07 novembre 2014

I PRECARI DELL'AGRICOLTURA PAGATI DUE VOLTE DALLA REGIONE. CALECA: "STOP AI PRIVILEGI" LE STESSE PERSONE COMPAIONO ANCHE NEGLI ELENCHI DEGLI ADDETTI ALLA FORESTALE

I precari dell'Agricoltura pagati due volte dalla Regione. Caleca: "Stop ai privilegi"



I precari dell'Agricoltura pagati due volte dalla Regione. Caleca: "Stop ai privilegi"PRECARI con il doppio lavoro pagato dalla Regione, disagiati che ricevono l'assegno sociale dall'amministrazione e sono sposati con dirigenti di Palazzo d'Orleans. Almeno un cinquantina i casi accertati di questo doppio fenomeno, che vede la Regione pagare due volte i precari oppure assicurare a uno stesso nucleo familiare uno stipendio da dirigente al marito e una assegno da disagiata alla moglie. È questo l'ultimo spreco garantito dalla munifica cassa regionale, che non ha mai incrociato i dati sugli elenchi dei forestali con quelli di altri precari a libro paga dell'amministrazione, come i braccianti del vivaio regionale o dell'orto botanico, il tutto mentre in questi giorni, grazie a una norma voluta dal Partito democratico all'Ars sono rientrati negli uffici degli assessorati alcuni Pip (disagiati che ricevono un assegno sociale di 600 euro al mese) espulsi di un primo momento perché con reddito Isee superiore ai 20 mila euro: tra questi anche due coniugi di dirigenti regionali alle Infrastrutture e alla Formazione, che hanno da soli un reddito intorno ai 100 mila euro all'anno.

"Purtroppo è così, ma la legge è questa e non noi possiamo farci nulla", dice la dirigente generale del Lavoro Anna Rosa Corsello riguardo ai Pip benestanti, mentre sul fronte del doppio precariato garantito da forestali e vivai regionali alle stesse persone, la dirigente dell'Agricoltura Rosa Barresi mette le mani avanti: "Noi chiediamo solo le ore di lavoro, ma poi vengono individuati dagli Ispettorati del lavoro e noi non abbiamo alcun elenco", dice Rosa Barresi.

Il caso del doppio lavoro precario garantito dalla Regione alle stesse persone riguarda una ventina di addetti al vivaio e all'orto botanico segnalati con un esposto anonimo. Queste persone vengono chiamate come precari per il vivaio, che a sua volta cerca di garantire loro il minimo di giornate lavorative per avere poi l'indennità di disoccupazione. Ma, cosa paradossale, le stesse persone compaiono anche negli elenchi degli addetti alla forestale e vengono chiamati dall'Azienda foreste, spesso proprio nello stesso periodo di lavoro al vivaio.
In ogni caso, perché la Regione deve chiamare sempre gli stessi precari, pagandoli così due volte? "Avevamo avuto sentore di questo fenomeno, infatti prima di lasciare l'assessorato ho firmato una direttiva per controllare gli elenchi ed evitare di chiamare le stesse persone" dice l'ex assessore Dario Cartabellotta. La dirigente dell'Agricoltura, Rosa Barresi, rinvia la palla agli ispettorati del Lavoro: "Sono loro che chiamano i precari i base alle richieste che facciamo per il vivaio", dice.

La dirigente del Lavoro, Anna Rosa Corsello, segnala, però, un altro caso di Regione che paga due volte, questa volta non una stessa persona ma un nucleo familiare, considerando un coniuge "indigente" e versando all'altro lo stipendio da dirigente. Accade in due dipartimenti, quello alla Formazione e quello alle Infrastrutture, dove in questi giorni sono rientrati nelle portinerie e nei corridoi due Pip espulsi in un primo momento perché con reddito Isee superiore ai 20 mila euro. Adesso reintegrati dopo che all'Ars è stata cambiata la norma, che punta solo sul reddito individuale e non familiare. Risultato? Si è scoperto che questi due "disagiati", che quindi ricevono l'assegno sociale da 600 euro al mese, sono in realtà sposati con dirigenti regionali che hanno retribuzioni intorno ai 100 mila euro all'anno.

"Un paradosso, ma abbiamo semplicemente preso atto del cambio della norma all'Ars ", dice la Corsello che annuncia anche l'avvio di controlli sul doppio lavoro dei Pip: "Dai dati sul reddito ci risulta che alcuni precari hanno redditi da lavoro dipendente e abbiamo avviato un monitoraggio tra tutti i tremila Pip per verificare eventuali doppi lavori, anche nel comparto regionale". "Porre fine alla stagione di privilegi", dice l'assessore regionale dell'Agricoltura della Regione siciliana, Nino Caleca, sui precari con doppio stipendio, in particolare persone facenti parte del bacino dei forestali. "Avvieremo un'attività di verifica per trovare una soluzione al problema" dice 
Caleca, secondo cui è

ingiusta l'ipotesi di doppi stipendi e privilegi che, da quanto emerge dalla stampa, coinvolgerebbe personale facente parte dei forestali. In un momento di delicata crisi economica e di esigenza di trasparenza della pubblica amministrazione - aggiunge Caleca - ritengo necessario far luce sulla vicenda per trovare, insieme agli uffici dell'Assessorato Regionale Lavoro, eventuali correttivi che scongiurino il possibile ripetersi del fenomeno".
 

 07 Novembre 2014
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/11/07/news/precari_dell_agricoltura_pagati_due_volte_dalla_regione-100002239/
 






1 commento:

  1. Date un occhio anche ai furboni che pur essendo in pensione, (leggi percepiscono 800-900€ mensili) continuano a "lavorare" di conseguenza a percepire lo stipendio da MAMMA Regione!!!!
    Leonardo Bonsignore

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