Simone Olivelli - 29 Febbraio 2024
Forestali-Regione e Cassazione: questo il triangolo da tenere d'occhio in Sicilia, tra pretese economiche e operatori costretti a difficili condizioni di precariato.
Forestali, Regione, Cassazione: attorno a questa relazione triangolare ruota una serie di reciproche pretese economiche che in questo inizio del 2024 stanno interessando da un lato gli operai stagionali addetti alla manutenzione dei boschi e al servizio antincendio e dall’altro gli assessorati all’Agricoltura e al Territorio.
A dare input alle richieste di ricevere somme di denaro e al contempo alimentare il timore di dovere mettere mano al portafogli è stata la Suprema Corte, con due sentenze diverse non solo per oggetto del contendere ma anche per essere arrivate a sette anni l’una dall’altra.
I riflessi, però, in entrambi i casi sono attualissimi e contribuiscono a ingarbugliare ancor di più i rapporti tra la pubblica amministrazione e un settore che a ogni tornata elettorale sogna una riforma, salvo poi rimanere con l’amaro in bocca.
Forestali, i precari e la decisione della Cassazione
Partendo dalle notizie positive – dalla prospettiva dei lavoratori – stamani il Quotidiano di Sicilia ha reso noto i contenuti di una sentenza della Cassazione che ha stabilito per i forestali stagionali la possibilità di reclamare il pagamento di un indennizzo a titolo riparatorio per la condizione di precario sine die. Il pronunciamento, che ha riguardato singoli operai, potrebbe presto essere utilizzato dagli altri colleghi per far valere le proprie ragioni.
Sulla carta, dunque, la Regione potrebbe trovarsi a fare i conti con migliaia di pretese simili. Senza contare la possibilità per i lavoratori forestali – stabilita dalla Cassazione – di riuscire a dimostrare di avere patito danni maggiori maggiori rispetto alla quantificazione dell’indennizzo che la legge stabilisce nel limite massimo di 12 mensilità.
La restituzione degli arretrati
Per soldi che potrebbero arrivare, altri – e non pochi – rischiano di fare il percorso inverso: dai conti degli operai alle casse della Regione. È la preoccupazione che da qualche mese accompagna le giornate di migliaia di famiglie del settore antincendio, destinatarie di comunicazioni con cui il dipartimento regionale del Comando del corpo forestale reclama la restituzione di somme elargite oltre un decennio fa a titolo di pagamento di arretrati, legati a un adeguamento salariale che rinviava al nuovo contratto nazionale sottoscritto a fine anni Duemila...
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