23 marzo 2013

I SOLDI DELL'INDENNITA' DI DISOCCUPAZIONE SERVIRANNO A FAR LAVORARE DI PIU'

La giunta regionale riproporrà l'aumento
dei ticket sanitari



L'Assessore Luca Bianchi
foto lasicilia.it







 Lillo Miceli
Palermo. Il governo regionale riproporrà l'aumento dei ticket sanitari che, nei giorni scorsi, è stato bocciato all'unanimità dalla commissione Sanità dell'Ars. Lo ha detto l'assessore all'Economia, Bianchi, nel corso di un dibattito con sindacalisti, rappresentanti della Cna e di Confidnustria Sicilia, promosso dal presidente del «Centro Pio La Torre», Lo Monaco. Il gettito previsto è di circa 10 milioni. Poca cosa rispetto ai 24 miliardi complessivi del bilancio regionale. Una somma alla quale, però, non si può rinunciare. E questo la dice lunga sulle difficoltà di mettere i conti in equilibrio. Un allarme che ha seminato il panico a palazzo dei Normanni.
«Abbiamo ancora delle poste scoperte - ha detto Bianchi -. Abbiamo da scontare un buco di un miliardo dell'anno scorso, più 900 milioni di mancati trasferimenti per il 2013. Stiamo facendo un piano duro di riduzione della spesa per poter ottenere da Roma un sentiero di rientro progressivo e tutto questo è condizionato dal portare a casa una Finanziaria credibile. Giunta e Ars devono capire che questo è un anno in cui abbiamo grandi difficoltà a chiudere il bilancio».
Messa al bando la «finanza creativa», anche per evitare la scure del Commissario dello Stato, per rimettere la locomotiva in carreggiata, Bianchi sta tentando di cambiare la filosofia della spesa: non sarà più finanziata la spesa consolidata negli esercizi precedenti, fattore di aumento delle uscite, ma si introdurrà il criterio del «budget zero»: ovvero, i dirigenti generali dovranno indicare la priorità delle iniziative per le quali chiedono il finanziamento, indicando per ogni singola voce la priorità. Un messaggio lanciato a loro perché lo intendano anche gli assessori, sempre restii a rinunciare a quote di finanziamento. Non a caso, Bianchi già da ieri è impegnato in una serie d'incontri sia con i vertici burocratici sia con gli assessori, per attuare «una spending review partendo dal basso verso l'alto. Un metodo con cui contiamo di ottenere un significativo risparmio di spesa».
Da anni il bilancio regionale è assorbito per la maggior parte dalla spesa per gli stipendi dei dipendenti regionali, per il pagamento delle pensioni, per garantire i precari degli enti locali, ma non solo, e i forestali. «Non ci possiamo più permettere all'Ars - ha sottolineato l'assessore all'Economia - emendamenti che aumentino la spesa. Nel momento in cui chiuderemo il nostro progetto di bilancio, dovrà essere chiaro a tutti che tutti gli emendamenti dovranno essere in invarianza dei saldi; cioè, dovranno trovare copertura all'interno del bilancio stesso. Questo richiede un cambiamento totale di approccio e di prospettiva per uscire da una situazione da cui sarebbe difficilissimo venire fuori».
Anche per l'utilizzo dei lavoratori precari si deve cambiare filosofia. Per esempio, i braccianti della forestale oltre alle giornate lavorative, in base alla fascia cui appartengono, hanno diritto anche a una indennità di disoccupazione pagata dall'Inps. Se sono, comunque, compensati perché dovrebbero rimanere disoccupati, invece di continuare a lavorare? E' uno dei tanti temi che dovranno essere affrontati con le forze sindacali.
Gianni (Cd), da parte sua ha sollecitato l'assessore Bianchi, piuttosto che insistere sui ticket sanitari, ad aprire un tavolo romano affinché il governo ceda alla Sicilia una parte del prelievo fiscale che arriva dall'Isola, circa 35 miliardi «portati via dalle zone industriali di Priolo, Gela e Milazzo e dai gruppi della grande distribuzione e dalle banche». L'allarme sul bilancio preoccupa le imprese, in particolare quelle cooperative. «Il mondo della cooperazione - ha detto Gaetano Mancini, presidente di Confocoop Sicilia, è pronta a fare la sua parte, ma a condizione che la Regione proponga un serio piano di risanamento a medio e lungo periodo».

20 Marzo 2013




L'indennità di disoccupazione a chi spetta? Ecco alcuni esempi:

1. Tutti i lavoratori dipendenti comuni (operai, impiegati, quadri, dirigenti)anche agricoli;
2.  Lavoranti a domicilio;
3.  Insegnanti non di ruolo;
4.  Lavoratori a tempo determinato dell’ente poste;
5   Lavoratori domestici;
6.   Coloro che abbiano svolto attività di lavoro dipendente che non ha interessato tutto l’anno solare i quali non abbiano avuto diritto all’indennità di disoccupazione con requisiti normali;
7. Coloro che pur avendo diritto all’indennità ordinaria non hanno presentato la domanda nei termini dei 68 giorni.







Gent.mo Assessore Bianchi l'indennità è prevista anche per altre categorie e viene erogata quando ci si trova in stato di disoccupazione. La Sua proposta non può valere solo per i più bistrattati che sono i forestali, deve valere anche per gli altri, altrimenti sarebbe incostituzionale, quindi facciamo lavorare tutti coloro che percepiscono l'assegno. Qual'è il problema? Però si ricordi che la legge è uguale per tutti! 
L'ultima parola comunque spetta sempre allo Stato. Ne faremmo volentieri a meno qualora ci fosse in cambio la stabilizzazione!








2 commenti:

  1. Ottima considerazione, che condivido al 100%.

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  2. anche questo ci vogliono togliere e lo fanno,come l'assessore Bianchi, sfruttando la disinformazione altri, perchè il sig. assessore, l'elenco che hai fatto tu,caro Michele lo conosce bene.Afffamatori di povera gente,vergogna! Federico De Luca, OTD Palermo

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