CASTELLAMMARE DEL GOLFO, ANCORA UN INCENDIO NELLA ZONA DI SCOPELLO. GLI UOMINI DELLA FORESTALE SONO INTERVENUTI SUBITO E HANNO BLOCCATO LE FIAMME


Dal sito www.tp24.it

27/02/2020
Ancora un incendio nella zona di Scopello. Ad essere interessata dalle fiamme è stata l'area di contrada Bosco e ad andare a fuoco sono stati due ettari circa di terreno. Gli uomini della forestale e i vigili del fuoco infatti sono intervenuti subito e hanno bloccato le fiamme.

E' stato trovato un punto di innesco, segno che qualcuno, forse qualche allevatore della zona, abbia dato fuoco a delle sterpaglie ma con il vento le fiamme sono diventate incontrollabili. 

A distanza di qualche settimana, un nuovo incendio, fortunatamente circoscritto subito. Agli inizi del mese di febbraio sono andati in fumo 30 ettari di macchia mediterranea. Negli ultimi anni, purtroppo, gli incendi che si sono susseguiti in tutto il versante della costa di Castellammare hanno reso più accentuato il problema del dissesto idrogeologico della zona e reso più fragili i terreni, come quelli di Monte Inici che sono a rischio frana.

Fonte: www.tp24.it



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Incendio a Scopello dietro Torre Bennistra







CASERMETTA PIANO ZUCCHI, CONSEGNATE LE CHIAVI DALL’ISPETTORE GIUSEPPE CHIARELLI, DI PROPRIETÀ DEL CORPO FORESTALE, AL DIRIGENTE DEL DIPARTIMENTO REGIONALE DELLO SVILUPPO RURALE E TERRITORIALE VINCENZO LO MEO, ALLA PRESENZA DEL SINDACO DI ISNELLO E DEL COMMISSARIO DEL PARCO DELLE MADONIE


Dal sito www.madonielive.com

26 Febbraio 2020
Consegnate dall’Ispettore Giuseppe Chiarelli, le chiavi della casermetta sita nell’area di Piano Zucchi di proprietà del Corpo Forestale, al Dirigente del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale Vincenzo Lo Meo, alla presenza di Marcello Catanzaro Sindaco di Isnello, del Commissario Straordinario dell’Ente Parco delle Madonie Salvatore Caltagirone e del co-partner del progetto- Istituto Zoo-profilattico Sperimentale della Sicilia. 

Una consegna ed un passaggio fondamentali, per consentire l’ulteriore definizione di attività rispetto alle quali è in corso una progettazione strategica e che sarà oggetto di richiesta di finanziamento, nella misura 6.6.1 PO FESR 2014/2020, promossa dall’Assessorato Territorio e Ambiente, riguardante “Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica (aree protette in ambito terrestre e marino, paesaggi tutelati) e tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo”. E’ proprio sulla base degli obiettivi previsti nell’accordo siglato lo scorso mese di dicembre, che la consegna della casermetta al Dipartimento Regionale sviluppo rurale, consentirà oltre che l’erogazione di servizi turistici, anche la divulgazione scientifico-ambientale, finalizzata alla conoscenza delle specie presenti nell’ habitat naturale. Si svilupperà, comunica il Commissario Caltagirone, un punto di Educazione Ambientale che, in aderenza ai principi sostenibili ai quali ci riferiamo nella nostra programmazione, permetterà di realizzare progetti di educazione all’ambiente con particolare riferimento al contesto territoriale in cui si trova. Considerato un sito naturale di elevato pregio naturalistico, da tempo, l’area di Piano Zucchi necessita di una particolare attenzione nella gestione degli interventi diretti alla prevenzione, alla valorizzazione ed al risanamento di alcune zone. Solo con un’attenta gestione dei luoghi, si riuscirà a definire un
equilibrato rapporto turismo-ambiente, con effetti economici immediati. Sono certo, conclude Caltagirone che, Piano Zucchi sarà sicuramente un punto di approdo per i visitatori nel Parco ed un punto di partenza dal quale si dipartono incantevoli sentieri.

Fonte: www.madonielive.com






LA NOTA DEL DIRETTORE. TUTELA PARCO DELL'ETNA. ECCO GLI STRUMENTI PER IL CONTROLLO. E’ ESPRESSA VOLONTÀ ANCHE DEL’ISPETTORATO RIPARTIMENTALE DELLE FORESTE DI CATANIA MIGLIORARE LA SALVAGUARDIA DELL’AMBIENTE ED IL CONTROLLO, PREVENZIONE E REPRESSIONE DEI REATI AMBIENTALI



Dal sito catania.livesicilia.it

I Comuni si impegnano a inviare periodicamente, con cadenza semestrale al Parco un report contenente i dati utili al controllo.


CATANIA - Giovedì 27 febbraio 2020 è prevista, presso la sede del Parco, la consegna ai vari Comuni del Parco degli apparati fotografici, in comodato d’uso gratuito per la salvaguardia del Territorio dell’area protetta ed il controllo, prevenzione e repressione dei reati ambientali. L’Ente Parco dell’Etna, che ha nelle sue finalità la salvaguardia e protezione dell’ambiente naturale e la promozione dello sviluppo sostenibile con la qualità dell’ambiente, favorisce l’opportunità di sviluppare forme di collaborazione con enti ed associazioni che condividono l’obiettivo della tutela dell’Ambiente.

E’ espressa volontà dell’Ente Parco, dei Sindaci dei Comuni del Parco e del’Ispettorato Ripartimentale delle foreste di Catania migliorare la salvaguardia dell’ambiente ed il controllo, prevenzione e repressione dei reati ambientali mediante un sistema, diffuso in punti sensibili selezionati di foto trappole, la istallazione nel territorio di apparati fotografici di tipo foto trappole rappresenta uno strumento a supporto delle parti per il raggiungimento del fine comune della salvaguardia e tutela dell’ambiente.

Per le suddette finalità l’Ente Parco dell’Etna, i Comuni del Parco e l’Ispettorato Ripartimentale delle foreste di Catania hanno stipulato un Protocollo di Intesa con il quale: Il Parco dell’Etna si è impegnato ed ha acquistato un numero congruo pari n. 100 di foto trappole per la salvaguardia dell’ambiente, il controllo, prevenzione e repressione dei reati ambientali e a partire da giorno 27 febbraio consegnerà presso la sede del Parco ad ogni Comune del Parco che provvederanno a collocarli in collaborazione e con il supporto dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Catania, in aree sensibili all’interno dell’area di Parco dell’Etna interessate da abbandono di rifiuti o sottoposti a interventi di riqualificazione ambientale.

L’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Catania si impegna a fornire, attraverso i propri Distaccamenti, supporto e collaborazione nella individuazione delle aree di collocamento delle foto trappole, nelle attività di controllo e verifica nonchè delle conseguenti azioni e procedure di irrogazione delle sanzioni amministrative e, nel caso, di segnalazione di comportamenti illeciti sotto il punto di vista penale. I Comuni individueranno tre il proprio personale le figure per la gestione tecnica delle foto trappole in accordo e con il supporto dei singoli Distaccamenti forestali competenti.

I Comuni si impegnano a inviare periodicamente, con cadenza semestrale al Parco un report contenente i dati utili al controllo della qualità dell’ambiente.
Il Commissario Straordinario

27 Febbraio 2020

Fonte: catania.livesicilia.it






SCATTI DI ANZIANITÀ LAVORATORI FORESTALI. OTTIME NOTIZIE PER I LAVORATORI FORESTALI CHE VINCONO ANCORA. L'ASSOCIAZIONE ARTICOLOUNO RAGUSA ESPRIME GRANDISSIMA GIOIA E SODDISFAZIONE


Dalla pagina Facebook 
Del Presidente Associazione 
Articolouno Ragusa

Ottime notizie per i lavoratori forestali...Che vincono ancora..#evvaii

Dopo una lunga battaglia giudiziaria la Corte di appello di Catania sezione lavoro, ha pienamente confermato la sentenza di primo grado sulla vicenda degli scatti di anzianità (indennità professionale) in favore degli operai forestali a tempo determinato.
La Corte di Appello di Catania, con sentenza del 20.02.2020, ha riaffermato il principio di parità di trattamento tra OTI (operai a tempo indeterminato ed OTD(operai a tempo determinato) eliminando ogni discrimine tra le due categorie per cui ai forestali a tempo determinato compete il diritto agli scatti di anzianità lavorativa. L'Associazione Articolouno Ragusa che tra i primi aveva creduto in questa battaglia giudiziaria con il deposito di un rilevante numero di Ricorsi tutt oggi pendenti in primo grado esprime grandissima gioia e soddisfazione .#evvaiiii
Tommaso Fonte 
Presidente Associazione 
Articolouno Ragusa



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Scatti di anzianità ultime notizie. Catania, gli operai forestali vincono anche in appello, la regione condannata a pagare i lavoratori






GARANTITA L'EROGAZIONE DEI SALARI AI LAVORATORI DEL COMANDO CORPO FORESTALE DELLA SICILIA

Nella foto il Dott. Filippo Principato 
Direttore Generale del Comando Corpo Forestale


Ricevo e pubblico 
dalla Uila Uil di Palermo

I Servizi Ispettorati Ripartimentali delle Foreste stanno procedendo in queste ore con il pagamento delle spettanze dovute ai lavoratori a tempo indeterminato in servizio al Comando.
"Bisogna dare atto al dott. Filippo Principato, Direttore Generale del Comando Corpo Forestale, che fin da subito egli si è impegnato in prima persona per garantire anche nel 2020 la regolare retribuzione dei salari ai lavoratori forestali a tempo indeterminato in servizio al Comando", lo dichiara Giuseppe La Bua, Segretario Territoriale della Uila Uil di Palermo. "L'azione tempestiva del dott. Principato ha consentito non solo di liberare le risorse imputate alle retribuzioni dalla gabbia dell'esercizio provvisorio, ma ha evitato anche l'innesco di un duro conflitto sociale con il Sindacato confederale e con i lavoratori pronti a scendere in piazza", aggiunge Michelangelo Ingrassia, dell'Esecutivo Territoriale Uila Uil Palermo il quale ricorda che "a Principato si deve anche l'avvio di un percorso che garantisce una certa continuità alle retribuzioni nonostante  le criticità poste dall'applicazione del decreto legislativo 118/2011".
"Da menzionare anche - concludono La Bua e Ingrassia -  l'opera di quegli Ispettori Ripartimentali, a cominciare dal dott. Chiarelli, che hanno attenzionato e velocizzato l'attuazione di tutte le procedure necessarie per l'erogazione dei salari. Ci auguriamo che questo problema trovi definitiva soluzione con la Legge di riforma del settore".







CONSORZI DI BONIFICA TRA VIZI, VIRTÙ, IMMOBILISMO E TANTO ALTRO!

Ricevo e pubblico
dal Segretario Regionale 
Sifus Confali Consorzi Bonifica
Ernesto Abate

Dichiarazioni rilasciate a Sicrapress a seguito dell'audizione in Senato dello scorso 18 febbraio e dell'incontro avuto con il Direttore Generale Ing Fabio Bizzini e il Commissario dott Francesco Nicodemo, nella sede del Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale



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Consorzi Bonifica e irrigazione. Audizione al Senato dei rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali sulle problematiche concernenti i Consorzi di Bonifica e di irrigazione anche della Sicilia






SCATTI DI ANZIANITA' ULTIME NOTIZIE. CATANIA, GLI OPERAI FORESTALI VINCONO ANCHE IN APPELLO, LA REGIONE CONDANNATA A PAGARE I LAVORATORI


Ricevo e pubblico
dagli avvocati Francesca Greco ed Emilio Mascheroni

Dopo una lunga battaglia giudiziaria giustizia è stata fatta! Gli avvocati  Francesca Greco ed Emilio Mascheroni del foro di Catania hanno ottenuto, primi in Sicilia, piena conferma in appello della vittoria già ottenuta in primo grado sulla delicata vicenda degli scatti di anzianità (indennità professionale)  in favore degli operai forestali a tempo determinato. La Corte di appello di Catania, con sentenza del 20.02.2020, ha riaffermato il principio di parità di trattamento tra OTI ed OTD eliminando ogni discrimine tra le due categorie.

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Ringrazio vivamente gli avvocati per la preferenza e fiducia accordata.
Per informazioni e appuntamenti rispondono al numero 095/384801












UNA MANOVRA FONDATA 'SULLA FIDUCIA'. COSA PREVEDE LA FINANZIARIA. ALLA REGIONE MANCANO CIRCA TRECENTO MILIONI DI EURO. TAGLI DI 11 MILIONI PER I FORESTALI. IL BLOG: QUINDI È FINITA A TARALLUCCI E VINO LA RIFORMA DEL COMPARTO FORESTALE CON I DUE CONTINGENTI PER TUTTI?


Dal sito livesicilia.it

di Andrea Cannizzaro
Le risorse arriveranno dal Fondo pensioni e da nuove intese con Roma o saranno lacrime e sangue

PALERMO - Vale 202,2 milioni di euro ma per 193,8 la spesa è congelata e dipenderà da un minore contributo alla finanza statale che Roma dovrebbe concedere alla Regione. Gli 8,3 milioni rimanenti saranno destinati alla ricapitalizzazione delle partecipazioni regionali. La legge di stabilità approvata dal governo regionale è stata presentata all’Ars, dove gli uffici della presidenza stanno valutando la coerenza dei 66 articoli di cui si compone il testo di legge. Quella che arriva a Palazzo dei Normanni è una finanziaria omnibus che si occupa di concessioni governative, di Comuni, dei numerosi enti regionali e che propone alcune misure in favore della crescita e lo sviluppo economico.

Proprio fra le misure per la crescita il governo torna a mettere in campo quello che già l’anno scorso era stato definito come 'modello Portogallo': un’esenzione per nove anni dell'addizionale Irpef per chi si trasferisce in un comune siciliano con meno di 20mila abitanti. Le esenzioni dell'addizionale regionale dell’imposta sui redditi delle persone fisiche riguarderanno anche i soggetti beneficiari dei finanziamenti 'Resto al Sud'. In questo caso l’incentivo vale tre anni. Le agevolazioni alle imprese che si trasferiranno nelle Zes varranno invece per due anni.

Fra le misure a favore dei Comuni c’è la ripartizione di 10 milioni per quegli enti locali con una popolazione inferiore ai cinquemila abitanti. La misura viene introdotta come compensazione per un "riequilibrio" delle assegnazioni regionali in base ai cittadini amministrati. La legge di stabilità prevede poi il contributo quinquennale per le stabilizzazioni del personale precario, la possibilità di ricontrattualizzare personale a tempo determinato non riconfermato in altri enti e un contributo per le partorienti nelle isole minori.

Il disegno di legge propone la nascita di nuovi enti come l'Agenzia regionale per la promozione turistica e l'Agenzia regionale per le aree protette (Arap). Infine si prevede la nascita di una Fondazione in memoria di Sebastiano Tusa e la fruizione gratuita del patrimonio culturale della Regione nel giorno della sua morte. E ancora, previste iniziative in favore dello sport e delle società sportive, il rifinanziamento dei festival cinematografici di alto livello e di rassegne e premi vari, interventi per la valorizzazione delle sugherete demaniali, la creazione di un fondo di rotazione per la definizione delle pratiche per il condono edilizi e la stipula di una polizza assicurativa contro danni da responsabilità civile.

Come detto, però, ogni norma che prevede spesa ha come contraltare una riduzione di uscite dello stesso importo. La spesa è quindi congelata e sottoposta alla condizione che il contributo regionale alla finanza statale sia ridotto. Così se lo Stato non dovesse concedere la revisione del prelievo forzoso, che al momento vale oltre un miliardo, le uniche risorse che verrebbero spese sarebbero quelle per rimpinguare i capitali sociali delle Partecipate: 8,3 milioni.

Anche la bozza di bilancio varata dal governo è scritta "nelle more". E quindi l’intera manovra si basa ‘sulla fiducia’ che avvengano alcune condizioni. Stando all’articolo uno del ddl di bilancio, alla Regione mancano circa trecento milioni di euro che vengono trovati principalmente attraverso tagli lineari ai Comuni per 205 milioni su 339 milioni di euro stanziati, 11 milioni di tagli al fondo per i forestali, 42 milioni di sforbiciata dal fondo per garantire i percorsi di stabilizzazione e 23 milioni di spese in meno per il trasporto pubblico locale.

Da questi quattro grandi capitoli provengono, infatti, le risorse che il governo propone di accantonare per garantire l’equilibrio di bilancio. I conti sono alterati per via del disavanzo accertato lo scorso dicembre e delle minori entrate che si prevede si realizzeranno quest’anno e così occorre garantire la stabilità della Regione con risorse certe. Al momento sono solo tagli ma la ricetta è già contenuta nella legge: gli accantonamenti saranno scongiurati se si realizzeranno tre condizioni.

La prima è la cessione al Fondo pensioni dei regionali della partecipazione del Fiprs per un totale di 50,4 milioni. Alla fine dell’anno la Regione ha avviato il processo di cessione previsto durante il governo Crocetta e nei primi mesi del 2020 è stata nominata la commissione di valutazione degli immobili. Il valore base della partecipazione è stato calcolato in circa 23 milioni e alla commissione è stato lasciato il compito di trovare il valore reale che al momento è stimato a circa il doppio.

Altri 132 milioni dovrebbero arrivare da un nuovo accordo con lo Stato per un minore concorso da parte della Regione agli obiettivi di finanza pubblica e in particolare allo split payment. Infine, ulteriori cento milioni dovrebbero essere ricavati dalla minore compartecipazione al credito d’imposta da parte della Regione. I tagli ci sono, quindi, ma la volontà è quella di scongelarli grazie a nuovi accordi con il governo centrale. “A seguito del perfezionamento dei processi”, si legge infatti,nel testo di legge, la giunta provvederà al ripristino delle autorizzazioni di spesa.

Le more sotto cui giace il bilancio, non sono però terminate. Nell’attesa della parifica sul rendiconto 2019, saranno congelati altri cento milioni di spesa: 58,9 milioni destinati ai forestali e oltre 41 milioni fra quelli destinati al Trasporto pubblico locale. In questo secondo caso le risorse sono congelate in attesa. L'accantonamento in questo caso è pensato per dare copertura all'eventuale nuovo disavanzo che dovesse risultare dalla nuova parifica.

Infine c'è un accantonamento di 50 milioni provenienti dalle risorse per i forestali saranno imputati per coprire la spesa legata alle cause della Regione. Per liberare queste risorse il segretario generale e l'avvocato generale della Regione dovranno fare una ricognizione del contenzioso e accertare in quali c'è il rischio di soccombenza. Anche in questo caso, se le risorse accantonate non serviranno allora il governo regionale potrà ristabilire la spesa.

Il cammino della manovra è però appena iniziato e quelle che verranno saranno settimane di trattativa. C'è ancora un mese prima dello scadere dei novanta giorni previsti dall'accordo fra lo Stato e la Regione con cui è arrivato l'ok alla spalmatura del disavanzo in dieci anni. Le trattative sono in corso ma gli esiti sono tutti da verificare.
26 Febbraio 2020

Fonte: livesicilia.it







ECCO L'INTERROGAZIONE INTEGRALE DELL'ON. MARANO (M5S), IN MERITO ALL'UTILIZZO DEGLI OPERAI FORESTALI. CHIEDONO DI ANTICIPARE GLI AVVIAMENTI PER PREVENIRE GLI INCENDI


di Michele Mogavero
Ringrazio la Parlamentare Regionale del M5S Jose Marano, per aver risposto alla richiesta del Blog. La sua disponibilità e cortesia ci permette di conoscere in anteprima l'interrogazione presentata








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 Ecco alcuni roghi divampati 
dall’inizio del 2020 











AVVIAMENTI CONSORZIO DI BONIFICA. COMUNICAZIONE SULLA RIUNIONE DI IERI POMERIGGIO AL CONSORZIO DI BONIFICA .DELLA SICILIA ORIENTALE



Dalla pagina Facebook
FLAI CGIL Siracusa

Comunicazione sulla riunione di ieri pomeriggio al Consorzio di Bonifica della Sicilia Orientale.
Erano presenti, la Flai con il Segretario Regionale Filippo Romeo e il Segretario generale Tonino Russo, oltre alle altre organizzazioni sindacali di categoria confederali, il Commissario del Consorzio e il Direttore Generale.
Il direttore generale ha esposto il Cronoprogramma riguardante l'avviamento al lavoro dei lavoratori nei vari territori, 151isti, 101isti e 78isti.
Grosso modo si partirà:
- con i 151isti nella seconda metà del prossimo mese di aprile;
- con i 101isti a metà giugno;
- con i 78isti tra giugno e luglio.
Il commissario ha parlato della volontà di uniformare l'applicazione contrattuale con l'altro consorzio della Sicilia Occidentale.
Ha comunicato che presto saranno assunti i lavoratori a tempo indeterminato rientranti nella Legge 45/95 con lo sblocco del turn over.
Abbiamo ribadito con forza la necessità che con il turn over si vada oltre la 45/95, il commissario sarebbe dello stesso avviso ma vuole che il governo della Regione si assuma l'onere relativo.
Si è convenuto pertanto di sollecitare un incontro tra il sindacato, i due commissari e i due direttori generali dei due Consorzi, Sicilia Orientale e Occidentale, e l'assessore all'agricoltura, per fare chiarezza e assumersi ognuno le proprie responsabilità.
Vi terremo aggiornati.
Buona serata.






L'INTERVISTA. L'ECONOMIA SICILIANA TRAVOLTA DAL VIRUS. ARMAO: "ORA APPROVARE SUBITO IL BILANCIO"


Dal sito livesicilia.it

di Salvo Toscano
Dati preoccupanti per turismo e commercio. L'assessore: "Allo studio misure per aiutare le imprese"


Dal turismo all'agricoltura passando per il commercio, il coronavirus rischia di fare danni molto seri all'economia italiana. E la Sicilia non potrà non pagare il suo prezzo. Il governo regionale lo ha chiaro e sta vagliando delle misure straordinarie di sostegno alle imprese.


L'assessore all'Economia
Gaetano Armao dice che il grosso degli interventi spetteranno al governo nazionale, a partire da quelli sul fisco. E il quaderno delle doglianze in Sicilia è già fittissimo. La Coldiretti parla del 70 per centro di contatti e preventivi in meno rispetto al 2019 per gli agriturismi siciliani. Di un settanta-ottanta per cento di disdette ha parlato Confesercenti Sicilia. Tremano anche le agenzie di viaggio: balla un valore complessivo di 1 miliardo di euro che rischia di andare in fumo e 450 le imprese che potrebbero essere costrette a chiudere, il 45 per cento delle 1000 agenzie di viaggio operanti sull’Isola, secondo l'allarme di Assoviaggi e Fiavet. Anche Confcommercio e Confindustria hanno chiesto misure straordinarie.

“Gli effetti sull'economia non sono strettamente connessi al dato clinico ma si possono avere effetti dovuti agli effetti psicologici sui consumatori – dice Gaetano Armao -. È troppo presto per percepirli. Per esempio, quale sarà l'effetto sul turismo lo potremo capire tra mesi, perché se termina tra brevissimo questa epidemia bisogna capire se poi resterà una percezione negativa”.

Assessore, che impatto vi aspettate da quest'emergenza sui dati economici?

“Il Country report dell'Unione europea ha fissato la crescita per l'Italia allo 0,3 rivedendola al ribasso. E ci sono altre previsioni ance più basse. E non si tiene conto del virus in queste previsioni. La Banca d'Italia ci dice che gli effetti dell'epidemia vanno dallo 0,2 allo 0,4, quindi c'è il rischio di un azzeramento della crescita o di andare in recessione. Questo può deprimere ulteriormente le già esigue previsioni di crescita per l'economia siciliana, che erano dello 0,1”.

Può essere il colpo di grazia per la Sicilia?

“Le politiche che hanno aggravato il divario col Nord hanno già depresso l'economia del Mezzogiorno, c'è stata una degradazione inaccettabile dei diritti dei cittadini del Sud, basta pensare che i posti letto nella sanità disponibili ogni 100mia abitanti al Sud sono la metà rispetto al Nord”.

Questa epidemia rischia di aggravare ulteriormente il quadro.

“Sì, rischia di aggravare ulteriormente. Ci sono effetti diretti sia sull'economia siciliana, dal turismo all'export - si cominciano a manifestare effetti negativi sull'expot alimentare, basati sul nulla, per via di dinamiche irrazionali. E poi ci sono effetti di traino, essendo la nostra economa trainata dall'economia del Centronord. L'economia di Lombardia, Veneto e Emilia Romagna rappresenta il 40 per cento dell'economia nazionale, se si ferma questa locomotiva...”.

Cosa fare, allora?

“Mettere in campo una serie di misure per contrastare questa situazione. Già ci stiamo lavorando con il presidente Musumeci. Ma noi come Regione possiamo fare qualcosa, non quello che può fare lo Stato con interventi fiscali e sulla moratoria bancaria”.

Avete qualche idea di interventi possibili?

“Un'ipotesi di alleggerimento degli oneri finanziari per le imprese più esposte. Ma bisogna stare attenti a non aggiustare una cosa e sfasciarne un'altra. Il grosso degli interventi deve essere di matrice statale. Il presidente Musumeci ha già parlato col presidente Conte. Il nostro tessuto imprenditoriale è già molto fragile e rischia di azzerarsi. Un'altra cosa da fare c'è”.

Quale?

“La cosa che si può fare è approvare il bilancio prima possibile, questo significa liberare spesa ed è una priorità. Già i documenti finanziari sono all'Assemblea. Martedì pomeriggio è fissata la discussione sul Documento di economia e finanza e poi si passerà ai documenti finanziari”.

C'è stato troppo allarmismo a suo modo di vedere su questa epidemia?

“Di questioni concernenti l'epidemia parla il presidente. Certo, le misure che si dovevano prendere erano necessarie ma bisogna non trasmettere una percezione non eccessivamente negativa. La situazione è complessa ma se restiamo compatti ne verremo fuori”.
28 Febbraio 2020

Fonte: livesicilia.it







MADONIE: NASCE IL “COMITATO IMPEGNO CIVILE”. PRIMO INCONTRO IL 14 MARZO


Dal sito www.castelbuonolive.com

Ringrazio l'amico Pino Di Gesaro di Isnello
per la segnalazione

27 FEBBRAIO 2020
«Dei fatti maturano nell’ombra, perché mani non sorvegliate da nessun controllo tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora. E quando i fatti che hanno maturato vengono a sfociare, e avvengono grandi sventure storiche, si crede che siano fatalità come i terremoti. Pochi si domandano allora: “se avessi anch’io fatto il mio dovere di uomo, se avessi cercato di far valere la mia voce, il mio parere, la mia volontà, sarebbe successo ciò che è successo?”»

Antonio Gramsci (da L’indifferenza è il peso morto della storia, 1917)

È con questo spirito che sulle Madonie vogliamo avviare un percorso di consapevolezza sulle questioni che riguardano la civitas. La gestione amministrativa di una comunità è un impegno gravoso in capo alla classe politica. Ma, per quanto i nostri rappresentanti politici portino avanti questo impegno con senso di responsabilità, la società civile non può abdicare al dovere di partecipare alle scelte che vengono operate ed esercitare un controllo attivo e fattivo.

Alla luce del rinnovato interesse dell’attuale governo per la questione dell’abbandono del SUD, che sta depauperando i nostri territori delle più vivaci intelligenze giovanili, vogliamo favorire un’ampia riflessione sulla programmazione di interventi del Piano per il Sud, recentemente presentato dal premier Conte e dal ministro Provenzano, che a breve avranno un impatto significativo anche sulle Madonie.

Oggi non si può più pensare ai territori come sportelli finali di una programmazione decisa in ambiti ristretti; essa deve invece partire dal basso, attingendo alla ricchezza del patrimonio sociale, culturale e ambientale dei territori stessi. Una programmazione territoriale ma mai campanilistica, legata alle peculiarità locali ma mai provinciale, secondo una visione che sappia tenere nella giusta considerazione i processi globali, per guidarli dalla base piuttosto che esserne sovrastata.

È con questo scopo che è stato costituito il “Comitato di impegno civile”, un gruppo di individualità – ciascuna delle quali con la propria storia politica e sociale, ma al di fuori di ogni schieramento politico – che intende rifuggire dal pensiero unico e vuole riportare il dibattito nella pubblica piazza da cui la società civile si è, purtroppo, progressivamente allontanata. Ora, se i sindaci sono in trincea quotidianamente, lo deve essere a maggior ragione la società civile che non può e non deve aspettare che le decisioni vengano calate dall’alto. Essa è invece chiamata a svolgere un ruolo incisivo applicando intelligenza critica e intelligenza propositiva.

Riteniamo fondamentale costruire “un luogo”, un centro culturale, un co-working, in cui gli innovatori dei centri marginali possano ritrovarsi per scambiare idee, con l’obiettivo di porsi come dei veri e propri corpi intermediari tra istituzioni e cittadini, per riempire quel vuoto che si è determinato nel tempo.

Il “Comitato di impegno civile” intende farsi promotore della costruzione di un forum di associazioni e individui che, a vario titolo e con diverse competenze, possano riunirsi e, attraverso lo studio e il confronto con esperti e con le comunità locali, possano dare un contributo dal basso per favorire la circolazione delle conoscenze e per spronare la rappresentanza politica a mettere in atto strategie illuminate per cambiare il destino delle Madonie, insieme col destino del Sud.

Il primo incontro si terrà sabato 14 marzo, alle ore 16.00, nella sede di Palazzo Bonomo a Caltavuturo. Auspichiamo un’ampia e propositiva partecipazione.

COMITATO DI IMPEGNO CIVILE
Vincenzo Allegra, Castelbuono
Anna Maria Cangelosi, Castelbuono
Gioacchino Cannizzaro, Castelbuono
Salvatore Cassisi, Polizzi Generosa
Pino Di Gesaro, Isnello
Pino Di Martino, Castellana
Giuseppe Dino Petralia Sottana
Domenico Giannopolo, Caltavuturo
Carmelo Giunta, Gangi
Ignazio Maiorana, Castelbuono
Stefano Marabeti, Polizzi Generosa
Marcello Panzarella, Cefalù
Pietro Polito, Petralia Sottana
Mario Sottile, Castelbuono
Roberto Sottile, Caltavuturo

Fonte: www.castelbuonolive.com






27 febbraio 2020

FORESTALI, FIGUCCIA: "CONTRO I PUPARI CHE OFFENDONO DA 30 ANNI 19 MILA ANIME"


Ricevo e pubblico
dall'On. Figuccia

"In un coacervo di incertezze che attanagliano il comparto forestale, urge sapere quando verranno avviati i lavoratori della manutenzione ordinaria considerate le somme già allocate in bilancio, se per i lavoratori del comparto antincendio verranno rispettate le previsioni di avviamento stabilite dalla legge - a dirlo è Vincenzo Figuccia deputato dell'Udc all'Ars e leader del Movimento Cambiamo la Sicilia che prosegue - urge altresì conoscere quale sia la posizione del Governo Regionale a fronte delle procedure di infrazione intraprese per la conversione dei contratti a tempo indeterminato, nonché gli effetti delle pronunce di alcuni tribunali in ordine all’indennizzo per la reiterazione dei contratti a tempo determinato.
Sappiamo infatti come il tribunale di Ragusa, con sentenza n. 3189/2019 ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno per “abusiva reiterazione dei contratti a termine” perpetrato verso i lavoratori forestali motivo per il quale la Regione dovrà pagare dieci mensilità ai ricorrenti.
Un caos nel quale resta indispensabile accelerare l’iter di riforma del comparto, sanare eventuali contenziosi ed assicurare certezze lavorative a tutti i lavoratori forestali della Regione, condizione che può realizzarsi solo attraverso un percorso di stabilizzazione.
Da oltre 30 anni certi pupari della politica offendono profondamente l’onorabilità di 19 mila forestali, senza aver mai avuto un sussulto di dignità per riconoscere a queste anime l’elementare diritto alla vita ed al lavoro che spetta a tutti gli esseri umani. Io - conclude - mi batterò contro ogni forma di sopruso e per le loro sacrosante rivendicazioni".







"ABUSO DI CONTRATTI A TERMINE". COMUNE DI CASTELDACCIA CONDANNATO. AVEVA ASSUNTO CON CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO UNA VENTINA DI DIPENDENTI, A PARTIRE DAL 2011, CONTRAVVENENDO ALLE DISPOSIZIONI NORMATIVE IN TEMA DI CONTRATTAZIONE E SUPERANDO LE 36 MENSILITÀ


Dal sito livesicilia.it

La sentenza del tribunale di Termini Imerese

PALERMO - Aveva assunto con contratti a tempo determinato una ventina di dipendenti, a partire dal 2011, contravvenendo alle disposizioni normative in tema di contrattazione e superando le 36 mensilità senza che tali contratti venissero trasformati a tempo indeterminato. Per tale ragione il Comune di Casteldaccia è stato condannato dal Tribunale di Termini Imerese a risarcire i dipendenti con l’equivalente di 12 mensilità.

“La decisione non ci sorprende. Per giurisprudenza consolidata qualsiasi cittadino che abbia lavorato per più di tre anni alle dipendenze di un Ente pubblico, attraverso contratti a tempo determinato, ha diritto ad avere un risarcimento economico pari almeno ad un anno di stipendio. In Sicilia e in Italia sono migliaia le persone che si trovano in una situazione simile e che possono essere tutelate". A dichiararlo gli avvocati Francesco Leone, Simona Fell e Chiara Campanelli dello studio legale Leone-Fell che hanno assistito i dipendenti del comune di Casteldaccia. "Il rispetto delle regole è fondamentale, ancor più in tema di tutela dei lavoratori. Quando è un’amministrazione pubblica a contravvenire a tali regole il danno non è solo nei confronti dei propri dipendenti, ma anche di tutta la comunità perché non si può pretendere il rispetto delle regole quando è l’ente pubblico stesso a contravvenirle. Anche questa volta abbiamo lavorato per tutelare i diritti di chi, con perizia e dedizione ha prestato servizio per la comunità, ma non ha ottenuto pari trattamento. Ci auguriamo che questa vittoria possa servire da monito per tutte le amministrazioni pubbliche che, negli ultimi anni, hanno abusato della contrattazione a tempo determinato, in barba alle regole e a danno dei propri dipendenti”.

Il decreto legislativo n.368/2001, con gli art. 4 e 5, disciplina proroga e successione dei contratti; tali disposizioni sono “dirette per l’appunto a contrastare l’abusivo ricorso al contratto a termine come richiesto dalla clausola 5 dell’accordo” (SU n. 5072/16). “Da una parte l’art. 4 ha previsto che il termine del contratto a tempo determinato può essere, con il consenso del lavoratore, prorogato quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a tre anni” e, comunque, per una sola volta e a condizione che la proroga sia determinata da ragioni oggettive riferibili alla stessa attività lavorativa per la quale il contratto è stato stipulati a tempo determinato. “Da ultimo è stata introdotta la durata complessiva del rapporto a termine che non potrà essere superiore ai tre anni e il cui superamento costituisce un chiaro indice della fattispecie dell’abuso”.

E come precisato anche dalla Corte di Cassazione in casi analoghi “l’abusivo ricorso al contratto a termine è fonte di danno risarcibile per il lavoratore che abbia reso la sua prestazione lavorativa in questa condizione di illegalità”. Pertanto, i giudici del tribunale del lavoro di Termini Imerese hanno dichiarato “illegittimo il termine apposto ai contratti indicati in motivazione e, per l’effetto, condannato il comune di Casteldaccia a corrispondere a ciascuno dei ricorrenti, a titolo di risarcimento danni, una somma pari a 12 mensilità dell’ultima retribuzione globale di fatto, oltre interessi come per legge”.
26 Febbraio 2020 

Fonte: livesicilia.it





“VITTORIA DI FAI-FLAI-UILA SICILIA IN DIFESA DI MIGLIAIA DI BRACCIANTI. L’INPS RICONOSCE IL DIRITTO ALLA RATEIZZAZIONE DEI CONTENZIOSI”


Ricevo e pubblico
dalla Segreteria Regionale
Uila Sicilia

Comunicato stampa


27/02/2020 
“Fai-Flai-Uila Sicilia con la loro diffida legale all’Inps hanno ottenuto per migliaia di braccianti siciliani il riconoscimento del diritto alla rateizzazione dei contenziosi. Il prelievo, comunque, non potrà essere superiore a un quinto dell’indennità per disoccupazione agricola. Abbiamo vinto, malgrado la diffidenza di molti, una battaglia di civiltà che chiude un periodo di pesantissimi e immotivati salassi ai danni dei lavoratori e delle loro famiglie”. Lo affermano i segretari generali di Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil Sicilia Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino che spiegano: “In modo unilaterale e difforme dalle norme in vigore, l’ente aveva ultimamente trattenuto l’intera somma: una pratica scorretta, stando a quanto riconosciuto in queste ore dalla direttrice generale del Servizio centrale, Gabriella Di Michele, con un avviso inviato a tutte le sedi territoriali. Adesso, come richiesto dalle organizzazioni sindacali, sarà trattenuto un quinto di quanto indebitamente corrisposto per prestazioni previdenziali a sostegno del reddito”. 

Nella sua nota la direttrice generale sottolinea che “si dovrà procedere al recupero mediante trattenuta su prestazione in corso di pagamento” ma ciò “deve essere contenuto nei limiti del quinto della prestazione da calcolare sul totale dei trattamenti in godimento, al lordo delle ritenute fiscali”. Il documento precisa che la rateizzazione è consentita su domanda dell’interessato solo per debiti superiori 100 euro e che le rate mensili correnti non possono essere di importo inferiore a 60 euro, fatta salva la rata finale”. Si ricorda, altresì, che la durata massima varia da 24 a 72 mensilità a seconda del tipo di indebito.

Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino esprimono soddisfazione ma ricordano come “il confronto con l’Inps non è ancora concluso, perché i braccianti agricoli delle cosiddette cooperative senza terra attendono ancora di essere inquadrati per ciò che sono: braccianti agricoli, appunto!”. Fai-Flai-Uila, come ribadito in occasione della recente assemblea a Biancavilla con i lavoratori della coop etnea “L’Edera”, sono pronti a “ogni azione legale perché dopo sette mesi dall’incontro con i vertici dell’Istituto di previdenza non sono stati ancora mantenuti gli impegni”. “Rivendichiamo equità e rispetto – spiegano le organizzazioni sindacali – per lavoratori che rischiano il paradosso di essere trattati diversamente dai loro colleghi di altre aziende, pur svolgendo le stesse mansioni. Siamo in presenza di una evidente violazione di legge. La norma, infatti, prevede che si considerino lavoratori agricoli dipendenti gli operai assunti a tempo indeterminato o determinato anche da imprese non agricole, se addetti alla raccolta di prodotti agricoli nonché all’attività di cernitura, pulitura e imballaggio dei prodotti ortofrutticoli purché connessa a quella di raccolta”.






COMUNICATO STAMPA DELLE SEGRETERIE PROVINCIALI DI FAI, FLAI E UILA SIRACUSA: “SI INIZIA CON LE ASSUNZIONI NELLA MANUTENZIONE A PARTIRE DA METÀ MARZO NEL TERRITORIO SIRACUSANO”



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Flai Cgil Siracusa

Incontro proficuo quello svolto nella sede dell’ex Azienda Foreste Demaniali di Siracusa tra le OO.SS. di categoria Flai, Fai e Uila e il Dirigente del Servizio per il Territorio dottore Giancarlo Perrotta.
Quest’anno, l’inizio dell’anno silvo colturale per le aree demaniali e boscate della provincia, vedrà il periodo presunto di metà Marzo con ingresso nei Cantieri per circa 160 Lavoratori appartenenti ai Contingenti dei 151nisti, 101nisti e 78ttisti, comprendenti Braccianti Agricoli e alcuni Specializzati come Capi Squadra e Motodecespugliatoristi.
Questo il risultato principale dell’incontro di inizio anno tra i Rappresentanti Sindacali e la Direzione dell’Azienda Foreste.
Alcuni progetti dell’anno 2019, hanno avuto delle somme spendibili già da subito, ci ha detto il dottore Perrotta pertanto, possono partire tra breve un quantitativo di Lavoratori per poter espletare circa 25 giorni lavorativi.
Gli stessi Lavoratori, presteranno la loro opera per effettuare diradamento e spalcatura nei Demani per arrivare presumibilmente a metà Aprile, periodo in cui si potrebbe procedere ad iniziare con i lavori di viali parafuoco, secondo le indicazioni che sono pervenute dal superiore Dipartimento Regionale ed altresì, si lavorerà anche negli alvei fluviali e nelle aree archeologiche; in questa seconda fase lavorativa, si prevede di immettere a lavoro tutti i Lavoratori non assunti nei 3 Contingenti, per effettuare un turno di circa 51 giornate, ovviamente con le risorse valide per i viali parafuoco e altro.
Se questi impegni saranno eseguiti nel dettaglio, affermano Domenico Bellinvia, Sergio Cutrale e Gianni Garfì, saremo di fronte ad una stagione di prevenzione che preserverà il rischio di incendi e quindi, le aree saranno protette mentre gli alvei fluviali e le aree archeologiche, potranno essere manutenzionate di pari passo.
Un’idea progetto davvero brillante quella del Dirigente siracusano che se sarà fattibile, darà lustro agli stessi Lavoratori e ai territori dell’intera provincia.
Altresì, ci è stato comunicato che a breve inizieranno le prove d’arte per quanti hanno avanzato manifestazione d’interesse per essere adibiti ai cancelli di ingresso nelle aree atteezzate, riserve e luoghi di particolare interesse boschivo; una volta ultimate le prove d’arte, individuati i Lavoratori tra gli assunti, gli stessi saranno formati e assegnati alle località che la direzione lavoro stabilirà, a cui verranno forniti indumenti identificativi adatti al servizio da svolgere e questa operazione, sarà una novità per la nostra provincia.
Strascichi invece per le spettanze degli Ltd e Lti che ancora tardano ad essere elargite: Perrotta ci ha comunicato che sta attendendo il via libera dal Dipartimento e verosimilmente, entrambe le categorie che sono ancora ferme a Dicembre 2019, potrebbero ricevere quanto dovuto entro fine Marzo.


Siracusa lì, 26 Febbraio 2020 Firmato:
Domenico Bellinvia – Segretario Provinciale Flai – Cgil
Sergio Cutrale – Segretario Provinciale Fai – Cisl
Gianni Garfì – Responsabile Provinciale Uila – Uil per il settore Forestale