Secondo i sindacati sono 10 mila
La protesta dei Forestali, migliaia in corteo
Traffico in tilt a Palermo
Alcune migliaia di forestali e altri lavoratori del comparto agricolo in corteo questa mattina a Palermo, dove esplode la protesta di Cgil, Cisl e Uil contro i tagli decisi dal governo regionale di Rosario Crocetta.
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Verranno meno circa 60 milioni per il comparto, e i sindacati sottolineano che questo avrà un impatto diretto sul reddito degli operatori. I manifestanti si sono concentrati in piazza Marina e da li’ si sono mossi lungo un percorso che ha attraversato tutto il centro della città per raggiungere Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione. Pesanti le conseguenze sul traffico, che e’ rimasto paralizzato per tutta la mattina.
Secondo i sindacati, la manifestazione è indetta da Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, sarebbero oltre 10 mila partecipanti giunti da tutta la Sicilia per protestare contro i tagli della legge regionale di stabilità. Il corteo è diretto verso palazzo d’Orleans e sta paralizzando il traffico automobilistico tra piazza Marina e piazza Indipendenza.
“E’ uno sciopero per il lavoro – dice Salvatore Tripi, segretario generale della Flai Sicilia- per i diritti e soprattutto per la dignità del lavoro. A Crocetta rivendichiamo il diritto al lavoro- aggiunge- e un progetto di cambiamento di tutto il sistema”. Il segretario della Flai sottolinea che “dal settore agroalimentare, dalla zootecnia, dal sistema forestale può venire vera occupazione produttiva e vero sviluppo per la nostra regione”.
Il serpentone si fermerà davanti a Palazzo d’Orleans, sede della presidenza della Regione. La protesta, denuncia la Fai Cisl, per la “totale mancanza di certezze che il settore vive a causa di una Finanziaria regionale che ancora non c’è”. “L’emergenza – spiega Fabrizio Colonna, segretario della Fai Cisl Sicilia – è duplice: c’è il problema economico che riguarda ben 30 mila persone. E c’è un problema di programmazione e governo del territorio che viene anche prima dell’altro. Perché senza programmazione e governo del territorio, non c’è tutela e sviluppo. E non ci sono certezze per i lavoratori”.
La Fai Cisl punta il dito contro “l’improvvisazione e l’approssimazione del governo regionale”. E sottolinea tra l’altro che “alle porte c’è ormai la stagione estiva. E ora è il tempo delle opere di prevenzione per la salvaguardia del patrimonio boschivo. Ma se non si interviene adesso, con l’arrivo del caldo che si fa? Ci si limita a rincorrere gli incendi?”, denuncia Colonna. Il punto, sottolinea il sindacato, è che con una Regione ferma, le emergenze possono solo moltiplicarsi.
11 Marzo 2014
Foto blogsicilia.it
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