27 febbraio 2020

“VITTORIA DI FAI-FLAI-UILA SICILIA IN DIFESA DI MIGLIAIA DI BRACCIANTI. L’INPS RICONOSCE IL DIRITTO ALLA RATEIZZAZIONE DEI CONTENZIOSI”


Ricevo e pubblico
dalla Segreteria Regionale
Uila Sicilia

Comunicato stampa


27/02/2020 
“Fai-Flai-Uila Sicilia con la loro diffida legale all’Inps hanno ottenuto per migliaia di braccianti siciliani il riconoscimento del diritto alla rateizzazione dei contenziosi. Il prelievo, comunque, non potrà essere superiore a un quinto dell’indennità per disoccupazione agricola. Abbiamo vinto, malgrado la diffidenza di molti, una battaglia di civiltà che chiude un periodo di pesantissimi e immotivati salassi ai danni dei lavoratori e delle loro famiglie”. Lo affermano i segretari generali di Fai Cisl-Flai Cgil-Uila Uil Sicilia Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino che spiegano: “In modo unilaterale e difforme dalle norme in vigore, l’ente aveva ultimamente trattenuto l’intera somma: una pratica scorretta, stando a quanto riconosciuto in queste ore dalla direttrice generale del Servizio centrale, Gabriella Di Michele, con un avviso inviato a tutte le sedi territoriali. Adesso, come richiesto dalle organizzazioni sindacali, sarà trattenuto un quinto di quanto indebitamente corrisposto per prestazioni previdenziali a sostegno del reddito”. 

Nella sua nota la direttrice generale sottolinea che “si dovrà procedere al recupero mediante trattenuta su prestazione in corso di pagamento” ma ciò “deve essere contenuto nei limiti del quinto della prestazione da calcolare sul totale dei trattamenti in godimento, al lordo delle ritenute fiscali”. Il documento precisa che la rateizzazione è consentita su domanda dell’interessato solo per debiti superiori 100 euro e che le rate mensili correnti non possono essere di importo inferiore a 60 euro, fatta salva la rata finale”. Si ricorda, altresì, che la durata massima varia da 24 a 72 mensilità a seconda del tipo di indebito.

Pierluigi Manca, Tonino Russo e Nino Marino esprimono soddisfazione ma ricordano come “il confronto con l’Inps non è ancora concluso, perché i braccianti agricoli delle cosiddette cooperative senza terra attendono ancora di essere inquadrati per ciò che sono: braccianti agricoli, appunto!”. Fai-Flai-Uila, come ribadito in occasione della recente assemblea a Biancavilla con i lavoratori della coop etnea “L’Edera”, sono pronti a “ogni azione legale perché dopo sette mesi dall’incontro con i vertici dell’Istituto di previdenza non sono stati ancora mantenuti gli impegni”. “Rivendichiamo equità e rispetto – spiegano le organizzazioni sindacali – per lavoratori che rischiano il paradosso di essere trattati diversamente dai loro colleghi di altre aziende, pur svolgendo le stesse mansioni. Siamo in presenza di una evidente violazione di legge. La norma, infatti, prevede che si considerino lavoratori agricoli dipendenti gli operai assunti a tempo indeterminato o determinato anche da imprese non agricole, se addetti alla raccolta di prodotti agricoli nonché all’attività di cernitura, pulitura e imballaggio dei prodotti ortofrutticoli purché connessa a quella di raccolta”.






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