Circa 8.729 ettari interessati dalle fiamme dal 1 gennaio, con una diminuzione di circa l'80 per cento rispetto alla media degli anni precedenti. La Sardegna e la Sicilia sono le regioni con maggiori criticità. Complessivamente, in campo ambientale, sono stati effettuati 320.910 controlli e accertati 5.818 reati. Denunciate 5.454 persone
Il dato che spicca è proprio quest'ultimo e il fenomeno è da
attribuire in parte all'effetto prodotto dalle precipitazioni diffuse e
cospicue che hanno mantenuto un'elevata umidità del suolo e aumentato la
massa della vegetazione, incidendo sulla ridotta predisposizione ad
espandersi dei focolai di incendio. Fondamentale è stato anche il
contributo dovuto alla capacità rapida d'intervento di tutto il sistema
antincendio nazionale e regionale.
Il numero dei roghi che per quanto
ridotto ha visto registrare un picco nel mese di giugno, seppur non
accompagnato da un analogo aumento delle superfici percorse dalle
fiamme, potrebbe essere riconducibile proprio all'aumento delle biomasse
prodotto dalle piogge e alla necessità di effettuare ripuliture nelle
aree di produzione agrotecnica prima dell'inizio del divieto di
accensione fuochi nel periodo di massima pericolosità (15 giugno-30
settembre).
È opportuno, pertanto, ricordare che nel periodo di
massima pericolosità per gli incendi vige il divieto assoluto di
accensione fuochi, così come stabilito da specifiche ordinanze emesse
dai Sindaci.
L'andamento meteorologico nei mesi di giugno, luglio e
metà agosto, con temperature al di sotto delle medie stagionali e
precipitazioni abbondanti, non ha finora portato all'usuale incremento
estivo del fenomeno. Tuttavia, alcune gravi situazioni localizzate e
alcuni incendi particolarmente estesi e problematici anche per la
pubblica incolumità si sono verificati in Sardegna e in Sicilia. In
quest'ultima regione, dove si registra una impennata del fenomeno
incendi e la mancanza di una flotta aerea antincendio regionale, il
Corpo forestale dello Stato si è reso disponibile, tramite convenzione
con la Regione, con due elicotteri AB 412.
Anche quest'anno sembra
confermata la tendenza, definita coda estiva, a una traslazione
temporale della stagione a maggiore rischio verso i mesi di agosto e
settembre.
Sono 2.653 gli incendi boschivi divampati dall'inizio dell'anno, che hanno percorso 8.729 ettari di superficie (3.842 ettari di superficie boscata e 4.887 ettari di superficie non boscata). Secondo i dati, ancora provvisori, forniti dal Corpo forestale dello Stato, dal 1 gennaio al 14 agosto 2014 il numero dei roghi presenta un aumento di circa il 50 % rispetto all'anno precedente, pur evidenziando una diminuzione di circa il 30% rispetto alla media del quadriennio 2010-2013.
Complessivamente, con riferimento alla data del 10 agosto 2014 le maggiori criticità si riscontrano in Sardegna (1.539), Sicilia (236), Puglia (156), Piemonte (152), Calabria (106), Lombardia (99).SCHIERAMENTO DEI MEZZIA difesa dei boschi italiani e per le altre emergenze ambientali, anche nel giorno di Ferragosto, il Corpo forestale dello Stato ha predisposto 20 mezzi aerei, distribuiti in Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Basilicata e Sicilia e 632 pattuglie pronte a intervenire, dirigere e coordinare le azioni di spegnimento degli incendi boschivi.
Oltre 1.645 unità saranno schierate in tutta Italia per vigilare sul territorio e contrastare gli illeciti a danno dell'ambiente, avvalendosi di 638 mezzi su strada.
I Forestali vigileranno anche sul mare con 6 mezzi navali per tutelare i tesori marini più importanti del nostro Paese.
LE REGIONI E GLI INCENDI
La mappa dei roghi identifica la Sardegna come la regione più colpita con 1.539 incendi nel periodo 1 gennaio - 10 agosto 2014. Seguono la Sicilia (236), la Puglia (156), il Piemonte (152), la Calabria (106), la Lombardia (99), la Toscana (93), la Liguria (67), il Lazio (61), la Campania (46), l'Emilia Romagna (22), la Basilicata (20), il Veneto (14), l'Abruzzo (12), il Friuli Venezia Giulia (8), il Molise (6), l'Umbria e il Trentino Alto Adige (5), la Valle d'Aosta e le Marche (3).
La più estesa superficie boscata percorsa dal fuoco è in Sicilia (1.517,3 ettari). Seguono la Sardegna (1.158,0), la Puglia (448,0), il Piemonte (149,3), il Lazio (131,0), la Calabria (104,1), la Liguria (82,8), la Lombardia (65,0), la Campania (63,6), la Basilicata (35,8), la Toscana (18,7), l'Umbria (16,4), l'Abruzzo (15,1), il Friuli Venezia Giulia (10,0), il Veneto (9,7), l'Emilia Romagna (6,9), il Molise (5,5), il Trentino Alto Adige e le Marche (2,0), la Valle d'Aosta (1,0).
L'ATTIVITÀ INVESTIGATIVA DEL CORPO FORESTALE DELLO STATODal 1 Gennaio al 14 agosto 2014 i comandi territoriali del Corpo forestale dello Stato hanno denunciato 63 persone per il reato di incendio boschivo: 61 le persone denunciate a piede libero e 2 le persone arrestate.
Nel periodo 2000-2014, sono state segnalate complessivamente all'Autorità Giudiziaria per incendio boschivo ai sensi dell'art. 423-bis c.p. un totale di 5.556 persone, di cui 173 tratte in arresto in flagranza di reato o sottoposte a misure di custodia cautelare.
Nelle aree più colpite dagli incendi, il Corpo forestale dello Stato ha messo in campo strumenti tecnologicamente avanzati, in grado di elaborare in tempi celeri una grande quantità di informazioni relative ai roghi. A partire dal 2010, infatti, nelle regioni Campania, Basilicata, Calabria e Puglia, sono entrati permanentemente in servizio i 19 mezzi speciali (Centrali Operative Mobili, Comandi Stazione Mobili, Laboratori Mobili) assegnati agli Uffici territoriali della Forestale e realizzati con i fondi europei dell'Obiettivo/1-PON Sicurezza.Oltre 256 unità di personale sono state formate per l'impiego dei mezzi speciali dall'Amministrazione e hanno dato un significativo contributo alla lotta contro gli incendi boschivi nelle regioni suddette.
I Comandi Regionali hanno provveduto ad assicurare l'impiego di almeno 2 unità di repertatori e di investigatori per provincia, coordinati dai funzionari appositamente formati nell'ambito di un corso per "Esperto in Investigazioni Antincendi Boschivi", al fine di aumentare la capacità di coordinamento info-investigativa dei reparti territoriali, dedicati alle attività di repressione del reato d'incendio boschivo.
PROGETTI INNOVATIVI
Recentemente nell'ambito del progetto PON denominato Sicurezza integrata nelle aree montane boscate, ai reparti ubicati nelle regioni del PON sicurezza (Campania, Calabria e Puglia) sono stati consegnati 396 kit allestiti in appositi zaini, dotati delle migliori tecnologie idonee a consentire l'attività di repertazione scientifica sugli incendi boschivi.Tale strumentazione sarà particolarmente utile ai reparti ubicati nella regione Campania, nella cosiddetta "Terra dei fuochi", dove l'Amministrazione è fortemente impegnata nelle attività d'indagine ambientale relativa all'individuazione degli autori delle aggressioni ambientali subite da quel territorio. Nell'ambito di questo progetto sono stati formati complessivamente 1.278 volontari e sono state coinvolte 193 associazioni ambientaliste, di protezione civile e di partenariato sociale che insieme alla Forestale svolgeranno attività di informazione e sensibilizzazione nelle scuole.
Altro progetto innovativo è il progetto PON denominato Forest Fire Area Simulator, in fase avanzata di realizzazione, con cui il Corpo forestale ha acquisito, a seguito di un Bando di gara Europeo, un simulatore d'incendio boschivo ad alta tecnologia, ispirato a piattaforme tecnologiche di derivazione aeronautica con funzioni tattiche operative, basato su modelli matematici di propagazione del fuoco in contesti boschivi mediterranei.
Con questa iniziativa si intendono sperimentare sistemi innovativi per il controllo e lo studio del territorio in situazione critiche di alta pericolosità, relativamente al fenomeno degli incendi boschivi. Verrà così realizzato, in quest'ambito, presso la sede della Scuola di Castel Volturno del Corpo forestale dello Stato, un polo tecnologico di livello internazionale per la formazione e l'addestramento di unità specializzate, sia dell'Amministrazione che di altri Enti o Associazioni di volontari, impegnati a vario titolo nella lotta attiva sugli incendi boschivi.
Con il terzo progetto PON, denominato Metodo delle evidenze geometriche, l'Amministrazione ha acquisto nel mese di luglio, un metodo software innovativo per l'individuazione automatica del punto di insorgenza di un incendio boschivo, partendo dalla perimetrazione dell'area percorsa dal fuoco, effettuata, come da protocollo operativo, dai Comandi Stazione dell'Amministrazione.
Ricordiamo, infine, il numero di emergenza ambientale 1515 del Corpo forestale dello Stato, gratuito e attivo tutti i giorni 24 ore su 24, al quale ogni cittadino può segnalare la presenza di incendi o di eventuali incendiari che danno fuoco ai boschi e danneggiano il nostro patrimonio naturale.
Basti pensare che fino al 10 agosto sono giunte al 1515 oltre 151mila chiamate e sono state acquisite oltre 47mila segnalazioni di cui circa 2.700 relative ad incendi boschivi, pari al 6% del totale, che hanno portato all'attivazione di 6.400 interventi da parte delle pattuglie della Forestale, dei quali oltre 1.800 a seguito di incendi boschivi.Il Corpo forestale dello Stato dispone su tutto il territorio nazionale di 15 Centri Operativi Antincendi Boschivi (COAB) nonché di una rete di Nuclei operativi speciali e di protezione civile (NOS), distribuiti nelle 15 regioni a statuto ordinario. È prevista, inoltre, la possibilità per i Comandi Regionali di istituire nei periodi a maggior rischio ulteriori presidi temporanei in caso di necessità.
I DATI DELL'ATTIVITÀ OPERATIVA Intensa è stata l'attività del Corpo forestale dello Stato a tutela dell'ambiente e della legalità.
Nel periodo gennaio-giugno 2014 su tutto il territorio nazionale sono stati effettuati complessivamente 320.910 controlli (+ 1,6% dello stesso periodo del 2013), le persone controllate sono state 88.474 mentre i veicoli controllati 17.810. Nello stesso periodo sono stati complessivamente accertati 5.818 reati, 5.454 persone sono state denunciate (+ 12,5%) e 53 sono state arrestate.
Gli illeciti amministrativi accertati sono stati 15.688 per un importo complessivo notificato pari a circa 13,85 milioni di euro (+ 14,9%).
Questi nello specifico sono i principali dati per settori di intervento:
TUTELA DEL TERRITORIO, DEL PAESAGGIO E DIFESA DEL SUOLO
Controlli effettuati 136.390 Illeciti amministrativi 5.782
Reati accertati 1.902 Sanzioni notificate 4,44 milioni di euro
Persone denunciate 2.329 (6 arresti) Persone controllate 29.608
Sequestri penali 352 Veicoli controllati 2.831
CONTRASTO ALLE ATTIVITA' ILLECITE NEL CICLO DEI RIFIUTI
Controlli effettuati 28.376 Illeciti amministrativi 2.070
Reati accertati 1.139 Sanzioni notificate 5,57 milioni di euro
Persone denunciate 1.269 Persone controllate 9.075
Sequestri penali 406 Veicoli controllati 2.666
INQUINAMENTO
Controlli effettuati 3.609 Illeciti amministrativi 389
Reati accertati 192 Sanzioni notificate 610 mila euro
Persone denunciate 168 Persone controllate 1.526
Sequestri penali 34 Veicoli controllati 86
TUTELA DELLA FAUNA E DEL MONDO ANIMALE
Controlli effettuati 49.024 Illeciti amministrativi 2.246
Reati accertati 670 Sanzioni notificate 1,2 milioni di euro
Persone denunciate 427 Persone controllate 17.601
Sequestri penali 459 Veicoli controllati 1.887
AREE PROTETTE
Controlli effettuati 29.350 Illeciti amministrativi 283
Reati accertati 80 Sanzioni notificate 80 mila euro
Persone denunciate 91 Persone controllate 3.279
Sequestri penali 30 Veicoli controllati 719
SICUREZZA AGROALIMENTARE
Controlli effettuati 4.000 Illeciti amministrativi 800
Reati accertati 115 Sanzioni notificate 1,4 milioni di euro
Persone denunciate 130
15 Agosto 2014
Naturalmente in questo interessante articolo non si parla dei "forestali", ma del Corpo Forestale, ovvero del personale in divisa, però...
RispondiEliminaSarebbe interessante, attingendo ai dati che i vari COP trasmettono settimanalmente agli organi superiori (credo siano disponibili in rete!) stilare una sorta di statistica, tipo
Interventi totali, di cui superrficie boscata e/o incendio d'interfaccia etc etc.
Magari mettere il tutto in evidenza sul blog affinchè i vari Vecchio, Panorama, QdS, e Salvini di turno, amanti delle statistiche,abbiano qualche numero SERIO su cui riflettere!
Saluti
Alessandro Ardito Calatafimi Segesta (Tp)