22 novembre 2014

NUBIFRAGIO,GLI OPERAI DELLA FORESTALE IN QUESTI GIORNI HANNO AVUTO UN GRAN DA FARE A MARINA DI SAN MARCO IN TERRITORIO DI CALATABIANO, NEL RIPULIRE I RIQUADRI DEL BOSCHETTO DALLE PIANTE ABBATTUTE



Calatabiano (Ct)

Nubifragio, la forestale rimuove gli alberi caduti

Ingenti danni si sono verificati nell'area boschiva lungo il litorale, dall'Alcantara a Sant'Anna

 

La zona ripulita dalla forestale


Procedono da parte dell'Azienda foreste demaniali i lavori di pulitura e di taglio degli alberi di eucalyptus e pini marittimi caduti a seguito del violento nubifragio abbattutosi nei giorni 6 e 7 novembre scorso, con forti raffiche di vento, sul litorale jonico-etneo, causando ingenti danni all'interno della fascia boschiva che si estende dal fiume Alcantara a S. Anna di Mascali. Una visione desolante quella del boschetto, ridotto nell'area della foce dell'Alcantara a un puzzle di vegetazione, già percorso dalle fiamme lo scorso mese di settembre, nei pressi della foce del fiume Fiumefreddo, tra il Comune di Calatabiano e quello di Fiumefreddo. L'incendio di natura dolosa devastò la vicina riserva naturale, il cui rogo, appiccato in località Pianotta, venne domato dai vigili del fuoco e dalla forestale non senza difficoltà a causa del forte vento.
Gli operai della forestale in questi giorni hanno avuto un gran da fare a marina di San Marco in territorio di Calatabiano, nel ripulire i riquadri del boschetto dalle piante abbattute e rimuovere nel contempo dalla vicina reggia trazzera (la cui viabilità risultava interrotta per circa 800 metri verso il fiume Alcantara) gli alberi di alto fusto caduti sull'arteria panoramica a seguito della furia del vento.
Rimane la questione di vitale importanza per l'intero litorale jonico-etneo (flagellato durante il periodo invernale dalle mareggiate), del recupero ambientale dell'intera fascia boschiva, con la ripiantumazione della vegetazione danneggiata e la manutenzione periodica di quella attuale. Un intervento necessario a ricostituire la vecchia barriera frangivento (basti solo pensare alle mareggiate), il cui habitat negli ultimi anni risulta minacciato dalla pressione antropica che aumenta notevolmente durante la stagione balneare, in cui migliaia di bagnanti invadono l'intero litorale jonico.
Salvatore Zappulla


21 Novembre 2014






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