Inferno nello sfasciacarrozze le indagini spaziano a 360°
I vigili del fuoco hanno dovuto faticare non poco per avere la meglio sulle fiamme tra le lamiere roventi
Un'intervento ad alto rischio. Foto lasicilia.it
A fuoco il vecchio sfasciacarrozze situato a poche centinaia di metri dalla strada statale 640, sottostante la collina di contrada Petrusa. Ancora incerte la cause.
Potrebbe essere doloso, ma l'ipotesi che prende maggiormente più corpo nelle ultime ore è che l'incendio possa essere partito da un rogo appiccato da qualche piromane all'erba secca. Queste informazioni raccolte dall'interno dell'autodemolizioni, però, dovranno trovare conferma dalle indagini dei poliziotti della squadra Volanti. Per domare le fiamme sono stati impegnati decine di uomini e mezzi del Corpo Forestale dello stato, dei vigili del fuoco del comando provinciale e alcuni volontari della Protezione civile appartenenti all'associazione europea operatori di polizia di Agrigento. Il rogo è divampato attorno alle 14 di ieri, estendendosi in pochi attimi in tutta l'area dello sfasciacarrozze, ed ha avuto proporzioni spaventose, tant'è che la colonna di fumo era ben visibile da diversi punti della città dei templi e della strada statale Agrigento-Caltanissetta. Il tempestivo arrivo degli uomini antincendio ha evitato che le fiamme potessero aggredire gli alberi di un vicino boschetto. A dare l'allarme è stato un agente della Forestale in servizio di torretta nella zona alta di contrada Calcarelle, a ridosso del Cupa. Immediatamente nella zona sono arrivati i soccorritori e la polizia. Il timore era di qualche esplosione per via delle tante auto vecchie e camion da demolire presenti nel deposito a cielo aperto. La situazione è rimasta sottocontrollo, ma le operazioni di spegnimento del fuoco sono andate avanti per almeno due ore, concludendosi intorno alle 16, quando le fiamme sono state completamente domate.
Anche se gli uomini antincendio sono rimasti operativi fino a sera dal momento che potevano riaffiorare dei focolai. Nel corso del sopralluogo non sono state ritrovate tracce di liquido infiammabile, né taniche di benzina, e pertanto nulla viene escluso dagli inquirenti. Si sta cercando di individuare i proprietari dell'area o eventuali altri soggetti che utilizzano il terreno per eventuali attività di demolizioni di veicoli. Nel perimetro recintato erano ammassate decine di auto vecchie e inutilizzabili, così come alcuni camion, numerosi pneumatici di diverse dimensioni, pezzi di ricambio e altri materiali anche inquinanti. Le fiamme hanno completamente bruciata l'intera area.
Antonino Ravanà
05 Agosto 2014
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