Programma elettorale del Movimento 5 Stelle
Francesco Lupo (nella foto, tratta dal sito del movimento 5 stelle sicilia) candidato del M5S nel collegio di Palermo, spiega ai lavoratori forestali lo studio che è stato eseguito sul comparto forestale.
Di
Francesco Lupo
Qui trovate lo studio che è stato eseguito sul comparto forestale, e come spiegato a Palermo ai vostri colleghi, è impensabile stabilizzare 26.000 persone, gli unici che potrebbero in base ai dati che abbiamo aspirare a maggiore stabilità sono i 151isti, che potrebbero passare ad OTI. Ma non possiamo pensare solo a loro e lasciare sguarniti gli altri, quindi abbiamo previsto soluzioni che in maniera trasparente possano migliorare la situazione. capisco che il ragionamento die bandi sembra complesso, ma ricordatevi che tutto va fatto insieme a VOI, quindi siamo qui per accogliere i vostri consigli, noi abbiamo vagliato le coperture finanziarie, e trovato alternative .. a tutti piacerebbe dire vi stabilizziamo in blocco, ma non è fattibile, attenti a chi vi promette illusioni.
di seguito trovate la mia relazione fatta con i tecnici del settore.
Il Corpo Forestale della Regione Siciliana vede il suo primo incremento in termini numerici con la legge “cuffariana” LR 16/96 (nel ‘96 i forestali erano 38000) con la quale si stabilì quanti forestali servono per ettaro di terreno, in seguito modificata dalla LR 14/2006 che regola tipo di contratto di lavoro(art.45ter l.r 14/2006) a 78/101/151 gg.ll. e mansioni. Il Movimento 5 Stelle ritiene che questo comparto sia stato vittima degli abusi della politica siciliana che lo ha solo sfruttato come “magazzino” in termini di voti, dimenticando il nobile ruolo che esso svolge per la salvaguardia del patrimonio ambientale della Sicilia. Analizzando i dati del CFRS è evidente il sovrannumero di personale che esso presenta, basti pensare che nella sola provincia di Palermo lavorano circa 7.316 forestali contro un numero di 2.083 forestali previsti per legge. Dall’analisi nel dettaglio del campione palermitano che useremo come riferimento, si ricava che possibilmente nell’arco di 10 anni ci possa essere un decremento del personale di circa il 30-35% (gli Operai dai 56 ai 66 anni sono il 35 % arrotondato pari a operai n. 2.559). Il Movimento 5 Stelle in virtù della sua naturale costituzione volta alla salvaguardia e al rispetto dell’ambiente, vede nei Forestali una risorsa che va resa efficiente, produttiva, e competente. Il nostro principale compito si articolerà nel garantire la scrupolosa funzionalità del comparto dei lavoratori forestali, mantenendo le liste delle graduatorie bloccate come previsto dall’articolo 44 comma 1 LR 14/2006, e agendo anche in termini di una pianificazione organizzativa del comparto che punti a ridurre la spesa del CFRS in termini di Bilancio Regionale.
DATI PER LA SOLA PROVINCIA DI PALERMO margine di errore al 20%
La provincia di Palermo ha in complessivo n. 7.316 lavoratori tra quelli che lavorano per il Dipartimento Foreste e quelli per il Dipartimento Azienda e, divisi per categorie di gg.ll., sono:
- N. 269 operai OTI(operaio a tempo indeterminato, 312 gg.ll.);
- N. 974 operai appartenenti alla fascia occupazionale di 151 gg.ll.;
- N. 2.609 operai appartenenti alla fascia occupazionale di 101 gg.ll.;
- N. 3.466 operai appartenenti alla fascia occupazionale di 78 gg.ll..
- N. 7.316 operai totali
In realtà calcolare l’età media dei lavoratori non è semplice perché ad ogni età corrisponde un numero di operai differenti.
Commento 1 di 2 scritto dal Candidato Francesco Lupo in questo blog, post "PROGRAMMA ELETTORALE DEL M5S"
Di
Francesco Lupo
PERCENTUALI DIVISE PER SCAGLIONI DI 10 ANNI
- Operai dai 36 ai 45 il 24 % arrotondato pari a operai n. 1.754;
- Operai dai 46 ai 55 il 41 % arrotondato pari a operai n. 2.997;
- Operai dai 56 ai 66 il 35 % arrotondato pari a operai n. 2.559 .
NB non sono stati presi in considerazione gli operai dai 30 ai 35 perché poche unità.
Da un primo esame si vede come nei prossimi 10 anni il numero dei lavoratori diminuisce del 35%
DATI SECONDO LE GIORNATE LAVORATIVE SVOLTE DAGLI OPERAI
OTI
- Operai dai 36 ai 45 il 0 % arrotondato pari a operai n. 0.000;
- Operai dai 46 ai 55 il 58 % arrotondato pari a operai n. 140;
- Operai dai 56 ai 66 il 42 % arrotondato pari a operai n. 129 .
151
- Operai dai 36 ai 45 il 4 % arrotondato pari a operai n. 39;
- Operai dai 46 ai 55 il 34 % arrotondato pari a operai n. 331;
- Operai dai 56 ai 66 il 62 % arrotondato pari a operai n. 604 .
101
- Operai dai 36 ai 45 il 28 % arrotondato pari a operai n. 730;
- Operai dai 46 ai 55 il 45 % arrotondato pari a operai n. 1.174;
- Operai dai 56 ai 66 il 27 % arrotondato pari a operai n. 705 .
78
- Operai dai 36 ai 45 il 30 % arrotondato pari a operai n. 1.040;
- Operai dai 46 ai 55 il 40 % arrotondato pari a operai n. 1.386;
- Operai dai 56 ai 66 il 30 % arrotondato pari a operai n. 1.040 .
Palermo ha una superficie boscata, gestita dal Dipartimento Azienda, di ha 65.000 circa e quindi secondo la tabella, dovrebbe avere il seguente numero di operai :
ha 65.000 x 10 gg.ll./ha = 650.000 gg.ll.
650.000 : 312 gg.ll. = 2.083 operai
Solo i lavoratori della provincia di Palermo (campione rappresentativo per la regione) sono 3,5 volte superiori a questo dato, in quanto sono invece 7.316
Ragionando sulle giornate lavorative vediamo che non c’è molta differenza tra quelle previste per legge e quelle effettuate realmente dai 7.316 lavoratori forestali. Infatti le gg.ll. previste per legge sono 650.000 mentre quelle realmente effettuate sono 764.859 (calcolo effettuato moltiplicando il numero degli operai, Oti, 151, 101 e 51, secondo le giornate lavorative di appartenenza).
Il problema comincia a nascere quando Lombardo, nella campagna elettorale del 2008, promette che avrebbe aumentato le giornate lavorative. Promessa che mantiene facendo un accordo sindacale, portando i 151 a 180, i 101 a 151 e i 78 a 101e aumentano quindi le gg.ll. da 764.859 a gg.ll. 1.003.273 che se confrontato con i 650.000 gg.ll. della tabella adesso comincia ad essere un consistente aumento, oltre che si è passati da una spesa di €. 76/90 milioni ad una spesa di €. 100/110 milioni (Solo provincia PALERMO). L’aumento delle giornate non è stato fatto per legge ma con un semplice accordo tra il Presidente e i sindacati.
Adesso la politica ha cominciato a promettere di stabilizzare tutti i lavoratori forestali, promessa elettorale che se dovesse essere mantenuta si passerebbe di colpo ad un totale di gg.ll. di 2.282.592 con una spesa di €. 228/240 milioni per la Provincia di Palermo che estesa su base REGIONALE si traduce in €. 228/240 milioni x 3,7 = €. 843/888 milioni cifra insostenibile nel bilancio regionale e che porterebbe al collasso.
Il problema non è solo che lavoro inventarsi o che attività commerciale intraprendere, , l’amministrazione in primis deve capire quali sono le giornate lavorative necessarie per mantenere e salvaguardare le aree boschive secondo i compiti istituzionali del Dipartimento Azienda e del Dipartimento Foreste. Il nostro compito ulteriore invece è trovare soluzioni pratiche per le risorse. che ormai fanno parte di questo comparto, e che devono essere integrati, resi funzionali, e produttivi.
Commento 2 di 2 scritto dal Candidato Francesco Lupo in questo blog, post "PROGRAMMA ELETTORALE DEL M5S"
Scusami Francesco se ti do del tu, stabilizzare 26 mila forestali è impossibile, questo lo sanno anche le pietre. Ma migliorare i livelli occupazionali dei lavoratori forestali non è per niente impossibile, nell'immediato ci accontentiamo dell'accordo del 14 maggio 2009 firmato e controfirmato in piena campagna elettorale tra i Confederali e il Governo Regionale. QUESTO SI PUO', ANZI SI DEVE ATTUARE.
Ti faccio presente che quest'anno per la prima volta facciamo un passo indietro, cioè non saranno confermate le giornate lavorative del 2011, quindi di fatto in termini lavorativi, veniamo degradati. Cosa potete fare da subito affinchè ciò non avvenga?
Anonimi, per una migliore dialettica, i commenti devono essere firmati altrimenti possono essere cestinati.
Faccio una domanda generica:
RispondiEliminaQuando verranno chiamati i lavoratori che dovrebbero fare 78 giorni come da legge, e che hanno fatto solo 25 giorni fino adesso?
Faccio presente che sono del distretto 4 di Palermo. Un grazie a chi mi sa rispondere
Gli e già stato chiesto non a lui direttamente ma al vostro gruppo ma avete letto la proposta di legge che presentano i SIFUS che anche io vi o spedito .Ora mi dite perché non si potrebbe attuare non si sta chiedendo la stabilizzazione si sta spiegando anche come fare ad attuarla ora non sto qua a rispiegartela perché la conosci già allora dicci perche secondo voi non si può attivare
RispondiEliminaIl 22 Maggio 2012 in III commissione all’ARS approda il la proposta SIFUS, in cui vengono principalmente usate parole come “stabilizzazioni” a fronte di una copertura di 1 MILIARDO di EURO in cui i sogni dei vari esponenti politici volando dai 350 milioni delle casse regionali, a fantomatici fondi FAS e altri fondi in accordo con l’INPS nazionale oltre i 110 milioni. In un mondo reale si chiama “predenrvi in giro” sulla reale copertura delle risorse in barba ad un patto di stabilità regionale, e in barba alla legge che pd pdl udc hanno votato di un pareggio di bilancio in costituzione a Roma. Capirete bene che questi termini significano in parole povere, abbiamo 100 ma possiamo spendere 10 da Bolzano a Palermo. Mi chiedo come si possa essere così bugiardi da fornire garanzie economiche senza nemmeno tagliarsi i 20.000 euro che i deputati regionali prendono. In Più nel documento SIFUS presente sul sito dell’ARS in III Commissione del 22 maggio 2012 si parla anche del sindacato dei forestali
Elimina“Il signor DAMIANO, segretario regionale SNAF,
ritiene necessario un impegno forte della
classe politica, che in passato non è riuscita
neanche ad intervenire in modo deciso
sull'azione dei dirigenti regionali, spesso
inclini ad accettare la linea dei sindacati
maggiori contrari alla stabilizzazione, per
trovare una soluzione definitiva alla
questione dei forestali. Sostiene, infatti,
che i sindacati confederali con la
stabilizzazione perderebbero parte del loro
consenso basato sulla generale condizione di
disoccupazione dei forestali. In merito alla
copertura finanziaria del disegno di legge,
attribuisce grande importanza alle risorse che
potrebbero essere reperite in seguito ad un
accordo con l'INPS, ricordando in proposito
che nel 2006 la spesa sostenuta dall'INPS è
stata di circa ottantasei milioni di euro.”
In seguito viene interpellata l’INPS il cui delegato spiega che i meccanismi retribuitivi-contributivi tra le due tipologie di contratto da tempo determinato a tempo indeterminato non cambiano come peso a livello regionale (cosa che invece dovrebbe provocare anche un alleggerimento in termini di oneri per le casse regionali e invece rimane quasi invariato, quindi portando il peso economico contributivo a livelli insostenibili per un bilancio regionale pieno di sprechi come quello siciliano) infatti questi sono i numeri poco variati :
Elimina“ IL RAPPRESENTANTE DELL'INPS informa che, allo stato attuale e non
tenendo conto della prossima riforma del lavoro in discussione in
Parlamento, in merito al livello di contribuzione, la differenza
tra le due tipologie contrattuali citate dal Presidente è dello
0.02%, precisamente l'aliquota contributiva è del 44.736% per i
lavoratori i cui contratti di lavoro sono a tempo indeterminato e
del 44.536% per i lavoratori aventi un contratto a tempo
determinato. La ripartizione degli oneri tra imprese e lavoratori
è la seguente: l'8.84% è a carico dei lavoratori, il 35.896% a
carico delle aziende per i contratti a tempo indeterminato e il
35.696% per quelli a tempo determinato.”
Una volta letto questo ragionamento e una volta chiarito che si parla di fondi a vanvera e di accordi con l’INPS che non credo siano arrivati visto che siamo a settembre, l’unica cosa che noi come movimento volevamo chiedere all’inps è di anticipare almeno a 2 anni il pensionamento di una parte dei forestali che sono molto prossimi al pensionamento, questo favorisce comunque un ritorno sia all’INPS che alle casse regionali. Consentirebbe una volta reperiti i numeri e il relativo alleggerimento da un punto di vista di spesa di bilancio, a molti del comparto 151 di passare ad OTI. Noi però non ci rivolgiamo solo ai 151 quindi abbiamo cercato le soluzioni anche per gli altri comparti, proprio in virtù del fatto che ci sono mutui accessi dalla regione, e crediti che non si sa se verranno riscossi col governo romano (che naviga nelle stesse cattive acque) ci siamo sentiti in dovere prima di tutto di trovare soluzioni che producano reddito sfruttando l’esperienza e la competenza del comparto forestale. Piacerebbe a tutti potere scrivere “stabilizzazioni qui e la” ma non si può in virtù del rispetto che nutriamo verso i lavoratori che come il caso GESIP di Palermo insegna, vengono solo presi in giro. Le soluzioni vanno cercate insieme, come abbiamo fatto, ascoltandovi e usando il demanio boschivo come fonte di reddito, visto che è ricco di risorse che voi conoscete e noi vorremmo darvi i mezzi per usarlo.
da come ho letto questo movimento 5 stelle ci mandano tutti a casa x rispiarmare sulle giornate x fare cassa nella regione sicilia quindi tutto il suo programma sara tagliare chi porta un pezzo di pane a casa se lui ci trova un nuovo impiego io saro il primo a dire andate tutti al quel paese ma purtroppo nn ce lavoro xche gente come voi anno portato la sicilia al fondo con promesse mai mantenuti e con sprego di soldi x loro cioe i politici ...lei sarebbe il nuovo che avanza mi sa che a gia perso prima di iniziare la saluto io nn la appogero xche lei cerchera di mandarmi a casa ILARDI GIUSEPPE
RispondiEliminaqui noi non vogliamo mandare nessuno a casa. nel nostro programma che la invito a leggere .. partiamo dal presupposto che in Sicilia non deve più essere aggiunto un spillo ma dobbiamo usare le risorse umane che abbiamo intanto.. infatti è stato scritto
EliminaI) Stipulare accordi con i Comuni della Regione Siciliana e gli Enti di natura pubblica favorendo il passaggio di risorse umane dove necessarie dalla Regione ai Comuni e/o Enti che ne facciano domanda in base alle competenze richieste, bloccando assunzioni ex novo, e consentendo uno snellimento del comparto forestale nel tempo.
questo significa che se il comune di porto palo di capopassero, apre un sito turistico/pubblico, non deve assumere nuovo personale, ma deve chiedere a noi in base alle competenze richieste se abbiamo personale da cedergli.
e questo significa lavoro a tempo pieno per chi è precario in regione e un risparmio in termini di soldi per la regione che può garantire servizi ai cittadini quindi doppio ritorno di benefici.
abbiamo puntato anche al lato imprenditoriale del bosco, qui nessuno vuole svendere nulla, vuole darlo in concessione a chi sa gestire e rendere produttivo il bosco, sia con aree attrezzate, sia con produzioni locali ad esempio il sughero (abbiamo molte case vitivinicole nel siciliano che acquisterebbero facilmente visto che il trasporto viene abbattuto) sia con la produzione di pellet, sia con i vivai e le cartiere, sia con progetti che usano i fondi europei e che possono creare nuove attività.
noi cerchiamo la salvaguardia del bosco, e le vostre mani sono preziose per noi, ma per trovare le coperture necessarie non possiamo inventarci parole che i vecchi politici usano per prendervi in giro, noi siamo concreti intanto vi diamo degli strumenti per autofinanziarvi, per rendervi produttivi e una volta che avremo tagliato gli sprechi di questa classe politica potremo anche reperire risorse che adesso non possiamo conoscere e che quindi ci spingono a fornirvi delle prime alternative. Sta a voi capire chi vi sta prendendo in giro, se un deputato che vuole guadagnare 20.000 euro e lasciarvi precari (inventando di stabilizzarvi) o chi come nel movimento ama l'ambiente vi vede come risorsa ma prima di promettere qualcosa cerca i soldi necessari. a vostra discrezione capire il ragionamento.
Se lo "studio" parte dall'assunto che circa 23000 forestali, (iniziamo con l'aggiornamento delle cifre e depuriamo questo studio di 4000 unità) basterebbe questo per mettere in discussione tutti i calcoli svolti da questo studio molto superficiale. Quindi caro Lupo t M5S tutto sto gran lavoro deve inevitabilmente essere rivisto. Se lo "studio" parte da una costante dove si afferma che è impossibile "stabilizzare" i 23000 forestali tutto il ragionamento si riduce ad un discutibile e freddo descrizione di dati e numeri che dicono tutto e allo stesso tempo lasciano il tempo che trovano. Non si parla mai della mancata erogazione dell'indennità di disoccupazione, circa 120 milioni di euro risparmiati per dirne una delle tante, non si parla mai dei risparmi in termini delle diverse esenzioni ed agevolazioni, che inevitabilmente con il superamento del reddito non vengono più riconosciute che non riguardano solo i 23000 operai ma anche i membri dell rispettive famiglie, pensate ad esempio alle visite specialistiche ecco queste risorse si risparmierebbero dalla sanità pubblica e mi fermo qui aggiungendo solo un ecc. ecc. Mi dispiace ma anche questa proposta è assolutamente deludente traccia un quadro della situazione parziale è non ha nessuna visione prospettica e complessiva del comparto di cui si parla è deludente da tutti i punti di vista.
RispondiElimina23.000 forestali dati presi dove? il numero 26.000 è quello che ci hanno fornito gli stessi forestali in riunione a Palermo. Dicendoci che sono dati forfettari ma che grossomodo riassumo il comparto.
EliminaI dati dello studio condotto sulla provincia di Palermo vengono dall'ufficio provinciale del lavoro e sono 7.316 operai totali, poi abbiamo stilato le categorie e suddivisi anche per età, dando un'età media di 48 anni (i forestali dicevano 42 anni, secondo i nostri dati della provincia di Palermo non coincidono ed è un campione copioso e rappresentativo)
Inoltre nella riunione di Caltanissetta in cui non ho avuto l'onore di conoscere Mugavero (in quanto ha disdetto all'ultimo) gli stessi di San cataldo ci hanno spiegato che Palermo è una delle province meno virtuose rispetto a CL e che quindi il campione va molto bene, in quanto individua lo sciacallaggio politico fatto fino ad ora.
e poi lo studio non è la proposta.. la proposta la trova su http://www.sicilia5stelle.it/il-programma/ambiente/
in cui cerchiamo di rendere il comparto imprenditore del bosco, favorendo come punto cardine la salvaguardia del bosco stesso. Infatti si è sottolineato.. Il problema non è solo che lavoro inventarsi o che attività commerciale intraprendere, , l’amministrazione in primis deve capire quali sono le giornate lavorative necessarie per mantenere e salvaguardare le aree boschive secondo i compiti istituzionali del Dipartimento Azienda e del Dipartimento Foreste. Il nostro compito ulteriore invece è trovare soluzioni pratiche per le risorse. che ormai fanno parte di questo comparto, e che devono essere integrati, resi funzionali, e produttivi.
non vogliamo mandare a casa nessuno, ma stiamo trovando proposte vere e fattibili in un primo tempo, una volta trovate le risorse tagliando gli sprechi della regione (i dipendenti ARS hanno pure la 16esima figuratevi)troveremo anche le coperture per risanare l'isola da un punto di vista di ambiente e territorio, e chi se non voi è il principale attore?
Mi dispiace che si sia fermato alle apparenze, spero soltanto che approfondisca e non si faccia prendere in giro.
cordiali saluti
QUESTE SONO LE NUOVE MODIFICHE APPORTATE , MANCA UN PUNTO SUL DISSESTO IDROGEOLOGICO CHE PRESTO SARà IN VOTAZIONE SU LIQUID FEEDBACK
RispondiEliminail punto che deve essere chiaro è che noi vogliamo usare i soldi di enti come province e comuni che in genere sub-appaltano i vostri servizi a terzi invece di usare il personale della regione. Questo significa che da parte del movimento vogliamo prima di tutto mettere in chiaro che noi cerchiamo di usare i fondi che in genere vengono usati malissimo, in questo modo non si pesa sulla regione in più (sono gli stessi soldi) e quindi ci sono le coperture di bilancio, ma andare a promettere l'accordo sindacale di lombardo è un falso. è una presa in giro per voi stessi e la vostra dignità, non ci sono quei fondi speciali né Roma li garantirà come ha fatto con la Gesip.. tanti saluti e via. Noi miriamo al risparmio e al taglio da altre parti, per trovare i fondi che garantiscano servizi ai cittadini, come nel caso della forestale significa, manutenzione del verde pubblico, dei bordi stradali, prevenzione incendi e così via.Non credo che le cose in Sicilia funzionino o sbaglio? Dare servizi con lo stesso prezzo vuol dire assicurarsi il rispetto dei cittadini che pagano le tasse e in più onore al vostro lavoro competente. In più gli altri punti servono per garantire sviluppo attraverso i fondi EU attraverso i bandi e rendendo produttivo il bosco come voi stessi avete chiesto a Palermo. Leggeteli con attenzione grazie.
FORESTALI
RispondiEliminaA) Stipulare accordi con i Comuni della Regione Siciliana e gli Enti di natura pubblica favorendo il passaggio di risorse umane dove necessarie dalla Regione ai Comuni e/o Enti che ne facciano domanda in base alle competenze richieste, bloccando assunzioni ex novo, e consentendo uno snellimento del comparto forestale nel tempo. Ad esempio, si potranno obbligare i comuni che usufruiscono dei fondi regionali per la gestione di parchi e giardini pubblici, ad usufruire del personale del comparto forestale che per la L.R. 14/2006 è abilitato a svolgere questa mansione.
B) Istituire dei bandi Regionali per terreni e strutture demaniali che abbiano un interesse commerciale (es. Parco Natura) in cui il terreno verrà dato in concessione (non venduto) per un tempo determinato in base ad un progetto che deve essere sottoposto ed approvato nelle sedi competenti. Allo scopo di favorire un possibile sbocco lavorativo alle risorse umane del comparto forestale(in particolar modo le fasce più giovani e i 78isti) , verrà dato un punteggio più alto ai progetti presentati da singoli forestali o da società che assumano come impegno con la regione, l’assunzione di personale del comparto forestale.
C) Istituire progetti di ricerca finanziabili tramite i FESR 2014-2020. Un Esempio è dato dalle aree in cui sono presenti piante officinali (es. Monte Quacella nelle Madonie) che possano contribuire ad uno sviluppo economico-ambientale del territorio e della ricerca scientifica.
D) Adoperare i fondi FESR 2014-2020 in progetti di prevenzione e pianificazione ambientale, in cui possano anche essere coinvolti la cittadinanza e le scuole, al fine di garantire una corretta educazione del rispetto ambientale e della prevenzione antincendio.
E) Costituire un “Ente Foreste Regione Siciliana” in House Providing della Regione dotato di strumenti di trasparenza ed efficienza, che promuova un utilizzo produttivo del demanio boschivo, che sia reso auto-finanziabile dall’uso delle risorse boschive a sua disposizione e dai servizi che potrà espletare con privati e/o altri enti; Inoltre potrà gestire (come ente) aree attrezzate volte a fini turistici con servizi a pagamento. I suddetto ente non potrà usufruire di fondi pubblici e il bilancio pubblico dovrà essere revisionato ed approvato da ditte terze.
F) Riportare la competenza specifica tra i dirigenti del Dipartimento Azienda Foreste, programmando dei target preposti di efficacia, efficienza e produttività dei distretti di competenza. La dirigenza dovrà essere scelta tramite bando pubblico per titoli ed esami e non più tramite nomina politica. Bisognerà inoltre garantire un taglio dei CDA amministrativi al fine di risparmiare fondi che possano essere usati per l’efficienza del comparto forestale.
G) Recepimento della “Legge-quadro in materia di incendi boschivi” n. 353/2000, emanata dal Parlamento nazionale, ponendo particolare attenzione sulla mappatura delle zone incendiate e di quelle a rischio e sulla impossibilità di avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni.
RispondiEliminaH) Estendere le competenze del comparto antincendio dei forestali, anche in aree che si trovano a ridosso delle zone boschive che spesso risultano private e di competenza dei VVF e della Protezione Civile, al fine di coadiuvare e garantire una corretta prevenzione degli incendi e una tempestività d’intervento.
I) Potenziare la pianificazione della prevenzione antincendio delle aree boschive: implementando un telecontrollo delle zone a rischio; migliorando i software di comunicazione e controllo dagli organi periferici (Torrette) agli organi centrali (Centri Operativi Regionali e Provinciali) ; implementando anche strutture e attrezzature in uso dalle squadre antincendio.
L) Invertire i criteri che regolano la presenza degli operatori stagionali, ispirandosi ai principi dell’Ente Parco dell’Aspromonte, in cui gli operatori debbano in particolare spendersi per la prevenzione degli incendi come previsto anche dal recepimento della legge quadro. In questo modo il forestale stesso diventerà garante del bosco, adottando nuove tecniche per prevenire la perdita di patrimonio boschivo. Inoltre, a fine stagione sarà possibile premiare con incentivi quei distretti che abbiano ridotto in base alle casistiche agli anni precedenti, la percentuale di incendi grazie alla loro opera di prevenzione.
M) Introduzione di software come ad esempio la Tecnologia Gis per migliorare la pianificazione del comparto e del territorio tramite Sistemi Informativi Territoriali (SIT) utilizzabili per un maggior controllo e sviluppo del territorio boschivo e delle aree che necessitano intervento in base alle risorse umane a disposizione della Regione.
Sei stato grande. Adesso leggerò con calma le modifiche e ti farò sapere.
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