19 febbraio 2015

I TAGLI PER I FORESTALI VENGONO CONFERMATI DAL GOVERNO RENZI E DAL GOVERNO CROCETTA. MA DOVE SONO FINITI "I PALADINI DEI LAVORATORI?"



Regione, tagli di spesa su personale
forestali, consiglieri comunali, enti



Tagli in vista per i forestali


Lillo Miceli
Palermo. Non sarebbero mancati momenti di nervosismo durante il vertice della maggioranza che sostiene il governo Crocetta, mentre l'assessore all'Economia, Alessando Baccei, illustrava la bozza del disegno di legge di stabilità che contiene stringenti norme per la riorganizzazione degli uffici regionali, il contenimento della spesa nel settore agricolo forestale, negli enti e nelle società collegate alla Regione. Una serie di norme che dovrebbero non solo consentire concreti risparmi, ma anche rendere più efficiente la macchina amministrativa, così come chiesto dal governo nazionale. Alcuni assessori non avrebbero gradito il fatto che Baccei non abbia tenuto conto delle loro proposte, ma abbia inserito nel disegno di legge solo le misure di contenimento della spesa chieste da Palazzo Chigi. Ma per il capogruppo del Pd, Baldo Gucciardi, «il vertice si è svolto in assoluta armonia».
L'art. 1 del disegno di legge prevede che i lavoratori precari della forestale al compimento del sessantreesimo anno di età saranno collocati in prepensionamento e che riceveranno un sussidio di accompagnamento alla pensione di importo pari alla paga giornaliera corrisposta, calcolata sull'ultima retribuzione percepita, al netto di tutte le indennità e degli oneri contributivi a carico dei lavoratori. Sarà creato un unico bacino che comprenderà anche gli operai dell'antincendio, il cui contingente dovrà comunque essere ridotto di almeno il 20%. I lavoratori che andranno in pensione non saranno sostituiti. Per il vice presidente vicario dell'Ars, Antonio Venturino, invece, bisognerebbe dare attuazione al disegno di legge di iniziativa popolare presentato dal sindacato Sifus.
Sempre nel "testo Baccei" si prevede che per garantire i livelli minimi occupazionali, saranno redatti progetti per la mitigazione del dissesto idrogeologico in cui saranno impiegati gli operai addetti alla meccanizzazione dell'Esa e quelli dei Consorzi di bonifica. Consorzi di bonifica che, oltre all'integrazione di bilancio da parte della Regione, si dovranno impegnare a riscuotere i canoni per l'acqua erogata per l'irrigazione dei campi, fino a raggiungere l'autosufficenza economica. A partire dal 2020, infatti, il contributo della Regione sarà soppresso.
I dipendenti regionali e del Corpo forestale del comparto non dirigenziale sono complessivamente 15.703 più 1.736 dirigenti. Per il quadriennio 2016-2019, i dipendenti che andranno in pensione non saranno rimpiazzati. Chi ha maturato l'anzianità pensionabile secondo la legge pre-Fornero sarà posto in quiescenza. Saranno ridotti i servizi intermedi, almeno del 30%; ridotto il trattamento accessorio; se un dirigente viene assegnato ad una mansione inferiore non avrà applicata la norma di maggior favore, ma subirà una decurtazione.
Sarà, inoltre, ridotta la composizione dei Consigli comunali ed il gettone di presenza sarà adeguato a quello previsto dalla legge nazionale. I consiglieri comunali potranno assentarsi dal luogo di lavoro solo per il tempo della seduta del Consiglio o di una commissione.
A chi occupa demanio marittimo senza concessione sarà data la possibilità di sanare la posizione, purché paghi gli arretrati. Ed ancora: saranno soppressi gli Iacp e creata l'Agenzia siciliana per le politiche abitative (Aspa); soppresso anche l'Ente autonomo portuale di Messina, mentre saranno ridotti i componenti dei consigli di amministrazione di enti e istituti regionali. Prevista anche dla concessione ai privati di alcuni istituti come quello per l'incremento ippico di Catania. Solo contenimento della spesa nel ddl di stabilità. Un disegno di legge per lo sviluppo avrà vita autonoma. Oggi si riunisce la Giunta, domani nuovo vertice di maggioranza.


18 Febbraio 2015












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