23 luglio 2014

INCENDI: COLPA DI CALDO E PIROMANI. ORE DI LAVORO SENZA SOSTA PER VIGILI DEL FUOCO E FORESTALE


Scatta l'emergenza. Incessante il lavoro dei vigili del fuoco nelle campagne del Ragusano

Incendi: colpa di caldo e piromani

A Ragusa brucia contrada Tabuna mentre nell'Ippari le fiamme divorano la microfauna



Ore di lavoro senza sosta per vigili del fuoco e forestale
Foto lasicilia.it


Michele Farinaccio
E' stata un'altra giornata di intenso, ma purtroppo ormai "routinario" lavoro, quella di ieri per i vigili del fuoco del comando provinciale di Ragusa che hanno effettuato una quindicina di operazioni di incendio di sterpaglie che si sono verificati più o meno in tutte le zone della provincia iblea. In particolare, gli uomini del 115 sono stati impegnati a Ragusa, in contrada Tabuna, sotto la Polimeri Europa, una zona dove sovente bruciano ettari ed ettari di terreno, soprattutto nelle giornate più calde e ventose.
Il vento e il grande caldo hanno costretto i pompieri ad un grande lavoro anche nella giornata di domenica quando un piromane si sarebbe "divertito" a continuare ad appiccare le fiamme nella valle dell'Ippari, facendo in modo che ogni qualvolta i vigili del fuoco spegnevano una zona, un'altra era pronta ad andare in fiamme. Non è mai facile, purtroppo, risalire all'identità dei responsabili che riescono a farla franca nella stragrande maggioranza dei casi, se non quando vengono "beccati" in flagranza di reato dalle forze dell'ordine, che li inchiodano sul posto alle loro responsabilità. Si è reso necessario l'intervento di un elicottero della forestale ed un Canadair dei Vigili del Fuoco che hanno utilizzato come base, per essere celermente più presenti, l'aeroporto di Comiso. Intorno alle 15, poi, le fiamme sono divampate anche ad Acate, nella zona del depuratore. Gli elicotteri, a questo punto, domata la situazione in territorio di Vittoria si sono spostati nell'area dell'acatese, anche questa ricca di macchia mediterranea. Qui hanno operato anche la Protezione Civile "Caruano" di Vittoria ed il Gruppo Alfa di Chiaramonte. Anche in questo caso le operazioni sono durate diverse ore prima di avere ragione delle fiamme.
Le ultime giornate non sono state critiche soltanto nella zona di Vittoria. Non sono mancati gli interventi nel versante modicano ed in particolare nella zona di Ispica, e nell'altopiano ragusano. L'ultimo incendio di dimensioni così vaste registratosi nella Valle dell'Ippari risale al 2012. In altri anni la zona interessata era stata, invece, soprattutto quella alla fine di via Ipperia o via Gaeta (nel quartiere "Cannavate") o quella sottostante Palazzo Iacono. Stavolta le fiamme hanno riguardato la zona sottostante l'ospedale e, spinte dal vento, si sono dirette verso Comiso.
Data la tempistica degli eventi relativi a questo ultimo incendio, l'ipotesi più plausibile resta quella di un rogo di matrice dolosa. Quasi impossibile, infatti, pensare alla cosiddetta autocombustione, che si presenta nell'1% dei casi. L'incendio che si sviluppa da solo, magari ad opera di un vetro di bottiglia che si comporta da lente sotto il sole, è una cosa rara, anche se ovviamente possibile. In tutti gli altri casi, la responsabile è sempre e solo la mano dell'uomo che spesso agisce nella convinzione che il fuoco renda il terreno più fertile. In un incendio di bosco, però, si raggiungono temperature altissime che annientano la micro-fauna.

22 Luglio 2014





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