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Forestali inattivi dal 21 luglio e intanto i boschi bruciano. Dura presa di
posizione del sindacato: "Crocetta si attarda con proposte demagogiche"
"I boschi bruciano e i lavoratori forestali resteranno inattivi da
giorno 21 luglio, senza alcuna certezza di prospettiva. E nel frattempo
il governo Crocetta si attarda con proposte demagogiche ed inutili. La
delusione è forte".
È dura la pesa di posizione della Cgil di Catania e della Flai, che intervengono per bocca del segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota, e del segretario del sindacato dei lavoratori dell'agroindustria. In gioco c'é la tutela dei boschi e l'occupazione di 6000 lavoratori antincendio siciliani, di cui 900 solo a Catania.
È dura la pesa di posizione della Cgil di Catania e della Flai, che intervengono per bocca del segretario generale della Camera del lavoro, Giacomo Rota, e del segretario del sindacato dei lavoratori dell'agroindustria. In gioco c'é la tutela dei boschi e l'occupazione di 6000 lavoratori antincendio siciliani, di cui 900 solo a Catania.
"Il governo Crocetta propone la fuoriuscita dalla graduatoria dei forestali del personale con reddito personale di 20 mila euro, o familiare di 40 mila. Non può dunque esistere la possibilità che un o una forestale si coniughi con una persona dal reddito più alto, tanto per fare un esempio. - sottolineano Rota e Mannino- e questa scelta demagogica riduce il lavoro forestale al solo livello di assistenza. Al contrario, la Cgil pensa che se solo si creassero le condizioni ideali, questo tipo di settore potrebbe essere annoverato tra i volani dello sviluppo".
Non va meglio per i lavoratori della manutenzione, avviati per soli 10 giorni.
"Sbraco, confusione, incertezza. Finanziamenti a spizzichi e bocconi. Il sindacato non resta mai a guardare e non lo faremo neppure questa volta", concludono i due sindacalisti.
18 Luglio 2014
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