Fra riordino e ottimizzazione
Agricoltura, rivoluzione Caleca
Di professione fa il penalista, ma adesso gli toccherà cambiare schema e diventare un economo risparmiatore.
L’obiettivo, anche per lui, è quello di
razionalizzare, tagliare e mettere a punto la macchina dispendiosa e
spesso meno produttiva di quel che dovrebbe del Dipartimento
dell’Agricoltura.
All’indomani della ristrutturazione del dipartimento e delle sua appendici decentrate, in passato poco virtuose, Nino Caleca, assessore regionale, si dice ottimista per il futuro,
specialmente in materia di ridistribuzione di competenze e di funzioni
nel suo assessorato: “Abbiamo privilegiato due linee guida la
razionalizzazione della spesa e l’accorpamento degli uffici senza però
sacrificare il territori. Valorizziamo quello che c’è ottimizzandolo al
meglio. Mi è piaciuta chiamarla ‘burocrazia a chilometri zero’, perché
si lavora e si produce dentro gli uffici con quello che c’è, anzi, si
produrrà di più, spendendo di meno. Andremo avanti con le nostre
risorse”
Niente bacchetta magica, ma solo la necessità di stringere i cordoni della borsa,
cominciando dal mettere insieme tutta una serie di strutture
periferiche, spesso duplicate tra loro, che contribuivano ad estenuare i
processi amministrativi, non sempre ottimizzandoli al meglio in termini
di esiti e di risultati.
La ristrutturazione comunicata ai
sindacati ed alle parti sociali dai vertici dell’assessorato prevede
sette aree, sedici servizi, ed ancora la fusione dei due ex dipartimenti
“Interventi strutturali per l’Agricoltura” ed “Interventi
infrastrutturali per l’Agricoltura, con una diminuzione di strutture
intermedie (prima erano diciannove). Vengono accorpate 10 posizioni dirigenziali, che diventano settanta invece di ottanta, con una diminuzione in percentuale del 13% in meno.
Le strutture periferiche invece subiscono il taglio e l’accorpamento più drastico.
I vecchi ispettorati provinciali dell’Agricoltura vengono sostituiti
con nuove strutture intermedie a valenza provinciale, denominati Uffici
Intercomunali Agricoltura, destinate ad assorbire le competenze prima
svolte nell’ambito degli interventi infrastrutturali.
Viene ad esempio soppressa l’unità
operativa specializzata sviluppo e valorizzazione delle acque interne di
Agrigento, in quanto le competenze sono afferenti al Dipartimento
regionale della Pesca, mentre le competenze in materia di assistenza
tecnica, ricerca e zootecnia confluiscono nelle Unità operative
dell’U.S.A. di Agrigento.
Scatta infine la caccia al
ridimensionamento di locali adibiti alle rispettive strutture, per
razionalizzare e limitare le spese relative agli affitti. A Bivona,
Cammarata e S. Giovanni Gemini, ad esempio è arrivata la disponibilità
da parte delle Amministrazioni comunali e dell’ex Casermetta della
Forestale di Cammarata. Disponibilità di locali gratuiti anche a Galati
Mamertino, nell’istituenda UIA.
26 Gennaio 2015
Nota
Assessore, tagliamo gli sprechi non le giornate.
Insistiamo all'infinito perchè siamo convinti che si può.
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