31 luglio 2022

VOLONTARI DEL PARCO DELLE GROANE IN MISSIONE ANTINCENDIO IN SICILIA


Dal sito www.ilnotiziario.net

29 Luglio 2022
Volontari di Protezione Civile Aib (Attività antincendio boschivo) del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea sono partiti per una missione antincendio alle volte della Sicilia.

Uomini e mezzi hanno lasciato questa mattina la sede del Parco a Solaro per raggiungere l’isola. 

La squadra, con a capo Gianmarco Bartesaghi, è composta da Gianni Lucchini, Giorgio Fontana e Paolo Ventura. Grazie a due veicoli fuoristrada attrezzati per l’antincendio boschivo raggiungerà in giornata il porto di Livorno e quindi Palermo.

Destinazione finale dei volontari sarà Pergusa, località in provincia di Enna purtroppo più volte finita al centro delle cronache proprio per l’emergenza incendi. Molti ricorderanno infatti i drammatici roghi della scorsa estate.

La missione partita dalla sede del Parco delle Groane, nell’ex polveriera di Solaro, si colloca nell’ambito del Gemellaggio Aib 2022 tra Regione Lombardia e Regione Sicilia. La Protezione Civile del Parco, che fa parte della colonna mobile regionale sarà impegnata dal 30 luglio al 14 agosto su due turni. Dopo la prima settimana è infatti previsto il cambio con una nuova squadra di volontari, altre quattro persone.


Missione antincendio in Sicilia per i volontari del Parco delle Groane 

Per il Parco delle Groane si tratta della prima missione in Sicilia dopo diversi anni. Nell’estate 2021 i volontari avevano invece preso parte alla collaborazione instaurata tra la Protezione Civile della Provincia di Como e la Regione Calabria.

Si tratta di un importante riconoscimento per gli uomini del Parco che anche negli ultimi mesi sono stati più volte impegnati direttamente sul territorio per una serie di roghi con pochi precedenti.

Incendi acuiti dal lungo periodo di siccità che ha interessato tutta l’area delle Groane e della Brughiera briantea. Situazione che si spera, grazie alle ultime precipitazioni, possa ora migliorare. La sorveglianze e gli interventi sono comunque garantiti al 100% anche durante la missione in Sicilia grazie al buon numero di volontari Aib che hanno dato disponibilità per l’estate.

“Una simile missione fuori regione per i nostri volontari è sicuramente per noi motivo di orgoglio – commenta il direttore del Parco delle Groane, Mario Roberto Girelli, che ha salutato la squadra in partenza anche a nome del presidente Emiliano Campi e del consiglio di gestione – Si tratta di un riconoscimento dell’eccellenza del nostro servizio antincendio boschivo, che i nostri uomini garantiscono ogni giorno all’interno del Parco.

Un riconoscimento dato sia da Regione Lombardia, sia dalla Protezione Civile a livello nazionale. Il dialogo e il confronto con altre realtà è inoltre sempre positivo e occasione di crescita. Così come intervenire su scenari diversi, con le loro peculiarità, ed entrare in contatto con emergenze che oggi sembrano distanti, ma che con il cambiamento climatico si potrebbero presentare anche nel Nord della Lombardia. Lasciatemi ringraziare infine i nostri volontari che hanno risposto ancora una volta presente e chi, dall’interno del Parco, ogni giorno svolge in silenzio un prezioso lavoro di coordinamento, come il nostro Fabio Figliuolo e tutti i nostri collaboratori” conclude Girelli.





LA LETTERA. AUTERI AI FORESTALI DI SORTINO: “SONO STATO E CONTINUERÒ A ESSERE AL VOSTRO FIANCO PER DARE VOCE A TUTTI”


Dal sito www.siracusanews.it

29 Luglio 2022
"Io credo che la politica (quella vera, fatta di impegni che si rispettano, di progetti precisi e concreti) debba stare al fianco di tutti voi, lavoratori del comparto forestale"

Durante l’anno quasi dimenticati da chiunque, d’estate diventano importanti, forse fondamentali per prevenire gli incendi boschivi e dare manforte ai Vigili del Fuoco chiamati all’azione immediata. È per questo che Carlo Auteri, candidato alle prossime elezioni regionali con Fratelli d’Italia e consigliere comunale a Sortino, ha deciso di scrivere una lettera agli operatori e alle operatrici del comparto forestale della provincia di Siracusa, con particolare riferimento a quelli di Sortino: “la mia non è piaggeria – spiega – non sono mancato prima spuntando oggi dal nulla ma ci sono sempre stato e vorrei solo chiarire che ci sono per la mia città”. Ecco la lettera:

“Sono sortinese, come voi. E, come voi, vivo a Sortino con la mia famiglia. Vivere nel luogo della mia memoria, dei miei affetti e delle amicizie più care è stata una delle scelte migliori di tutta la mia vita. Rimanere nel luogo delle mie radici è – per me – una gioia e, al tempo stesso, un impegno. Un impegno personale, preso nei confronti di me stesso e della comunità nella quale io vivo, e nella quale vivono mia moglie e mia figlia. Restituire, in maniera concreta, con fatti e proposte tangibili, un po’ dell’amore che ho ricevuto da queste strade, da queste piazze, da queste pietre.

Un luogo che, per il resto della Sicilia, rimane solo un piccolo paese, ma che invece, per noi, è sinonimo di “casa”. Credo di essere uno dei pochi sortinesi candidato all’Assemblea Regionale;  almeno in tempi recenti (forse persino l’unico: ma vado a memoria). Ed è, questo, un piccolo fatto a suo modo “storico”, per il nostro Comune. Un sortinese che possa dare  voce ai bisogni, alle esigenze, alle richieste degli altri sortinesi. Che viva il suo territorio, appunto come una “casa”, ma che possa ottenere – al tempo stesso – un’attenzione reale, nella più grande casa dei siciliani tutti: il nostro Parlamento. C’è una Sicilia fatta di piccole cose, di uomini semplici, di responsabilità e impegno. Una Sicilia lontana dalla luce dei riflettori, lontana dalle passerelle, distante dai salotti buoni frequentati dai ricchi e dai potenti. È la Sicilia della dignità: la Sicilia migliore.

Noi crediamo, io credo, che la politica debba averne tutto il senso, di questa dignità. Che debba comprenderla. Stare al fianco di questa umanità semplice ma fondamentale. Io credo che i lavoratori forestali siano l’esempio migliore di questa Sicilia, bella e dignitosa. Nella nostra Sortino e nel resto della nostra terra. Il miglior esempio per l’impegno, per il contributo, per il ruolo strategico nella difesa e nella tutela del nostro patrimonio naturale. Delle nostre foreste, della nostra inimitabile “macchia mediterranea”. Delle nostre campagne e dei nostri paesaggi. Io credo che la politica (quella vera, fatta di impegni che si rispettano, di progetti precisi e concreti) debba stare al fianco di tutti voi, lavoratori del comparto forestale. Per dialogare e programmare; per dirimere vecchie questioni mai affrontate seriamente, per rilanciare competenza e scrivere strategie. Perché esiste il lavoro – che è argomento sacro e indiscutibile – e perché questo lavoro va garantito e articolato al meglio delle possibilità di ognuno.

Occorre che tutti facciano la propria parte, però: istituzioni, organizzazioni sindacali, dipartimenti, singole persone. Occorre che tutti noi facciamo la nostra parte. Con impegno e cautela: perché nelle vostre mani c’è il benessere di ciascuno. Benessere dell’anima, nella meraviglia della nostra inarrivabile Natura; e benessere materiale: nel paesaggio, nel turismo, nell’ attrattiva. Io inizio con queste parole semplici. Non posso stringere personalmente le vostre mani, una a una, perciò lo faccio in maniera virtuale. Sono stato e continuerò a essere al vostro fianco. Un sortinese come tanti, per dare voce a tutti: l’impegno di un amico. Ecco perché credo che questa mia candidatura, questo piccolo fatto “storico”, sia più che un semplice dato statistico. Io credo sia un’opportunità. Una potenziale risorsa. Sarebbe bello non venisse sprecata”. 

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UGL, GIUSEPPE SENIA É IL NUOVO REGGENTE PROVINCIALE AGRICOLI E FORESTALI TRAPANI. INSIEME A FRANCO ARENA HA INCONTRATO L'ASSESSORE REGIONALE TONI SCILLA PER PORTARE AVANTI LE ISTANZE DEI FORESTALI


Dal sito www.primapaginatrapani

Claudia Parrinello 30 Luglio 2022
Insieme a Franco Arena ha incontrato l'assessore regionale Toni Scilla per portare avanti le istanze dei forestali

Giuseppe Senia é il nuovo reggente provinciale Agricoli e forestali Trapani ed è già a lavoro per organizzare al meglio la sua segreteria e il Direttivo. Intanto, in questi giorni, sono stati diversi gli incontri di carattere istituzionale con diversi enti del territorio. Tra questi l'Ufficio Provinciale del lavoro. "Sono stato ricevuto - afferma Senia - insieme al segretario Provinciale Ugl,  Mario Parrinello dal Dott. Gianrizzo che ringrazio per la sua disponibilità. È stato un incontro di presentazione delle parti dove da oggi si apre una grande sinergia. Adesso si aspettano le convocazioni dell’Azienda Forestale di Trapani e dell’Ispettorato Forestale di Trapani, i due prossimi passaggi, prima delle dovute ferie del settore".


Nei giorni scorsi Giuseppe Senia, insieme al segretario regionale dell’Ugl agricoli e forestali Sicilia Franco Arena, ha incontrato - in assessorato Agricoltura a Palermo -  l’Assessore dell’agricoltura Scilla e Mario Candore, Dirigente Generale Dipartimento sviluppo rurale. Nel corso dell' incontro sono stati affrontati diversi temi tra cui la riforma forestale il cui testo sarà, rassicura l’assessore, in commissione bilancio probabilmente da martedì prossimo per iniziare l’iter di discussione. È stata chiesta l’applicazione del nuovo CCNL dei lavoratori idraulico forestali e sono stati sollecitati i pagamenti delle mensilità pregresse dei lavoratori forestali in particolare in alcuni distretti della provincia di Trapani dove si attende ancora le mensilità di aprile, maggio e giugno ed è stato comunicato che lo stop è dovuto a problemi tecnici legati alle perizie e che a breve saranno risolti.



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INCENDI. LA SICILIA BRUCIA, IN TUTTA L'ISOLA OLTRE SETTANTA ROGHI

Incendi, foto d'archivio

Dal sito gds.it

30 Luglio 2022 
Sono stati oltre 70 gli incendi in Sicilia in una torrida giornata di caldo afoso. Vigili del fuoco, forestali e protezione civile sono stati impegnati in decine di fronti.

Centinaia di ettari di vegetazione in fiamme: un film già visto ma atteso. La Protezione civile siciliana aveva diramato un allerta meteo proprio per la giornata di oggi 30 luglio, prevedendo  ondate di calore che aumentano il rischio incendi.

Sul fronte incendi era stato diramato il  livello di allerta 3, dunque alto, nelle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna.

A Palermo gli incendi sono divampati in contrada Farra a Mezzojuso, a Lercara Friddi e Prizzi. Ad Agrigento roghi a Burgio in contrada Scririnda, in contrada Businé nel capoluogo, in contrada Aldolino a Bivona, e nella zona della Mortilla a Cattolica Eraclea, in contrada Finocchio a Cianciana e in contrada Guadabasso a Sciacca.

Nel catanese in contrada Fontanazza a Licodia Eubea, San Mauro a Caltagirone, in contrada Cucchi a Mazzarrone, in contrada Timpone ad Adrano, a San Gregorio di Catania, in contrada Dagala del Re e a Santa Venerina.
Nel nisseno vegetazione in fiamme a Campofranco, a Mazzarino nella zona di Lago Disueri, e a Mazzarino in contrada Alzacuda. Nel messinese roghi a Caselvecchio Siculo in contrada Fedarechi, nel capoluogo a Malo Passo, a Pettineo in contrada Stranghi.
Nel siragusano a Palazzolo Acreide a Fontana Bibbino mentre nel ragusano ad Acate in contrada Dirillo e nel trapanese a Gibellina in contrada le Montagnole e a Salemi in contrada Sette Soldi.

© Riproduzione riservata

Fonte: gds.it




29 luglio 2022

ONORE


di Antonino Lomonaco 
(nella foto, LTI di Linguaglossa (CT)

Certo che mi manca l'intervento diretto contro le fiamme negli incendi boschivi! Malgrado la fatica immane, i rischi a cui ci si espone, il fumo, le falle nell'organizzazione, le innumerevoli delusioni provenienti dalle istituzioni che avrebbero dovuto tutelarci... per continuare a tutelare i territori e i loro ambienti cioè a dire: il nostro stesso benessere di civilizzati.
Mi manca l'intesa con i compagni nella lotta contro la distruzione ed il pericolo più diretto, dove non vi è spazio per la finzione in quel che si fa e, di fronte a quel pericolo, non si può far a meno di essere veri, innanzitutto con sé stessi, perché in quelle operazioni feroci non c'è spazio per la simulazione.
Ecco l'avventura che riempie i nostri cuori ed il senso di utilità in quelle nostre azioni. Purtroppo un senso che sfugge a chi avrebbe avuto, ed ha, il compito di amministrare e decidere il destino dei territori e delle genti che vi vivono, pur di fronte ad un cambiamento climatico sempre più evidente che, senza equivoco, fa inaridire ormai anche i boschi alpini o scandinavi o canadesi, dove adesso, come anni addietro solo in Sicilia, mani criminali appiccano disastrosi incendi. E dire che allora, giornalisti e opinionisti senza arte ne parte ci indicavano addirittura come causa ed origine di quei roghi, senza tener conto che la Sicilia sia la regione più a sud d'Italia e che si trascina dietro, da troppo tempo, dei disastri etici, sociali ed economici che la sufficienza politica non ha voluto e tuttora continua a non voler affrontare e risolvere. 
Gli addetti allo spegnimento incendi boschivi, in Sicilia, diminuiscono ed invecchiano ma, nel contempo, aumentano gli interventi aerei con i loro costi esorbitanti: un'ora di un piccolo elicottero con la benna costa più della paga mensile di un addetto (2000 euro), mentre un' ora di canadian-aer costa quanto la paga di tre addetti per una intera stagione di 101 giorni (15.000 euro)! Falsando platealmente l'argomentazione che vorrebbe porci come un'attività dispendiosa.
Attività di cui, comunque sia, continuano ad aver bisogno, poi, gli stessi interventi aerei, nella bonifica che, da terra, sancisce davvero lo spegnimento di un incendio. 
Questi "ragazzi" cinquantenni e sessantenni rimangono a fare un gran lavoro pieno di meriti ignorati, sminuiti, negati, pur mettendo sempre (e, per l'età, ancor di più!) a rischio la loro incolumità e la loro stessa vita. Onore a loro che, con tutti i loro limiti di uomini, sono più veri di tanti altri capaci solo a recitare delle parti.
Onore a chi, in questa attività, è caduto lasciando il vuoto nelle famiglie e nella memoria, poiché il valore di un lavoro capace di strappare la vita dagli uomini ha solo la misura della memoria. 
Gli ultimi verranno sempre ignorati, sminuiti, negati, e poi dimenticati da chi sopra di loro recita le parti.
Per quanto mi riguarda, invece, non posso dimenticare mai l'odore delle nostre tute, nel loro miscuglio di sudore, fumo, coraggio e paura: smarrimento di senso e senso fra i più alti e meritori che una attività possa mai avere.  

Antonino Lomonaco




VEGETAZIONE IN FIAMME PALERMO, VASTO INCENDIO SU MONTE GRIFONE: IN AZIONE DUE CANADAIR, SI TEME PER LE CASE. SONO INTERVENUTI VIGILI DEL FUOCO E GLI UOMINI DEL CORPO FORESTALE


Dal sito palermo.gds.it

28 Luglio 2022
Fiamme a Palermo. Un vasto incendio è scoppiato a fine mattina in contrada Chiarandà su Monte Grifone, ben visibile dalla zona di Falsomiele e dai quartieri posti a sud est della città. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco e gli uomini del corpo forestale. In azione anche due canadair.

Dalla sala operativa dei vigli del fuoco parlano di un rogo molto ampio che ha già divorato ettari di vegetazione. Si teme che il fronte del fuoco possa estendersi mettendo a rischio le abitazioni.

Intanto, in una nota l'Amap annuncia di aver interrotto, a causa dell'incendio, il prelievo di acqua in uscita dalla centrale idroelettrica Casuzze. Lo stop, pari a circa 200 litri al secondo, non comporta al momento alcun disservizio né variazioni di pressione di esercizio nella rete idrica cittadina.

Un altro incendio è scoppiato alla foce del fiume Oreto, dove sono state impegnate diverse squadre antincendio, un altro ancora in territorio di Vicari.

Anche ieri decine di interventi da parte di vigili del fuoco e forestali sono stati necessari per spegnere incendi di vegetazione che sono divampati in diverse zone della provincia di Palermo. In alcuni casi è stato necessario l'intervento di canadair ed elicotteri. Il rogo più esteso quello scoppiato a Villafrati, in contrada Cozzo Mulinazzo dove sono state impiegate diverse squadre antincendio e i mezzi aerei. Altro incendio con l'intervento delle squadre da terra e l'elicottero a Santa Cristina Gela in contrada Ponte Arcera. Fiamme anche nella zona di Carini e tra San Cipirello e San Giuseppe Jato.

© Riproduzione riservata





INCENDIO TRA MONREALE, ALTOFONTE E PALERMO, PIROMANI “ATTACCANO” SU TRE PUNTI DI FUOCO. SONO NUMEROSI GLI INTERVENTI SELLE SQUADRE ANTINCENDIO IN TUTTA LA PROVINCIA PALERMITANA



Dal sito ww.direttasicilia.it

In tutto sono tre i punti fuoco più grossi attivi sui monti di Palermo, il fuoco è di chiara matrice dolosa

Di Gaetano Ferraro - 28/07/2022
Un grosso incendio è divampato questa mattina sui monti tra Monreale, Altofonte e Palermo. Sono numerosi gli interventi selle squadre antincendio in tutta la provincia palermitana dove si registrano decine di roghi. Questa mattina i carabinieri hanno anche arrestato un presunto piromane nel Palermitano (LEGGI QUI)
In tutto sono tre i punti fuoco più grossi attivi sui monti di Palermo – segno che il fuoco è di chiara matrice dolosa – su cui stanno operando le Squadre Antincendio Boschivo del Corpo Forestale sia da terra che con l’ausilio degli elicotteri. Sul posto anche due canadair decollati dall’aeroporto di Trapani.





28 luglio 2022

UGL AGRICOLI E FORESTALI, CONFRONTO CON ASSESSORE SCILLA


Ricevo e pubblico 
Dal Segretario Regionale Ugl Agricoli e Forestali 
Franco Arena 

28 Luglio 2022 
Dopo mesi di lavoro per trovare la quadra e sostenere un testo di legge che accogliesse più istanze possibili per i lavoratori forestali siamo tornati a chiedere un impegno forte e risoluto per consegnare alla Sicilia ed ai forestali la tanto attesa riforma.

È quanto emerso a margine dell’incontro in assessorato Agricoltura Palermo, tra il segretario regionale dell’Ugl agricoli e forestali Sicilia Franco Arena, in delegazione con il neo reggente provinciale ugl agricoli e forestali di Trapani Giuseppe Senia, l’Assessore dell’agricoltura Scilla e Mario Candore, Dirigente Generale Dipartimento sviluppo rurale Sono stato sviscerati i tanti temi ad oggi senza una risposta – prosegue – a partire proprio dalla riforma forestale il cui testo sarà, rassicura l’assessore, in commissione bilancio probabilmente da martedì prossimo per iniziare l’iter di discussione.

Abbiamo chiesto l’applicazione del nuovo CCNL dei lavoratori idraulico forestali – afferma Arena – oltre che una soluzione contrattuale praticabile a seguito delle decine di sentenze positive anche in appello sui ricorsi per il risarcimento degli scatti di anzianità vinti dalla nostra organizzazione sindacale.

Abbiamo sollecitato i pagamenti delle mensilità pregresse dei lavoratori forestali in particolare in alcuni distretti della provincia di Trapani dove si attende ancora le mensilità di aprile, maggio e giugno – aggiunge – e ci è stato comunicato che lo stop è dovuto a problemi tecnici legati alle perizie e che a breve saranno risolti.

Abbiamo chiesto di trovare una soluzione ai contenziosi dei lavoratori della meccanizzazione dell’ Esa – comunica Arena – con una riforma di stabilizzazione e sollecitato i pagamenti delle mensilità pregresse.

Abbiamo anche trattato i ritardi dei pagamenti dei lavoratori 101isti del vivaio Federico Paulsen – conclude – e su questo ci è stato comunicato che i ritardi sono dovuti al cambio della Dirigenza e che a breve saranno avviati, come organizzazione sindacale abbiamo già chiesto un’incontro al nuovo Dirigente Nino Drago.



INCENDIO IN CONTRADA JUNGETTO, BRUCIATI DIVERSI ETTARI DI TERRENO VICINO AL MAAS IN AZIONE LE SQUADRE DELLA FORESTALE CON I MEZZI ANTINCENDIO CT 21 E CT40


Dal sito www.cataniatoday.it

27 Luglio 2022
Le fiamme, che stanno per essere domate, hanno coinvolto alcuni appezzamenti, lambito dei capannoni e bruciato alcune saracinesche

Un vasto incendio alimentato dal forte vento ha mandato in fumo diversi ettari di terreno. Si è sviluppato nelle scorse ore in contrada Jungetto, coinvolgendo alcuni terreni vicino al Maas. In azione le squadre della Forestale con i mezzi antincendio CT 21 e CT40. Sul posto sono presenti anche le autobotti dei Vigili del fuoco. Gli interventi hanno scongiurato il rischio che le fiamme colpissero interi capannoni. sono, però, andate in fumo alcune saracinesche. Il vento ha reso necessario l'intervento aereo e di un elicottero coordinati dal Dos del Duistaccamento Forestale di Catania. Presenti anche i volontari della Protezione civile. Gli operatori sono ancora sul posto ed è ancora in volo l'elicottero Falco 6 della Forestale, ma l'incendio è in via di spegnimento.





PROVOCA DUE INCENDI A TERMINI IMERESE: 40ENNE ARRESTATO


Dal sito livesicilia.it

È stato notato da alcuni cittadini che hanno chiamato i carabinieri

Un uomo di 40 anni è stato arrestato, domenica mattina, dai carabinieri di Termini Imerese per avere tentato di provocare due incendi in contrada Chiarera.

I militari sono interventi su segnalazione di alcuni cittadini che avevano visto l’uomo nella strada comunale vicino al lungomare Cristoforo Colombo mentre dava fuoco a della carta e la lanciava tra gli arbusti, causando l’innesco di due principi d’incendio: è stato fermato dai carabinieri mentre cercava di innescare un terzo focolaio, mentre i vigili del fuoco stavano spegnendo i primi due. L’arrestato si trova ai domiciliari con braccialetto elettronico.
28 Luglio 2022






27 luglio 2022

SIFUS CONFALI SICILIA: SCATTI DI ANZIANITÀ: O IL GOVERNO MUSUMECI SI IMPEGNA A RICONOSCERLI IN TEMPI BREVI O PER OTTERLI SOLLEVEREMO LA QUESTIONE IN GIUDIZIO IN MASSA


Ricevo e pubblico
Dal Segretario Generale del Sifus Confali Maurizio Grosso 

Palermo 27-07-2022 - In data odierna, il Segretario Regionale del Sifus - Forestali - Giuseppe Fiore,  ha scritto una missiva al Presidente della Regione, on. Musumeci e all'Assessore all'agricoltura, on. Scilla per sollecitarli circa il riconoscimento relativo alle spettanze degli scatti di anzianità da riconoscere agli operai forestali in forza delle note sentenze.
La missiva si è conclusa sostenendo che qualora il Governo Musumeci dovesse tergiversale circa la liquidazione in tempi brevi di un diritto importante come quello legato agli atti di anzianità (da 1400 a 2400 euro in media ad operaio), il sifus si vedrà  costretto a promuovere cause in massa.
L'addetto stampa sifus confali




26 luglio 2022

ANCORA UN INCENDIO DOLOSO A VAMPOLIERI DOMATO DAL CORPO FORESTALE


Dalla pagina Facebook
Sicra Press

Ultimato nel pomeriggio di ieri lo spegnimento dell'incendio che ha investito Vampolieri-Via Ceuta, sviluppatosi intorno alle 13, come quello ieri vicino al campo sportivo di Aci Castello.
Questa volta il fuoco è stato appiccato in un terreno a nord est di via Ceuta nel territorio di Aci San Filippo, sotto la Torre di Casalotto.
L'immediato intervento del Corpo Forestale con
il comandante del Distaccamento di Catania Andrea Munzone, accertava che la vasta area in fiamme era contenuta da stradelle e che il fuoco non aveva oltrepassato ancora la sede stradale di via Ceuta, quindi era possibile contenere l'incendio.
Lo stesso comandante Munzone, coadiuvato da una pattuglia della polizia locale di Aci Catena, ha perlustrato le aree limitrofe anche per cercare di beccare gli incendiari.
Una nota di ASIA USB su questo ennesimo incendio che colpisce la già martoriata collina di Vampolieri:
"Le fiamme sono state bloccate e spente; il territorio incendiato è stato bonificato; degli incendiari nessuna traccia, come sempre. La devastazione del territorio continua. Ci chiediamo, com'è possibile che non vengono mai individuati gli incendiari che operano e colpiscono con logiche e tempistica non da piromani?".





25 luglio 2022

DIVAMPA INCENDIO A TERMINI IMERESE, FERMATO UN UOMO DAI CARABINIERI: “HA APPICCATO LE FIAMME”


Dal sito www.blogsicilia.it

di Ignazio Marchese - 24 Luglio 2022
I carabinieri hanno bloccato un uomo accusato di avere dato fuoco a sterpaglie nella zona del porto di Termini Imerese (Pa). Le fiamme sono divampate questa mattina e sono intervenuti i vigili del fuoco per circoscrivere il rogo ed evitare danni più gravi e proteggere le abitazioni.

Sono intervenuti i militari della compagnia e hanno bloccato una persona che potrebbe essere la persona che ha appiccato l’incendio e si era allontanato dopo che le fiamme alimentate da un leggero vento e il gran caldo si stavano propagando nella zona.





LA PARTE NORMATIVA DEL CCNL DEI LAVORATORI FORESTALI È STATO RECEPITO ANCHE IN SICILIA ED È STATO PUBBLICATO NELLA GURS. QUINDI I 78ISTI, 101ISTI, 151ISTI E OTI HANNO DIRITTO ANNUALMENTE A PERMESSI RETRIBUITI PARI A 1 GIORNO, PER MOTIVI FAMILIARI O PERSONALI. A TAL PROPOSITO CI SONO TUTTI I PRESUPPOSTI PER PRESENTARE UN'ISTANZA AI SENSI DEL COMMA 2 DELL’ART. 51 DEL CCNL 09/12/2021




Decreto di recepimento della parte normativa
firmato dall'Assessore Scilla
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Pubblicato in Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana
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Ci sono tutti i presupposti, quindi l'istanza va presentata come quelli per i permessi retribuiti, ferie, assenze ecc. 

ln ogni caso la richiesta, per consentire una regolare organizzazione del lavoro, dovrà essere inoltrata per iscritto almeno due giorni prima della fruizione:

All' U.S.T. O Al S.I.R.F. di Competenza; 
al Direttore dei lavori; 
e p.c. All’ A.T.F./Capo Operaio








CATANIA. INCENDIO A VAMPOLIERI, L’INTERVENTO DELLA FORESTALE


Dal sito livesicilia.it

La collina inghiottita da due roghi in due giorni, in un caso le fiamme si sono avvicinate anche a delle villette

CATANIA – Collina di Vampolieri attaccata dal fuoco negli ultimi giorni. Intorno alle 13 di oggi un vasto incendio è stato appiccato in via Ceuta, nel territorio di Acicastello, nella stessa zona in cui ieri c’era stato già un intervento massiccio di mezzi della Forestale e dei Vigili del Fuoco.

Subito dopo la segnalazione al Centro operativo di Catania, la Forestale ha inviato oggi il proprio personale sul posto e ha fatto intervenire un’autobotte. Sul posto erano presenti anche dei volontari, che con il loro mezzo combinato hanno tamponato le fiamme. Dopo l’intervento, l’area è stata bonificata e il rischio per alcune villette azzerato.

Sempre a Vampolieri, ieri un vasto incendio ha bruciato una porzione di collina sotto il campo sportivo di Acicastello. Anche in questo caso, la Forestale di Catania è intervenuta con un elicottero Falco 2 e con due pattuglie del distaccamento. In più, erano presenti anche due mezzi dei vigili del fuoco e volontari dell’associazione Arcicaccia di Acireale.
24 Luglio 2022






INCENDIO A MISILMERI, VA A FUOCO MONTE GULINO: CANADAIR IN AZIONE PER SPEGNERE LE FIAMME


Dal sito www.palermotoday.it

Federica Virga 
Giornalista
23 luglio 2022

Sul posto anche tre squadre dei vigili, due della Forestale e due elicotteri. Un residente: "C'è un grande grecale che insiste e favorisce il rogo. Ci sono case ai piedi della montagna e un capannone che funge da deposito del fieno"

Giornata di fuoco in provincia. A Misilmeri un vasto incendio sta interessando Monte Gulino. Sul posto tre squadre dei vigili, due della Forestale, due elicotteri e un canadair. Le fiamme lambiscono anche alcune abitazioni.

Non si conosce ancora la natura dell'incendio, anche se sembrerebbe che il rogo sia partito da più focolai. "C'è un grande grecale che insiste e favorisce l'incendio - racconta a PalermoToday Giuseppe Amato, residente a Misilmeri -. Ci sono case ai piedi della montagna e un capannone che funge da deposito del fieno". 


Dalla centrale operativa dei vigili del fuoco fanno sapere che la situazione è sotto controllo e che le squadre sul posto sono a protezione delle abitazioni. "Le squadre dei vigili e della forestale - conclude il residente - prendono l'acqua da una enorme vasca in contrada Tramontana, a poca distanza da casa mia. Speriamo non si estenda fino al bosco di Monte Gulino, un bel pezzo di area boschiva".








“L’INCENDIO ME LO SPENGO DA SOLO”: AGGREDITO VOLONTARIO


Dal sito livesicilia.it

Dura la condanna dei vertici della Pc.

IL CASO
VALLEDOLMO (PA) – “L’incendio me lo spengo da solo” e cerca di sottrarre la lancia dalle mani del volontario di Protezione Civile, prendendolo a calci e pugni. E’ accaduto nel tardo pomeriggio di ieri nei pressi di Contrada Rovitello di Valledolmo, in provincia di Palermo, un territorio al confine con il comune di Caltavuturo dove insistono alcuni impianti fotovoltaici e fabbricati. L’aggressore .-secondo quanto riferito dagli stessi volontari- è il proprietario di un terreno sul quale si erano sviluppate le fiamme. Per lo spegnimento stavano intervenendo il Corpo Forestale regionale con gli operatori dell’Antincendio Boschivo nonché i volontari AIB della Misericordia di Valledolmo, attivati dal sindaco di Valledolmo, Angelo Conti, in costante contatto con la sala operativa della Protezione Civile regionale (SORIS).

L’aggressore è stato fermato dal tempestivo intervento di due colleghi volontari dello stesso malcapitato, che ha comunque riportato leggere contusioni e abrasioni alle gambe causate dalla caduta dovuta a uno spintone nel corso della colluttazione. In serata si è appreso che l’operatore AIB vittima dell’odiosa aggressione sta bene e tornerà presto a svolgere la sua missione di volontariato. In attesa di conoscere i dettagli di quanto accaduto, il Dirigente Generale del Dipartimento Regionale della Protezione Civile, Salvo Cocina, condannando l’episodio ha espresso la solidarietà della protezione civile regionale al volontario e al presidente della Misericordia, Concetta Calabrese. Ha ricordato che le aggressioni ai danni dei volontari nello svolgimento dei loro compiti non devono più ripetersi e ogni cittadino e ogni istituzione hanno il dovere di difendere e sostenere chi subisce questo genere di soprusi nell’esercizio delle attività di volontariato.
24 Luglio 2022






24 luglio 2022

LA SICILIA È FRA LE ULTIME REGIONI D’ITALIA COME SUPERFICIE FORESTALE, MOLTO LONTANA DAGLI OBIETTIVI UE. SONO FONDAMENTALI AZIONI CHE ARRESTINO LA SCOMPARSA DEI BOSCHI E CHE RILANCINO LA FORESTAZIONE. GLI INTERVENTI VERSO L’EMERGENZA, HANNO TRASCURATO LA FORESTAZIONE E LA SELVICOLTURA, CHE IN TEMA DI PREVENZIONE DEGLI INCENDI AVREBBERO PORTATO RISULTATI DI MAGGIORE EFFICACIA RISPETTO ALLE CONSUETE CAMPAGNE ANTINCENDIO



Dal sito www.lavocedellisola.it

Report WWF Sicilia Nord Occidentale sugli incendi nell’isola

23 Luglio 2022
La Sicilia risente in pieno dei cambiamenti climatici ed è a rischio di desertificazione.

La Sicilia è fra le ultime Regioni d’Italia come superficie forestale, molto lontana dagli obiettivi UE. Sono fondamentali azioni che arrestino la scomparsa dei boschi e che rilancino la forestazione.

L’antropizzazione, unita alla precaria struttura socio economica, hanno comportato abbandoni di terreni agricoli e crescita di precarietà con conseguenti fenomeni di illegalità diffusa che, uniti

ad una debolezza strutturale delle istituzioni, hanno reso ancora più vulnerabile quell’area di interfaccia urbano-foresta, citata nel report nazionale del WWF Italia, che in alcuni casi diventa terra di nessuno e dominio di poteri illegali.

La continua emergenza antincendio è portatrice di finanziamenti non programmati facilmente intercettabili da interessi occulti ed illegali. Questa situazione emergenziale, poco controllabile, rappresenta una condizione ottimale da perpetuare.

La Regione Sicilia ha focalizzato i suoi interventi verso l’emergenza, trascurando la forestazione e la selvicoltura, che in tema di prevenzione degli incendi avrebbero portato risultati di maggiore efficacia rispetto alle consuete campagne antincendio.

REPORT WWF
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Questo report completa l’analisi sugli incendi del WWF Italia del 22 luglio 2022, affrontando alcune particolari evidenza siciliane:

1. La Sicilia risente in pieno dei cambiamenti climatici ed è a rischio di desertificazione.

2. La Sicilia è fra le ultime Regioni d’Italia come superficie forestale, molto lontana dagli obiettivi UE. Sono fondamentali azioni che arrestino la scomparsa dei boschi e che rilancino la forestazione.

3. L’antropizzazione, unita alla precaria struttura socio economica, hanno comportato abbandoni di terreni agricoli e crescita di precarietà con conseguenti fenomeni di illegalità diffusa che, uniti ad una debolezza strutturale delle istituzioni, hanno reso ancora più vulnerabile quell’area di interfaccia urbano-foresta, citata nel report nazionale del WWF Italia, che in alcuni casi diventa terra di nessuno e dominio di poteri illegali. 4. La continua emergenza antincendio è portatrice di finanziamenti non programmati facilmente intercettabili da interessi occulti ed illegali. Questa situazione emergenziale, poco controllabile, rappresenta una condizione ottimale da perpetuare. 5. La Regione Sicilia ha focalizzato i suoi interventi verso l’emergenza, trascurando la forestazione e la selvicoltura, che in tema di prevenzione degli incendi avrebbero portato risultati di maggiore efficacia rispetto alle consuete campagne antincendio. Nel campo della forestazione la politica siciliana, di qualsiasi colore, ha creato da tempo una sovrastruttura assistenziale/clientelare che adesso è difficile da smontare. All’interno di questo sistema possono agire frange estreme capaci anche di attività illegali, fino agli incendi. Non vogliamo generalizzare su temi così delicati, ma siamo convinti che questa sia una delle possibili cause degli incendi dolosi che ha portato ai ben noti disastri di questi ultimi anni. Pertanto se non si bonificano queste aree oscure e se non si costruisce una solida ed efficiente struttura di gestione e controllo delle aree forestali e vegetate, un entità così vulnerabile come il bosco sarà sempre facile vittima di pratiche criminali e di comportamenti colposi lesivi e gli investimenti finanziari, così tanto sollecitati e prospettati come panacea, rischiano di essere la classica acqua versata in un secchio sfondato. Ovviamente restano le vulnerabilità intrinseche del bosco, citate nel report del WWF Italia, ma come WWF Siciliano vogliamo metter in evidenza le specificità del fenomeno nella nostra Regione. Gli incendi La Sicilia, nonostante la sua scarsa copertura boschiva, vanta nel 2021 il triste primato della regione con la maggiore superficie coperta dal fuoco: 78.000 ettari, quasi lo stesso valore riscontrato nell’intero resto d’Italia. Cosa è successo? Sono state le sole variazioni climatiche a determinare questa catastrofe? è stata l’inefficienza della campagna antincendi? Non solamente l’una, non solamente l’altra. Nel “Piano Regionale antincendio boschivo 2020” redatto dal Comando del Corpo Forestale della Regione Siciliana, una approfondita indagine condotta nel periodo 2010-2020 pone in evidenza che la principale causa degli incendi è dolosa. Delle molteplici cause menzionate nel report del WWF Italia sugli incendi, ne vogliamo approfondire una che in Sicilia appare ben evidente. La puntualità e la metodicità con cui gli incendi dolosi vengono appiccati, la “professionalità” con cui vengono scelti i tempi e i luoghi in perfetta sintonia con le condizioni meteo favorevoli al fuoco, gli orari in cui scoppiano gli incendi ci fanno pensare ad una strategia “pensata”. Una caratteristica ormai consolidata degli incendi dolosi è che sono inarrestabili. Gli incendi di maggiore consistenza degli ultimi anni sono stati perpetrati nelle ore serali, in giornate con vento di scirocco con raffiche superiori a 30 nodi e con temperature superiori a 32°. La finalità sistematica di questa azione è stata chiara: nelle ore serali è inibita l’azione dei Canadair e per il forte vento le fiamme superano facilmente le fasce parafuoco – risultato delle campagne antincendio – divenendo inarrestabili. Deduciamo quindi che, ripetiamo, in aggiunta alle tante cause, ci sia anche una mano che appicca il fuoco, mano che difficilmente potrà essere trovata senza una forte volontà, senza una decisa e profonda attività investigativa che serva anche a quantizzare le dimensioni del fenomeno. Il “Piano Regionale antincendio boschivo 2020” fornisce una interpretazione di una delle possibili cause degli incendi dolosi, si tratta di un’analisi del fenomeno che non deve portare a facili generalizzazioni, ma che serve, a nostro parere, a cercare quelle giuste soluzioni che eliminino alla radice almeno questa causa. 77,5 18,5 3,6 0,4 Cause incendi boschivi siciliani dolose dubbie colpose naturali Da Piano Regionale antincendio boschivo 2020 par. 15.3 .3.3. (pag.110/111 Industria del fuoco): Una cospicua aliquota di incendi volontari sembra legata ad interessi concreti, a vantaggi reali o presunti che l’autore spera di ritrarre. Tra tali motivazioni una, diffusamente segnalata in Italia, comincia ad essere presente in altri paesi, tra i quali la Spagna: l’incendio causato per creare posti di lavoro (nelle attività di avvistamento, di estinzione, nelle attività successive di ricostituzione), noto come industria del fuoco o industria degli incendi. Gli incendi per motivi occupazionali costituiscono una realtà allarmante in talune regioni meridionali del nostro paese, nelle quali un livello minimo di occupazione della manodopera rurale è stato garantito in passato con interventi pubblici di rimboschimento e di lotta agli incendi. L’impostazione della lotta antincendio, basata su interventi di solo contrasto al momento dell’emergenza, ha comportato una diffusa politica di assunzioni a tempo determinato, talvolta caratterizzata da turni minimi. Il ricorso a mano d’opera precaria e poco qualificata, con una finalizzazione spesso più assistenziale che produttiva, ha talvolta indotto l’insorgenza di un ciclo vizioso, dove l’incendio volontario da parte di operai stagionali può costituire lo strumento per mantenere o motivare occasioni di impiego (CFS, 1992). Questo ciclo vizioso è legato, oltretutto, ad un’interpretazione distorta e strumentale delle norme sul collocamento obbligatorio, in particolare di quelle sulla durata minima di assunzione necessaria per garantire le prestazioni previdenziali ed assistenziali, ma sufficiente per proseguire il lavoro agricolo presso privati al di fuori dei normali canali di collocamento. Anche gli incendi appiccati come protesta contro la mancata assunzione o come estrema forma di dissenso contro la minacciata chiusura di cantieri rientrano in questa logica, in cui il bosco assume ruolo di “ostaggio”. Se c’è quindi precarietà, che la si superi e nel modo più congruo possibile, se c’è poca professionalità si intervenga con la riqualificazione o l’innesto di nuove professionalità, ma si intervenga comunque per eliminare questa potenziale causa. Gli effetti degli incendi sul patrimonio forestale siciliano sono evidenti. Da Piano Forestale Regionale 2003 (pag 128): Affermare che il fenomeno degli incendi boschivi condizioni in Sicilia da tempo tutta l’attività forestale non deve apparire affatto esagerato. Esso non solo ha limitato l’azione di ampliamento e di miglioramento del già esiguo patrimonio boschivo, ma ha finito anche per determinarne la struttura, lo stato vegetativo e a volte perfino la sopravvivenza. I costi A partire dagli anni ’80 l’attenzione del legislatore regionale si è concentrata sulle problematiche occupazionali del comparto forestale vista, anche, la perdurante crisi del settore agricolo regionale. Le numerose leggi regionali hanno fornito garanzie occupazionali e adeguati flussi finanziari. L’intera legislazione regionale del settore forestale è stata successivamente unificata all’interno della Legge 16 del 1996, che ha stabilito la consistenza iniziale degli organici degli operai stagionali, maggiorata rispetto alle necessità della superficie boschiva della regione, perché finalizzata a fini assistenziali. Gli organici sono passati dai circa 15.000 operai forestali del 1996, ai 30.000 del 2010, per ridursi ai 20.000 del 2020. Negli ultimi anni, a seguito delle false promesse della politica, le rivendicazioni degli operai forestali si sono rivolte verso la stabilizzazione. Infine nell’ultimo ventennio, alle già previste attività di antincendio si è aggiunta anche quella del Volontariato Antincendio Boschivo della Protezione Civile, che ha operato parallelamente al Corpo Forestale ed al Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale, senza alcun coordinamento funzionale ed economico con entrambi. Il costo degli operai forestali è il costo più rilevante del sistema forestale siciliano. La consistenza dell’organico al 2020 (da Portale Regione Siciliana, Assessorato al Lavoro) è indicativamente di 20.000 operai forestali (18.700 tempo determinato, 1.300 tempo indeterminato) che, noti i costi annui di retribuzione e disoccupazione, corrispondono economicamente a 11.800 operai a tempo indeterminato, pari a circa la metà degli operai a tempo indeterminato del resto d’Italia. In queste condizioni il costo del personale forestale della Regione Sicilia per unità di superficie (ha) è 23 volte superiore al costo registrato nel resto d’Italia, dove ci saranno anche altre forme di gestione (appalti, affidamento a cooperative, ecc…) ma comunque questi dati restano abnormi. Il costo annuo degli operai forestali nel 2020 è stato 189 ml €, con un incremento previsto, nella ipotesi di stabilizzazione, di ulteriori 120 ml €. La Corte dei Conti ha stigmatizzato, nella Relazione sul Rendiconto Generale della Regione Sicilia Esercizio 2018, il rilevante impatto dei costi del personale stagionale: … vanno ancora considerate le spese per il personale stagionale impiegato dalle strutture periferiche del Comando Corpo Forestale della Regione e dell’ex Azienda regionale Foreste Demaniali, pari rispettivamente a 61,5 e 163,4 mln. di euro. L’impatto complessivo dei costi è assai rilevante, nonostante si registri un calo della spesa rispetto all’anno precedente (che si attestava a 63,1 e 181,4 milioni di euro circa). Le strutture che impiegano questi lavoratori sono articolazioni della Regione, i cui oneri rappresentano sostanzialmente costi del personale a carico del bilancio regionale. Il settore sia per quanto concerne le attività antincendio che quelle della forestazione, non ha ancora trovato un definitivo assestamento, conseguibile solo attraverso una riforma organica. I tre Dipartimenti, attraverso cui si articola il sistema forestale siciliano, operano autonomamente senza alcun coordinamento funzionale ed economico, il personale dei tre Dipartimenti sarà senza dubbio ricco di professionalità ma notiamo che nessuno dei 700 laureati in scienze forestali nelle università dell’isola è stato assunto ed è confluito in queste strutture. • Il Dipartimento Sviluppo Rurale e Territoriale gestisce il Demanio Forestale ed in questo ambito adotta anche azioni di prevenzione contro gli incendi boschivi. Assorbe i 7/10 della consistenza degli operai forestali. • Il Comando Corpo Forestale è la struttura operativa di riferimento per la prevenzione e la lotta agli incendi boschivi. Assorbe i 3/10 della consistenza degli operai forestali.  Secondo la Regione Siciliana la pianta organica del Corpo Forestale dovrebbe essere· composta da 3.180 dipendenti, nell’ottica perversa di ritenere la struttura funzionale alla notevole consistenza degli incendi siciliani. L’organico del Corpo Forestale, calcolato con il parametro della copertura boschiva dei Carabinieri Forestali, si ridurrebbe a 800 dipendenti, ma anche qua occorre fare le comparazioni tenendo conto dei vari contesti organizzativi e territoriali. Comunque l’ultima rilevazione di organico nota è di 589 dipendenti. Ora, mentre l’organico dei Carabinieri Forestali è formato da ufficiali ed agenti con un rapporto 1/16, in Sicilia, a causa delle promozioni di massa della gestione (2001- 2008), tutto l’organico del Corpo Forestale è stato traslato verso l’alto, con il risultato che la struttura, oltre che ad essere costosa, è poco funzionale: gli agenti si sono azzerati, mentre è preponderante la presenza delle alte categorie: dirigenti, funzionari e ispettori. Sarà questo anche il risultato delle mancate assunzioni e degli scatti di carriera del personale rimasto in servizio, peraltro con un’età media avanzata, ma comunque si capisce bene che una struttura così articolata ha bisogno di essere riorganizzata e rafforzata. • Il Dipartimento della Protezione Civile, alle dirette dipendenze dalla Presidenza della Regione Siciliana, vincola le Amministrazioni a svolgere azioni per la prevenzione e il contrasto degli incendi boschivi, avvalendosi dei Volontari delle Organizzazioni, operanti sui territori con le attrezzature e i mezzi antincendio fornite dalla stessa DRPC. Un accenno è infine necessario ai costi dei Canadair. Il costo del 50% dei voli della campagna estiva 2021 grava sulla Sicilia. Il sistema incendio-antincendio siciliano Le contraddizioni della Legge Regionale 16/1996, che dovrebbe fissare le norme in materia forestale, mostrano il malessere del sistema forestale siciliano. E’ subito chiaro che c’è un problema apparentemente irrisolvibile: gli incendi. La finalità della legge è infatti duplice (artt. 1.1 e 1.2), a quello che dovrebbe l’obiettivo principale, cioè l’incremento quali-quantitativo della superfice boscata, viene affiancata la difesa dagli incendi. La stessa legge regionale cela la consistenza dei danni causati dagli incendi con l’art. 4.4, che qualifica come bosco anche le superfici boschive che hanno perso la vegetazione a causa di incendio. Le rilevazioni inventariali fanno così apparire una superficie boschiva integra superiore a quella effettiva. La copertura boschiva rilevata con l’ultimo inventario assomma a 285.000 ha, pari all’11% del territorio. Di questi circa 100.000 ha sono i rimboschimenti a conifere dell’ultimo dopoguerra, sui quali sono mancati gli interventi di selvicoltura, come la riduzione della densità arborea e la conseguente riduzione della massa combustibile che, unite alla mancata trasformazione del bosco artificiale in bosco autoctono con l’insediamento delle querce mediterranee, sarebbero stati deterrenti degli incendi più efficaci delle campagne antincendio. Dei 100.000 ha di boschi a conifere gli incendi hanno lasciato ben poco, con il risultato che l’incidenza della superfice boschiva effettiva è sull’ordine dell’ 8-9%. Così mentre la Comunità Europea fissa gli obiettivi di forestazione per il 2030 al 43,5% del territorio, la Sicilia con la sua modesta copertura boschiva, non suscettibile di miglioramenti, vanta nel 2021 la maggiore incidenza di superfici incendiate. Gli incendi sono la leva per movimentare ingenti risorse economiche che, attraverso le campagne antincendio, sono portatrici di tutele clientelari, di sprechi e di assistenzialismo. I danni causati da questo sistema all’ambiente sono incalcolabili e non si limitano solo a quelli dell’incendio. La carenza della forestazione, per la mancanza di risorse economiche che sono appannaggio dell’antincendio, ha contribuito a depauperare il patrimonio forestale, che non è così riuscito a far crescere la sua funzione ambientale e sociale. Una inutile e dannosa situazione di stallo • Le promesse della politica regionale agli operai forestali sono passate dal semplice assistenzialismo, con rapporto di lavoro a tempo determinato (fasce 78, 101, 151 ore), alla stabilizzazione, non attuata e non attuabile per la mancanza di risorse economiche. • Per la mancanza di risorse economiche, le aspettative di stabilizzazione degli operai forestali sono rimaste insoddisfatte.  Il volume degli incendi negli ultimi anni è cresciuto, raggiungendo il suo apice nell’estate 2021,· con sempre maggiore incidenza di casi “pianificati inarrestabili”. • A seguito dell’esposto dello studio Legale Fasano, in rappresentanza di un gruppo di lavoratori forestali, la Comunità Europea ha avviato nel lug19 una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, specificatamente nei confronti della Regione Siciliana, per avere violato la direttiva europea che non consente di mantenere lavoratori con contratti a tempo determinato oltre i 36 mesi. I chiarimenti forniti dalla Regione Siciliana non sono stati recepiti dalla Commissione Europea, che potrebbe costringere Palazzo d’Orleans ad assumere ed a pagare lauti risarcimenti. La bomba ad orologeria è stata innescata. • Con sentenza n. 199 del set20, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità degli articoli della legge della Regione Siciliana 22 febbraio 2019 n. 1 finalizzati alla stabilizzazione di una quota di operai forestali. Pertanto l’unica soluzione per la stabilizzazione degli operai forestali resta il concorso pubblico. • In questo contesto, le soluzioni prospettate dalla Regione Siciliana per “tranquillizzare” i lavoratori forestali sono state solo quelle di incrementare le fasce di lavoro a tempo determinato, ignorando la procedura UE di infrazione in corso, ma il problema di fondo della precarietà/stabilizzazione è ancora irrisolto. Come salvare i boschi siciliani L’unica strada per combattere questo annoso problema è quella di darne chiarezza, per potere avviare una sana corrente di pensiero verso la forestazione efficiente. I passi che il le OA del WWF in Sicilia suggeriscono sono:  Assunzione di responsabilità da parte della politica siciliana· o Gli “Operai Forestali Siciliani” sono stati finora gestiti principalmente come una categoria assistita o I costi dell’Assistenzialismo non dovranno più confondersi con quelli della Forestazione, compresi quelli della Protezione Civile o Riduzione ad un ruolo secondario, cioè di pura ma efficace difesa, dell’attività di antincendio boschivo o L’incendio non dovrà più “pilotare” risorse economiche  Analisi dei costi e dei risultati dell’attuale sistema forestale siciliano· o Rilevazione dei costi complessivi per l’anno 2021 e previsione di spesa per l’anno 2022 o Inventario che quantifichi l’effettiva copertura boschiva siciliana (diversamente da quanto cita l’art. 4.4 LR 16/1996)  Comparazione del sistema forestale della Regione Sicilia, con i suoi costi, con quello di una· regione modello nella forestazione, pur nelle dovute differenze di contesto.  Adozione di un nuovo sistema forestale, con target in linea con gli indirizzi europei· o Creazione di una unica struttura -snella, essenziale ed efficiente – che governi, con unica regia, il patrimonio forestale siciliano o Cambia l’obiettivo: dall’Antincendio alla Forestazione o Sistema di Budgetting, con visibilità totale delle risorse, dei costi e dei risultati verso gli obiettivi o Definizione di un Piano Forestale a medio e lungo termine per l’incremento quali[1]quantitativo della superficie boscata, in linea con gli obiettivi europei, con la condivisione delle Associazioni Ambientaliste o Organico formato da Tecnici ed Operai Forestali professionisti, motivati, fidelizzati, adeguatamente pagati. o Ricollocazione in altre strutture della Regione Siciliana del personale in esubero non funzionale alla nuova struttura. o Fine delle politiche elettoralistiche e clientelari che devono far posto ad efficienza ed efficacia o Presenza attiva nell’area di interfaccia urbano-foresta con politiche di controllo ma soprattutto di coinvolgimento e incentivazione degli attori presenti in essa (Enti locali in primis i Comuni, agricoltori, allevatori, proprietari di terreni, operatori turistici, escursionisti, …….)  Maggiore presenza ed attenzione da parte delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, con· l’avvio di efficaci interventi di intelligence e di contrasto nei confronti dei criminali incendiari, e degli irriducibili del “vecchio sistema”.

Le OA del WWF in Sicilia

Il Delegato del WWF Italia in Sicilia.