Programmato per lunedì un presidio davanti la Presidenza della Regione
Ancora nessuna chiamata, forestali sul piede di guerra
La protesta dei forestali messinesi si sposta a Palermo. Lunedì, alle 9, i lavoratori peloritani del settore, assieme ai colleghi delle province di Enna e Caltanissetta presidieranno con un concentramento la sede della Presidenza della Regione.
Vogliono risposte e certezze. E capire, soprattutto, quando inizieranno a lavorare. Con l'estate alle porte e l'emergenza incendi che si comincia a materializzare.
Le principali sigle sindacali di categoria (Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil), considerata la fase negativa della vertenza regionale, hanno deciso di attuare un pressing sul presidente della Regione, Rosario Crocetta.
Dopo la protesta di lunedì, il 26 aprile toccherà ai forestali di Catania, Ragusa e Siracusa, mentre il 29 aprile il presidio sarà attuato da quelli delle province di Palermo, Agrigento e Trapani.
«La lotta dei sindacati e dei lavoratori forestali - hanno spiegato i segretari provinciali Calogero Cipriano, Giovanni Mastroeni e Salvatore Orlando - è consequenziale al negativo atteggiamento tenuto dal Governo regionale che ha determinato incertezze e ritardi nei finanziamenti dell'anno 2013».
«Ad oggi, infatti - proseguono i rappresentanti sindacali - nella nostra provincia come in tante province siciliane, i lavoratori forestali non hanno ancora iniziato la loro attività di lavoro, cosa grave visto l'approssimarsi della stagione estiva».
«Tale atteggiamento - proseguono i tre leader sindacali - crea un danno irreparabile non solo ai lavoratori forestali siciliani, ma anche alla tutela dei boschi e attraverso questi alla possibile desertificazione e aumento del rischio del dissesto idrogeologico del territorio siciliano».
La richiesta dei sindacati è che si istituisca immediatamente una cabina di regia che - applicando l'accordo sindacale del 2009 - ottimizzi le risorse finanziarie necessarie, creando, attraverso una necessaria riforma, un'amministrazione forestale regionale efficiente che possa valorizzare il lavoro degli addetti e costruire un diverso sistema agroforestale ambientale.
Gianluca Santisi
19 Aprile 2013
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