30 luglio 2011
29 luglio 2011
PURA DEMAGOGIA
Riordino della legislazione ed acquisizione di nuove competenze nell'ambito del comparto agro-forestale-ambientale. Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 14 aprile 2006, n. 14.
• Mancuso Fabio Maria (PDL).
• Leontini Innocenzo (PDL).
• Limoli Giuseppe (PDL)
Link.
Questa è anche la petizione che fa firmare il sifus, è sicuramente un'iniziativa lodevole, ma non sappiamo se è opera del Sifus o è stato il Pdl ad usare quest'ultimi.........
Scusate On.li, ma dove eravate quando avete votato la 14/2006? Vi ricordiamo che avete peggiorato l'accordo del novembre 2005 e la delibera del 31 gennaio 2006. Lei On. Leontini in quel periodo era proprio l'Assessore AA.FF. ed ecco cosa aveva detto: data storica mantenuti tutti gli impegni. Ma purtroppo la 14/2006 approvata dalla Vostra maggioranza, mortificava i lavoratori forestali, facendo contenti solamenti un misero 15%. Per quanto riguarda invece il PD, gradirei sapere: ma dove sono finite quelle promesse fatte quando eravate all'opposizione? In questo Blog ce ne sono di tutti i colori.
Continuate a votare....
Adesso a proposito del DDL 751 Vi consiglio di leggere alcuni post quì sotto e tutti insieme rendiamoci conto su come i Politici all'unanimità, continuano a giocare con il pane dei lavoratori forestali.
Operai ostaggi dei politici.
Leontini: data storica mantenuti tutti gli impegni.
Annuncio dell'Assessore La Via voluto dall'On. Giuseppe Limoli.
L'On. Limoli aveva assicurato la risoluzione del problema.
DDL Numero 751 del 23.06.11
RELAZIONE DEI DEPUTATI PROPONENTI Onorevoli colleghi, la proposta normativa posta alla vostra attenzione ha lo scopo di introdurre un riordino della normativa relativa al comparto agro-forestale-ambientale. In particolare vengono individuate funzioni ulteriori rispetto a quelle già attribuite alla Regione siciliana con la legge regionale n. 14 del 2006. Per garantire lo sviluppo sostenibile del territorio ed il miglioramento della qualità della vita della popolazione, la Regione valorizza le risorse ambientali, in conformità agli accordi internazionali sottoscritti dallo Stato ed agli impegni internazionali da essi scaturenti. A tal fine promuove la valorizzazione delle risorse del settore agro-silvo-pastorale, il mantenimento e miglioramento del territorio rurale e montano e delle condizioni socio-economiche delle popolazioni di montagna. Vengono, altresì, individuati i seguenti compiti: riassetto e consolidamento idrogeologico di tutto il territorio siciliano; sistemazione idraulico-forestale avvalendosi anche delle tecniche di ingegneria naturalistica di tutte le aree con dissesto geomorfologico nelle aree indicate a pericolosità geomorfologica o idraulica individuati dai piani stralcio di bacino per l'assesto idrogeologico; difesa del suolo, tutela e miglioramento del paesaggio; rimboschimento delle aree povere con specie arboree a diversa vocazione e specificatamente, sia paesaggistica che di riconsolidamento; realizzazione di sentieri e di strutture per l'accoglienza di villeggiatura montana e di escursionisti; produzione di specie legnose a futuro sfruttamento commerciale ed industriale; bonifica e pulizia idraulico-fluviale (letti dei fiumi, dei torrenti e dei laghi) e dei cigli stradali; salvaguardia, tutela e nuovi impianti di verde pubblico nelle città; gestione ed ammodernamento delle strutture nei parchi e delle riserve; avviamento, in seguito a delibera di Giunta regionale e sentite le associazioni di categoria, all'interno dei demani forestali, di allevamenti ( suini, equini, ovini, bovini, ecc) allo scopo di creare un marchio di carni tipiche siciliane. Si tratta, dunque, di una serie di compiti di tutela e prevenzione, a cui la Regione deve provvedere con proprio personale in organico, a ciò in parte già avviato. All'Azienda regionale foreste demaniali, oltre ai compiti e alle funzioni assegnati dalla legge regionale n. 14 del 2006, vengono assegnati anche i suddetti compiti. Alla cabina di regia, istituita al comma 3, dell'articolo 1 della legge regionale n. 14 del 2006, avente il compito di provvedere allo studio e monitoraggio delle risorse, alla formulazione di apposite proposte per il razionale utilizzo delle stesse e alla verifica dello stato di attuazione degli interventi, è, altresì, affidato lo studio del piano di intervento strategico relativo ai nuovi compiti che si intendono introdurre. Mentre la formulazione originaria rinviava ad un apposito provvedimento dell'Assessore regionale per l'agricoltura e le foreste la composizione della cabina stessa, con la presente proposta vengono individuati ex legge i componenti. Al fine di consentire la partecipazione degli enti locali e un loro coinvolgimento nelle azioni a tutela del territorio, i comuni devono comunicare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge la mappatura di tutte le aree adibite a verde pubblico alla cabina di regia; le province la mappatura di tutta la rete viaria provinciale e delle regie trazzere. Gli articoli 11-18 mirano a stabilizzare il personale in organico, trattandosi di lavoratori forestali, assunti nei contingenti a garanzia occupazionale di n. 101 giornate e n. 151 giornate e quelli non garantiti ma assunti per n. 78 giorni annui. ---O--- DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA PARLAMENTARE Titolo I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1. Finalità 1. La Regione, nel rispetto della Costituzione e dei vincoli derivanti dall'ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali, ferme restando le finalità previste dall'articolo 1 della legge regionale n. 14 del 2006, con la presente legge, assume i seguenti compiti il cui espletamento è condotto in esecuzione diretta: a) riassetto e consolidamento idrogeologico di tutto il territorio siciliano; b) sistemazione idraulico-forestale avvalendosi anche delle tecniche di ingegneria naturalistica di tutte le aree con dissesto geomorfologico nelle aree indicate a pericolosità geomorfologica o idraulica individuati dai piani stralcio di bacino per l'assesto idrogeologico; c) difesa del suolo, tutela e miglioramento del paesaggio; d) rimboschimento delle aree povere con specie arboree a diversa vocazione e specificatamente, sia paesaggistica che di riconsolidamento; e) realizzazione di sentieri e di strutture per l'accoglienza di villeggiatura montana e di escursionisti; f) produzione di specie legnose a futuro sfruttamento commerciale ed industriale; g) bonifica e pulizia idraulico-fluviale (letti dei fiumi, dei torrenti e dei laghi) e dei cigli stradali; h) salvaguardia, tutela e nuovi impianti di verde pubblico nelle città; i) gestione ed ammodernamento delle strutture nei parchi e delle riserve; j) avviamento, in seguito a delibera di Giunta regionale e sentite le associazioni di categoria, all'interno dei demani forestali, di allevamenti (suini, equini, ovini, bovini, ecc) allo scopo di creare un marchio di carni tipiche siciliane. 2. La Regione, oltre a perseguire la difesa degli incendi del patrimonio forestale, dei terreni agricoli, del paesaggio e degli ambienti naturali, supporta e coadiuva con proprio personale, le azioni di repressione incendi condotte dai vigili del fuoco. La Regione, nell'ambito della difesa del territorio dagli incendi, espleta attività di supporto e coadiuva con le strutture di protezione civile. Art. 2. Nuove competenze 1. I nuovi obiettivi, di cui all'articolo 1, assumono un ruolo fondamentale della presente legge, in quanto rappresentano la ragione stessa della sua entrata in vigore. Art. 3. Compiti dell'Azienda regionale foreste demaniali 1. L'Azienda regionale foreste demaniali, oltre ai compiti ed alle funzioni assegnati dalla legge regionale n. 14 del 2006, svolge i compiti e le funzioni previste dall'articolo 1 della presente legge. 2. L'Ispettorato dipartimentale regionale foreste demaniali, oltre i compiti e le funzioni assegnati dalla legge regionale n. 14 del 2006, svolge i compiti e le funzioni, previste dall'articolo 2 della presente legge. Art. 4. Cabina di regia 1. La Cabina di regia di cui all'articolo 1, comma 3, della legge regionale n. 14 del 2006 studia il piano di intervento strategico (PIS) che rappresenta il quadro guida che, rilevate le criticità complessive ed analitiche relative agli obiettivi di cui all'articolo 1, individua soluzioni ed interventi per agire preventivamente per il loro materiale soddisfacimento. 2. La Cabina di regia esegue lo studio analitico del piano di intervento generale sia relativo alla logistica che alla copertura finanziaria necessaria all'avviamento di tutto il personale in organico a tempo indeterminato. 3. La Cabina di regia è composta dall'Assessore regionale per le risorse agricole e alimentari che ne diviene il coordinatore e dall'Assessore regionale per il territorio e l'ambiente che ne diviene il vicecoordinatore e dai seguenti soggetti: a) dal direttore regionale dell'azienda foreste demaniali; b) dal direttore regionale dell'ispettorato ripartimentale foreste; c) dal direttore dell'ufficio regionale del lavoro; d) dai nove direttori delle aziende foreste demaniali provinciali; e) dai nove direttori dell'ispettorato ripartimentale foreste provinciali; f) da un esperto docente universitario della facoltà di agraria; g) da un esperto docente universitario della facoltà di geologia; h) da un esperto docente universitario della facoltà di economia e commercio; i) da un esperto docente universitario della facoltà di ingegneria; j) da un esperto docente universitario di diritto del lavoro della facoltà di giurisprudenza; k) dal presidente della Commissione Attività produttive' dell'Assemblea regionale siciliana; l) dal presidente della Commissione Territorio ed ambiente' dell'Assemblea regionale siciliana; m) dal presidente della Commissione Cultura e lavoro' dell'Assemblea regionale siciliana; n) dai segretari regionali dei sindacati di categoria confederali, autonomi e di base rappresentativi a norma dello statuto dei lavoratori (legge 300/70) o da loro delegati. 4. La Cabina di regia si avvale delle strutture e degli strumenti degli uffici centrali e periferici del dipartimento regionale delle foreste. Titolo II PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI NEL TERRITORIO SICILIANO Art. 5. Piani strategici di intervento 1. Entro centoventi giorni dall'entrata in vigore della presente norma è definito lo studio da cui trae origine il piano di intervento strategico generale e la copertura economica necessaria alla sua realizzazione. 2. Entro centottanta giorni dell'entrata in vigore della presente norma sono definiti i piani strategici d'intervento provinciali legati ai nove distretti siciliani. I piani di intervento strategici provinciali individuano nei dettagli, i fondi necessari alla realizzazione degli obiettivi di cui all'articolo 1 e il numero di personale necessario alla esecuzione diretta dei lavori, obiettivo per obiettivo. Il piano di intervento strategico generale è monitorato ed aggiornato ogni anno entro il 30 novembre. Art. 6. Compiti dei comuni 1. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, i comuni della Regione comunicano alla Cabina di regia, la mappatura di tutte le aree adibite a verde pubblico. I comuni, inoltre, possono inoltrare in qualsiasi momento, richieste di nuovi impianti di spazi da designare a verde pubblico. Art. 7. Compiti della provincia 1. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, le province regionali, fanno pervenire alla Cabina di regia, le mappature di tutta la rete viaria provinciale e delle regie trazzere. Art. 8. Compiti della Protezione civile regionale 1. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la direzione della Protezione civile regionale comunica le linee guida dei loro interventi preventivi nel territorio siciliano. Entro i successivi trenta giorni, la Cabina di regia rende noto il piano di coodiuvamento' alla direzione regionale della Protezione civile in cui sono indicati i compiti del personale antincendio, il numero ed i mezzi a disposizione per l'esecuzione del piano. Art. 9. Piano di intervento antincendio 1. Entro trenta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la direzione regionale dell'Ispettorato dipartimentale foreste e la direzione dei vigili del fuoco studiano e determinano un piano di interventi antincendio condivisi per la prevenzione nel territorio siciliano. Il piano è comunicato alla Cabina di regia che lo armonizza con gli altri interventi e ne determina il numero di personale e la necessaria copertura finanziaria. Art. 10. Procedure di esproprio 1. La Regione in ottemperanza agli articoli 19, 20 21, 22, 23, 24, 25, 26 e 27 della legge regionale n. 14 del 2006 sollecita, ulteriormente, le espropriazioni e le occupazioni di terreni da destinare a superficie boschiva. Si pone, nel prossimo quinquennio, come obiettivo strategico quello di allargare la superficie boschiva fino a raggiungere la media del 30 per cento del territorio come nel resto del paese. Titolo III ORGANICI LAVORATORI FORESTALI A TEMPO INDETERMINATO Art. 11. Personale in organico 1. E' obiettivo strategico della presente legge, non solo il perseguimento degli obiettivi di cui all'articolo 1, ma anche la valorizzazione professionale, occupazionale e l'utilizzo razionale e a tempo indeterminato di tutto il personale in organico. Art. 12. Modifica di norma 1. L'articolo 44 della legge regionale n. 14 del 2006 è così sostituito: Art. 44 - Ferma restando l'articolazione in 9 distretti forestali, per le esigenze connesse all'esecuzione dei lavori condotti in amministrazione diretta, per l'attività di prevenzione e di presidio territoriale, per la prevenzione e repressione degli incendi, nonché per le funzioni introdotte dalla presente legge, la Regione si avvale a tempo indeterminato di tutti i lavoratori a vario titolo in organico all'entrata in vigore della presente norma.'. Art. 13. Lavoratori in organico 1. Per lavoratori in organico, si intendono i soggetti che con la legge regionale n. 14 del 2006 sono stati assunti a tempo indeterminato, quelli assunti nei contingenti a garanzia occupazionale di n. 101 giornate e n. 151 giornate e quelli non garantiti ma assunti per n. 78 giorni annui. Questi lavoratori dovranno essere impiegati a tempo indeterminato per l'esecuzione dei lavori previsti all'articolo 1 della presente legge. Art. 14. Personale in forza all'Azienda foreste demaniali 1. Il personale in forza all'Azienda foreste demaniali, oltre che per i compiti e le funzioni previste dalla legge regionale n. 14 del 2006, è utilizzato per l'espletamento dei compiti e delle funzioni introdotte dal comma 1 della presente legge. 2. Il personale dell'Ispettorato foreste demaniali, oltre a svolgere i compiti e le funzioni previsti dalla legge regionale n. 14 del 2006, è utilizzato per l'espletamento dei compiti e delle funzioni introdotte dall'articolo 2 della presente legge. 3. Qualora il monitoraggio effettuato della Cabina di regia, ne ravveda la necessità a tal uopo, possono essere impegnati anche quei lavoratori in forza all'azienda foreste demaniali che hanno superato gli esami in qualità di lavoratori antincendio ed inseriti tra le riserve medesime. Art. 15. Passaggio di personale 1. E' possibile, se ritenuto necessario, il passaggio di personale in organico all'Azienda foreste demaniali negli organici dell'ispettorato dipartimentale foreste e viceversa. Ciò, in ottemperanza alle modalità previste dalla legge regionale n. 14 del 2006. Art. 16. Formulazione di richiesta di passaggio nel ruolo 1. Entro novanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, i dipendenti a vario titolo in organico presso l'Azienda foreste demaniali e l'Ispettorato dipartimentale foreste, confermano o meno, con apposita richiesta, la volontà di essere assunti a tempo indeterminato. Art. 17. Assunzione di personale 1. Entro centottanta giorni dall'entrata in vigore della presente legge, la Regione, sulla base di uno specifico studio prodotto dalla Cabina di regia, assume tutto il personale in forza all'Azienda forestale demaniali e all'Ispettorato dipartimentale foreste a tempo indeterminato. Art. 18. Norma finanziaria 1. Per quanto non espressamente contenuto, ma di pertinenza della presente legge, rimangono in vigore tutte le disposizioni normative previste nella legge regionale n. 14 del 2006. 2. La Regione attua un accordo quadro di programma con l'INPS nazionale e trasferisce ed istituisce in bilancio per l'anno 2012 un apposito capitolo di spesa con lo stanziamento di euro110.000.000. 3. La Regione per il riassetto ed il consolidamento idrogeologico del territorio trasferisce dai fondi FAS e canalizza in apposito capitolo di bilancio per l'anno 2012 ..migliaia di euro. 4. La Regione istituisce, nel 2013, un capitolo di bilancio per le entrate derivanti dalla fruizione delle aree demaniali aperte alla comunità e dalla vendita delle produzioni boschive varie, nonché, per tutte le entrate derivanti dagli obiettivi previsti dall'articolo 1. Art. 19. Soppressione della disposizione relativa alla domanda annuale per il mantenimento del lavoratore in graduatoria 1. Con l'entrata in vigore della presente legge, che determina l'assunzione a tempo indeterminato di tutti i lavoratori forestali, è abrogata e superata la norma che prevedeva la domanda annuale per il mantenimento del lavoratore in graduatoria. Sono fatte salve le graduatorie prodotte dagli elenchi speciali dei lavoratori forestali in quanto, da esse, derivano i nominativi per le assunzioni a tempo indeterminato. Art. 20. Personale 1. Qualora per il soddisfacimento degli obiettivi previsti dalla presente norma, il personale in organico dovesse risultare insufficiente, si procede a recuperare tutti i lavoratori che hanno avuto rapporti di lavoro con l'Azienda foreste demaniali sulla base del criterio dell'anzianità. 2. Se anche dopo tale reperimento di personale, l'organico necessario al raggiungimento degli obiettivi previsti dalla presente norma, dovessero risultare insufficienti, si provvede, con delibera di Giunta regionale, a nuove assunzioni tra i lavoratori iscritti negli elenchi anagrafici dei braccianti agricoli siciliani. Art. 21. Entrata in vigore 1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana ed entrerà in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione. 2. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione.
Firmatari
• Mancuso Fabio Maria (PDL).
• Leontini Innocenzo (PDL).
• Limoli Giuseppe (PDL)
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Questa è anche la petizione che fa firmare il sifus, è sicuramente un'iniziativa lodevole, ma non sappiamo se è opera del Sifus o è stato il Pdl ad usare quest'ultimi.........
Scusate On.li, ma dove eravate quando avete votato la 14/2006? Vi ricordiamo che avete peggiorato l'accordo del novembre 2005 e la delibera del 31 gennaio 2006. Lei On. Leontini in quel periodo era proprio l'Assessore AA.FF. ed ecco cosa aveva detto: data storica mantenuti tutti gli impegni. Ma purtroppo la 14/2006 approvata dalla Vostra maggioranza, mortificava i lavoratori forestali, facendo contenti solamenti un misero 15%. Per quanto riguarda invece il PD, gradirei sapere: ma dove sono finite quelle promesse fatte quando eravate all'opposizione? In questo Blog ce ne sono di tutti i colori.
Adesso cosa volete fare?
POLITICA = FALSE PROMESSE
Continuate a votare....
Meditate gente, meditate
Adesso a proposito del DDL 751 Vi consiglio di leggere alcuni post quì sotto e tutti insieme rendiamoci conto su come i Politici all'unanimità, continuano a giocare con il pane dei lavoratori forestali.
Operai ostaggi dei politici.
Leontini: data storica mantenuti tutti gli impegni.
Annuncio dell'Assessore La Via voluto dall'On. Giuseppe Limoli.
L'On. Limoli aveva assicurato la risoluzione del problema.
28 luglio 2011
LA POLITICA SI DISINTERESSA DEI FORESTALI
Incendi in Sicilia, Apprendi. "Il solito copione, nessuna prevenzione"
24 luglio 2011
"Come ogni anno da un po’ di giorni stiamo assistendo ad una serie di incendi che come sempre distruggono un importante patrimonio boschivo e importanti specie di piante mediterranee in via di estinzione". Lo ha detto il deputato regionale del Pd, Pino Apprendi.
"Assistiamo allo stesso modello di 'cura' degli incendi, niente prevenzione - ha continuato Apprendi - tutta repressione. Andiamo per ordine. La competenza per lo spegnimento degli incendi boschivi è degli operai forestali, ma è pur vero che questi, se fossero gestiti bene, sarebbero in grado di ridurre ai minimi termini l’intervento repressivo, operando per tempo nella prevenzione; pulizia del sottobosco, preparazione di viali parafuoco ecc. cose che fanno parte dei loro compiti istituzionali e che hanno dimostrato di sapere fare. La Provincia dovrebbe, con la propria competenz, provvedere ad eliminare l’erba alta e pulire i bordi delle strade provinciali; i comuni dovrebbero diffidare i proprietari di terreni a tenere puliti i siti; i gestori delle autostrade dovrebbero garantire l’assenza di elementi che favoriscono gli incendi all’interno delle autostrade e infine, ma non ultimo, ci sarebbe il senso civico dei cittadini".
"Se la “cura” sarà solo la repressione avremo il territorio in fiamme, gli operai forestali che passeranno da un incendio all’altro, I vigili del fuoco, già insufficienti per svolgere i loro gravosi compiti istituzionali, che dovranno partecipare allo spegnimento dei boschi, e poi la magia della macchina mangiasoldi pubblici della protezione civile, dei canadair che dovranno intervenire a prescindere dal vero effetto che hanno sugli incendi (oltre a quello scenico mediatico ) e dell’intervento di elicotteri ricognitori. C’è quindi un grande assente che si chiama prevenzione, che costa meno , fa risparmiare soldi, forse salva qualche vita umana, qualche decina di ettari di bosco e macchia mediterranea e impegna per vigilare il territorio migliaia di volontari della protezione civile e migliaia di vigili del fuoco volontari. Perché ci si ostina ad ignorare la prevenzione? A chi giova? Chi è responsabile? Tutti? Quindi nessuno. In attesa del prossimo fuoco". Ha concluso Apprendi.
Link.
LA DENUNCIA DI LEGAMBIENTE
Nell’ultimo anno in Sicilia, in controtendenza con l’andamento positivo del resto del Paese, si e’ registrato rispetto al 2009 un aumento del 34% dei roghi e la superficie andata in fumo si e’ piu’ che raddoppiata con un incremento di quasi il 57%. In tutto il territorio regionale, nel 2010 si sono verificati 1.159 incendi, che hanno trasformato in cenere una superficie complessiva di 20.258 ettari, di cui 7.242 di boschi e foreste, con un’estensione media di ciascun evento di 17 ettari. A fornire i dati e’ Legambiente, con la terza tappa di ”Non scherzate col fuoco”, la campagna di monitoraggio, prevenzione e informazione sugli incendi boschivi dell’associazione e del dipartimento della Protezione civile che si e’ inaugurata oggi in Sicilia, a Petralia Sottana (Palermo) nel territorio del Parco delle Madonie, dove e’ stato presentato ”Ecosistema Incendi”, dossier sugli incendi boschivi in Sicilia. Analizzando con attenzione i dati relativi ai roghi che sono divampati lo scorso anno in Sicilia risulta che e’ Palermo la provincia piu’ colpita dalle fiamme: 202 incendi hanno trasformato in cenere 6.649 ettari di territorio, di cui un terzo boscato. La provincia meno interessata dal fenomeno dei roghi e’ stata Ragusa, dove 47 incendi hanno percorso una superficie di 237 ettari di territorio. Dai piccoli ai grandi comuni della Sicilia, nel 2010 sono 246 le amministrazioni locali che hanno dovuto rispondere all’emergenza incendi, oltre il 60% di tutti i comuni siciliani. Di questi il 19% nel messinese e il 14% nel territorio palermitano.
”Gli incendi sono una vera e propria emergenza – ha commentato Paola Tartabini, portavoce nazionale Non Scherzate con fuoco di Legambiente – perche’ distruggono habitat e paesaggi, possono mettere in crisi l’esistenza di tante economie locali che hanno scommesso sul turismo ambientale, accrescono il rischio idrogeologico e la desertificazione“. “Sono per la maggior parte dolosi – spiega – ed estate dopo estate riconfermano un pericoloso segnale di rifiuto della legalita’. Per reprimere il fenomeno e’ necessario eliminare a monte la possibilita’ di speculare sulla gestione delle aree bruciate. E questo si puo’ fare da un lato con il catasto delle superfici percorse dalle fiamme, dall’altro con un’oculata manutenzione dei boschi e l’allargamento delle aree protette e dei parchi nazionali. Una lotta agli incendi boschivi quindi a 360 gradi da realizzare durante tutto l’anno”. In Sicilia, secondo il dossier di Legambiente, si registra un’attenzione sempre piu’ alta sull’emergenza roghi: un trend positivo caratterizza i comuni che svolgono un lavoro positivo di mitigazione degli incendi boschivi. Nell’ultimo anno il 73% dei comuni svolgono un buon operato.
In linea con gli anni passati e in ritardo rispetto alle altre regioni italiane, e’ invece il dato sull’istituzione del catasto delle aree percorse dal fuoco, realizzato e aggiornato solo dal 46% dei comuni siciliani. Ed e’ proprio il censimento delle superfici incendiate, che rappresenta il punto cruciale nella lotta agli incendi. Perche’ e’ questa stessa mappatura a vincolare e proteggere le aree percorse dal fuoco da mire criminali e speculative.In Sicilia il 75% degli incendi sono di origine dolosa con interessi della criminalita’. Dietro ai fuochi ci sono interessi loschi e affari illegali. Legambiente stima che nel biennio 2009-2010 il giro d’affari legato al rimboschimento sia stato pari a oltre sedici milioni di euro, visto che il rimboschimento di un ettaro bruciato costa 2000 euro. “Non basta – sottolinea Gianfranco Zanna, responsabile Beni culturali di Legambiente Sicilia – l’attivita’ esemplare delle forze dell´ordine e del corpo forestale ogni estate, in prima linea nelle attivita’ di spegnimento, informazione, avvistamento e controllo del territorio. La lotta a questi veri e propri delitti ambientali non puo’ prescindere dalla sensibilizzazione dei cittadini e delle comunita’, anche per rompere quel muro di omerta’ che a volte circonda gli incendiari”. E sul fronte delle illegalita’ ambientali, nell’ultimo anno, in Sicilia, il Corpo forestale dello Stato ha effettuato tre sequestri, sono stati identificati e denunciati 26 ”criminali incendiari”, arrivando all’arresto di una persona. Inoltre, nel territorio siciliano sono state accertate 786 infrazioni, di cui 188 nella provincia di Palermo, 149 nel messinese e 111 nel catanese.
22 luglio 2011
19 luglio 2011
LE PROMESSE NON SI MANTENGONO
26 settembre 2007
Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 14 aprile 2006, n. 14, recante nuove misure per il comparto agro-forestale-ambientale
RELAZIONE DEI DEPUTATI PROPONENTI
Onorevoli colleghi,
con l'accordo sottoscritto il 30 novembre 2005 da
Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil regionale con il
governo della Regione, scaturito da una lunga ed
intensa trattativa tra le parti, sono state
individuate una serie di misure per il comparto agro-
forestale-ambientale che hanno come fine:
a) la promozione e la valorizzazione delle risorse
del comparto;
b) la tutela del territorio rurale e montano e delle
condizioni socio-economiche delle popolazioni di
montagna e delle zone svantaggiate;
c) l'incremento qualitativo e quantitativo della
superficie boscata, della selvicoltura e delle
attività connesse;
d) la prevenzione delle cause di dissesto
idrogeologico;
e) la lotta alla desertificazione;
f) la tutela degli ambienti naturali, del paesaggio
e degli ecosistemi;
g) la ricostituzione e il miglioramento della
copertura vegetale dei terreni marginali;
h) l'utilizzo sociale dei boschi anche ai fini
ricreativi e didattici;
i) la difesa dagli incendi del patrimonio forestale
regionale, dei terreni agricoli, del paesaggio e degli
ambienti naturali che devono assurgere ad obiettivo
prioritario della Regione Siciliana;
l) il contribuire al raggiungimento degli obiettivi
assegnati all'Italia nell'ambito degli accordo di
Kyoto.
Quanto detto non poteva prescindere da una gestione
delle risorse umane alle dipendenze
dell'Amministrazione forestale che raggiungesse in
tempo prefissato l'obiettivo di diminuire il numero
totale dei dipendenti e nel contempo di incrementarne
l'utilizzo attraverso una verticalizzazione verso
l'alto dell'impegno occupazionale e professionale.
Il Parlamento siciliano ha recepito con la legge n.
14 del 14 aprile 2006 gran parte dell'accordo
sindacale sottoscritto il 30 novembre 2005, rimandando
alcune sue parti ad ulteriori momenti legislativi.
Ad oggi, parti importanti della legge regionale n.
14 del 14 aprile 2006 rimangono ancora inapplicate,
mentre si può definire conclusa la fase di attuazione
degli articoli riguardanti il personale, ed in
particolare quelli concernenti la istituzione
dell'elenco speciale, degli incrementi occupazionali
per i lavoratori a tempo indeterminato e per i
lavoratori a tempo determinato.
Una maggiore e prolungata presenza dell'uomo
all'interno del bosco, grazie agli incrementi della
legge regionale n. 14/06 anche se minime, ha
determinato una maggiore tutela e salvaguardia del
nostro patrimonio boscato i cui effetti positivi sono
riconducibili negli ultimi due anni proprio alla
parziale trasformazione in legge dell'accordo del 30
novembre 2005.
Al fine di raggiungere gli importanti obiettivi che
il richiamato accordo si è posto, il gruppo del
Partito democratico all'Assemblea Regionale Siciliana
ritiene indispensabile darne completa applicazione e
pertanto con il presente disegno di legge, integrativo
della legge regionale n. 14 del 14 aprile 2006, si
vuole completare una riforma che fin dalle sue prime
battute sta dando positivi risultati, inoltre, con la
riforma della previdenza in agricoltura intervenuta
con la finanziaria nazionale 2008, sono venuti meno
gli indicatori relativi alle giornate di garanzia
utili per il diritto alle prestazioni previdenziali
che per decenni hanno orientato anche i disegni di
legge in materia di occupazione forestale.
Per questi motivi si ritiene necessario ampliare a
8.690 i lavoratori a tempo indeterminato, istituire
un contingente di lavoratori con garanzia
occupazionale di 7 mesi lavorativi annui pari a 11.230
unità, e istituire una fascia di garanzia di 4 mesi
lavorativi annui di cui faranno parte tutti i
lavoratori inseriti nell'elenco speciale, non facenti
parti delle garanzie sopra menzionate.
Con la suddetta misura, da attuarsi nel biennio 2009-
2010 e con una progressione sul totale della
manodopera, si procederà ad una riduzione del numero
totale dei lavoratori forestali di circa 2.000 unità
annue conseguenza della definitiva individuazione
dell'organico come previsto con l'istituzione
dell'elenco speciale.
Tale verticalizzazione prevista, realizza una
valorizzazione professionale ed occupazionale dei
lavoratori e un loro utilizzo razionale nelle fasi
colturali di cui necessita la risorsa ambiente- bosco.
Per tali ragioni ci attendiamo una rapida e positiva
approvazione del testo in oggetto.
approvazione del testo in oggetto.
---O---
DISEGNO DI LEGGE DI INIZIATIVA PARLAMENTARE
Art. 1.
Organici forestali
1. L'articolo 44 della legge regionale 14 aprile
2006, n. 14, è così sostituito:
Art. 44 - 1. Ferma restando l'articolazione in
distretti forestali di cui all'articolo 27, comma 2,
lettera a) , della legge regionale 5 giugno 1989, n.
11, per le esigenze connesse all'esecuzione dei lavori
condotti in amministrazione diretta, per l'attività di
prevenzione e presidio territoriale di cui
all'articolo 29, per la prevenzione e la repressione
degli incendi, nonché per ogni altra attività
ascrivibile alle funzioni istituzionali, la Regione si
avvale di:
a) n. 8690 lavoratori a tempo indeterminato (LTI);
b) n. 11.230 lavoratori con garanzia occupazionale
minima di sette mesi lavorativi annui ai fini
previdenziali;
c) lavoratori con garanzia occupazionale minima di
quattro mesi lavorativi annui ai fini previdenziali,
inclusi nell'elenco speciale di cui all'articolo 43.
2. A regime, nel biennio 2009 - 2010, le dotazioni
complessive a livello regionale sono determinate come
segue:
a) contingente lavoratori a tempo determinato:
L.R. L.R. Previsti 2009 2010 TOTALE
16/96 14/06 da accordo
(30/11/05)
al 2008
875 1.313 2.350 + 3.170 + 3.170 8.690
b) contingente lavoratori con garanzia occupazionale
minima di sette mesi lavorativi annui ai fini
previdenziali;
L.R. L.R. Previsti 2009 2010 TOTALE
16/96 14/06 da accordo
(30/11/05)
al 2008
2.942 5.226 7.830 + 1.700 + 1.700 11.230
c) contingente ad esaurimento di lavoratori con
garanzia occupazionale di quattro mesi annui ai fini
previdenziali, formato dal rimanente personale
iscritto nell'elenco speciale e non rientrante nei
contingenti di cui alle lettere a) e b) del presente
articolo;
d) contingente di lavoratori da inquadrare nei
livelli impiegatizi, pari al 10 per cento
dell'organico dei contingenti di cui ai punti a) e b).
3. La dotazione complessiva dei lavoratori di cui al
comma 2 è articolata dall'Osservatorio regionale di
cui all'articolo 48, in contingenti provinciali e
distrettuali, distinti per l'Azienda regionale foreste
demaniali e per il Dipartimento regionale delle
foreste. Le dotazioni distrettuali per l'Azienda
regionale delle foreste demaniali sono determinate
avendo riguardo alle superfici demaniali delle aree
protette o comunque gestite, ai vivai, alle aree
attrezzate, agli opifici, ai servizi generali e ad
ogni ulteriore attività istituzionale espletata. Le
dotazioni distrettuali per il Dipartimento regionale
delle foreste sono stabilite avendo riguardo alla
superficie boscata, alle aree protette, alla
orografia, ai mezzi, alle attrezzature in dotazione,
ai servizi generali e ad ogni ulteriore attività
istituzionale espletata. La Giunta regionale, su
proposta dell'Assessore regionale per l'agricoltura e
le foreste, sentito l'Osservatorio di cui all'articolo
48, ridetermina le dotazioni provinciali dei
contingenti distrettuali in base ai criteri suddetti,
tenuto conto delle variazioni intervenute.
4. Ferma restando l'appartenenza dei lavoratori al
contingente distrettuale, è ammessa, su istanza del
lavoratore o per specifiche esigenze
dell'Amministrazione, la mobilità dei lavoratori di
cui al comma 2, nell'ambito provinciale. I criteri per
disciplinare la mobilità interdistrettuale sono
definiti dall'Osservatorio di cui all'articolo 48.
5. L'Azienda regionale foreste demaniali ed il
Dipartimento regionale delle foreste utilizzano, di
norma, in modo continuativo i lavoratori di cui alle
lettere b), c) e d) del comma 2 del presente articolo,
fino al completamento delle garanzie occupazionali del
contingente di appartenenza.
Art. 2.
Graduatoria unica distrettuale
1. L'articolo 45 della legge regionale 14 aprile
2006, n. 14, è così sostituito:
Art. 45 - 1. In ogni distretto è costituita una
graduatoria distrettuale, comprendente, nell'ordine, i
lavoratori di cui alle lettere a), b) e c),
dell'articolo 44 così come modificato e integrato. La
graduatoria è formulata attribuendo ad ogni lavoratore
10 punti per ogni anno di anzianità di iscrizione nel
contingente di appartenenza. A parità di punteggio
sono considerate, nell'ordine, l'anzianità di
iscrizione nell'elenco anagrafico e la maggiore età
anagrafica.
2. In ogni distretto è istituita, altresì, un'unica
graduatoria distrettuale per i lavoratori di cui alla
lettera d), dell'articolo 44, così come modificato e
integrato. Al fine della formazione della graduatoria
sono attribuiti 10 punti per ogni anno di lavoro
prestato in qualsiasi tempo alle dipendenze
dell'Amministrazione forestale, considerando anno di
lavoro anche un solo turno nell'arco dell'anno. A
parità di punteggio vale il numero di anni di
iscrizione negli elenchi anagrafici e la maggiore età
anagrafica.
3. Le graduatorie distrettuali sono valide ai fini
della progressione verticale dalla fascia di garanzia
occupazionale inferiore a quella superiore, che dovrà
avvenire entro trenta giorni dalla individuazione dei
posti resisi vacanti fino al raggiungimento delle
unità previste dalla presente legge .
4. Le graduatorie distrettuali sono utilizzate per
la formazione e l'aggiornamento di contingenti
distinti in relazione all'impiego dei lavoratori nel
settore forestale, alle dipendenze dell'Azienda
regionale foreste demaniali nonché del Dipartimento
regionale delle foreste, con le dotazioni organiche
che sono determinate dall'Osservatorio regionale di
cui all'articolo 48.
5. La competenza alla formulazione delle graduatorie
è delle commissioni provinciali di cui all'articolo 50
della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16. Qualora le
suddette commissioni non adempiano nel termine di
trenta giorni, provvede nei successivi quindici giorni
il direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro
competente.
6. L'appartenenza del contingente dei lavoratori a
tempo indeterminato è incompatibile con la iscrizione
negli elenchi dei coltivatori diretti, coloni e
mezzadri e, comunque, di altre categorie di lavoratori
autonomi.
7. Il mancato espletamento dell'attività lavorativa
prevista, salvo documentati casi di malattia,
infortunio, contratti di lavoro a tempo determinato
inferiore a dodici mesi, cause di forza maggiore o
altri gravi motivi, comporta la decadenza definitiva
dal contingente di appartenenza.
8. Il lavoratore, in caso di rinunzia al passaggio
al contingente superiore, permane definitivamente nel
contingente di appartenenza, nella posizione in
graduatoria che gli compete, con l'annotazione a
margine dell'avvenuta rinunzia in via definitiva e
permanente.
9. L'Osservatorio regionale di cui all'articolo 48
determina i criteri per il passaggio, nell'ambito
dello stesso distretto, del personale tra il
contingente alle dipendenze dell'Azienda regionale
delle foreste demaniali e quello corrispondente alle
dipendenze del Dipartimento regionale delle foreste.
10. I lavoratori impiegati nella lotta attiva agli
incendi di cui alla lettera a) dell'articolo 57 della
legge regionale 6 aprile 1996, n. 16, al compimento
del cinquantacinquesimo anno di età sono impiegati,
anche in soprannumero, dal Dipartimento foreste in
altre mansioni all'interno del servizio antincendio. I
posti resisi vacanti nel contingente sono ricoperti
tramite progressione dalla fascia di garanzia
inferiore.
Art. 3.
Assunzione dei lavoratori con garanzia occupazionale
1. A decorrere dall'entrata in vigore della presente
legge, l'Azienda regionale delle Foreste demaniali ed
il Dipartimento regionale delle foreste, in
applicazione dell'attuale normativa statale sul
mercato del lavoro, previa definizione dei criteri,
delle modalità e della tempistica, con le
organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL e del
CIRL di categoria, provvedono direttamente
all'assunzione dei lavoratori di cui alla presente
legge.
2. Al fine dell'assunzione dei lavoratori sono
utilizzate le graduatorie distrettuali di cui
all'articolo 1, comma 3.
3. La mancata presentazione del lavoratore alla
richiesta di assunzione, se non giustificata come
previsto dall'articolo 2, comma 7, equivale a rinunzia
del medesimo all'assunzione ed alla prestazione
lavorativa, con corrispondente riduzione della
garanzia occupazionale minima nell'anno di
riferimento.
Art. 4.
Assunzione di lavoratori per l'ulteriore fabbisogno
occupazionale
in caso di nuovi insediamenti forestali
1. Nel caso di nuovi interventi forestali attivati
dall'Amministrazione regionale a decorrere dall'anno
2005 nei comuni in assenza di precedenti interventi,
sono parimenti inseriti nell'elenco speciale anche i
lavoratori che abbiano effettuato almeno un turno di
lavoro di 51 giornate lavorative alle dipendenze
dell'Amministrazione regionale, esclusi i casi di
malattia, infortunio o documentate cause di forza
maggiore.
2. E' consentito l'avviamento di lavoratori nei
comuni dove l'Amministrazione regionale non abbia
operato in precedenza. In tal caso sono sottoscritte
apposite clausole derogatorie con le organizzazioni
sindacali firmatarie del contratto, che sono
sottoposte all'approvazione dell'Osservatorio
regionale di cui all'articolo 48 della legge regionale
14 aprile 2006, n. 14.
3. Per la formulazione delle graduatorie,
l'avviamento al lavoro ed ogni altro adempimento è
competente il Dipartimento regionale del lavoro.
Art. 5.
Meccanismo di sostituzione
per la copertura dei posti resisi disponibili
1. In caso di sopravvenuta inidoneità fisica,
accertata ai sensi e con le modalità previste dal
decreto legislativo 19 settembre 1994, n. 626 e
successive modifiche ed integrazioni, i lavoratori
alle dipendenze del Dipartimento foreste sono
inseriti, anche in soprannumero, nel contingente di
appartenenza con altre qualifiche, purché sussistano i
requisiti di idoneità fisica e professionale. Il
Dipartimento foreste verifica la possibilità di
proficuo utilizzo del lavoratore in altre mansioni
compatibili con il suo stato di salute e l'idoneità
specifica sotto il profilo professionale e sanitario.
In caso di impossibilità di proficuo utilizzo
all'interno del Dipartimento foreste, il lavoratore
transita, anche in soprannumero, nel corrispondente
contingente alle dipendenze dell'Azienda regionale
foreste demaniali, fermo restando il possesso
dell'idoneità fisica e professionale.
Art. 6.
Abrogazione articoli
1. Sono abrogati i commi 3, 4 e 5 dell'articolo 60
della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16.
2. Sono abrogati i commi 4, 5 e 6 dell'articolo 50
della legge regionale 6 aprile 1996, n. 16.
Art. 7.
Norma finanziaria
1. Per l'attuazione della presente legge è istituito
nel bilancio della Regione per l'anno 2009 apposito
capitolo di spesa con lo stanziamento di euro
34.173.680,00; per il 2010 euro 20.504.208 e per il
2011 euro 13.669.472,00 cui si provvede ai sensi
dell'articolo 3, lettera g), della legge regionale 27
aprile 1999, n. 10.
Art. 8.
Entrata in vigore
1. La presente legge sarà pubblicata nella Gazzetta
ufficiale della Regione siciliana ed entrerà in vigore
il giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
2. E' fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla
e di farla osservare come legge della Regione.
Link.
Link. 2
Quando l'On. Camillo Oddo e tutto il PD erano all'opposizione avevano presentato questa modifica.
Oggi L'On. Camillo Oddo e tutto il PD Governano con il Presidente Lombardo ma non vogliono approvare questa modifica, quindi è sacrosanto ribadire che i politici sono tutti uguali.
14 luglio 2011
PRESIDENTE DEL VENETO LUCA ZAIA
MANOVRA FISCALE, ZAIA: «SALVI I SALDI»
11 luglio 2011
A RISCHIO LE GIORNATE LAVORATIVE
07.07.11
Forestali: Cisl Enna non firma
Enna. Come ogni anno all’inizio della stagione calda si mette in moto la macchina della prevenzione e repressione degli incendi.
Anche quest’anno si è svolta la contrattazione per la Campagna Antincendio anno 2011.
Il Dirigente dell’I.R.F. di Enna Dott. Antonino Emanuele, ha illustrato il programma operativo d’intervento provinciale al fine di fronteggiare gli incendi che ogni anno si verificano sul territorio della Provincia di Enna.
Le OO.SS. presenti hanno espresso apprezzamento sulla programmazione della Campagna A.I.B. 2011 ma al momento della verifica delle risorse economiche da impegnare per l’attuazione del programma operativo le OO.SS, non hanno sottoscritto l’accordo in linea con le Segreterie Regionali che nell’incontro del 31/05/2011 al Comando Regionale hanno evidenziato, che ancora una volta, il Governo Regionale ha effettuato tagli in modo indiscriminato e a discapito della difesa del bosco e del patrimonio ambientale.
Che per tale motivo era stato richiesto un’incontro all’Assessore Regionale al fine di rappresentare tutte le difficoltà e i problemi che riguardano il Corpo Forestale della Regione Siciliana.
Ad oggi nessun incontro è stato possibile in quanto l’Assessore non ha convocato le parti sociali.
Il Segretario Provinciale del C.F. della C.I.S.L. Antonino D’Alia ha evidenziato ancora una volta la cronica carenza di personale, e i continui tagli, precisando che le risorse sono assolutamente insufficienti ad affrontare un’attività così rilevante e complessa ai fini della tutela della pubblica incolumità, tale atteggiamento è stato tenuto anche nella contrattazione avvenuta giorni a dietro alla Protezione Civile di Enna dove il personale precario presta la sua attività con molti disagi .
Il personale del C.F.R.S. ogni anno si assume grandi responsabilità e mette a rischio anche la propria vita, per assicurare la difesa dell’ambiente alla collettività, assumendosi in proprio la responsabilità di D.O.S. nelle operazioni di spegnimento di terra e di aria, specificando che gli interventi aerei per lo spegnimento degli incendi possono porre il loro intervento solo in presenza del personale del C.F.R.S.
Si è potuto costatare, con grande rammarico, la poca sensibilità che dimostra la classe politica nell’affrontare le problematiche, continuando a fare tagli e ancora tagli, badando bene dal togliere un solo euro sulla spesa sproporzionata del costo della Politica.
Tutto ciò compromette fortemente la buona funzionalità di tutto l’apparato dell’Amministrazione Forestale.
Link.
09 luglio 2011
06 luglio 2011
E' SEMPRE POLEMICA
Sul numero de il Sud di luglio
Forestali in Sicilia La polemica si infiamma
di Redazione
5 luglio 2011 - L’emergenza corre su due fronti: il rischio che il plotone di 28 mila forestali in carico alla Regione siciliana resti senza stipendio insieme al rischio che le politiche forestali per la salvaguardia ambientale nel periodo di massima allerta incendi in Sicilia vadano in fumo. Desertificando di fatto una Regione, la Sicilia, a basso tasso di boscosità, penultima in Italia. E’ il tema, quello dei forestali, che si affronta nel numero di luglio de il Sud, il mensile di economica politica e cultura in edicola in queste settimane.
Gianpiero Casagni fotografa una condizione precaria che si scontra con le regole “minime” di salvaguardia ambientale e con le politiche dell’occupazione sempre più assistita. La superficie boschiva infatti in Sicilia continua a diminuire mentre aumentano le giornate lavorative per i 28 mila operai impegnati. Situazione altrettanto preoccupante in Calabria dove a fronte di un costante aumento degli incendi, le guardie antincendio vanno in pensione. L’esempio di due condizioni da emergenza vera e propria che in Sicilia è aggravata dagli alti costi di mantenimento della macchina.
“L’ultima soluzione del governo regionale siciliano – si legge nell’articolo di Casagni su il Sud - è quella di utilizzare 200 milioni dei fondi Par Fas (la stessa somma che doveva essere utilizzata per la superstrada Catania-Ragusa). I soldi, che non dovrebbero essere impiegati per spese correnti (ma sono ‘giustificati’ da estemporanei progetti di riforestazione), però, concretamente, non sono arrivati. E se ‘vanno in fumo’ i fondi Fas, e quindi i forestali restano senza stipendio e lavoro, si rischia di vedere ‘andare in fumo’ quel che resta dei boschi siciliani che, secondo una ‘innovativa’ stima, arriverebbero a circa 500mila ettari in quanto viene computata come ‘bosco’ qualunque copertura vegetale anche non arborea”.
Tema che riscalda gli animi e infiamma le polemiche. Sul sito del mensile, sudmagazine.it, un lavoratore forestale commenta l’articolo e propone anche un’analisi approfondita, offrendo una sua visione: “Una Regione con sviluppo territoriale non può e non deve non attuare politiche mirate allo sviluppo, alla manutenzione e alla valorizzazione del territorio. Per la stabilizzazione del comparto – ipotizza Michele Mogavero – la soluzione non può che avvenire attraverso un accordo da concordare con Inps e Ministero del lavoro, che potrebbe trasferire alla Regione le risorse economiche dell’indennità di disoccupazione, dei fondi europei e FAS potendo incardinare i lavoratori in compiti di Protezione Civile, Vigilanza Ambientale, Bonifica idraulico-Fluviale, verificare con il Ministero del Tesoro, sulla scorta di esperienze da parte di altre regioni come la Calabria, la quantificazione dell’onere pubblico di ogni operaio forestale e quanto viene a costare, tra stipendio, contributi previdenziali e indennità di disoccupazione, ogni lavoratore forestale, per poi valutare quale sia il percorso meno oneroso tra stabilizzazione e lavoro stagionale”.
Il dibattito è aperto: su il sudmagazine.it e su blogsicilia.it.
Link.
Gianpiero Casagni fotografa una condizione precaria che si scontra con le regole “minime” di salvaguardia ambientale e con le politiche dell’occupazione sempre più assistita. La superficie boschiva infatti in Sicilia continua a diminuire mentre aumentano le giornate lavorative per i 28 mila operai impegnati. Situazione altrettanto preoccupante in Calabria dove a fronte di un costante aumento degli incendi, le guardie antincendio vanno in pensione. L’esempio di due condizioni da emergenza vera e propria che in Sicilia è aggravata dagli alti costi di mantenimento della macchina.
“L’ultima soluzione del governo regionale siciliano – si legge nell’articolo di Casagni su il Sud - è quella di utilizzare 200 milioni dei fondi Par Fas (la stessa somma che doveva essere utilizzata per la superstrada Catania-Ragusa). I soldi, che non dovrebbero essere impiegati per spese correnti (ma sono ‘giustificati’ da estemporanei progetti di riforestazione), però, concretamente, non sono arrivati. E se ‘vanno in fumo’ i fondi Fas, e quindi i forestali restano senza stipendio e lavoro, si rischia di vedere ‘andare in fumo’ quel che resta dei boschi siciliani che, secondo una ‘innovativa’ stima, arriverebbero a circa 500mila ettari in quanto viene computata come ‘bosco’ qualunque copertura vegetale anche non arborea”.
Tema che riscalda gli animi e infiamma le polemiche. Sul sito del mensile, sudmagazine.it, un lavoratore forestale commenta l’articolo e propone anche un’analisi approfondita, offrendo una sua visione: “Una Regione con sviluppo territoriale non può e non deve non attuare politiche mirate allo sviluppo, alla manutenzione e alla valorizzazione del territorio. Per la stabilizzazione del comparto – ipotizza Michele Mogavero – la soluzione non può che avvenire attraverso un accordo da concordare con Inps e Ministero del lavoro, che potrebbe trasferire alla Regione le risorse economiche dell’indennità di disoccupazione, dei fondi europei e FAS potendo incardinare i lavoratori in compiti di Protezione Civile, Vigilanza Ambientale, Bonifica idraulico-Fluviale, verificare con il Ministero del Tesoro, sulla scorta di esperienze da parte di altre regioni come la Calabria, la quantificazione dell’onere pubblico di ogni operaio forestale e quanto viene a costare, tra stipendio, contributi previdenziali e indennità di disoccupazione, ogni lavoratore forestale, per poi valutare quale sia il percorso meno oneroso tra stabilizzazione e lavoro stagionale”.
Il dibattito è aperto: su il sudmagazine.it e su blogsicilia.it.
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