Carenza del 40 per cento
Emergenza incendi in città, i Vigili del Fuoco:
"Manca il personale. Così rischiamo la vita"
L'allarme lo aveva già lanciato il comandante provinciale etneo, Maurizio Lucia che aveva evidenziato la grave carenza di personale, in particolare nel periodo estivo.
CATANIA - Si preannuncia infuocata questa estate, e non solo per le temperature destinate a salire nelle prossime settimane.
Gli incendi scoppiati ieri e che hanno interessato l'intera provincia
di Catania, hanno infatti reso evidenti i vuoti di organico del corpo
dei Vigili del Fuoco, costretto ieri a impegnare tutto il personale per
domare i roghi. L'allarme lo aveva già lanciato, esattamente un anno fa
dalle pagine di LivesiciliaCatania, il comandante provinciale etneo,
Maurizio Lucia che aveva evidenziato la grave carenza di personale, in
particolare nel periodo estivo, sottolineando gli sforzi e il massimo
impegno per garantire la sicurezza della popolazione.
"Nella stagione estiva - spiegava Lucia - si incrementa il numero di incendi che riguarda le zone boschive e non solo. Interventi svolti in condizioni climatiche particolarmente severe per quanto riguarda l’organismo perché noi vigili del fuoco interveniamo protetti con i nostri equipaggiamenti, che non consentono una corretta evapotraspirazione".
E sulla carenza di organico evidenziava come le oltre cinquecento unità permanenti non fossero sufficienti. "Se mi chiede se queste unità sono sufficienti - diceva - le devo dire che abbiamo una carenza rispetto alla pianta organica che, se guardata facendo attenzione ai numeri, potrebbe apparire marginale: l’otto per cento. In realtà bisogna tener conto che le piante organiche sono piuttosto vecchie e non tengono conto del carico di lavoro attuale. Una seconda considerazione, invece, va fatta rispetto alle figure di alto profilo, come capo squadra e capo reparto, abbiamo una carenza di oltre il 40%, una criticità che sopperiamo attraverso una serie di misure organizzative ma che rappresenta un problema evidente. Se poi analizziamo i funzionari tecnici, la carenza di oltre il 50%".
Un aspetto che era stato riportato all'attenzione pochi mesi fa dai sindacati dei Vigili del Fuoco, che avevano lanciato l'allarme sugli ulteriori tagli governativi che starebbero compromettendo ulteriormente non solo l'azione dei Vigili, ma la loro stessa incolumuità e salute. "Manca almeno il 10% del personale di cui avremmo bisogno per soddisfare le richieste provenienti da Catania - spiegava Carmelo Barbagallo, coordinatore provinciale Usb - le caserme sono fatiscenti e quella appena consegnata e sita nel quartiere di San Giovanni Galermo, non si può ancora utilizzare perché manca tutto: dalle suppellettili, alla dotazione organica, ai contratti per le utenze. Insomma - evidenzia - c'è solo l'edificio".
Una situazione in continuo peggioramento che, secondo gli stessi pompieri, potrebbe tradursi in inefficienza e in pericolo. Soprattutto quando, come ieri, i roghi sono stati numerosi e in vari punti della città. Intanto è già partita la conta dei danni causati dalle fiamme che hanno interessato la provincia di Catania. In particolare sull'Etna, dove la Forestale ha evacuato, in via precauzionale, un campeggio. LA CRONACA DI IERI
"Nella stagione estiva - spiegava Lucia - si incrementa il numero di incendi che riguarda le zone boschive e non solo. Interventi svolti in condizioni climatiche particolarmente severe per quanto riguarda l’organismo perché noi vigili del fuoco interveniamo protetti con i nostri equipaggiamenti, che non consentono una corretta evapotraspirazione".
E sulla carenza di organico evidenziava come le oltre cinquecento unità permanenti non fossero sufficienti. "Se mi chiede se queste unità sono sufficienti - diceva - le devo dire che abbiamo una carenza rispetto alla pianta organica che, se guardata facendo attenzione ai numeri, potrebbe apparire marginale: l’otto per cento. In realtà bisogna tener conto che le piante organiche sono piuttosto vecchie e non tengono conto del carico di lavoro attuale. Una seconda considerazione, invece, va fatta rispetto alle figure di alto profilo, come capo squadra e capo reparto, abbiamo una carenza di oltre il 40%, una criticità che sopperiamo attraverso una serie di misure organizzative ma che rappresenta un problema evidente. Se poi analizziamo i funzionari tecnici, la carenza di oltre il 50%".
Un aspetto che era stato riportato all'attenzione pochi mesi fa dai sindacati dei Vigili del Fuoco, che avevano lanciato l'allarme sugli ulteriori tagli governativi che starebbero compromettendo ulteriormente non solo l'azione dei Vigili, ma la loro stessa incolumuità e salute. "Manca almeno il 10% del personale di cui avremmo bisogno per soddisfare le richieste provenienti da Catania - spiegava Carmelo Barbagallo, coordinatore provinciale Usb - le caserme sono fatiscenti e quella appena consegnata e sita nel quartiere di San Giovanni Galermo, non si può ancora utilizzare perché manca tutto: dalle suppellettili, alla dotazione organica, ai contratti per le utenze. Insomma - evidenzia - c'è solo l'edificio".
Una situazione in continuo peggioramento che, secondo gli stessi pompieri, potrebbe tradursi in inefficienza e in pericolo. Soprattutto quando, come ieri, i roghi sono stati numerosi e in vari punti della città. Intanto è già partita la conta dei danni causati dalle fiamme che hanno interessato la provincia di Catania. In particolare sull'Etna, dove la Forestale ha evacuato, in via precauzionale, un campeggio. LA CRONACA DI IERI
25 Giugno 2014
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