07 gennaio 2014

BRACCIO DI FERRO ALL'ARS SUI FORESTALI IL GOVERNO APRE, IL PD SI SPACCA


Braccio di ferro all'Ars sui forestali 
il governo apre, il Pd si spacca 
 
Braccio di ferro all'Ars sui forestali  il governo apre, il Pd si spacca
I forestali davanti all'Ars 
Da Roma intervengono i renziani, che bacchettano il Pd siciliano e anche Crocetta: "Il Partito democratico sostenga le riforme, il governatore proponga una vera riorganizzazione dei forestali"
Dopo una riunione fiume tra il governo e la conferenza dei capigruppo all'Ars, via libera ad un accodo per approvare a breve il bilancio, ma rimane il braccio di ferro sui forestali. Il Presidente della Regione e l'assessore all'Agricoltura Dario Cartabellotta hanno aperto a una parziale riscrittura della norma in Finanziaria contestata dai sindacati e dal Partito democratico, in primis Giuseppe Lupo e Antonello Cracolici. Palazzo d'Orleans è pronto a ritirare la parte che riguardava il blocco del turnover: "Ma solo per le fasce deboli dei forestali, quelle che hanno poche giornate e possono quindi aumentarle un po' se qualcuno nella fascia superiore va in pensione", dicono dallo staff dell'assessore Luca Bianchi. Il governo non è intenzionato però a fare passi indietro sul blocco biennale dei contratti e sullo stop ai rimborsi chilometrici, contestati anche dall'Unione europea: "Solo questa voce costa 30 milioni di euro, dobbiamo ridurla assolutamente", dice il governatore Rosario Crocetta.
Sul caso forestali intervengono dalla segreteria nazionale anche i renziani, che in parte bacchettano il Pd siciliano e in parte chiedono maggiore coraggio sulle riforme da parte del governo regionale: "E' il momento di parlarsi tutti in modo chiaro, politica, siciliani e dipendenti: dobbiamo portar avanti la questione del lavoro o la finzione del lavoro?  -  dice Mila Spicola, della direzione nazionale del Pd, renziana della prima ora - la vicenda dei rimborsi d'oro ai forestali siciliani, l'entità di questo esercito gonfiato negli anni, l'Unione Europea intenzionata a vederci chiaro pongono questioni morali ma anche economiche.  Non serve a nulla puntare il dito contro i 26 mila lavoratori, piuttosto bisogna puntarlo sulle incapacità decisionali e gestionali di anni di mala politica e di pessima attività dirigenziale. Bene fa Crocetta a denunciare le furbizie e le corruttele, ma non basta. Col coraggio che lo contraddistingue, metta mano alla vera impresa per il 2014: riorganizzare dal profondo i quadri dirigenziali regionali, perché sono loro che devono dirigere, appunto, e la politica si preoccupi di mettere a fuoco obiettivi e programmi strategici e perseguirli. Non possiamo mancare l'occasione per cambiare la Sicilia offerta dagli ingenti fondi della programmazione comunitaria 2014-2020. Per far questo avrà bisogno del lavoro vero, non della finzione del lavoro, del lavoro produttivo, non finto, controllato e organizzato nelle sedi apicali, anche quello dei forestali. Chi ci sta, ci sta. Il Partito democratico deve porsi anche questo come compito e come obiettivo: sostenere giunta e Assemblea qualora volessero intraprendere questa vera rivoluzione antropologica prima che politica o economica".

Il nodo dei forestali, che da questa mattina protestano davanti a Palazzo dei Normanni, comunque rimane e rende difficile un accordo sulla Finanziaria. "Comunque c'è un'intesa di massima per ridurre la mole di emendamenti da mille a non più di trecento, anche se questo non basta a far passare la Finanziaria in tempi brevi", dice il presidente della commissione Bilancio, Nino Dina. Insomma, sulla Finanziaria ancora non c'è un accordo.

07 Gennaio 2014
http://palermo.repubblica.it/cronaca/2014/01/07/news/braccio_di_ferro_all_ars_sui_forestali_il_governo_apre_il_pd_si_spacca-75333751/





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