Regione, debito record: su ogni siciliano un peso da 1.257 euro
I conti in rosso dopo l’ultimo mutuo siglato da Palazzo d’Orleans
L’impennata dovuta alle nuove anticipazioni ricevute da Roma Sala d’Ercole decide sul prestito per pagare i creditori delle Asp
di EMANUELE LAURIA
Regione, debito record: su ogni siciliano un peso da 1.257 euro
Il dato è arrivato ieri sui tavoli dello staff dell’assessore all’Economia Alessandro Baccei. E traccia, nella sua compiutezza, uno degli aspetti della crisi finanziaria della Regione: l’indebitamento, a fine 2014, è salito a 6 miliardi 398 milioni di euro. Una cifra che supera di quasi 1,3 miliardi quella dell’anno precedente. E che, soprattutto, è la più alta mai raggiunta nella storia dell’amministrazione regionale.
In questo preciso momento, ogni neonato che viene alla luce nell’Isola si porta appresso un debito di 1.257 euro. È la cifra relativa a mutui e prestiti obbligazionari a carico della Regione divisa per il numero di abitanti. Un’impennata dovuta in gran parte alle due anticipazioni che, negli ultimi mesi dell’anno scorso, la Ragioneria generale ha chiesto e ottenuto dal ministero dell’Economia: una da 284 milioni di euro, l’altra da 606 (quest’ultima riguarda la Sanità), destinate a estinguere i debiti commerciali. A fine 2009, ovvero cinque anni fa, l’indebitamento era pari a 4,3 miliardi. Ora questo boom porta la cifra dell’esposizione debitoria della Regione a quasi un terzo del budget di bilancio. Non è un record, in Italia, e lo stesso Stato ha un indebitamento decisamente superiore. Ma in una situazione di crisi occupazionale come quella siciliana è l’ennesimo campanello d’allarme. Tanto più che di qui a qualche giorno, esattamente il 20 gennaio, andrà all’esame dell’Ars un nuovo mutuo da 1,776 miliardi che serve essenzialmente a pagare i debiti delle aziende sanitarie. Un prestito necessario ad assicurare liquidità al sistema Regione, che l’amministrazione comincerà a rimborsare nel 2016 ma che comunque farà schizzare l’indebitamento complessivo ben oltre l’asticella dei sette miliardi. In questo scenario, Baccei ha incontrato una delegazione dell’Anci, presieduta da Leoluca Orlando: l’associazione dei Comuni, non soddisfatta, ha annunciato «iniziative clamorose a tutela dei servizi resi ai cittadini siciliani». E il governatore Crocetta volerà oggi a Roma per incontrare il sottosegretario Graziano Delrio sulle emergenze bilancio e rifiuti. Mentre su quest’ultimo aspetto il commissariamento chiesto da Palazzo d’Orleans sembra sfumare, sui problemi finanziari Roma è disposta ad aprire un tavolo di confronto entro gennaio. Di certo l’incontro romano — voluto dal sottosegretario Faraone — ha spiazzato il segretario del Pd Fausto Raciti, che aveva organizzato per domani a Palermo un incontro di partito con Delrio e la giunta. L’appuntamento palermitano è stato rinviato. Non senza disappunto, da parte del segretario.
15 Gennaio 2015
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