Forestali siciliani intoccabili. Il Pd: “Sono lavoratori penalizzati”
di MARIETTO CERNEAZ
La questione forestali in Sicilia però non è nuova alle cronache nazionali. Qualche mese fa il settimanale Panorama aveva quantificato in 28mila elementi l’intero organico di cui poteva disporre la Regione Sicilia per la cura delle proprie foreste. Un’enormità se si pensa che in tutta la Lombardia sono meno di 500.
Son troppo, da vent’anni si sentono litanie sulla necessità di tagliare pesantemente. Invece? Invece nulla cambia. Sentite qua: “La finanziaria nella parte relativa al settore forestale non ci piace e va modificata in quanto introduce misure che non tutelano il patrimonio boschivo, non contengono la spesa pubblica e creano solo incertezza e confusione nel settore. Ecco perche’ abbiamo presentato tre emendamenti sul blocco del turnover e degli aumenti contrattuali e sulla cancellazione della norma sul cosiddetto chilometraggio, certi che il dibattito in Aula consentira’ al Governo regionale di rivedere le posizioni assunte”.
Lo dice la parlamentare regionale del partito democratico Concetta Raia che ha gia’ presentato in Aula i tre emendamenti all’articolo 12 della Legge finanziaria, in particolare ai commi 6,7, 8,10, cofirmatari anche i deputati Gucciardi, Panepinto, Maggio e Milazzo. “Ci sembra francamente inopportuno provare a risparmiare sulla pelle di migliaia di operai che certamente non possono essere considerati dei privilegiati – sottolinea Concetta Raia – se proprio si devono risparmiare 20 milioni di euro si trovino altre strade eliminando, per esempio, indennita’ discrezionali, riducendo lo straordinario, oppure internalizzando il servizio di elaborazione delle buste paghe che costano una marea di soldi o razionalizzando, infine, le spese delle visite mediche”. Ancora: “Questi provvedimenti rischiano di produrre danni ingenti ai lavoratori senza ottenere risultati sul piano economico per la Regione – spiega Concetta Raia – come si fa a pretendere, per esempio, eliminando la norma sul rimborso chilometrico che i forestali, che già sono lavoratori penalizzati in quanto stagionali, mettano soldi di tasca propria per l’acquisto del carburante e andare in giro su tutto il territorio boschivo per la manutenzione ordinaria e soprattutto per interventi rischiosi come lo spegnimento di un incendio?”.
Chiesto, quindi, che venga demandata alla contrattazione regionale la definizione dei parametri per il rimborso chilometrico di cui all’articolo 54 del contratto collettivo nazionale di lavoro degli addetti alle sistemazioni idraulico-forestali ed idraulico-agrarie. Insomma, il forestale è una risorsa… di voti. Come ha scritto il “Fattoquotidiano”: “A Pioppo, una frazione di Monreale in provincia di Palermo, c’è un solo mestiere che i bambini sognano di fare grande: il forestale. Guarda boschi, vigilante del verde, nemico delle erbacce e provvidenziale spegnitore d’incendi: è il talento più diffuso dalle parti di Pioppo, dove un abitante ogni cinque è dipendente dell’azienda regionale foreste demaniali. Su duemila abitanti infatti la frazione palermitana annovera ben 383 forestali. Un’enormità se si pensa che l’intera Regione Liguria ne ha solo 404″.
04 Gennaio 2014
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