La pensione anticipata è il trattamento previdenziale che può essere conseguito a prescindere dall'età anagrafica dai lavoratori iscritti alla previdenza pubblica. Per il triennio 2016-2018 è necessaria un'anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne e di 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
La Pensione Anticipata
Il dizionario di Pensioni Oggi
La pensione anticipata è il trattamento previdenziale che può essere conseguito a prescindere dall'età anagrafica dai lavoratori iscritti alla previdenza pubblica. Per il triennio 2016-2018 è necessaria un'anzianità contributiva di 41 anni e 10 mesi per le donne e di 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
La Pensione Anticipata è il trattamento pensionistico erogato dall'AGO, dalla gestione separata e dai fondi sostitutivi ed esclusivi che può essere raggiunto al perfezionamento del solo requisito contributivo indipendentemente dall'età anagrafica del beneficiario. Sostituisce, dal 2012, la pensione di anzianità.
L'istituto ha eliminato il requisito dell'età minima introdotto dalla legge 243/2004 ed ha previsto un sistema di disincentivazione che si realizza attraverso una riduzione del rateo in relazione al tempo mancante per il raggiungimento di un limite minimo di età fissato in 62 anni dalla legge 201/2011.
Indice
La Pensione Anticipata nel sistema Retributivo e MistoLa Penalizzazione
La Pensione Anticipata nel Sistema Contributivo La Decorrenza Disposizioni Eccezionali per i lavoratori dipendenti del settore privato
La Pensione Anticipata nel Sistema Retributivo e Misto
A decorrere dal 1° gennaio 2012 i lavoratori dipendenti del
settore privato o del pubblico impiego, autonomi, in possesso di
anzianità contributiva al 31 dicembre 1995 (cioè lavoratori che erano
nel sistema retributivo o misto al 31 Dicembre 2011) possono conseguire la pensione anticipata, indipendentemente dall'età anagrafica,
qualora abbiano maturato una anzianità contributiva pari a 42 anni ed
un mese per gli uomini e a 41 anni ed un mese per le donne. Tale
requisito contributivo va aumentato di un mese nel 2013 e di un
ulteriore mese nel 2014.
Il requisito contributivo è inoltre soggetto agli adeguamenti alla speranza di vita di cui all'articolo 12, comma 12 bis del DL 78/2010 convertito con legge 122/2010. E pertanto dal 1° gennaio 2016 i requisiti sopra esposti sono passati a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e a 41 anni e 10 mesi per le donne (cfr: Circolare Inps 63/2015).
Attualmente, dunque, i requisiti contributivi per la pensione anticipata, comprensivi degli ulteriori adeguamenti alla speranza di vita Istat dal 2019 individuati nella relazione alla Riforma Fornero del 2011, possono essere rappresentati dalla seguente tabella.
La contribuzione - Ai fini del raggiungimento di tale requisito contributivo è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurato, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione utile per il diritto alla pensione di anzianità disciplinata dalla previgente normativa.
In altri termini ai fini del conseguimento della prestazione è necessario perfezionare almeno 35 anni di contributi senza considerare i periodi di figurativi derivanti dalla disoccupazione indennizzata (tra cui anche l'Aspi e Mini-Aspi; cfr: Circolare Inps 180/2014) e malattia.
La Penalizzazione
Chi percepisce prima dei 62 anni di età il pensionamento anticipato subisce una penalizzazione sulle anzianità retributive maturate fino al 2011. Il taglio è pari al 2% per ogni anno di anticipo rispetto ai 60 anni di età e dell'1% per ogni anno prima dei 62. Pertanto un lavoratore che andasse in pensione anticipata a 59 anni subirebbe un taglio del 4% sulle anzianità retributive maturate entro il 2011.La riduzione si applica sulla quota di trattamento pensionistico calcolata secondo il sistema retributivo. Pertanto, per coloro che hanno un’anzianità contributiva pari a 18 anni al 31 dicembre 1995, la riduzione si applica sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate al 31 dicembre 2011; mentre, per coloro che hanno un’anzianità contributiva inferiore a 18 anni al 31 dicembre 1995, la cui pensione è liquidata nel sistema misto, la riduzione si applica sulla quota di pensione relativa alle anzianità contributive maturate al 31 dicembre 1995.
La norma ha, inoltre, specificato che, nel caso in cui l'età raggiunta dal lavoratore al momento del pensionamento non sia interamente espressa in anni, la riduzione deve essere proporzionata al numero di mesi di età, oltre gli anni già raggiunti, che risulteranno raggiunti.
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