31 marzo 2021
FORESTALI IN AGITAZIONE: "A RISCHIO LE ATTIVITÀ DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI". I SINDACATI ANNUNCIANO DI MUOVERSI VERSO LO SCIOPERO GENERALE
Dal sito www.palermotoday.it
31 Marzo 2021
I lavoratori, con le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil, annunciano di muoversi verso lo sciopero generale. La protesta contro i fondi inseriti nel bilancio regionale e ritenuti troppo esigui
Sono sul piede di guerra i forestali siciliani che, con le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil, annunciano di muoversi verso lo sciopero generale. "L’esiguità dei fondi previsti per il settore nel bilancio della Regione conseguente alla decisione di utilizzare le risorse Puc per coprire il 50% del fabbisogno finanziario per il settore - secondo Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil regionali - rischia di fare partire con enormi ritardi le attività di prevenzione degli incendi, a stagione calda inoltrata, o di non farle partire per niente”.
"Senza le manutenzioni - scrivono in una nota Tonino Russo, Pierluigi Manca e Nino Marino, segretari generali dei tre sindacati- sarebbe attualmente difficile pure raggiungere il luogo di un incendio”. I sindacati temono per le possibili devastazioni ambientali, ma anche le ripercussioni sull’occupazione. “Se aggiungiamo - sottolineano i tre esponenti sindacali - che non si hanno più notizie della promessa abolizione del prelievo forzoso degli arretrati contrattuali sulle buste paga, per la quale era stato predisposto un apposito disegno di legge e che l’auspicata riforma del settore non si vede ancora all’orizzonte, si capisce il disagio della categoria, che in assenza di novità andrà verso la mobilitazione”.
Russo, Manca e Marino rilevano che “i fondi del bilancio serviranno solo a coprire i costi degli operai a tempo indeterminato e del servizio per lo spegnimento degli incendi che è notoriamente carente di personale e di mezzi. Aggiungerci la mancanza degli interventi di prevenzione renderà ancora più difficile la situazione”. I sindacati spiegano che con l’utilizzo dei fondi Puc i tempi sono destinati ad allungarsi, giacchè le risorse vanno riprogrammate su progetti. “Ma la manutenzione dei boschi e le opere di prevenzione degli incendi non possono attendere”. Quanto al prelievo forzoso Russo, Marino e Manca sottolineano che “è vergognoso che mentre volano i bonus si mettono le mani nelle tasche dei forestali”. Preoccupati i sindacati anche sul tema della riforma “rimasta un annuncio senza seguito da più di 3 anni mentre il governo adotta provvedimenti di taglio al settore che vanno in direzione opposta a una sua riorganizzazione”.
Fonte: www.palermotoday.it
IL CORPO FORESTALE SI EVOLVE NELLA LOTTA AGLI INCENDI BOSCHIVI. PRESENTATO PRESSO L'ISPETTORATO RIPARTIMENTALE DELLE FORESTE DI CALTANISSETTA UN NUOVO PROGETTO DI SORVEGLIANZA DELLE AREE BOSCATE SICILIANE CON L'UTILIZZO DI DRONI. LE PROVINCE-PILOTA SARANNO AGRIGENTO E TRAPANI
Dalla pagina Facebook
CORPO FORESTALE della REGIONE SICILIANACaltanissetta, 28/03/2021
Il Corpo Forestale si evolve nella lotta agli incendi boschivi.
E' stato presentato in data odierna presso il Servizio 9 - Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Caltanissetta un nuovo progetto di sorveglianza delle aree boscate siciliane con l'utilizzo di droni.
Questo nuovo strumento tecnologico verrà in via sperimentale introdotto per la sorveglianza preventiva di vaste aree del demanio forestale regionale e si renderà utile anche nelle fasi di spegnimento per individuare dall'alto criticità e l'insorgenza di eventuali ulteriori puntio fuoco.
La prima fase del progetto prevede l'addestramento e l'abilitazione di alcune unità di personale (nella fattispecie le province-pilota saranno quelle di Agrigento e Trapani) e l'acquisto di droni adatti allo scopo.
Un ulteriore strumento messo a disposizione dalla continua l'evoluzione tecnologica nella continua lotta alla piaga degli incendi boschivi e in genere di vegetazione.
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AVVISO IMPORTANTE. PUBBLICATI QUESTA MATTINA NEL SITO DELL'INPS GLI ELENCHI ANNUALI DEGLI OPERAI AGRICOLI A TEMPO DETERMINATO, RELATIVI ALL'ANNO 2020. CONTROLLATE SE LE GIORNATE SONO STATE TUTTE CARICATE, EVENTUALMENTE CI SONO 30 GIORNI DI TEMPO PER FARE RICORSO
PROSEGUE LA MANOVRA DI STABILITÀ. ARS, FINANZIARIA AVANTI: OK AI RISTORI PER IL WEDDING. POLEMICA SUI RITORNI IN SICILIA
Dal sito www.ilsicilia.it
di Maria Calabrese - 30 Marzo 2021
L’Assemblea Regionale Siciliana, presieduta da Gianfranco Miccichè, ha ripreso il dibattito con la discussione degli articoli della Rubrica Ristori e Sostegni.
Approvato l‘art. 105 sui “Ristori per i settore della ristorazione, dell’organizzazione wedding, delle cerimonie e della moda”, un settore fortemente radicato nel territorio siciliano. La norma ha stanziato una spesa di 2 milioni di euro per le categorie lavorative dei comparti menzionati, particolarmente colpiti dalla crisi economica conseguente all’epidemia da Covid-19. La Regione è autorizzata a concedere agevolazioni, in forma di sovvenzioni dirette e di contributi a Fondo perduto.
Respinti dall’aula gli emendamenti proposti dall’opposizione che aggiungono maggiori oneri di spese, e quindi inammissibili in vista dei limiti imposti dalla norma.
Con decreto dell’Assessore regionale per le attività produttive sono individuati, sentite le associazioni di categoria maggiormente rappresentative, i codici ATECO delle imprese aventi diritto alla misura ristorativa.
Al vaglio di Sala d’Ercole la riscrittura dell’art.104 che stabilisce un contributo una tantum, e quindi straordinario, per i lavoratori stagionali siciliani per la cui approvazione il governo si è rimesso all’aula, ottenendo esito positivo.
Approvato l’art.106 sui Ristori per il settore dell’organizzazione eventi apportando una copertura di 3 milioni di euro. Ritirati da parte dell’opposizione gli emendamenti soppressivi e modificativi.
A seguire, l’approvazione degli articoli 96 e 107.
Sulla proposta del Governo Musumeci di prevedere una norma sul “Ritorno in Sicilia” è polemica. L’art. 50 del ddl n.962 ha stabilito una serie di sgravi fiscali per chi è dovuto andare all’estero e decide di trasferire, dopo anni, la residenza sull’Isola, dove potrà continuare a lavorare mediante il “southworking”. Il vantaggio prevede per gli anni 2021, 2022 e 2023 un contributo parametrato alle imposte che spettano alla Regione versate a titolo di addizionale Irpef, tassa automobilistica per i veicoli di proprietà, imposta di registro, ipotecaria e catastale per l’acquisto di beni immobili nel territorio siciliano.
“Norma anacronistica in questa fase di pandemia”, ha dichiarato l’opposizione, che ha chiesto di accantonare la norma per discuterne i presupposti in sede di commissione legislativa.
Prima della discussione del ddl di Stabilità, il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è intervenuto in aula per rispondere al dibattito politico avvenuto questa mattina in Ars sulle dimissioni dell’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, arrivate dopo il suo coinvolgimento nell’indagine sulla presunta falsificazione dei dati sui tamponi e sui decessi causati dal Covid.
“So che da più parti è emersa l’esigenza di un dibattito in quest’Aula sulla vicenda giudiziaria di cui stiamo parlando – ha sottolineato il presidente Musumeci – e voglio rassicurare l’Assemblea che il governo, e in particolare il presidente, non intende sottrarsi al confronto, ma vorrei solo lanciare un appello. In questo momento proporrei di definire lo strumento contabile, la finanziaria, che è un atto indispensabile per la comunità siciliana e un minuto dopo, possiamo dare vita al dibattito pur non avendo, né io né altri, potuto procedere all’acquisizione di atti e quindi alla lettura degli atti stessi. Però, se il dibattito politico viene chiesto, non saremo noi a sottrarci”.
“Ho assunto ad interim la guida dell’assessorato e lo terrò fin quando sarà opportuno perché voglio assicurare ai siciliani che non faremo un passo indietro nel lavoro fatto senza una tregua di un solo minuto“. ha concluso il governatore Musumeci.
Fonte: www.ilsicilia.it
SENATO. OK ALL'ASSEGNO UNICO, 250 EURO PER OGNI FIGLIO: SI PARTE DA LUGLIO
Il ministro per la Famiglia, Elena Bonetti
Dal sito gds.it
30 Marzo 2021
L'assegno universale per i figli diventa lo strumento unico per il sostegno della natalità e delle famiglie: con 227 sì, nessun no e 4 astenuti il Senato ha dato l'ultimo via libera praticamente unanime al ddl delega, licenziato quasi un anno fa dalla Camera, che diventa legge. Ora manca solo l'ultimo miglio, i decreti attuativi, per far scattare l'assegno fino a 250 euro al mese per figlio dal primo luglio.
"È un passo storico" e il governo "conferma l'impegno ad attuare la delega" in tempi strettissimi, dice in Aula il ministro della Famiglia, Elena Bonetti, sottolineando che si tratta di un "giorno buono per l'Italia, di un tempo nuovo, della ripartenza", proprio mentre la Banca d'Italia segnala le difficoltà sempre più acute delle famiglie ai tempi del Covid, in particolare quelle che vivono in affitto.
"Ringrazio la tenacia, la convergenza e l'unità del Parlamento" che ha "rimesso al centro le giovani generazioni" dice ancora Bonetti. I provvedimento, ricorda il ministro di Italia Viva, si completerà con il Family Act e apre la strada a una serie di misure per combattere il calo demografico "che ha raggiunto livelli drammatici" ma anche per rilanciare "la dignità del lavoro delle donne".
Il Family Act, all'esame della commissioni Affari sociali della Camera, prevede anche la riforma dei congedi parentali che saranno "paritari tra uomo e donna", e poi incentivi al lavoro femminile e sviluppo dei servizi educativi, a partire dalla prima infanzia.
A chi spetta l'assegno unico
Intanto si parte con l'assegno unico che diventa un aiuto "universale" per le famiglie perché arriverà anche ad autonomi e incapienti, ad oggi esclusi dai principali sostegni ai nuclei familiari. L'assegno scatterà al settimo mese di gravidanza e sarà corrisposto sotto forma di assegno o di credito d'imposta e modulato in base all'Isee: a stabilire i dettagli, a partire dall'entità dell'assegno (che Mario Draghi ha quantificato in media a 250 euro al mese) saranno i decreti attuativi, su cui il ministero della Famiglia, insieme al Mef, è già al lavoro.
La delega impone comunque che venga diviso in parti uguali tra i genitori, e di prevedere una maggiorazione a partire dal secondo figlio e un aumento tra il 30% e il 50% in caso di figli disabili. Non solo, fino a 18 anni l'aiuto economico andrà ai genitori poi potrà proseguire fino ai 21 anni e andare direttamente ai figli, su richiesta, "per favorirne l'autonomia". Il sostegno dopo la maggiore età sarà corrisposto però solo se i ragazzi studiano, fanno un tirocinio o hanno primi lavori a basso reddito.
Per finanziare questa riforma la legge di Bilancio ha stanziato i primi 3 miliardi per il 2021 (tra 5 e 6 a regime a partire dal 2022), che si sommano ai circa 15 miliardi attualmente dedicati ad altri 8 strumenti che andranno gradualmente 'in soffitta', dai vari bonus (nascita, bebè), alle detrazioni per i figli a carico e l'assegno familiare.
Mentre i sindacati chiedono di essere coinvolti nella messa a punto dei decreti attuativi e la politica già reclama più fondi, soprattutto per evitare che con i nuovi parametri qualche famiglia ci rimetta ("serve un miliardo forse due dice il Dem Tommaso Nannicini), la Banca d'Italia dà la misura dell'impatto della seconda ondata della pandemia sulle famiglie che temono per il futuro riduzioni di reddito e rischi per il lavoro (soprattutto gli autonomi) e nel frattempo non spendono, soprattutto per timore del contagio. A essere più in crisi le famiglie indebitate e quelle che vivono in affitto: di queste ultime il 40% ha dichiarato di avere difficoltà a sostenere ogni mese il costo della casa mentre una su tre tra quelle che hanno contratto un prestito faticano a pagare le rate.
© Riproduzione riservata
Fonte: gds.it
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30 marzo 2021
TRAPANI. PUBBLICATE LE GRADUATORIE DEFINITIVE DEI LAVORATORI FORESTALI
N.B.
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SCARICHI ILLEGALI NEL FIUME SUI MONTI PELORITANI. SE IL PRESIDENTE AVESSE MANTENUTO L'IMPEGNO, OGGI IL FIUME SAREBBE PULITO. IL PRESIDENTE MUSUMECI CONOSCEVA IL METODO DEL GOVERNO PER AVERLO GIÀ SPERIMENTATO. E I LAVORATORI FORESTALI NON DOVEVANO AVERE UN GIORNO DI RIPOSO. QUESTO DICEVA!
di Michele Mogavero
Come riporta oggi siciliaweb, i finanzieri del comando provinciale di Messina hanno scoperto lo sversamento di acque reflue fognarie nel fiume Postoleone, che scorre sui monti peloritani e attraversa il bellissimo omonimo canyon, nel territorio di Mongiuffi Melia (ME), causato dal cattivo funzionamento del ciclo di depurazione, sottoponendo a sequestro il relativo impianto comunale. Quì la notizia integrale: (https://www.lasiciliaweb.it/2021/03/30/scarichi-illegali-nel-fiume-sui-monti-peloritani/)
Ebbene, tutto questo forse si poteva evitare se solo il presidente Musumeci avesse mantenuto l'impegno di far pulire i fiumi. Non solo i fiumi, forse avremmo anche evitato gli incendi dei giorni scorsi. Se ci fosse stata vigilanza, sicuramente nessun idiota si sarebbe permesso di inquinare il fiume e nessun criminale si sarebbe permesso di incendiare. Tutto questo probabilmente si poteva evitare. Anzi, si può e si deve evitare! Per il futuro, cerchiamo di far più prevenzione facendo risparmiare soldi ai siciliani.
Mi raccomando a Voi tutti, adesso togliamo risorse ai siciliani per riparare i danni.
Comunque, i lavoratori forestali con le loro competenze potrebbero contribuire a contrastare gli illeciti, però ci chiediamo: c'è la volontà politica per difendere l'ambiente e il territorio?
Le bugie che non ci sono soldi per aumentare le giornate e le competenze ai lavoratori forestali, hanno sempre le gambe corte.
Adesso quante risorse togliete ai siciliani per riparare questi danni? Quanti soldi si sono spesi in questa settimana per i Canadair?
Vi rendete conto che queste spese si possono evitare? Non solo, si risparmierebbe di brutto. Ci vuole volontà, coraggio e progetti seri, e poi vediamo se quelli del Nord e le televisioni hanno sempre da dire e ridire
Per non dimenticare, ecco cosa diceva il Presidente Musumeci
LAVORO. MININNI: «SI SONO DIMENTICATI DEI LAVORATORI AGRICOLI». DOMANI LA PROTESTA A MONTECITORIO. NEL DECRETO SOSTEGNI NIENTE PER UN MILIONE DI ADDETTI
Intervista al segretrario Flai Cgil. Il sindacalista: «Domani la protesta a Montecitorio. Nel decreto Sostegni niente per un milione di addetti. E per la regolarizzazione dei migranti ora c’è il leghista Molteni: domande bloccate»
Giovanni Mininni, segretario generale Flai Cgil, domani sarete con Fai Cisl e Uila sotto Montecitorio per protestare contro l’esclusione dei lavoratori agricoli dal decreto Sostegni. Un’esclusione non nuova.
Sì, è dall’aprile scorso che prima il governo Conte due e ora il governo Draghi hanno escluso i lavoratori agricoli da ogni provvedimento di ristoro. Non è stato più fatto nulla per loro, per chi nella pandemia è stato definito «essenziale» e invece non è considerato. Oltre all’esclusione dal decreto Sostegni gli esempi sono purtroppo tanti. E colpiscono un numero impressionante di lavoratori, circa un milione.
Proviamo a farne qualcuno. Il numero più grande riguarda l’esclusione dalla disoccupazione, giusto?
Abbiamo circa 6-700 mila lavoratori che sono esclusi dall’ammortizzatore sociale del nostro settore – la disoccupazione agricola – per una norma che in pandemia non ha senso. Per i lavoratori stagionali per accedere alla disoccupazione serve aver lavorato 102 giorni nell’ultimo biennio. Ma per molti comparti completamente bloccati – come i florovivaisti o gli agriturismi – nel 2020 i giorni sono troppo pochi. Nella stessa situazione si trovano i lavoratori cosiddetti fragili – quelli con problemi di salute – che, anche a causa della mancata firma di un protocollo di sicurezza, hanno smesso completamente di lavorare. Per tutte queste categorie con Fai Cisl e Uila chiediamo di trascinare le giornate di lavoro del 2019 nel 2020 consentendo l’accesso alla disoccupazione: si fece lo stesso per l’emergenza avicola.
Ci sono altre criticità?
Sì, c’è un grosso problema che riguarda i lavoratori cosiddetti della legge 240. Si tratta di coloro che lavorano per grandi cooperative – come la ex Gam del Molise, acquisita da Amadori, o Apofruit – che hanno il contratto dell’industria cooperativa ma i contributi nella previdenza agricola. Il blocco dei licenziamenti per loro non vale: da giugno, se sono esuberi, non avranno nemmeno diritto alla Naspi. Si tratta di circa 15 mila addetti. Infine ci sono i contratti provinciali agricoli scaduti da un anno e tre mesi che riguardano centinaia di migliaia di lavoratori.
C’è poi il ritorno in auge dei voucher: in molti ne chiedono l’utilizzo per la campagna di raccolta estiva, esattamente com e l’anno scorso.
E noi manifestiamo anche per questo. Non consentiremo in alcun modo che tornino i voucher in agricoltura: la precarietà va ridotta, non aumentata.
Un anno fa si parlava di regolarizzazione dei migranti braccianti. Un anno dopo i numeri sono bassissimi. Qual è la situazione?
Non abbiamo numeri aggiornati ma sappiamo che ci sono decine di migliaia di domande bloccate nelle prefetture. Nel frattempo al ministero dell’Interno è arrivato il sottosegretario leghista Molteni, l’uomo che ha scritto i decreti Salvini. Ci appelliamo alla ministra Lamorgese perché intervenga per sbloccare la situazione e esaminare le domande di regolarizzazione.
A proposito di ministri, all’agricoltura ora c’è Patuanelli. Come vanno i rapporti?
Lo abbiamo incontrato dieci giorni fa e con Fai e Uila abbiamo chiesto una sorta di clausola sociale europea. I finanziamenti della Pac vanno dati solo alle imprese che rispettano le norme sul lavoro. Infine come Flai chiediamo di legare la Pac alla transizione ecologica favorendo l’agricoltura ecosostenibile.
Fonte: ilmanifesto.it
Leggi le ragioni della protesta:
29 marzo 2021
CATANIA. PUBBLICATE NEL SITO DEL DIPARTIMENTO LAVORO L'AGGIORNAMENTO DELLE GRADUATORIE DEFINITIVE DEI LAVORATORI FORESTALI
N.B.
Per poter leggere le graduatorie bisogna aver installato il programma WinRAR, scaricabile gratis in questo link: www.winrar.it
PALERMO: IL CODACONS VUOLE VEDERCI CHIARO SULL’ AUMENTO DI STIPENDIO DEL PORTAVOCE DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA NELLO MUSUMECI
Dal sito www.codaconsicilia.it
ACCESSO AGLI ATTI E RICHIESTA DI ISTRUTTORIA ALLA PROCURA DELLA CORTE DEI CONTI PER VALUTARE ULTERIORI AZIONI LEGALI DA INTRAPRENDERE PALERMO AUMENTO STIPENDIO PORTAVOCE
29 Marzo 2021
Palermo aumento stipendio portavoceIl Codacons vuole vederci chiaro, e lo fa pensando all’efficienza del sistema regionale siciliano e alla coerenza di certe scelte (se confermate) in una situazione di crisi, di pandemia e di generale sconforto di tantissime famiglie che hanno difficoltà a giungere a fine mese e di imprese che purtroppo non riescono più a lavorare tra chiusure generalizzate, assenza di capitali e difficoltà di ricorso al credito, non senza dimenticare le lungaggini nelle procedure di pagamento da parte delle PPAA. Palermo aumento stipendio portavoce
PER I CONSUMATORI GRAVE IN UN MOMENTO DI CRISI PER LE FAMIGLIE SICILIANE ADOTTARE DECISIONI DEL GENERE
A stimolare e richiedere l’intervento dell’Associazione sono stati centinaia di cittadini alla notizia secondo cui l’Assemblea Regionale Siciliana, con la legge di bilancio avrebbe assicurato alla figura del portavoce del Presidente della Regione un trattamento contrattuale ed economico similare a quello di un dirigente di fascia A, con incremento di stipendio che supererebbe i 100 mila euro l’anno.
Inoltre, sempre al fine di collaborare con le Istituzioni, il Codacons ritiene doveroso agire anche per chiarire se di omonimia o meno si tratti nel caso dell’affidamento alla stessa figura (del portavoce del Presidente) di un diverso incarico presso la banca della regione siciliana, l’IRFIS.
Vogliamo semplicemente fare chiarezza ed esigiamo la massima trasparenza in questa vicenda, a nulla rilevando il nome del possibile beneficiario dell’aumento, poichè è doveroso che i siciliani sappiano le motivazioni che hanno portato (se confermata la notizia) ad inserire addirittura nella legge di bilancio una voce di costi per tale nuovo trattamento salariale del Portavoce del Presidente.
In attesa di valutare ulteriori azioni legali da intraprendere, il Codacons ha depositato un accesso agli atti e una richiesta alla Procura della Corte dei Conti per avviare un’istruttoria su quanto accaduto.
Fonte: www.codaconsicilia.it
PUBBLICATE NEL SITO DEL DIPARTIMENTO LAVORO LE GRADUATORIE DEFINITIVE DI ENNA, PIAZZA ARMERINA E NICOSIA
N.B.
Per poter leggere le graduatorie bisogna aver installato il programma WinRAR, scaricabile gratis in questo link: www.winrar.it
L’AUMENTO DEL COMPENSO ALLA PORTAVOCE? LA REGIONE PRECISA…IL BLOG: DOPO LA BAGARRE LA REGIONE PRECISA, MA POTEVANO PRECISARE AL MOMENTO DELL'APPROVAZIONE DELL'ARTICOLO
28 Marzo 2021
La norma che riguarda la figura del portavoce del presidente della Regione, approvata nei giorni scorsi, ne individua lo status giuridico determinando il superamento della esistente, stabilita con precedente legge regionale che lo equiparava, unica tra le Regioni italiane, a quello del segretario particolare del presidente e degli assessori. È evidente a tutti come le due figure professionali siano distinte, per compiti e responsabilità.Il nuovo inquadramento giuridico che, è bene sottolinearlo, allinea così il ruolo del portavoce alla normativa della maggior parte delle Regioni italiane, non comporta automaticamente il trattamento economico massimo previsto dalla norma. La retribuzione, infatti, sarà stabilita con deliberazione della Giunta regionale (e quindi ridotta, come già avvenuto per molte altre posizioni apicali). E ancora una volta sarà in linea con quanto previsto dagli Enti di pari livello. Quindi, molto lontano dalla dimensione ipotizzata, in molti casi strumentalmente e in malafede.
BEL VIDEO DEI COLLEGHI MESSINESI CHE IN CAMPAGNA ELETTORALE AVEVANO INVITATO IL PRESIDENTE MUSUMECI. GLI STESSI LO HANNO ANCHE VOTATO E GIUSTAMENTE CHIEDONO ALMENO I DUE SOLI CONTINGENTI, LA PUNTUALITÀ DEGLI STIPENDI (ANCORA DEVONO PERCEPIRE DICEMBRE) E DI MANTENERE LA PROMESSA!
Dalla pagina Facebook
del collega Nunzio Cardullo
Abbiamo buttato un sassolino in un oceano, speriamo crei uno tsunami.
Dedicato a tutti i colleghi forestali
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INCENDIO A CAVAGRANDE. SERVONO STRATEGIE E PREVENZIONE. MARCO MASTRIANI DEL C.R.P.P.N.: URGE UN INTERVENTO IMMEDIATO DA PARTE DELLA REGIONE SICILIANA. CONTRASTARE GLI INCENDI GIÀ IN PRIMAVERA, ANTICIPARE ALLA DATA DEL 15 GIUGNO LE ATTIVITÀ E OPERAZIONI PREVISTE DAL PIANO AIB
“E’ necessario cambiare strategia di intervento e soprattutto puntare sulla prevenzione per contrastare con efficacia il grave fenomeno degli incendi in Sicilia e in particolare all’interno delle aree protette e delle zone di particolare interesse ambientale e naturale.
Marco Mastriani, componente del C.R.P.P.N. Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale della Regione Siciliana presso l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, afferma: purtroppo siamo arrivati a fine marzo e già si sono verificati due incendi all’interno della Riserva Naturale Orientata di Cava Grande del Cassibile. Uno verificatosi a gennaio e l’altro proprio ieri, in zona Contrada Cansiria, non facile da raggiungere ma che purtroppo proprio per questo motivo, è stato necessario l’intervento di un canadair che ha effettuato diversi lanci per spegnere il fuoco. E’ un dato molto grave e allarmante che pone un serio problema in Sicilia e in provincia di Siracusa, sulla capacità di contrastare il fenomeno degli incendi già in primavera e che urge un intervento immediato da parte della Regione Siciliana affinché si adottino tutti strumenti necessari per evitare una stagione molto grave come quella dell’anno scorso che ha fatto registrare in Sicilia un dato allarmante di quasi 40.000 ettari di superficie bruciata fra aree boschive e vegetazionali. Non si arrivi come ogni anno ai mesi estivi e poi si deve correre ai ripari solo per limitare i danni arrecati da incendi incontrollati, cercando anche di ridurre drasticamente il costo degli interventi di spegnimento con mezzi aerei o con elicotteri, potenziando l’organizzazione con la prevenzione e il controllo del territorio. Alcuni interventi da attuare immediatamente per evitare quanto accaduto negli anni precedenti è quello di: potenziare le attività di controllo e di indagine sui fatti accaduti, nel tramite del Corpo Forestale e possibilmente con l’ausilio di ulteriori esperti delle forze dell’ordine che possano affiancare i primi e mettere in campo una task-force di investigatori che possano consentire di arrestare eventuali colpevoli di incendi dolosi che spesso rimangono impuniti; è prioritario potenziare il controllo e il presidio delle aree boschive e di particolare importanza vegetazionale, comprese le aree protette con il supporto di organizzazioni di volontariato, della protezione civile, delle associazioni ambientali e culturali legalmente ricononosciute, al fine di creare un vero deterrente e un concreto controllo del territorio che ha portato risultati importanti nelle aree dove si è attuata una simile strategia di prevenzione; anticipare rispetto alla data del 15 giugno le attività e operazioni previste dal piano AIB (Antincendio Boschivo) visto già il verificarsi di alcuni incedi in primavera con la realizzazione delle linee tagliafuoco che comunque costituiscono un freno all’avanzare dell’incendio; potenziare il sistema di controllo soprattutto delle aree sensibili, attraverso l’ausilio di metodologie innovative e tecnologiche, come l’uso di droni, telecamere posizionate nelle aree di accesso e di transito verso le aree protette e aree demaniali, utilizzo di sistemi di telerilevamento con sensori di temperatura che consentano un immediato rilevamento e quindi anche di intervento, potenziamento del sistema di controllo del territorio con le torri di avvistamento che in ausilio alla innovazione tecnologica possono costituire un elemento di efficenza. Infine è necessario condurre interventi che contrastino il fenomeno di abbandono delle campagne e si promuova un incentivo nel ritornare a vivere in territori non urbanizzati ma di particolare bellezza e importanza naturale. Basti guardare cosa già fatto al Parco Nazionale dell’Aspromonte, in cui l’ente parco per contrastare il fenomeno degli incendi coinvolse gli agricoltori, allevatori, associazioni di volontariato, piccoli imprenditori che si presero cura del territorio stipulando dei contratti di responsabilità con l’ente gestore e si riuscì concretamente a ridurre e contrastare il fenomeno incendi attuando proprio un’azione di vigilanza e controllo del territorio.
Infine è necessario che tutti i comuni colpiti da incendi aggiornino il catasto incendi così come previsto dalla Legge Quadro 353 del 2000 e la Regione Siciliana vigili affinché questo avvenga, con particolare attenzione anche all’emanazione di ordinanze comunali affinché si contrasti in fenomeno di abbandono dei terreni con di pulizia e manutenzione degli stessi.
Il contrasto al fenomeno degli incendi in Sicilia deve diventare una priorità dell’agenda politica regionale ma lo diventi anche per le amministrazioni comunali che vivono il territorio e spesso sono parte lesa di questo fenomeno assurdo e criminale. Non c’è più tempo da perdere e si intervenga subito…
Molti sono gli interventi immediati e a medio termine che devono essere attuati ma sicuramente urge un’azione di intervento affinché si contrasti con efficacia il fenomeno degli incendi prima che arrivi l’estate e si eviti di distruggere il nostro patrimonio boschivo e vegetazionale con la notevole biodiversità che caratterizza il nostro territorio ibleo.”
Marco Mastriani, componente del C.R.P.P.N. Consiglio Regionale Protezione Patrimonio Naturale della Regione Siciliana presso l’Assessorato Regionale del Territorio e dell’Ambiente, afferma: purtroppo siamo arrivati a fine marzo e già si sono verificati due incendi all’interno della Riserva Naturale Orientata di Cava Grande del Cassibile. Uno verificatosi a gennaio e l’altro proprio ieri, in zona Contrada Cansiria, non facile da raggiungere ma che purtroppo proprio per questo motivo, è stato necessario l’intervento di un canadair che ha effettuato diversi lanci per spegnere il fuoco. E’ un dato molto grave e allarmante che pone un serio problema in Sicilia e in provincia di Siracusa, sulla capacità di contrastare il fenomeno degli incendi già in primavera e che urge un intervento immediato da parte della Regione Siciliana affinché si adottino tutti strumenti necessari per evitare una stagione molto grave come quella dell’anno scorso che ha fatto registrare in Sicilia un dato allarmante di quasi 40.000 ettari di superficie bruciata fra aree boschive e vegetazionali. Non si arrivi come ogni anno ai mesi estivi e poi si deve correre ai ripari solo per limitare i danni arrecati da incendi incontrollati, cercando anche di ridurre drasticamente il costo degli interventi di spegnimento con mezzi aerei o con elicotteri, potenziando l’organizzazione con la prevenzione e il controllo del territorio. Alcuni interventi da attuare immediatamente per evitare quanto accaduto negli anni precedenti è quello di: potenziare le attività di controllo e di indagine sui fatti accaduti, nel tramite del Corpo Forestale e possibilmente con l’ausilio di ulteriori esperti delle forze dell’ordine che possano affiancare i primi e mettere in campo una task-force di investigatori che possano consentire di arrestare eventuali colpevoli di incendi dolosi che spesso rimangono impuniti; è prioritario potenziare il controllo e il presidio delle aree boschive e di particolare importanza vegetazionale, comprese le aree protette con il supporto di organizzazioni di volontariato, della protezione civile, delle associazioni ambientali e culturali legalmente ricononosciute, al fine di creare un vero deterrente e un concreto controllo del territorio che ha portato risultati importanti nelle aree dove si è attuata una simile strategia di prevenzione; anticipare rispetto alla data del 15 giugno le attività e operazioni previste dal piano AIB (Antincendio Boschivo) visto già il verificarsi di alcuni incedi in primavera con la realizzazione delle linee tagliafuoco che comunque costituiscono un freno all’avanzare dell’incendio; potenziare il sistema di controllo soprattutto delle aree sensibili, attraverso l’ausilio di metodologie innovative e tecnologiche, come l’uso di droni, telecamere posizionate nelle aree di accesso e di transito verso le aree protette e aree demaniali, utilizzo di sistemi di telerilevamento con sensori di temperatura che consentano un immediato rilevamento e quindi anche di intervento, potenziamento del sistema di controllo del territorio con le torri di avvistamento che in ausilio alla innovazione tecnologica possono costituire un elemento di efficenza. Infine è necessario condurre interventi che contrastino il fenomeno di abbandono delle campagne e si promuova un incentivo nel ritornare a vivere in territori non urbanizzati ma di particolare bellezza e importanza naturale. Basti guardare cosa già fatto al Parco Nazionale dell’Aspromonte, in cui l’ente parco per contrastare il fenomeno degli incendi coinvolse gli agricoltori, allevatori, associazioni di volontariato, piccoli imprenditori che si presero cura del territorio stipulando dei contratti di responsabilità con l’ente gestore e si riuscì concretamente a ridurre e contrastare il fenomeno incendi attuando proprio un’azione di vigilanza e controllo del territorio.
Infine è necessario che tutti i comuni colpiti da incendi aggiornino il catasto incendi così come previsto dalla Legge Quadro 353 del 2000 e la Regione Siciliana vigili affinché questo avvenga, con particolare attenzione anche all’emanazione di ordinanze comunali affinché si contrasti in fenomeno di abbandono dei terreni con di pulizia e manutenzione degli stessi.
Il contrasto al fenomeno degli incendi in Sicilia deve diventare una priorità dell’agenda politica regionale ma lo diventi anche per le amministrazioni comunali che vivono il territorio e spesso sono parte lesa di questo fenomeno assurdo e criminale. Non c’è più tempo da perdere e si intervenga subito…
Molti sono gli interventi immediati e a medio termine che devono essere attuati ma sicuramente urge un’azione di intervento affinché si contrasti con efficacia il fenomeno degli incendi prima che arrivi l’estate e si eviti di distruggere il nostro patrimonio boschivo e vegetazionale con la notevole biodiversità che caratterizza il nostro territorio ibleo.”
Fonte: www.wltv.it
28 marzo 2021
FOSSO CALCAGNO. AVOLA, INCENDIO A CAVAGRANDE: SUL POSTO UN CANADAIR. SI TRATTA DEL PRIMO FENOMENO, DI PROBABILE ORIGINE DOLOSA, DELLA STAGIONE. IL BLOG: QUESTO SIGNIFICA CHE BISOGNA PUNTARE SULLA PREVENZIONE TUTTO L'ANNO. QUANTO CI È COSTATO L'INTERVENTO AEREO?
Dal sito www.avolanews.it
25 Marzo 2021
Un incendio si è sviluppato stamane a Cavagrande. L’area interessata dalle fiamme è quella di “Fosso Calcagno”. Sul posto, per domare il fuoco, si è levato in volo un canadair. L’incendio, infatti, ha colpito una zona impervia e lontana dalle case del vicino nucleo abitato di Avola Antica.
Si tratta del primo fenomeno (della probabile origine dolosa) della stagione. La vasta area di Cavagrande, infatti, ogni anno in estate registra numerosi episodi simili. Nel 2020 una serie ravvicinata di incendi dolosi causò la distruzione di centinaia di ettari di macchia mediterranea, arrivando fino alla zona dove insistono le abitazioni dei residenti.
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Fonte: www.avolanews.it
PRESIDENTE MUSUMECI, ANCHE A NOI GIORNATE IN PIÙ DOPO 40 ANNI? VOGLIAMO ESSERE EQUIPARATI COME LA SUA PORTAVOCE CHE IN MENO DI TRE MESI DALL'ASSUNZIONE GLI HA AUMENTATO PER LEGGE LO STIPENDIO OLTRE I 100MILA EURO CHE POTREBBE ARRIVARE FINO A 160MILA. FORSE STIAMO ARRIVANDO PACIFICAMENTE
di Michele Mogavero
Presidente Musumeci, Presidente Miccichè, Assessori Cordaro e Scilla, perchè cercate sempre scuse quando si parla di stabilizzare o aumentare le giornate ai lavoratori forestali? Stiamo avendo il sospetto che per voi siamo una palla al piede. Non vorrei replicare altrimenti Giletti fa un'altra puntata.
Siamo rimasti l'unica categoria più anziana non stabilizzata, peccato che se utilizzata più intelligentemente, proprio Giletti vi farebbe i complimenti. Non solo lui, ma anche i turisti e le televisioni stranieri. Sì, perchè siamo in grado ed abbiamo le competenze di trasformare la bellissima Sicilia in un bellissimo giardino. Ma a quanto pare i vostri obiettivi e interessi sono altri.
Peccato che i lavoratori forestali e non solo, non si indignano.
Peccato che nessuno riesce a portarli sotto il palazzo pacificamente.
Ma forse stiamo arrivando caro Presidente Musumeci, forse però.
Siamo in cerca di un leader nuovo già individuato, che ci fa entrare nel suo palazzo senza compromessi per l'unico obiettivo che anche lei si era impegnato a portare avanti ma che ancora non vede la luce. Ma chissà se vedrà mai la luce se chi ci governa pensa ad altro?
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Carissimi colleghi tutti, nessuno escluso
Tutti stabilizzati tranne noi che siamo la categoria più anziana.
Andiamo a Palermo con un leader quando si discute la riforma. Sì, dobbiamo andarci perchè ci sentiamo abbandonati da tutti, e non se ne può più delle false promesse/impegni che sbandierano ai quattro venti.
Al momento è solo una mia idea, perchè non sappiamo se la persona che potrò e potremmo coinvolgere accetti questa proposta. Non farò il nome, però vi chiedo fiducia senza pregiudizi. Lo sò benissimo che nessun nome metterà d'accordo tutti, ma saranno i fatti a parlare! Le sfide sono belle quando sono difficili, ma soprattutto quando vengono dal basso senza nessun interesse personale.
Ricordatevi bene queste parole: SENZA NESSUN INTERESSE PERSONALE!
E non venitemi a dire di appoggiare a tizio o a caio perchè questa pratica è stata collaudata tantissime volte. Capitolo chiuso! Prima i fatti e poi tutto il resto!
Se siete d'accordo fatevi sentire tramite la pagina Facebook del Blog, del mio unico profilo personale Facebook, Twitter, Youtube, Whatsapp, e-mail: michelemog@alice, lasciando un vostro recapito. Ma non chiedetemi il nome perchè prima dobbiamo essere in tanti e poi dovrò proporre l'idea alla persona che ho individuato. Ripeto, non soffermatevi al nome ma alla proposta, come dicevo in precedenza, nessuna persona può mettere d'accordo tutti!
Ecco la goccia che ha fatto traboccare il vaso e che mi ha fatto indignare.
Con una norma approvata l'altro ieri pomeriggio all’Ars e nascosta nelle pieghe della Legge di stabilità, la giornalista ed ex eurodeputato del Pd Michela Giuffrida si è vista portare lo stipendio oltre 100 mila euro, che potrebbe, al lordo, farlo lievitare fino a 160mila (ricordatevi che non hanno voluto aumentare le giornate e nemmeno tolto il pagamento degli arretrati contrattuali)
La norma è passata per un solo voto, con 27 favorevoli e 26 contrari, determinante è stato il contributo dei renziani. Tra i favorevoli due assessori (Cordaro e Falcone) il presidente della Regione Nello Musumeci e il presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè.
Contro hanno votato i deputati del M5S, del Pd e Claudio Fava.
Dodici i parlamentari che non hanno votato pur risultando presenti, tra cui due assessori regionali (altri due invece hanno votato a favore) e sei onorevoli di maggioranza. Inoltre, come riporta l'articolo del sito Sud Press, a firma del Direttore Pier Luigi Di Rosa, spunta un altro recentissimo incarico di 6.500 euro, di cui è beneficiaria una tale dr.ssa Michele Giuffrida, che non sappiamo - dice Di Rosa - solo se essere omonima della nota giornalista "portavoce/equiparata dirigente". E al momento non sappiamo se è un omonima perchè nel relativo sito della società regionale che ha affidato l'incarico l'unico curriculum non disponibile è il suo. www.irfis.it/societa-trasparente-consulenti-e-collaboratori-incarichi-di-collaborazione-consulenza-e-professionali-2021/
Hanno votato Si
Aricò Alessandro Diventerà Bellissima
Assenza Giorgio Diventerà Bellissima
Bulla Giovanni Udc
Calderone Tommaso Forza Italia
Cannata Rossana Fratelli d'Italia
Caputo Mario Forza Italia
Caronia Maria Forza Italia
Catalfamo Antonio Lega Sicila per Salvini Premier
Cordaro Salvatore Popolare ed Autonomisti - Idea Sicilia (Assessore)
D'Agostino Nicola Italia Viva
Di Mauro Giovanni Popolare ed Autonomisti - Idea Sicilia
Falcone Marco Forza Italia (Assessore)
Gallo Riccardo Forza Italia
Galluzzo Giuseppe Diventerà Bellissima
Grasso Bernadette Forza Italia
Laccoto Giuseppe Italia Viva
Mancuso Michele Forza Italia
Miccichè Gianfranco Forza Italia (Presidente dell'Ars)
Musumeci Nello Diventerà Bellissima (Presidente della Regione)
Pellegrino Stefano Forza Italia
Pullara Carmelo Gruppo Misto
Ragusa Orazio Lega Sicila per Salvini Premier
Savarino Giuseppa Diventerà Bellissima
Savona Riccardo Forza Italia
Ternullo Daniela Forza Italia
Zitelli Giuseppe Diventerà Bellissima
Barbagallo Anthony Partito Democratico
Campo Stefania Movimento Cinque Stelle
Cappello Francesco Movimento Cinque Stelle
Catanzaro Michele Partito Democratico
Ciancio Gianina Movimento Cinque Stelle
Cracolici Antonello Partito Democratico
Damante Concetta Movimento Cinque Stelle
De Luca Antonio Movimento Cinque Stelle
Di Caro Giovanni Movimento Cinque Stelle
Di Paola Nunzio Movimento Cinque Stelle
Di Pasquale Emanuele Partito Democratico
Fava Claudio Gruppo Misto
Gucciardi Baldassare Partito Democratico
Lantieri Annunziata Forza Italia
Lentini Salvatore Popolare ed Autonomisti - Idea Sicilia
Lo Giudice Danilo Gruppo Misto
Lupo Giuseppe Partito Democratico
Marano Jose Movimento Cinque Stelle
Palmeri Valentina Attiva Sicilia
Pasqua Giorgio Movimento Cinque Stelle
Schillaci Roberta Movimento Cinque Stelle
Siracusa Salvatore Movimento Cinque Stelle
Sunseri Luigi Movimento Cinque Stelle
Trizzino Giampiero Movimento Cinque Stelle
Zafarana Valentina Movimento Cinque Stelle
Zito Stefano Movimento Cinque Stelle
Parlamentari senza attributi che non hanno votato pur risultando presenti
Cafeo Giovanni Italia Viva
Compagnone Giuseppe Popolare ed Autonomisti - Idea Sicilia
Figuccia Vincenzo Lega Sicila per Salvini Premier
Foti Angela Attiva Sicilia
Galvagno Gaetano Fratelli D'Italia
Genovese Luigi Gruppo Misto
Lagalla Roberto Popolare ed Autonomisti - Idea Sicilia (Assessore)
La Rocca Ruvolo M Forza Italia
Lo Curto Eleonora Udc
Tamajo Edmondo Italia Viva
Tancredi Sergio Attiva Sicilia
Turano Girolamo Udc (Assessore)
27 marzo 2021
FINANZIARIA, CGIL, CISL E UIL: "GRANDE CONQUISTA PER I LAVORATORI DELLA BONIFICA. UN RISULTATO FRUTTO DEL LAVORO SVOLTO DA FLAI CGIL, FAI CISL E FILBI UIL NELLA SPECIFICA CABINA DI REGIA"
Ricevo e pubblico
dalle segreterie regionali
di Fai, Flai e Uila
Comunicato stampa
L'Assemblea regionale siciliana ha approvato ieri l'articolo 73 della finanziaria regionale con cui si consente il turn over dei dipendenti a tempo determinato dei consorzi di bonifica. Lo rendono noto, Pierluigi Manca, segretario generale Fai Cisl Sicilia, Filippo Romeo, segretario regionale Flai Cgil Sicilia e Enzo Savarino segretario generale Filbi Uil Sicilia, che sottolineano come il voto di ieri rappresenti "una conquista importante per tutti i lavoratori a tempo determinato dei consorzi". "Il turn-over, ovvero la possibilità di transitare nelle fasce di garanzia superiore, al liberarsi dei posti, è una realtà che si concretizzerà con l’approvazione definitiva della finanziaria - aggiungono Manca, Romeo e Savarino - questo risultato è frutto del lavoro svolto da Fai Cisl, Flai Cgil e Filbi Uil in cabina di regia". Il meccanismo previsto dai sindacati è quello delle graduatorie forestali. "Oggi tutti i lavoratori, quando si liberano i posti - spiegano Manca, Romeo e Savarino - transitano nella fascia superiore, e quindi anche a tempo indeterminato, perché ordinati in graduatoria con criteri oggettivi. Le graduatorie scorrono in base all’anzianità, ogni lavoratore ha conquistato il diritto di partecipare a questo percorso di stabilizzazione, senza più dire grazie a nessuno, ma in base ad un punteggio. Una grande conquista dei lavoratori e del sindacato unitario". Le sigle sindacali rivendicano la paternità di questo iter, della cui conclusione positiva - sottolineano - oggi si attribuiscono il merito persino artefici di azioni che hanno messo a rischio il risultato raggiunto". "Quello che conta - concludono Manca, Romeo e Savarino - sono i fatti e oggi siamo contenti di avere portato a casa un risultato importante per i lavoratori dei consorzi".