paradossale è che il capitolo entrate sia passato da 13 a 15 milioni di euro. Mentre aumentano gli incassi derivanti dai biglietti, la Regione sottrae risorse, cosa assolutamente inaudita”. 

La Finanziaria comunque procede a rilento perché commissione Bilancio e assessore all’economia Baccei hanno esaminato circa un terzo di 65 articoli. Tra gli ultimi articoli di spesa approvati vi è la norma che assegna 31 milioni e 900 mila euro all’Arpa e 44 milioni alla Sas. Da Roma non è ancora arrivato l’ok ai 500 milioni che restano così iscritti in bilancio come accantonamento negativo. In particolare sono stati approvati solo 13 articoli e accantonati ben 14, soppresso invece l’articolo 4. Tra gli articoli accantonati vi è la norma su Riscossione Sicilia e l’autorizzazione della spesa per i precari, i fondi per i liberi consorzi, le garanzie occupazionali dei forestali. Tra le norme approvate invece quella che blocca il turn over dei forestali, ma che tornerà ad essere discussa in Aula. Passate anche le misure in favore della fuoriuscita dal bacino degli ex pip, la riattivazione dei cantieri di lavoro, un migliaio circa in tutta l’Isola. Finanziamenti ad Esa e Irsap, consorzi universitari, Istituto Vini e oli. 500 su 2000 gli emendamenti esaminati. Oggi la commissione torna a riunirsi a partire e lo farà anche domenica.

Il presidente della commissione Bilancio Vincenzo Vinciullo ha spiegato il motivo della lentezza con cui si sta procedendo: “Stiamo procedendo con molta attenzione – ha ribadito - si tratta di una finanziaria molto complessa, dove ci si imbatte in articoli camuffati”. E spiega che “Si verifica che all’interno di questa manovra dentro un articolo spesso ci sia un comma che riguarda altra materia, questo rende molto difficile la trattazione”.

13 febbraio 2016
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2 commenti:

  1. Caro Direttore sono dispiaciuto nel leggere ogni giorno articoli sul pensiero e sui fatti che i nostri Politici stanno per distruggere la Categoria degli Operai Forestali.
    Siamo rimasti soli perche’ con l’ultima decisione di Bloccare le Graduatorie che si aggiornano ogni Anno (Dicembre e Giugno) nessuno avra’ piu’ la possibilita’ di arrivare al suo traguardo tanto atteso (25 anni di attesa) per migliorare la propria qualita’ di vita.
    Cosa raccontiamo agli ultimi della fascia di 78 giorni dal prossimo anno rimarrete a 78 giorni per sempre, mentre altri operai l’anno prima sono passati nella fascia di 101 giorni.
    Pensando pure che con la Graduatoria Unica (art.12) due anni fa’ al suo esordio aggiornata al 1995 anziche’ al 31 Dicembre 2013, tanti operai sono stati retrocessi a vantaggio di altri che mancavano da anni (piu’ di 10 anni) dal lavoro per poi essere reinseriti e promossi nelle varie fascie 78, 101, 151 e OTI da questo vergognoso e inqualificabile articolo.
    Tutti i Politici e Sindacati autonomi e confederali conoscono questa situazione, ma aspettano la Corte dei Conti che si pronunci su tutti i processi vinti dagli operai forestali (Catania – Messina – Trapani e altri ancora). (Forse fra 10 anni si pronuncera’ e noi saremo gia’ in pensione o al cimitero)
    Non credete che il blocco delle graduatorie fara’ ancora di piu’ soffrire tutti quelli ingiustamente retrocessi nonostante hanno piu” anni lavorativi e inspiegabilmente nelle ultime posizioni.
    Cari politici se avete il senso della Giustizia Sociale votate contro questo Blocco insensato delle Graduatorie e’ spedite a Casa questo Baccei che e’ un raccomandato di Lusso che mai si sarebbe sognato di diventare Assessore o meglio Governatore Siciliano (senza essere Siciliano e’ eletto dalla gente) al posto di Crocetta che non parla mai.
    Vergogna e poi ancora Vergogna.
    Paolo

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