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57 immobili acquisiti al Comune e senza destinazione Saranno demoliti
Alcamo. Quale destino per 57 immobili abusivi per i quali la Regione ha chiesto di demolire e il Comune sta cercando soluzioni per salvarli? I dubbi dell'ingegnere capo. La spaccatura nella III commissione consiliare. Le perplessità dei consiglieri mentre è iniziato il conto alla rovescia «per la mancata emissione di provvedimenti repressivi e sanzionatori in materia di abusivismo edilizio». Ovvero l'ultimatum della Regione per la demolizione. Se entro il 30 aprile il Comune non comunicherà la destinazione degli immobili, già acquisiti al suo patrimonio, la Regione nominerà un commissario e potrebbe scattare anche una denuncia nei confronti dell'amministrazione. Intanto i proprietari vivono uno stato di angoscia. La proposta di delibera "per salvare" tali abitazioni già è stata preparata dalla III commissione ma al momento del voto la maggior parte dei componenti si è defilato. Solo tre hanno votato la proposta di delibera. Solo uno il parere favorevole: Ignazio Caldarella, astenuti Anna Allegro e Francesco Dara. Tutto resta ancora in alto mare in attesa che l'ingegnere Carlo Bertolino si esprima sulla vicenda e su tre emendamenti presentati da Caldarella, impegnato a cercare di risolvere il problema. Secondo gli emendamenti di Caldarella «i 23 immobili ricadenti in zone sottoposte a vincoli urbanistici possono essere concessi a enti preposti al controllo del territorio come la forestale. I 28 realizzati vicino a zone non vincolate possono essere dati in affidamento agli stessi proprietari o al Comune per uso sociale. Per altri sei i proprietari hanno presentato istanza di sanatoria e occorre». Su queste proposte l'ultima parola spetta al Consiglio comunale. Tutti e 57 immobili figurano da tempo nel patrimonio comunale. Ora occorre prendere la decisione finale, sollecitata dalla Regione che un anno fa della questione ha informato la Procura.
Giuseppe Maniscalchi
22 Aprile 2014
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