22 luglio 2014

UN RICATTO AL GOVERNO SUL REDDITO DEGLI OPERAI FORESTALI? SEGRETARI REGIONALI DI CGIL CISL E UIL SVEGLIATEVI E NON LASCIATE SOLI LA FLAI LA FAI E LA UILA!




Ricevo e volentieri pubblico 



UN RICATTO AL GOVERNO SUL REDDITO DEGLI OPERAI FORESTALI?
SEGRETARI REGIONALI DI CGIL CISL E UIL SVEGLIATEVI E NON LASCIATE SOLI LA FLAI LA FAI E LA UILA!

 


Il reddito dei lavoratori forestali occupa le pagine politiche della stampa siciliana. La situazione, al momento, è la seguente: il Governo ha ritirato il proprio emendamento che equiparava il salario degli operai forestali al sussidio; la commissione Bilancio dell’Assemblea Regionale, invece, dopo avere approvato l’articolo 13 della Finanziaria che individua le somme di copertura fino a dicembre delle giornate lavorative, ha presentato un proprio emendamento che ripropone il limite reddituale per lavorare. Il presidente Crocetta si è “svegliato” ed è tornato tra i lavoratori; i parlamentari della Commissione, invece (non sappiamo se all’unanimità o a maggioranza), hanno ripresentato, con una buona dose di vigliaccheria e ipocrisia, l’emendamento cambiato di qualche cifra.
Ora, tutto questo avviene mentre è in corso una guerra tra il Parlamento e il Governo. Qualcuno, dunque, ha deciso di utilizzare i lavoratori forestali come carne da macello. Presentandosi in Aula con questa proposta, alcuni parlamentari sperano di ricattare il Governo proponendo quello che si chiama “voto di scambio”. Il ragionamento è il seguente: noi parlamentari ritiriamo l’emendamento sul reddito dei forestali se tu, Governo, ci dai qualcosa in cambio! Cosa vogliono questi parlamentari dal Governo: che non vengano tagliate le pensioni d’oro? Che aumentino i contributi alle Associazioni mangiasoldi di questo o quel partito? Che si cancelli il limite per i sussidi dei Pip? Che continuino le speculazioni sulla Formazione? Che non si tocchino i privilegi e gli stipendi dei deputati e dei funzionari e dirigenti del Parlamento?
In tutta questa vicenda è inquietante il silenzio delle cosiddette “opposizioni”, grillini in testa! Inquietante anche il silenzio di quella parte del PD che era insorta contro Crocetta quando a proporre l’emendamento sul reddito dei forestali era il Governo… e ora che lo propone la commissione Bilancio? Per non dire del centrodestra, che sbandiera di essersi impegnato a reperire le somme per le giornate lavorative ma non dice nulla sull’attacco al reddito dei forestali.
E già che ci siamo, parliamone di questo reddito! I 2400 lavoratori a tempo indeterminato percepiscono un salario mensile lordo compreso tra 1.100 e 1.300 euro (netto tra 900 e 1.100 euro); i lavoratori a tempo determinato percepiscono un salario mensile poco più alto perché in esso è compreso anche il “terzo elemento” (ferie non godute e trattamento di fine rapporto). Sono salari da fame, che per essere pagati attraversano un iter di istruttoria, valutazione e controllo di 26 passaggi. Nemmeno le super indennità percepite da un presidente di Consiglio d’Amministrazione subiscono un ritardo e un controllo così lungo e accurato. Su tutto questo il silenzio totale: dei parlamentari, della stampa e degli opinionisti in servizio permanente effettivo!
Ma ancora più assordante è il silenzio  di CGIL, CISL e UIL. Non mi riferisco ai segretari regionali della categoria di Fai, Flai e Uila i quali hanno chiesto un incontro urgente al Governo (ma forse avrebbero fatto meglio a chiedere di essere convocati dalla commissione Bilancio). Mi riferisco ai segretari confederali, che stanno al vertice regionale delle organizzazioni.
Signori segretari generali confederali: se passa il principio che il salario dei forestali è un sussidio e che il lavoro stagionale è lavoro precario assistito e che il Contratto di Lavoro di categoria è un optional, allora significa che da domani qualunque salario e qualunque lavoro contrattualizzato può essere modificato per legge. Si potrà mettere un limite reddituale anche per i dipendenti di ruolo, per i funzionari e impiegati, per i dirigenti, per gli insegnanti, per gli impiegati comunali, per tutti; è già accaduto: in Grecia! Volete che finisca così? Bene, allora sappiate che noi forestali non abbiamo nulla da temere: con i salari che ci ritroviamo, voglio proprio vedere chi supererà quel limite. Ma se domani toccheranno il reddito dei dipendenti di ruolo, saremo noi i primi a sostenere la proposta.
Signori parlamentari e signori segretari confederali: volete la guerra fra poveri? E sia! La combatteremo fino in fondo, nuda, cruda e senza regole.
Quell’emendamento deve essere cancellato! Nessun ricatto sulla pelle dei lavoratori forestali. Siamo figli di quella generazione di lavoratori forestali che ebbe il coraggio di gridare: pagherete tutto, pagherete caro!
Non staremo in silenzio.


Michelangelo Ingrassia
LTI del Centro Operativo Provinciale di Palermo
Componente dell’Esecutivo Territoriale della Uila -Uil







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