Montagna - Borghi: "Operai forestali, il futuro è nelle unioni dei comuni montani"
"Stiamo iniziando a intravedere la luce in fondo al tunnel, se il parlamento tradurrà definitivamente in legge il decreto di modifica dell'art. 32 del TUEL che istituisce le Unioni dei Comuni montani. E questo è fondamentale per dare un futuro alla nuova forestazione italiana, perchè garantirà ai Comuni di esplicare la loro funzione fondamentale in materia di interventi speciali per la montagna attraverso un nuovo soggetto più moderno e legato al principio di sussidiarietà".
Così Enrico Borghi, presidente Commissione Montagna Anci intervenendo questa mattina al Convegno su "La montagna, il bosco, il lavoro forestale: risorse per un nuovo modello di sviluppo produttivo" organizzato al Teatro Capranica di Roma dalle sigle Fai - Cisl, Flai - Cgil e Uila-Uil nazionali.
"Ci sono altri due fattori che ci inducono a ritenere che stiamo intravedendo la luce in fondo al tunnel - spiega il Vicepresidente Anci - e sono da una parte un quadro condiviso di analisi, che identifica la montagna come bacino del nuovo modello di sviluppo riconosciuto oggi come "essenziale" dal ministro Catania, e dall'altra il periodo di programmazione 2014/2020 che metterà a disposizione risorse europee per la prima volta a sostegno della montagna e che come paese Italia dovremo spendere in toto. In questo quadro, è indispensabile ricondurre alle Unioni dei Comuni montani le competenze amministrative in materia di forestazione oggi sparpagliate in una miriade di agenzie, enti e soggetti che ne sono diventati la sede impropria. Questa sistemazione istituzionale è la premessa per modernizzare l'intero settore, renderlo finalmente competitivo e all'altezza delle sfide. In tal senso va letta anche la disponibilità di Anci a succedere ad Uncem come capofila della contrattazione nazionale, che va salvaguardata e rafforzata senza dare vita a nuovi soggetti e inutili orpelli centralistici". (fdm)09 Luglio 2012
Montagna: Borghi su operai forestali, futuro e' nelle unioni dei Comuni
09 Luglio 2012 - 20:11
(ASCA) - Roma, 9 lug - ''Stiamo iniziando a intravedere la luce in fondo al tunnel, se il parlamento tradurra' definitivamente in legge il decreto di modifica dell'art. 32 del TUEL che istituisce le Unioni dei Comuni montani. E questo e' fondamentale per dare un futuro alla nuova forestazione italiana, perche' garantira' ai Comuni di esplicare la loro funzione fondamentale in materia di interventi speciali per la montagna attraverso un nuovo soggetto piu' moderno e legato al principio di sussidiarieta'''. Cosi' Enrico Borghi, presidente Commissione Montagna Anci intervenendo questa mattina al Convegno su 'La montagna, il bosco, il lavoro forestale: risorse per un nuovo modello di sviluppo produttivo' organizzato al Teatro Capranica di Roma dalle sigle Fai - Cisl, Flai - Cgil e Uila-Uil nazionali.
''Ci sono altri due fattori che ci inducono a ritenere che stiamo intravedendo la luce in fondo al tunnel - spiega il vicepresidente Anci - e sono da una parte un quadro condiviso di analisi, che identifica la montagna come bacino del nuovo modello di sviluppo riconosciuto oggi come 'essenziale' dal ministro Catania, e dall'altra il periodo di programmazione 2014/2020 che mettera' a disposizione risorse europee per la prima volta a sostegno della montagna e che come paese Italia dovremo spendere in toto. In questo quadro, e' indispensabile ricondurre alle Unioni dei Comuni montani le competenze amministrative in materia di forestazione oggi sparpagliate in una miriade di agenzie, enti e soggetti che ne sono diventati la sede impropria. Questa sistemazione istituzionale e' la premessa per modernizzare l'intero settore, renderlo finalmente competitivo e all'altezza delle sfide. In tal senso va letta anche la disponibilita' di Anci a succedere ad Uncem come capofila della contrattazione nazionale, che va salvaguardata e rafforzata senza dare vita a nuovi soggetti e inutili orpelli centralistici''.
com-dab/
com-dab/
09 Luglio 2012
Ecco da dove nascono il ddl 896 e il ddl 901
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