Graduatorie forestali
Commento apparso nell'articolo di Link Sicilia: Forestali, graduatorie in alto mare, i grillini presentano un’interrogazione all’Ars
Luigi
Premesso che l’ex Dipartimento Azienda Regionale Foreste Demaniali, oggi Dipartimento dello Sviluppo Rurale e territoriale, non può avere nessuna voce in capitolo nella formazione delle graduatorie provinciali dei lavoratori forestali, il problema da focalizzare non è sull’applicazione o meno della nuova normativa sulle graduatorie, ma sull’utilità di essa e sulla reale applicabilità.
La domanda è : cui prodest? riunire i due contingenti, quello dei lavori e quello dell’antincendio, sotto l’unica bandiera dell’ex Azienda Foreste non serve assolutamente a nulla, non porta con sé alcuna semplificazione gestionale e/o risparmio di spesa, tanto sbandierate dai politici. Anzi.
L’applicazione della norma dovrebbe infatti comportare la gestione “amministrativa” – assunzione e pagamento degli emolumenti – degli operai dell’antincendio da parte dell’ex Azienda, lasciando la parte gestionale operativa dell’attività al Comando Corpo Forestale. Perché questo accada l’ex Azienda dovrebbe “prestare” i lavoratori, in forza di una convenzione, al Corpo Forestale. Sorgono due tipi di problemi ( e di leggittimità): primo, questo prestito di lavoratori somiglia tanto ad una somministrazione di lavoratori tra soggetti diversi, non consentita dalle norme vigenti sul lavoro; secondo, la figura del datore di lavoro è quella di chi assume i lavoratori, lavoratori che poi vanno ad operare sotto le direttive di altri soggetti. Ciò sul piano della gestione della sicurezza comporta conflitti pressocchè insormontabili, perché il datore di lavoro manterrebbe tutte le responsabilità previste dal D.lgs. 81 senza avere alcuna possibilità di intervento e/o di controllo sull’attività dei lavoratori, perché governati da altri. Se questa è semplificazione…
Sul piano della spesa poi è evidente che non può esservi alcun risparmio per il semplice passaggio da una amministrazione all’altra, poiché i costi (stipendi operai, mezzi, ecc.) restano del tutto inalterati.
Questa vicenda oltre ad assumere i caratteri del grottesco e dell’illogicità ha in ogni caso un nemico insormontabile : il tempo. Ammesso che si riesca a trovare la quadratura del cerchio, il rischio ( o meglio certezza) è che si arrivi alla stagione estiva con eccessiva approssimazione sul piano della programmazione e della gestione di un’attività che non consente passi falsi.
Soluzioni? Un po’ di sano realismo dovrebbe portare il legislatore a rendersi conto della farraginosità una norma insulsa e rischiosa, buona sola per operazioni di facciata e dichiarazioni ad effetto. Si ritiri l’articolo incriminato, o comunque, lo si rinvii al 2015 per avere il tempo di apportare le opportune correzioni e salvare la fattibilità della stagione antincendio 2014.
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LE GRADUATORIE PENALIZZANO I LAVORATORI DELL'ANTINCENDIO
Maledette graduatorie!
Sono state sempre le cause delle guerre tra lavoratori, specialmente nell'antincendio. Se i governi avessero mantenuto le promesse, oggi questo casino delle graduatorie non ci sarebbe.
Sono d'accordissimo con quanto espresso chiarissimamente da Luigi, spero che i nostri governanti e sindacati leggano quanto scritto in questo articolo, aggiungo solo una cosa a mio parere l'unificazione si potrà ottenere ed avrebbe un senso logico farla solo dietro l'avvenuta stabilizzazione o quanto meno un livellamento delle giornate lavorative fra tutti i contingenti e settori del comparto (ad esempio tutti a 151gg o 180 ecc), in ogni altro modo farebbe solo danno.
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