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Bracconieri calabresi in trasferta in Sicilia, cacciavano il falco pecchiaiolo
Sono stati bloccati dalla Forestale in una casa nel comune di Tusa, tra Palermo e Messina.
Un gruppo organizzato di bracconieri con
base in una casa nel comune di Tusa, al confine tra le province di
Messina e Palermo, è stato bloccato dal nucleo operativo
antibracconaggio e dal centro regionale anticrimine di Palermo del corpo
forestale dello Stato. L'operazione è stata condotta in collaborazione
con i volontari del Cabs (Committee against bird slaughter).
Dall'abitazione su un terreno scosceso e in posizione strategica sulla rotta migratoria del falco pecchiaiolo, i bracconieri con metodo sistematico abbattevano i rapaci nel loro volo verso lo stretto di Messina, aggirando così i controlli posti in essere dal Noa in Calabria in questi giorni nell'ambito dell'operazione adorno.
Nei giorni scorsi, approfittando di una favorevole giornata per il passaggio dei rapaci, i bracconieri si preparavano ad esercitare l'attività ma i forestali appostati alle spalle della casa, non appena i cacciatori di frodo hanno estratto le armi da una intercapedine del loro fuoristrada, hanno fatto irruzione nell'abitazione.
Dall'abitazione su un terreno scosceso e in posizione strategica sulla rotta migratoria del falco pecchiaiolo, i bracconieri con metodo sistematico abbattevano i rapaci nel loro volo verso lo stretto di Messina, aggirando così i controlli posti in essere dal Noa in Calabria in questi giorni nell'ambito dell'operazione adorno.
Nei giorni scorsi, approfittando di una favorevole giornata per il passaggio dei rapaci, i bracconieri si preparavano ad esercitare l'attività ma i forestali appostati alle spalle della casa, non appena i cacciatori di frodo hanno estratto le armi da una intercapedine del loro fuoristrada, hanno fatto irruzione nell'abitazione.
Le quattro persone presenti, due di Reggio Calabriae due di Calanna, sono state denunciate per porto abusivo, incauto
affidamento, omessa custodia di armi e attività venatoria in periodo di
divieto. Alcuni di loro hanno precedenti penali specifici. Oltre ai tre
fucili, sono state sequestrate 5 mila e 400 cartucce custodite
nell'abitazione.
07 Maggio 2014
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