«Il Piano regionale di bacino sarà strumento fondamentale contro i disastri ambientali»
Palermo. L'uomo giusto al posto giusto, ovvero l'assessore tecnico per definizione, Maurizio Croce, preposto dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, alla guida del Territorio e Ambiente. Geologo, commissario governativo per l'attuazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico in Puglia e Sicilia - ma il suo curriculum comprende molto altri incarichi - conosce bene i problemi del territorio isolano non solo dal punto di vista professionale. Il dissesto idrogeoligico in Sicilia è un fenomeno piuttosto diffuso, che con le alluvioni di Giampilieri (2010) e Saponara (2011) ha raggiunto i suoi livelli più disastrosi. Per l'assessore Croce, la prima cosa da fare è quella di redigere immediatamente il Piano regionale di bacino.
Assessore Croce, l'attende un impegno piuttosto gravoso.
«Intanto, quasi tutti gli interventi del vecchio accordo di programma sono stati completati o sono in via di definizione. Da lunedì affronteremo i criteri per la nuova programmazione 2014-2020, per pianificare il futuro per prevenire i disastri ambientali. Uno strumento fondamentale è il Piano regionale di bacino che non abbiamo. Può darsi che il gruppo di lavoro costituito di recente qualcosa l'abbia fatta. Vedremo».
Nel 2005 è stato approvato il Pai.
«La Sicilia nel 2005 si è dotata del Pai (Piano di stralcio per l'assetto idrogeologico), ma dopo dieci anni è carta straccia. Nel corso di questo decennio, abbiamo avuto le allunvioni di Giampilieri e Saponara. Il tessuto del territorio isolano è certamente mutato».
Il presidente della Regione vorrebbe utilizzare i braccianti della forestale per la prevenzione e la cura del dissesto idrogeologico.
«Condivido l'idea del presidente Crocetta che ha l'obiettivo di rendere produttivi costi improduttivi. Questa idea alcune regioni l'hanno sperimentata per la pulizia dell'alveo dei fiumi e dei torrenti, un intervento di prevenzione indispensabile».
Secondo lei, come si può rendere rendere concreta questa idea, utilizzando i fondi europei?
«Se riuscissimo a fare un accordo di programma Stato-Regione per la manutenzione straordinaria dell'alveo dei fiumi e dei torrenti, potrebbero essere impiegati i lavoratori della forestale che al 50%, peraltro, sarebbero pagati dallo Stato. Non solo potremmo utilizzare i mezzi meccanici dell'Esa, risolvendo un altro problema. Con i fondi europei non si può pagare la manovalanza. Però, parte dei forestali potrebbe essere impiegata anche nelle 79 riserve siciliane gestite da provati, come Wwf o Legambiente, come è stato fatto nell'Isola dei Conigli, a Lampedusa».
Tasto dolente del suo assessorato è quello che riguarda le autorizzazioni ambientali.
«Alcune anomalie ci sono. Non si capisce perché la Sicilia sia l'unica Regione ad avere due autorità ambientali: Territorio e Ambiente per Via/Vas ed Energia per l'Aia. In tutte le regioni c'è un "Comitato Via", composto da tecnici esterni ed interni, che si autofinanzia. Per i servizi resi ai privati, infatti, è previsto il pagamento del 2 per mille sul costo dell'investimento. Il settore va riorganizzato, le autorizzazioni vanno rilasciate entro 90 giorno più 45 per la pubblicazione sulla Gurs. Altrove si sfornano pareri ogni settimana, in Sicilia... ».
L. M.
05 Novembre 2014
Nota
Anche noi, avevamo avuto la stessa intuizione su come utilizzare i lavoratori forestali, ma purtroppo siamo stati sempre inascoltati. Sono ancora tante le idee da realizzare: Pensiamo a quelle strade urbane ed extraurbane abbandonate a se stesse, ai siti archeologici, ai parchi, ai sentieri ecc.
Il Governatore Crocetta ha individuato la strada su come utilizzare i lavoratori della manutenzione, ma nulla dice di quello che sarà dell'antincendio. Ricordiamo che lo scorso anno voleva dimezzare gli AIB, da 7.000 a 3.500, l'ex Assessore Cartabellotta invece ci prendeva per privlegiati (ma da quale pulpito viene la predica).
Assessore Croce, chiederemo un'incontro con lei per cercare di approfondire meglio quest'idea e di sostenere tutto quello che può essere dignitoso per la categoria più bistrattata di sempre.
Comunque iniziamo con il piede giusto!
Buon lavoro Assessore.
Buon lavoro Assessore.
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