15 agosto 2014

INCENDIO DIVORA 20 ETTARI DI POLMENE VERDE DEL CALATINO. ANCORA POCHI MEZZI PER LE SQUADRE DELLA FORESTALE CHE SI OCCUPANO DELLO SPEGNIMENTO INCENDI


Incendio divora 20 ettari nel bosco di Santo Pietro ed è domato dopo i lanci d'acqua dall'elicottero

I danni causati nel bosco di Santo Pietro che ieri ha subito l'attacco dei piromani. 
Il bosco è considerato il polmone verde del Calatino
 Foto lasicilia.it


Ancora pochi mezzi per le squadre della forestale che, nel Calatino, si occupano dello spegnimento degli incendi, peraltro in una fase della stagione assai "calda" e difficile, in cui si registra una grave recrudescenza di roghi, molti dei quali presumibilmente dolosi.
Si tratta proprio del periodo in cui servirebbe fronteggiare le fiamme con ottimali dotazioni, per raggiungere i risultati migliori. E invece, bisogna ancora fare i conti con veicoli costretti a rimanere ai box perché alle prese con perduranti e ancora non risolti problemi di revisione e/o manutenzione.
Solo due, le autobotti (per di più da mille litri) a disposizione delle squadre antincendio in questo territorio, mentre l'anno scorso erano ben otto. «In queste condizioni - tornano a denunciare lavoratori e sindacati - diventa davvero difficile, nonostante la buona volontà e l'impegno, coprire una così vasta area».
Le uniche due autobotti, infatti, sono in dotazione alla squadra di Santo Pietro e a quella di San Michele di Ganzaria, mentre ne restano sprovviste le altre, per esempio quella di Grammichele.
Intanto, i boschi bruciano. Accade, in particolare, a Santo Pietro, il "polmone verde" del Calatino (ma di questo passo, bisognerà parlarne al passato), dove - e ci riferiamo soltanto all'ultimo di una serie di incendi - una sola pattuglia del Corpo forestale e una squadra di operai anti-fiamme della stessa forestale - i vigili del fuoco, anch'essi con una sola squadra, erano impegnati altrove, come spesso accade in queste giornate caratterizzate dai roghi e dalla sempre più frequente necessità di altri interventi - hanno dovuto fronteggiare un incendio di vaste dimensioni.
Il fuoco ha interessato le contrade Renelle, Bongiovanni e Vaccarizzo, con ben tre punti fuoco all'interno del bosco. Una circostanza, questa, che non lascia dubbi sulla natura del rogo, chiaramente dolosa. Nel giro di pochi minuti le fiamme hanno raggiunto un'altezza consistente, divorando poco meno di una ventina di ettari (ma inizialmente, dato il fronte assai consistente interessato dalle fiamme, si erano fatte stime di danni ancora più gravi) di macchia mediterranea, eucalipti, pini d'aleppo e persino querce da sughero.
Mentre le squadre da terra facevano il possibile con gli esigui mezzi a disposizione, un elicottero del Corpo forestale ha effettuato qualche lancio d'acqua per facilitare l'opera di spegnimento. Ma quanto si registra nel bosco di Santo Pietro è solo la "punta dell'iceberg" di una situazione purtroppo generalizzata ed estesa alle varie aree del Calatino.
Di rilievo, per esempio, l'incendio dei giorni scorsi nelle campagne limitrofe a Mineo (al lavoro anche un canadair e un elicottero, oltre ai vigili del fuoco, a pattuglie del Corpo forestale del distaccamento di Caltagirone e alle squadre antincendio della forestale), con il fuoco che ha persino lambito alcune abitazioni e creato non poche preoccupazioni.
Mariano Messineo


14 Agosto 2014






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