Forestali: il Cipe non sblocca i fondi, da domani 24 mila "licenziati"
I sindacati: "Lo staff di Baccei ha confermato che la delibera non ci sarà, domani in piazza rischio tensione". Riunione urgente a Palazzo d'Orleans: "Troveremo i soldi"
Si accendono la piazza e la protesta dopo la notizia circa il licenziamento dei 24 mila forestali siciliani a partire da domani. "Notizia arrivata dalla Regione nel corso di un direttivo sindacale", rivela il leader della Uil Claudio Barone. A fronte di un parere favorevole preCipe per il reperimento dei fondi, i capi degli uffici della Forestale avrebbero comunicato invece che da domani i rapporti sono interrotti. E' un fatto, affermano dallo staff dell'assessore all'Economia Alessandro Baccei, che domani non ci sarà l'atteso ok del Cipe alla delibera da 650 milioni per la Sicilia, 88 milioni dei quali destinati proprio ai forestali. Ci sarebbero a monte anche perplessità della Corte dei conti.
"E' inevitabile - prosegue Barone - che a questo punto si incendino le piazze. La tensione è salita a dismisura e domani c'è il rischio che davanti alla Presidenza della Regione, diventi incontrollabile. Il presidente Crocetta deve assumersi le proprie responsabilità e promulgare atti che consentano di risolvere subito questa emergenza oppure prenda atto che il Governo regionale è al capolinea". Così nache la Cisl: "Crocetta emani un atto di indirizzo che garantisca la continuità occupazionale dei 24 mila forestali siciliani. La Sicilia non ha bisogno di un'altra enorme massa di senza lavoro", dicono Mimmo Milazzo e Fabrizio Colonna. Alla vigilia della manifestazione che domattina porterà i lavoratori siciliani del settore davanti alla presidenza della Regione, a Palermo, i sindacati denunciano che "sono a rischio tutte le giornate di lavoro forestale previste dalla legge: 78, 101 e 151". E puntano il dito contro "l'insipienza politica di chi ha fin qui relegato in un angolo il tema della gestione del territorio e della programmazione idrogeologica".
"Crocetta emani un atto di indirizzo che garantisca la continuità occupazionale dei 24 mila forestali siciliani. La Sicilia non ha bisogno di un'altra enorme massa di senza lavoro". Lo dicono Mimmo Milazzo, segretario della Cisl Sicilia e Fabrizio Colonna, segretario della Fai Cisl regionale, alla vigilia della manifestazione che domattina porterà i lavoratori siciliani del settore davanti alla presidenza della Regione, a Palermo. I due sindacalisti denunciano che "sono a rischio tutte le giornate di lavoro forestale previste dalla legge: 78, 101 e 151". E puntano il dito contro "l'insipienza politica di chi ha fin qui relegato in un angolo il tema della gestione del territorio e della programmazione idrogeologica". In un contesto in cui, affermano Milazzo e Colonna, si susseguono a giorni alterni, smottamenti, frane e crolli. Il punto è l'annuncio di licenziamento a partire da domani, arrivato dagli uffici della Forestale. Inaccettabile, insiste la Cisl, che invita Crocetta ad assumersi la responsabilità di evitare il licenziamento. "Batta un colpo", può farlo, secondo Cisl e Fai, in forza della delibera pre-Cipe di una settimana fa che prevede lo stanziamento di 88 milioni a favore della gestione del territorio regionale.
"Nel momento in cui alluvioni, frane e smottamenti danneggiano la Sicilia, e si sta registrando un grave dissesto idrogeologico, è un paradosso che i forestali siciliani, sia dell'antincendio che della manutenzione, vengono sospesi o addirittura licenziati. In un momento, tra l'altro, in cui c'è un vuoto politico che non può garantire soluzioni alternative". A dichiaralo è il segretario della Flai Cgil di Palermo Tonino Russo, in vista della prima iniziativa di domani alle ore 10, a piazza Indipendenza, con i lavoratori dell'antincendio che in questi ultimi 5 giorni sono stati impegnati nei comuni della provincia di Palermo per opere di protezione civile e di messa in sicurezza del territorio, col plauso dei sindaci, che hanno potuto impiegare i lavoratori forestali per riparare i danni provocati dal maltempo.
La Flai e la Cgil di Palermo contestano il fatto che i lavoratori siano stati adoperati solo negli ultimi mesi dell'anno, senza la possibilità di completare le giornate lavorative. "Denunciamo l'assenza di una programmazione e chiediamo un progetto che, libero dalle logiche dell'assistenzialismo e dello spreco, veda impiegati questi lavoratori proficuamente come in questi giorni - affermano il segretario della Cgil di Palermo Enzo Campo e il segretario della Flai Cgil Tonino Russo - . Un progetto che possa chiamare questi lavoratori a svolgere un lavoro utile contro il dissesto idrogeologico e in attività che possono produrre reddito, come la gestione di parchi e riserve". Il governo si era impegnato con l'ultima manovra finanziaria a garantire le giornate di legge a tutti i lavoratori forestali, appostando una parte di risorse nell'assestamento di bilancio. "E il resto doveva essere coperto dalla delibera del Cipe, che assegnava per i forestali della Sicilia circa 88 milioni di euro. Le risorse del fondo sviluppo e coesione (FSC) ad oggi ancora non sono state deliberate e non sono nella disponibilità della Regione siciliana- aggiunge Tonino Russo - E' gravissimo che per la prima volta nella storia della forestazione siciliana i lavoratori siano messi nelle condizioni di non poter effettuare le giornate minime previste dalla legge".
Nel pomeriggio un vertice a Palazzo d'Orleans, alla presenza dell'assessore all'Agricoltura Rosaria Barresi del ragioniere generale Salvatore Sammartano, del dirigente generale del dipartimento agricoltura Giovanni Bologna, per affrontare il tema della continuità
22 Ottobre 2015
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