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Operai forestali
Rivendicazioni e polemiche continuano ad agitare il mondo della forestazione. Un settore, questo, a cui nel Calatino sono legate ansie, aspettative e speranze di poco meno di 1500 famiglie, ma anche la tutela di un patrimonio boschivo che merita attenzione. Una cifra consistente, quella degli operatori del comparto, che la dice lunga sull'entità del fenomeno e sulla sua incidenza sociale ed economica.
Da questo comprensorio si segue con grande attenzione l'evolversi della situazione palermitana, ragion per cui si è salutato con prudente sollievo l'annuncio con il quale l'assessore regionale all'Agricoltura Francesco Aiello ha comunicato di avere trovato "le risorse per avviare al lavoro i forestali da lunedì prossimo".
Si tratta degli operai dipendenti dall'Azienda forestale, impegnati in attività e opere di manutenzione. Da ciò la revoca, da parte di Fai - Cisl, Flai - Cgil e Uila - Uil, dello sciopero generale del comparto e della manifestazione prevista - anche con la partecipazione di lavoratori del Calatino - nel capoluogo isolano.
Diverse centinaia di lavoratori di quest'area, stando alle rassicurazioni dell'assessore, saranno quindi riavviati al lavoro per il completamento delle giornate e il conseguente rispetto dell'accordo siglato fra il governo regionale e i sindacati tre anni fa e reiterato nel 2011.
Dovrebbero inoltre essere finalmente in pagamento (firmati, infatti, gli ordini di accreditamento) le mensilità di giugno e luglio per i quasi 400 operatori dell'antincendio di questo territorio che, nelle settimane di grande caldo, con i boschi del Calatino percorsi da fiamme potenzialmente devastanti, hanno svolto l'importante funzione di impedire o, comunque, ridurre in maniera considerevole l'entità dei danni. Ma il quadro resta difficile.
Flai, Fai e Uila puntano a vedere garantito ai lavoratori il rispetto integrale dell'accordo. Ma, per centrare questo obiettivo, occorre reperire nel bilancio regionale consistenti risorse. E, con gli attuali chiari di luna, non sarà facile. Per questo i sindacati confermano di "mantenere alto il livello di guardia, anche perché sono state sin troppe, sin qui, le sorprese».
M. M.
07 Settembre 2012
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