08 gennaio 2014

DOVE MUORE L’ASINO


Ricevo e pubblico




DOVE MUORE L’ASINO


Un contadino aveva un asino,al quale,per risparmiare un po’,voleva insegnare a non mangiare.Ogni giorno dava sempre meno biada tanto da convincersi,dopo alcuni giorni, che l’asino avesse imparato.Purtroppo il povero quadrupede mori’  proprio quando era riuscito a lavorare senza cibarsi. Doveva essere lo stesso contadino che dopo aver scosso l’albero,malediva i frutti che gli cadevano in testa.Il contadino sarà responsabile degli effetti causati dalle proprie azioni,a meno che non sia pazzo.Metafora? similitudine? Nulla di ciò.Si vuol far credere che si vuole razionare i viveri e tagliare qualche ramo. 10.000 forestali bastano e l’antincendio……forse ai VV.F.? menzogne? Reticenza?

E’palese a tutti che non si possono mettere sullo stesso piano i tagli,fatti alla sans façon per quanto ci riguarda come se fossimo noi debitori,e il riordino forestale che invece è la soluzione per il debito che tutti abbiamo con la natura

Allora si prende il bambino,si mette nella vasca con l’acqua,un po’ di art.25,tra un marciapiedi e una rotatoria si mescola la graduatoria,ed ecco che un po’ di turn-over va via,poi aggiungiamo l’art.12 e già si sente odore di morte.Via privilegi,rimborsi e soprattutto 55enni i quali,per statisica sono i primi a infortunarsi,a morire, anchilosati e dispendiosi,e come se non bastasse alzano l’età media  del contingente.Inutile dire che i prodotti usati per il lavaggio rispettano norme regionali e statali e perfino l’ambiente.E alla fine si butta l’acqua sporca col bambino. Buttata così potrebbe far anche  sorridere,ma c’è da piangere.Tra illusioni e delusioni,promesse disattese,inadempienze contrattuali,decisioni prese unilateralmente,mortificazioni,dequalificazioni professionali,chance perdute ecc. si potrebbe anche pensare ad un danno esistenziale?

Dallo stato di fatto allo stato di progetto:un committente che volesse INVESTIRE su un immobile di sua proprietà dovrà renderlo sicuro,confortevole e bello,ossia protettivo,produttivo,ricreativo. Per cui avrà bisogno di rivolgersi ad un banca,a dei buoni ingegnieri, architetti,tecnici e operai coi propri specifici mestieri e che per la buona riuscita del progetto dovranno lavorare in sinergia.C’è un problema : che il numero delle maestranze dipenderà da un PROGETTO (e qui casca l’asino) che dipenderà da PROGETTISTI (e qui casca l’asino) scelti da un COMMITTENTE (e qui casca l’asino) che non riuscendo a farsi finanziare dalla BANCA , pensano solo a risparmiare ( E QUI’ L’ASINO MUORE)….
Ci hanno intrappolato, ferito e adesso ci mollano senza curarci, lasciandoci poveri e pazzi.

25000 saluti. Aldo Rizza 

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