«Alt al precariato, stabilizzateci entro il 2010»
Zafferana. Clima caldo e aula del Comune gremita di lavoratori agroforestali.
L’assessore regionale La Via realista
Sala comunale gremita. Clima rovente, a Zafferana in occasione del convegno intitolato «Lavoratori agro-forestali. Quale futuro?» organizzato dal Coordinamento Dipendenti Regione Enti
Siciliani (Codires) con l’intento di esporre una proposta di stabilizzazione per i lavoratori del
settore e la revisione dell’attuale legge in vigore, ritenuta insoddisfacente dalla categoria.
«Vogliamo dire basta - ha detto Mario Russo, segretario della provincia di catania del Codires - alle ingiustizie. La legge regionale n° 14/06, stabilizza poco più di mille lavoratori con la conseguenza che 30 mila
rimangono precari stagionali. Chiediamo: la stabilizzazione di tutto il comparto, entro il 2010;
l’assegnazione di compiti di protezione civile e vigilanza ambientale; la valorizzazione del patrimonio boschivo a fini turistici; l’utilizzo produttivo degli scarti legnosi; il riconoscimento della
professionalità acquisita ». Dopo l’intervento del sindaco, Delfo Patanè, che ha espresso solidarietà nei confronti dei lavoratori, l’On. Nino D’Asero e l’on. Giuseppe Limoli hanno assicurato azioni di sostegno per la risoluzione del problema. «Non vogliamo assistenzialismo - ha detto Francesco Crocitti, segretario generale del Codires - ma di un progetto concreto che ci faccia guardare al futuro con serenità, azzerando la disparità di trattamento che affligge la categoria ».
Dalla platea, al coro unanime di tanti uomini sfiduciati, che attendono la stabilizzazione da 32 anni, è seguito un lungo applauso. «Sarò sincero - ha esordito l’assessore regionale all’agricoltura e foreste, Giovanni La Via -, al momento, una nuova legge non è possibile. Ciò non toglie che abbiamo già deliberato per richiedere, all’Unione Europea, 350 milioni di euro, destinati alla vostra categoria, fino al 2013. Non ci saranno nuovi precari, perché prima bisogna stabilizzare quelli esistenti. Ho già scritto al Ministero del Lavoro, credo che la soluzione possa venire da un accordo tra Stato e Regione. Il migliore connubio per la creazione di un monte di risorse unico, a costi inferiori, rispetto sostenuti finora. Entro 40 giorni - ha concluso La Via -, procederemo alla ripartizione dei contingenti tra le aree».
GRAZIA CALANNA
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