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Brucia Pantalica, ma anche San Corrado di Fuori, Pachino, Monte Tauro, così come il vallone fra Cassaro e Ferla
Il canadair sorvola il vallone tra cassaro e ferla
Foto lasicilia.it
Brucia Pantalica, ma anche San Corrado di Fuori, Pachino, Monte Tauro, così come il vallone fra Cassaro e Ferla. Clima caldo e - forse - mani incendiarie, e la macchia mediterranea è andata in fumo. Per decine di ettari. Per i vigili del fuoco impossibile fare una scaletta degli interventi: le segnalazioni e le richieste di interventi sono state senza soluzione di continuità. E se gli incendi di Monte Tauro e Pachino sono stati tali da impegnare i vigili del fuoco per ore prima di avrne ragione, per quello di Pantalica ma soprattutto per il vallone tra Cassaro e Ferla è stato necessario l'intervento dei canadair; l'impervietà dei costoni non ha reso possibile infatti alle autobotti di raggiungere e circoscrivere il vasto rogo.
Ma anche nonostante l'intervento dei canadair, domare l'incendio non è stato semplice: complici le sterpaglie ma soprattutto il vento, la lotta contro le fiamme è risultata a lungo impari. Nel frattempo alcune lingue di fuoco si sono allungate verso le prime abitazioni, tanto da indurre gli abitanti ad allontanarsi da casa per farvi rientro solo quando la situazione è tornata alla normalità.
A Pantalica, poco prima dell'incendio, era scattato un altro allarme: quattro turisti si erano persi e non riuscivano più a trovare l'uscita. Uno dei quattro visitatori, però, non si è perso d'animo: ha cercato un posto in cui il cellulare desse il segnale, per poi lanciare l'sos al 112. Sul posto sono arrivati subito i carabinieri e una squadra della forestale i cui personale, conoscendo l'area, ha trovato i dispersi e li ha guidati fino all'uscita. Roghi anche in città e nell'immediato circondario, ma si è trattato solo di piccoli fronti di fuoco, spenti nel giro di poco.
27 Giugno 2014
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