31 gennaio 2020

DOPO L'INCENDIO DELL'ESTATE SCORSA. AL VIA LA RINASCITA DELLA RISERVA “SALINE DI PRIOLO”, 1000 ALBERI DONATI DALL’ASSESSORATO ALL’AGRICOLTURA


Dal sito www.siracusanews.it

Mille alberi tipici della flora mediterranea per contribuire alla rinascita naturalistica della riserva naturale orientata, Saline di Priolo (SR), andata distrutta cinque mesi fa a seguito di un vasto incendio. Lo prevede l’accordo di partenariato tra l’Assessorato regionale per l’Agricoltura e la Riserva Saline di Priolo, che sarà sottoscritto dall’Assessore per l’Agricoltura, Edy Bandiera, sabato 1 febbraio alle 10.30 nella Riserva di Priolo, lungo il litorale di Marina di Priolo.


I partecipanti potranno adottare uno o più alberi da piantare all’interno della Riserva, regalando una speranza di rinascita e una nuova casa per gli animali che vivono tra i rami di queste piante

“Un gesto concreto per il ripristino e la valorizzazione di questo angolo protetto, che riveste un’importanza strategica per il rilancio di tutto il delicato territorio in questione  – afferma Bandiera – Durante questi mesi abbiamo lavorato alacremente, affinchè non venisse meno il supporto e la vicinanza da parte del Governo Musumeci, per la salvaguardia del territorio e della fauna, che fanno della Riserva un’attrazione visitata e fruita tutto l’anno da turisti e residenti”.

Durante l’evento, realizzato in collaborazione con l’Assessorato Agricoltura, e nello specifico col Dipartimento regionale Azienda Foreste Demaniali – Ufficio Provinciale di Siracusa, diretto da Giancarlo Perrotta e la Lipu, ente gestore della R.N.O. Saline di Priolo, sarà possibile per i partecipanti adottare uno o più alberi da piantare all’interno della Riserva, regalando una speranza di rinascita e una nuova casa per gli animali che vivono tra i rami di queste piante, aiutando concretamente l’ambiente e dare vita alla vita. Ai partecipanti sarà inoltre rilasciato un attestato di adozione.

“Saline di Priolo – ha dichiarato Fabio Cilea, Direttore della piccola riserva priolese – è ancora una volta al centro di una importante collaborazione finalizzata al rilancio dell’intero territorio di Priolo Gargallo. Presto, grazie all’aiuto di tutti, tornerà ad essere un luogo ospitale non solo per i fenicotteri ma anche per le tante persone che sentono la mancanza di una piccola (o grande) passeggiata lungo i sentieri della riserva gestita dalla Lipu”.

30 Gennaio 2020
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Fonte: www.siracusanews.it






PROCEDURA COMUNITARIA VITTORIOSA. GIORNO 10 FEBBRAIO ALLE ORE 18 A SANTO STEFANO DI QUISQUINA (AG), LO STUDIO LEGALE FASANO INCONTRA I LAVORATORI FORESTALI


Ricevo e pubblico
da Giuseppe Cammarata

Lo studio Legale Fasano giorno 10 Febbraio alle ore 18 incontra i lavoratori forestali, l'appuntamento è al Centro di Aggregazione Giovanile - Piazza della Vittoria di fronte il Monumento dei Caduti della I^ Guerra Mondiale


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Troppi contratti a termine nella Pa, l'Ue avvia la procedura d'infrazione contro l'Italia. Anche ai lavoratori agricoli va garantito lo stesso trattamento dei lavoratori a tempo indeterminato. L’Italia ha due mesi di tempo per rispondere altrimenti la procedura passerà alla seconda fase



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FILIERA DEL LEGNO E GREEN NEW DEAL, ALLA SICILIA SERVE UN’INVERSIONE


Dal sito qds.it

Rosario Battiato - venerdì 31 Gennaio 2020
La promozione dei prodotti forestali, a partire dagli edifici, tra gli obiettivi fissati dal Parlamento Ue . In Sicilia solo 400 imprese e prelievo legnoso ai minimi. Federlegno: “È il materiale più ecologico”
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PALERMO – Dal legno e dai suoi molteplici utilizzi non si può più prescindere nell’economia circolare del futuro. Lo conferma, secondo quanto segnalato in una nota da FederlegnoArredo, la risoluzione sul Green New Deal di recente approvata dal Parlamento europeo che ha inserito, nell’agenda politica del prossimo quinquennio, proprio il legno, i prodotti forestali e la promozione delle costruzioni in legno e di materiali di costruzione ecologici. Una grande occasione anche per puntare sullo sviluppo della filiera in una Sicilia che è lontana dalle realtà produttive più avanzate.

IL GREEN NEW DEAL
La risoluzione s’inserisce nell’ambito delle politiche volte a garantire “un’azione concreta in materia di cambiamenti climatici – si legge sul sito della Commissione europea – e vogliono che sia l’Europa a indicare il cammino da seguire. Diventare il primo continente a impatto climatico zero costituisce contemporaneamente la sfida e l’opportunità più grandi del nostro tempo”. Un provvedimento che viene considerato, pertanto, nel contesto del grande obiettivo della neutralità climatica comunitaria da raggiungere entro il 2050. Si lavora nella direzione dello “sviluppo di fonti di energia più pulite e di tecnologie verdi” per sviluppare “un’economia realmente circolare e proteggere la biodiversità”. In questo contesto, il ruolo del legno sembrerebbe essere fondamentale.

IL LEGNO NELLA RISOLUZIONE COMUNITARIA
FederlegnoArredo, che mette assieme undici associazione di settore, ha sottolineato, in una breve nota apparsa sul proprio sito ufficiale, come, in riferimento all’approvazione della risoluzione al Parlamento, “i punti 27, 42 e 72 della risoluzione abbiano accolto le richieste avanzate insieme alle principali associazioni europee del settore legno-arredo, da sempre impegnate su questo fronte”. Ma si chiede di più: l’associazione, infatti, confida che “nei prossimi passaggi la Commissione europea faccia tesoro di quanto appena approvato e prosegua sulla strada intrapresa, incoraggiando l’utilizzo del materiale ecologico per eccellenza quale il legno”. Il futuro è nella sostenibilità e nella circolarità e, in questo senso, il “legno è certamente la risposta migliore al concetto di economia che va di pari passo con il rispetto dell’ambiente”.

IN SICILIA ANCORA POCHE AZIENDE
Sono soltanto 414 le cosiddette imprese forestali in Sicilia, cioè quella tipologia di impresa che esercita prevalentemente attività di gestione forestale, fornendo anche servizi in ambito forestale e ambientale, quindi anche il taglio. Un passaggio certificato dal basso prelievo registrato in Sicilia, soprattutto se si considera che quest’ultimo è necessario anche nell’ottica della ricrescita del bosco e non deve essere confuso con le miopi politiche di disboscamento.

Nell’Isola, tra il 2013 e il 2015, il prelievo è passato da 42 mila a 36 mila metri cubi, considerando il legname da lavoro e quello energetico, ed è un dato nettamente inferiore rispetto a quello di altre regioni a parità o con porzioni inferiori di superficie forestale di quella siciliana (circa 340 mila ettari, dati Infc). Due dati su tutti: Umbria (390 mila ettari, 182 mila ettari di prelievo) e Puglia (179 mila ettari, 63 mila metri cubi di prelievo). E così, mentre altrove col legno ci fanno pure i grattacieli che immagazzinano l’anidride carbonica, come successo negli Stati Uniti, dalle parti siciliane l’unico record continua a restare quello degli incendi.

Fonte: qds.it






UGL SICILIA, L'ASSESSORE REGIONALE RAZZA OSPITE DEL DECIMO APPUNTAMENTO DELLA "ROAD MAP"




Ricevo e pubblico
dal Giornalista Filippo Virzì
Ufficio Stampa UGL Sicilia -
UGL/UTL Palermo




Decimo appuntamento con la "Road map", iniziativa di confronto con il governo regionale ideata dalla Ugl Sicilia. Ospite nella sede di Palermo dell'organizzazione sindacale è stato l'Assessore regionale della Salute Ruggero Razza, accolto dal Segretario confederale Giovanni Condorelli, dal segretario dell'Unione regionale Giuseppe Messina, dal Segretario Territoriale di Palermo Franco Fasola, dai segretari delle federazioni regionali Sanità e Medici, Carmelo Urzì e Raffaele Lanteri e da numerosi dirigenti sindacali.

Nel corso dell'incontro, moderato dal Portavoce regionale Filippo Virzì, sono stati svariati i temi affrontati a partire dalla rete ospedaliera, nell'ambito della quale è stata proposta di creazione di un panel di esperti per consentire la delocalizzazione delle cure per i pazienti in particolare oncologici, per proseguire con la carenza cronica di personale dovuta al blocco delle assunzioni (e la conseguente mancanza di reclutamento) decretato dal precedente esecutivo siciliano. Si è parlato anche dell'annoso sovraffollamento dei pronto soccorso a causa del bisogno di cure, nonchè dell'impellenza della riduzione delle liste d'attesa con l'attivazione del tanto atteso centro unico delle prenotazioni, ma anche dell'avvio della lungo assistenza. Forme che prevederebbero un abbattimento dei costi in generale, con un miglioramento dell'offerta assistenziale in particolare per i pazienti cronici. L'attenzione è stata poi focalizzata sul personale delle aziende ospedaliere universitarie, sul decreto dell'assessorato regionale, emanato nell'agosto 2019, che prevede competenze didattiche e di ricerca anche per i primari ospedalieri, oltre che sulla stabilizzazione dei precari e dei lavoratori con contratti atipici sulla quale le aziende ospedaliere hanno piena autonomia.

Infine, la sanità privata (si attende il rinnovo del contratto Aiop dopo oltre 10 anni) e la Seus 118 hanno concluso l'elenco delle idee messe in campo dal sindacato. 

Per quanto concerne il primo tema la Ugl ha avanzato ancora una volta la richiesta di adeguare gli standard del privato a quelli del pubblico, mentre per il secondo argomento l'organizzazione sindacale si è espressa a favore del passaggio ad Areus, puntualizzando l'importanza relativa alla creazione di un organico proprio della società con l'emanazione di apposite procedure di concorso.

“Ringraziamo l'assessore Razza per aver ascoltato il nostro punto di vista ed aver fatto suo il documento che abbiamo voluto consegnare a sostegno di una sanità siciliana sempre più efficace ed efficiente - hanno commentato i dirigenti della Ugl.”






30 gennaio 2020

LA PROTEZIONE CIVILE IN SICILIA AVRÀ 41 C.U.O.R.E. - CENTRI UNIFICATI OPERATIVI DELLA REGIONE SICILIANA PER L’EMERGENZA. IL CAPO DEL DRPC SICILIA CALOGERO FOTI: “SI TRATTA DI UN CAMBIAMENTO EPOCALE NELLA POLITICA DI GESTIONE DEI GRANDI RISCHI. LA REGIONE SICILIANA TRA LE REGIONI PILOTA”


Ricevo e pubblico
dalla Giornalista Dott.ssa Maria Giambruno 
Presidenza della Regione Siciliana 
Dipartimento della Protezione Civile
Ufficio stampa e comunicazione 

Palermo, 30 gennaio 2020 – Il Capo della Protezione civile Angelo Borrelli e il Capo del DRPC Sicilia Calogero Foti hanno presentato a Palermo la proposta di istituzione dei C.U.O.R.E., Centri Unificati Operativi della Regione Siciliana per l’Emergenza, definiti nell’ambito del “Programma per il supporto al rafforzamento della governance in materia di riduzione del rischio ai fini di protezione civile - PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020”.

“Il cuore è la parte pulsante dell’organismo che irrora e consente a tutto il corpo di funzionare. Allo stesso modo i C.U.O.R.E., centri unificati operativi per la gestione delle emergenze – dice il capo del DRPC Sicilia Calogero Foti - serviranno a garantire funzionalità ed efficienza al sistema complessivo di protezione civile nell’azione di prevenire, monitorare e intervenire in emergenza nel territorio regionale. La individuazione dei 41 ambiti risponde all’esigenza di ottimizzare le aree caratterizzate da esigenze territoriali omogenee e, comunque, connesse da vie di collegamento che consentano ai mezzi di spostarsi velocemente per portare aiuto. Il confronto con le istituzioni appena avviato – dice l’Ing. Foti - mira a ridurre i possibili attriti che una divisione rigidamente amministrativa delle funzioni possa disperdere le energie e rallentare gli interventi la cui tempestività, in caso di catastrofi naturali diventa fondamentale per salvare vite umane”. 

I CUORE, realizzati secondo le indicazioni contenute nel Codice della protezione Civile del 2018 e definiti per la Sicilia in numero di 41, avranno il compito strategico di presidiare il territorio, vigilare e coordinare le attività di protezione civile, migliorare la capacità dei territori di mitigare il numero di rischi, fronteggiare le emergenze attraverso l’ottimizzazione delle risorse esistenti. Ai Centri unitari – che rappresentano un momento di  rivoluzione strutturale e culturale nella gestione delle emergenze – competerà valutare e attuare le migliori condizioni possibili per garantire in modo tempestivo il soccorso sanitario, l’intervento operativo e la raggiungibilità dei luoghi al fine di assicurare le funzioni fondamentali per la gestione in emergenza e rendere più efficace la risposta del Sistema complesso della protezione civile in occasione di criticità territoriali e/o di calamità naturali.

La Sicilia, che rientra tra le quattro regioni del progetto pilota nazionale, realizzerà i centri operativi nel rispetto di parametri e metodologie standardizzate secondo criteri che, una volta testati, verranno riprodotti anche nelle altre regioni. L’impianto complessivo è frutto di un lungo lavoro che il capo del DRPC Sicilia, Calogero Foti, ha portato avanti con il supporto del Dott. Giuseppe Basile responsabile del Servizio Idraulico e idrogeologico e dell’arch. Marinella Panebianco.

Le 41 aree - definite con riferimento ai Sistemi locali del lavoro dell’Istat, alla dimensione demografica e alle infrastrutture viarie – superano il concetto di delimitazione amministrativa e sposano la filosofia più ampia della specializzazione nella sussidiarietà. I CUORE, infatti, una volta costituiti saranno il centro fisico di riferimento di territori tra loro collegati e coerenti per analogia di condizioni territoriali e consteranno di una struttura fisica affidata a un responsabile che sarà dotata di personale competente e di mezzi tecnologici e strumentali adatti ad affrontare interventi in emergenza.

Per il capo dipartimento della protezione civile nazionale Raffaele Borelli  “L’individuazione preventiva dei centri operativi, della loro dislocazione sul territorio e della loro strutturazione in una rete unificata, potrà garantire in ordinario, ma ancor più in emergenza, una più efficiente operatività e una più veloce attivazione del sistema locale di protezione civile. L’istituzione dei  C.U.O.R.E.  ,- aggiunge Borelli - in ottemperanza alle indicazioni del nostro Codice di protezione civile, potrà sicuramente accrescere la capacità di coordinamento territoriale delle attività di soccorso e di assistenza alle popolazioni interessate da un evento e favorire le azioni di prevenzione non strutturale di competenza dei territori”.

L’incontro di presentazione del progetto CUORE, che è stato aperto in questa prima sessione a Prefetti, responsabili delle Città Metropolitane, dei Liberi Consorzi Comunali e rappresentanza dell’ANCI, avvia un momento di confronto tra istituzioni per ottimizzare il lavoro sin qui svolto e avviare il processo di definizione dei Centri stessi. Alla fine del percorso, infatti, un nuovo passaggio dalla Giunta regionale ne potrà sancire la definitiva istituzione.






RAGUSA. CONTINUANO LE INTIMIDAZIONI CONTRO I LAVORATORI FORESTALI. IL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ARTICOLOUNO RAGUSA, TOMMASO FONTE: ADESSO INFORMEREMO LA PROCURA


Ricevo e pubblico
dal Presidente Associazione Articolouno Ragusa
Tommaso Fonte 

"Proprio oggi sono stato informato dal nostro ufficio legale, che uno dei lavoratori forestali che ha vinto la causa di lavoro patrocinata dalla nostra associazione ottenendo un risarcimento di dieci mensilità dell'ultima retribuzione globale di fatto (circa 20 mila euro) per la abusiva e reiterata precarizzazione del suo rapporto di lavoro, ha comunicato formalmente di voler rinunciare al risarcimento per paura di perdere il suo posto di lavoro precario. Una paura del tutto infondata costruita ad arte contro i lavoratori. 
Di questa vergognosa situazione e dei suoi dettagli informeremo la Procura della Repubblica di Ragusa. E' il minimo."
Tommaso Fonte
Presidente Associazione Articolouno Ragusa



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PENSIONI 2020: DOMANDE AL VIA PER QUOTA 100, OPZIONE DONNA E APE SOCIAL


Dal sito quifinanza.it

Le novità in Manovra 2020 sulle pensioni sono tutte operative, partito anche il tavolo sulla riforma

29 Gennaio 2020
Mentre si è aperto il tavolo tra Governo e sindacati sulla riforma del sistema pensionistco che dovrà fissare nuove regole sulla flessibilità in uscita dal 2021, sono operative le novità previdenziali inserite nella Legge di Bilancio 2020: si possono infatti già presentare le domande relative alla Quota 100, all’Opzione Donna e all’APe Sociale.

L’INPS ha spiegato le modalità attuative delle varie proroghe.

Quota 100
Non una proroga ma una conferma dell’esistente: la manovra non ha modificato le misure previste dal dl 4/2019 in base al quale la pensione anticipata con 62 anni di età e 38 anni di contributi resta sperimentale fino al 2021.
Le regole per fare domanda sono perciò le stesse dell’anno scorso: servizi INPS online (servono le credenziali), intermediari (Caf, patronati), contact center dell’istituto previdenziale.
Chi percepisce altri redditi (cumulabili o incumulabili Quota 100) deve compilare gli appositi moduli INPS AP 139 e AP 140, rispettivamente per chi percepisce già la pensione e per chi invece presenta la domanda.

Opzione Donna
La manovra ha esteso questa forma di pensione anticipata alle lavoratrici che compiono rispettivamente 58 o 59 anni, rispettivamente se dipendenti o autonome, entro il 31 dicembre 2019 (e non più entro il 31 dicembre 2018).
L’INPS, con Messaggio 243/2020, ha reso operativa la proroga spiegando che le domande si presentano con le stesse modalità previste negli anni sorsi: anche qui, servizio dedicato sul portale dell’istituto previdenziale, intermediari o contact center.

Ape Social
Misura proroga dalla Legge di Bilancio al tutto il 2020 (articolo 1, comma 473, legge 160/2019). Chi ha i requisiti per l’APe Social può presentare domanda, ha spiegato l’INPS con il Messaggio 163/2020.

Si attende una nuova circolare operativa, nel frattempo valgono le stesse regole previste negli anni scorsi, in base alle quali per ottenere l’anticipo pensionistico nel 2020 bisogna presentare domanda di certificazione del diritto entro il prossimo 31 marzo, o in seconda battuta entro il 15 luglio (a seconda della data di presentazione cambiano i termini di lavorazione).

Resta la possibilità di chiedere l’APe Social fino al 30 novembre, ma in questo caso l’INPS procederà alla lavorazione solo nel caso in cui avanzino risorse.

Rivalutazione degli assegni
Infine, la manovra prevede novità in materia di rivalutazione degli assegni previdenziali, che resta piena fino a quattro volte il minimo (l’anno scorso invece la perequazione era al 100% solo fino a tre volte il minimo).
Una misura che non necessita di alcun adempimento da parte del pensionato, è direttamente l’istituto previdenziale a disapplicarla in sede di calcolo dell’assegno previdenziale dovuto.

Fonte: quifinanza.it






LICENZIAMENTI IGEA BANCA. DOMANI PROTESTA DEI SINDACATI SOTTO I LOCALI DELLA BANCA D’ITALIA





Ricevo e pubblico
dal Giornalista Filippo Virzì 
Dipartimento Comunicazione e Immagine
Federazione  Autonoma  Bancari Italiani



Altra forte azione dei sindacati Fabi - First/Cisl -  Fisac/Cgil - Unisin e delle Confederazioni UGL e CISAL che domani dalle ore 10,30 alle ore 12 mobiliteranno i propri quadri sindacali per un sit-in sotto i locali della Banca d’Italia di Palermo.

Il Coordinatore della Fabi-Sicilia, Carmelo Raffa, ha affermato che i quadri sindacali dell’Organizzazione continueranno domani a indossare “gilet azzurri” e ha insistito affinché l’Azienda ripari il grave atto compiuto revocando i provvedimenti dei licenziamenti.

“Nella categoria del credito continuiamo a condividere, -  ha continuato il sindacalista,   solo ed esclusivamente prepensionamenti volontari e non coattivi utilizzando il Fondo Esuberi ABI e in questo assistiamo, invece, a licenziamenti secchi mai operati nel settore del credito per ragioni organizzative”.

“Proseguiamo, -  ha concluso Raffa, -  la protesta nei confronti di Igea Banca e non ci fermeremo a Palermo perché abbiamo riscontrato il pieno  sostegno alla nostra lotta da parte delle rappresentanze sindacati presenti alla Banca del Fucino, Azienda di Credito per la quale è prevista in tempi brevi la fusione con Igea Banca”.






PER IL MOMENTO A CATANIA (DS 5) E RAGUSA (DS DIRILLO), SONO STATI DEPENNATI COLORO CHE NEL 2019 NON HANNO GIUSTIFICATO LA MANCATA PRESENTAZIONE ALLA RICHIESTA DI AVVIAMENTO. L.R. 15 MAGGIO 2013, N. 9 ART.25 5 BIS. IL DECRETO PORTA LA DATA DI OGGI


Legge 15 maggio 2013, n. 9. art.25 5 bis. La mancata presentazione del lavoratore alla richiesta di avviamento, non giustificata da gravi e comprovati motivi, comporta la cancellazione e permanente esclusione dall’elenco speciale dei lavoratori forestali di cui all’articolo 45 ter.’





AGRIGENTO. AGGIORNATE LE GRADUATORIE PROVVISORIE DEI LAVORATORI FORESTALI. AUGURI SINCERI AI PROMOSSI NEI CONTINGENTI SUPERIORI. MA RISULTANO ANCORA INSERITI LAVORATORI CHE HANNO RAGGIUNTO L'ETA' PENSIONABILE



A breve saranno pubblicati nel sito del Dip. Lavoro della Regione Siciliana

Abbiamo notato che ci sono lavoratori forestali che hanno già compiuto il 57esimo anno di età e altri li matureranno nei primi 10 giorni di febbraio.





LE OO.SS. NAZIONALI DI CGIL, CISL E UIL COMMENTAVANO POSITIVAMENTE LA PROCEDURA D’INFRAZIONE DELLA COMMISSIONE EUROPEA CONTRO L’ITALIA PER L’ABUSO DI CONTRATTI A TERMINE. SI SPERA ADESSO ANCHE IN QUELLI SICILIANI. IL RISULTATO È STATO OTTENUTO DAI LAVORATORI FORESTALI SICILIANI


di Michele Mogavero
Il comunicato stampa del 25 luglio 2019, pubblicato a suo tempo anche dal Blog (https://forestaliantincendiosicilia.blogspot.com/2019/07/troppi-contratti-termine-nella-pa-lue.html), viene fuori dal ricorso dei lavoratori forestali siciliani tramite lo studio legale Fasano. Nessuno però immaginava che il risultato era stato ottenuto proprio dai forestali, categoria più anziana d'Europa non stabilizzata.

La comunicazione formale all'Avvocato Fasano è arrivata il 15 gennaio 2020 nella quale la Commissione ha esplicitato quanto segue:

“La Commissione ha esaminato la normativa italiana che disciplina l’utilizzo di una successione di contratti a tempo determinato per i lavoratori del settore pubblico che sono stati esclusi dal campo di applicazione del decreto legislativo n. 81 del 2015. La Commissione ritiene che la normativa nazionale non protegga tali lavoratori dall’utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato e non è quindi conforme alla clausola 5 dell’accordo quadro. La Commissione ha pertanto inviato all’Italia in data 25 luglio 2019 una lettera di costituzione in mora, il cui contenuto è riassunto in un comunicato stampa del 25 luglio 2019. La Commissione terrà informata la commissione per le petizioni in merito al seguito che deciderà di dare alla procedura di infrazione“.


Ecco come commentavano le segreterie di Cgil, Cisl e Uil nazionali:
  1. Cgil su procedura infrazione Ue: ora stabilizzare precari
  2. Cisl: La procedura non è per noi un fulmine a ciel sereno. È una situazione gravissima che, come Cisl, denunciamo da anni nel disinteresse generale della politica
  3. Uil: La stabilizzazione del personale precario, risponde anche a una specifica richiesta pervenuta dalla Commissione Europea, che il 25 luglio scorso ha inviato alle autorità italiane una lettera di messa in mora nell’ambito della procedura di infrazione sull’utilizzo abusivo dei contratti a termine
Freddezza invece dalla Sicilia. Sarebbe meraviglioso che anche i Sindacati siciliani di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, commentassero positivamente il provvedimento uscito da Bruxelles e magari lavorare per farlo rispettare per tutti. Anche loro sono per la stabilizzazione, così come il governo, almeno questo si evince dai video e dai comunicati. E' assai probabile che diversi operai, loro iscritti, abbiano fatto il ricorso ottenendo questo primo risultato positivo.


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Ultim'ora. Gennaio 2020, è ufficiale: i forestali siciliani vincono a Bruxelles con lo Studio Legale Fasano. La regione Siciliana dovrà risarcire il danno e procedere con la conversione dei contratti

Stabilizzazione operai forestali siciliani. Un grande risultato quello ottenuto in data 15 gennaio 2020. Lo Studio Fasano: la nostra azione è stata depositata presso il Parlamento Europeo e che è l’unica a livello comunitario oggi pendente a Bruxelles per la categoria









29 gennaio 2020

PUBBLICATO NELLA GAZZETTA UFFICIALE L'AUTORIZZAZIONE ALL’ESERCIZIO PROVVISORIO DEL BILANCIO DELLA REGIONE PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2020. FINANZIAMENTO INTERVENTI NEL SETTORE DELLA FORESTAZIONE. FINANZIAMENTO GARANZIE OCCUPAZIONALI



Pag. 12
Note all’art. 1, comma 2:
– L’articolo 23 della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3, recante “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2016. Legge di stabilità regionale.” così dispone: «Finanziamento interventi nel settore della forestazione. Finanziamento garanzie occupazionali.  
1. Per le finalità di cui all’articolo 4, comma 3, della legge regionale 11 giugno 2014, n. 13, è autorizzata, per ciascuno degli esercizi finanziari 2016, 2017 e 2018, la spesa di 10.000 migliaia di euro (Missione 16 - Programma 1 - capitolo 147320).
2. Per le finalità di cui all’articolo 5 della legge regionale n. 13/2014 è autorizzata per ciascuno degli esercizi finanziari 2016, 2017 e 2018, la spesa di 6.000 migliaia di euro (Missione 16 - Programma 3 - capitolo 147326).
3. L’autorizzazione di spesa di cui al comma 8 dell’articolo 47 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9, è determinata nel limite massimo di 142.000 migliaia di euro per l’esercizio finanziario 2016 e di 137.000 migliaia di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2017 e 2018.
4. Le somme di cui al comma 3, con esclusione di quelle di cui al comma 5, sono iscritte in apposito fondo nella rubrica del Dipartimento regionale del bilancio e del tesoro da ripartire, con decreto del Ragioniere generale, tra il Dipartimento regionale dello sviluppo rurale e territoriale ed il Comando del Corpo forestale della Regione siciliana, previa richiesta congiunta dei dirigenti generali dei predetti Dipartimenti in proporzione ai rispettivi fabbisogni.
5. La spesa di cui all’ultimo periodo del comma 8 dell’articolo 47 della legge regionale n. 9/2015 è ripartita rispettivamente, per l’esercizio finanziario 2016, quanto a 29.430 migliaia di euro Missione 16 - Programma 1 - capitolo 156604 e quanto a 6.900 migliaia di euro Missione 9 - Programma 5 - capitolo 150514 e, per gli esercizi finanziari 2017 e 2018 e in 50.000 migliaia di euro per l’esercizio finanziario 2019, quanto a 24.430 migliaia di euro Missione 16 - Programma 1 - capitolo 156604 e quanto a 6.900 migliaia di euro Missione 9 - Programma 5 - capitolo 150514». 

L’articolo 2 della legge regionale 8 maggio 2018, n. 8, recante “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2018. Legge di stabilità regionale.” così dispone: «Disposizioni per l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente. Disposizioni per il settore della forestazione. 
1. In deroga alle disposizioni di cui all’articolo 1, comma 10, della legge regionale 29 dicembre 2008, n. 25 e successive modifiche e integrazioni, l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente è autorizzata, al fine di garantire l’espletamento delle funzioni istituzionali cui è preposta, ad avviare le procedure selettive ad evidenza pubblica, ai sensi dei commi 1, 3 e 3-bis dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, per l’assunzione di nuovo personale nel rispetto dell’analisi dell’effettivo fabbisogno e della relativa sostenibilità finanziaria e previo svolgimento delle procedure di mobilità.
2. L’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 23, comma 3, della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3 e successive modifiche ed integrazioni, è incrementata rispettivamente per l’esercizio finanziario 2018 di euro 91.085.132,00, per l’esercizio finanziario 2019 di euro 120.016.070,66 e per l’esercizio finanziario 2020 di euro 200.954.322,17 (Missione 20, Programma 3, capitolo 215746).
3. Per le finalità di cui al comma 8, dell’articolo 47 della legge regionale 7 maggio 2015, n. 9 e successive modifiche ed integrazioni, è autorizzata rispettivamente, per ciascuno degli esercizi finanziari 2019 e 2020, la spesa di 24.430 migliaia di euro (Missione 16, Programma 1, capitolo 156604) e di 6.900 migliaia di euro (Missione 9, Programma 5, capitolo 150514).
4. Per il finanziamento del contratto integrativo regionale di cui alla Delib.G.R. n. 404 del 13 settembre 2017 per gli addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale e idraulico-agraria - Sistema agroforestale- ambientale-rurale - è autorizzata la spesa annua di 6.800 migliaia di euro per ciascuno degli esercizi finanziari 2018, 2019 e 2020

Leggi quì il provvedimento integrale






GRANDE RISULTATO QUELLO DI OGGI DEL SIFUS CHE IN PIENA COLLABORAZIONE E SINTONIA CON L'ON VINCENZO FIGUCCIA, L'ON ANDREA LO GIUDICE E L'ON ELEONORA LO CURTO HANNO PORTATO AVANTI UN'AZIONE CHE PORTA VANTAGGI AI PICCOLI IMPRENDITORI AGRICOLI


Ricevo e pubblico
dal Segretario Regionale 
Sifus Confali Consorzi Bonifica
Ernesto Abate

GRANDE RISULTATO QUELLO DI OGGI DEL SIFUS CHE IN PIENA COLLABORAZIONE E SINTONIA CON L'ON VINCENZO FIGUCCIA, L'ON ANDREA LO GIUDICE E L'ON ELEONORA LO CURTO HANNO PORTATO AVANTI UN'AZIONE CHE PORTA VANTAGGI AI PICCOLI IMPRENDITORI AGRICOLI, TROVANDO COESIONE E SENSIBILITÀ NEL GOVERNO REGIONALE ED IN QUESTO CASO NEI COMPONENTI DELLA TERZA COMMISSIONE ATTIVITÀ PRODUTTIVE ALL'ARS.

RICORDIAMO CHE QUESTO EMENDAMENTO APPARTENEVA AI 10 PUNTI STRATEGICI CON I QUALI IL SIFUS INTENDEVA MIGLORARE LA FUNZIONALITÀ E L'ECONOMIA DEL SETTORE AGROALIMENTARE IN PIENA SINERGIA CON I CONSORZI DI BONIFICA, CHE RICORDIAMO ESSERE STRUMENTO PER GLI AGRICOLTORI!

I consorzi riconoscono uno sgravio dei ruoli istituzionali ai Consorziati che in forma singola o associata, realizzano opere di accumulo e distribuzione idrica, previa stipula di convenzione con il distretto di appartenenza". È il contenuto di un emendamento appena approvato in commissione attività produttive all'Ars mentre in queste ore si sta esaminando la riforma del governo sui Consorzi di bonifica. "Un grande risultato - afferma Il deputato dell'Udc Vincenzo Figuccia cofirmatario dell'emendamento - che consente agli agricoltori virtuosi e operosi, un importante sgravio della quota istituzionale nel caso in cui realizzino opere a sostegno dell'intero sistema idrico. 
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Consorzi, approvato in III Commissione Ars emendamento Figuccia


29 gennaio 2020
"I consorzi riconoscono uno sgravio dei ruoli istituzionali ai Consorziati che in forma singola o associata, realizzano opere di accumulo e distribuzione idrica, previa stipula di convenzione con il distretto di appartenenza". È il contenuto di un emendamento appena approvato in commissione attività produttive all'Ars mentre in queste ore si sta esaminando la riforma del governo sui Consorzi di bonifica. "Un grande risultato - afferma Il deputato dell'Udc Vincenzo Figuccia cofirmatario dell'emendamento - che consente agli agricoltori virtuosi e operosi, un importante sgravio della quota istituzionale nel caso in cui realizzino opere a sostegno dell'intero sistema idrico. Stiamo continuando - ha poi sottolineato - ad esaminare con attenzione l'articolato inserendo tutti i correttivi necessari per varare una riforma storica e rivoluzionaria che indubbiamente raccoglierà le sensibilità e le istanze di tutti i territori"

Fonte: amp.palermotoday.it






TAGLIO VITALIZI INSUFFICIENTE IN SICILIA, A RISCHIO TRASFERIMENTI PER 23 MILIONI, ALL’ARS UNA PROPOSTA DI MODIFICA


Dal sito www.blogsicilia.it

di Manlio Viola - 28/01/2020
Dopo l’impugnativa, in Consiglio dei ministri, della legge sui vitalizi con tagli ritenuti insufficienti, arriva la controproposta pentastellata.

Il gruppo all’Ars ha presentato un disegno di legge che intende riportare quanto stabilito dall’intesa Stato-regioni circa il taglio dei vitalizi e di rimuovere il limite temporale dei cinque anni previsto dalla misura iniziale varata da Palazzo dei Normanni.

“Abbiamo depositato – spiegano le deputate regionali Angela Foti e Jose Marano – una proposta di modifica della Lr impugnata, la 19/2019 (disposizioni per la rideterminazione dei vitalizi) in linea con quanto stabilito nell’intesa. Miccichè dimostri di voler abolire questo medievale privilegio riservato alla casta e faccia arrivare il nostro testo in aula. Se questo non dovesse avvenire, si concretizzerebbe il rischio di una pesantissima sanzione per i siciliani: il taglio di 23,2 milioni di euro di trasferimenti statali. Un dramma – aggiungono le deputate – vista la disastrosa situazione finanziaria in cui ci troviamo, oltre che una palese ingiustizia, nata solo per tutelare la casta”.

Il Consiglio dei Ministri il 23 gennaio ha deciso di impugnare due articoli della  legge della Regione Siciliana sul taglio dei vitalizi.

Alla fine di novembre dello scorso anno dopo un lungo tira e molla fra ufficio di presidenza e parlamento l’Assemblea aveva detto sì alla norma che riduce gli assegni per gli ex parlamentari regionali in pensione disponendo una riduzione lineare del 9,25%, con un ulteriore 5% che si applicherà agli assegni da 32 a 67 mila euro mentre ammonterà al 10% il taglio aggiuntivo per quelli oltre i 62 mila euro raggiungendo, così da raggiungere, per gli assegni più alti, un taglio del 19,25%. In quella occasione aveva votato contro solo il M5s. I tagli saranno applicati per un quinquennio.

“A Roma – proseguono Foti e Marano – abbiamo trovato un interlocutore capace di ascoltare le ragioni di difformità del testo regionale rispetto a quello delle altre regioni d’Italia, da noi sollevate con un’accurata relazione che abbiamo inviato al ministro Boccia. Vogliamo ricordare che il M5S aveva presentato un disegno di legge per recepire l’accordo stabilito dalla Conferenza Stato-regioni, ma in Commissione speciale sui vitalizi, di cui facciamo parte, non era mai stato discusso né tantomeno tenuto in considerazione”.

Sono 149 i vitalizi erogati dall’Ars con un costo di 18 milioni di euro. Il via libera al ddl è arrivato grazie a un’opera di mediazione che ha consentito una riscrittura di un articolo del ddl, che ha introdotto gli ulteriori aumenti a scaglioni del taglio rispetto al testo iniziale che conteneva solo la riduzione lineare del 9,25%.

Taglio vitalizi insufficiente in Sicilia, Roma impugna la legge varata dall’Ars

Taglio vitalizi, lo scontro fra Palermo e Roma che potrebbe stravolgere l’impianto della legge nazionale



Fonte: www.blogsicilia.it





CATANIA. BADALÀ A CAPO DEL CORPO FORESTALE DI CATANIA


Dal sito catania.livesicilia.it

Gli obiettivi del nuovo responsabile.

CATANIA. Cambio al vertice dell’Ispettorato Provinciale del Corpo Forestale di Catania a capo del quale si è insediato Francesco Badalà. Già dirigente responsabile dell'Unità Operativa 21 Attività antincendio e programmazione, progettazione e realizzazione opere pubbliche del Servizio 10 dell'IRF di Catania. Apprezzato per impegno e determinazione nel biennio trascorso, per l'attività di coordinamento di persone e mezzi impegnati nella campagna antincendio boschivo, Agronomo, Dottore di Ricerca in “Gestione fitosanitaria in ambienti agroforestali ed urbani” con un'esperienza che lo ha visto Dirigente con incarico di studio e ricerca presso La U.O. S.8.05, dell'Ispettorato dell'Agricoltura di Catania, Dirigente presso l'ufficio Intercomunale Agricoltura di Giarre (ex SOAT Giarre), Dirigente presso la Sezione Operativa di Assistenza tecnica di Bronte con forte impegno rivolto alle aziende agricole, ed Istruttore direttivo con la Regione Basilicata con incarico di divulgatore Agricolo specializzato in arboricoltura.

La valorizzazione delle professionalità del personale presente all'Ispettorato Forestale di Catania e nei Distaccamenti Provinciali, ormai con poche unità lavorative, e la sinergia con le Istituzioni presenti sul territorio, rappresentano di certo uno degli obiettivi prefissi, affinchè i compiti istituzionali del Corpo Forestale, la difesa del patrimonio agroforestale, la tutela e vigilanza del paesaggio e con la prevenzione ed il contrasto degli illeciti in materia ambientale, si svolga in maniera concreta ed efficace, come sostiene il nuovo Ispettore Provinciale.
27 Gennaio 2020

Fonte: catania.livesicilia.it





27 gennaio 2020

AL VIA IL PROGETTO “TREKKING & SENTIERI DI SICILIA”. FIGUCCIA: "UN VIAGGIO ALLA RISCOPERTA DELLA BELLEZZA DELLA NOSTRA TERRA”. VIDEO

Ricevo e pubblico
dall'On. Figuccia

Con l'antropologo Lorenzo Mercurio al via il progetto "Trekking & Sentieri di Montagna" insieme alle aziende che hanno aderito alla campagna "Mancia Comu Parri" con l'obiettivo di promuovere la filiera corta e il brand siciliano. - A dichiararlo è l’On. Vincenzo Figuccia deputato Udc all’Ars e Leader del Movimento CambiAmo la Sicilia”-.
 La finalità del progetto – prosegue Figuccia - sarà quella di promuovere un turismo relazionale e sostenibile, rispettoso dell'ambiente e della valorizzazione del patrimonio naturalistico, enogastronomico, culturale, monumentale e artistico della Regione siciliana".

“Un viaggio alla scoperta di nuovi sentieri, una nuova maniera di riscoprire la bellezza della nostra terra attraverso percorsi di trekking che, ricongiungono l’uomo alla natura” –Conclude Figuccia -
Il primo appuntamento sarà la scalata di Monte Cuccio, punto più alto della Città di Palermo che con la sua forma unica ha sempre attratto e incuriosito palermitani e forestieri come Wolfgang Goethe che ne rimase stregato dall'anfiteatro roccioso, menzionato nel suo celebre libro "Viaggio in Sicilia"