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Caltagirone
Operai forestali amareggiati
«Tornati come cinque anni fa»
Si sentono dimenticati da tutti. Dalle istituzioni regionali e persino dai sindacati, che pure hanno promosso iniziative per "strappare" quante più risorse possibili per il settore. Ma i lavoratori forestali del Calatino esprimono rabbia e delusione per ciò che non è stato. Sono un vero e proprio "esercito": 1250 nei distretti di Caltagirone e Vizzini, fra i quali 335 addetti all'antincendio (centocinquantunisti e centunisti) e 915 addetti alle manutenzioni (operai a tempo indeterminato, centocinquantunisti, centunisti e settantottisti).
La coperta si è rivelata troppo corta e gli operai sono tornati alla situazione di cinque anni fa, quella precedente all'accordo del mese di maggio del 2009. Per loro, infatti, nel 2013 in dirittura d'arrivo, sarà difficile andare oltre la mera conferma delle giornate garantite per legge. "Non vogliamo essere vittime sacrificali - afferma Salvatore Frazzetta, centunista dell'antincendio - Sulla nostra situazione è calato un silenzio che non possiamo e non vogliamo accettare. Un silenzio che uccide le nostre speranze e danneggia le nostre famiglie. A questo stato di cose ci ribelliamo con forza". Anche Rocco Alma, pure lui operaio antincendio, manifesta "profonda delusione. «L'anno scorso - dice - noi centunisti totalizzammo 122 giornate di lavoro, che erano già qualcosa rispetto alle garanzie di legge. Quest'anno, invece, è come se le conquiste degli anni precedenti non ci fossero mai state». Concetto ribadito da Frazzetta: «È un pericoloso arretramento, che avviene mentre i sindacati stanno alla finestra».
Mariano Messineo
17 Novembre 2013
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