03 giugno 2014

FONDI UE, TOLTE RISORSE A CHI HA SPESO MENO. DECURTATI I PROGETTI AI COMUNI, BENI CULTURALI E TURISMO


Fondi Ue, la Regione rivede il programma
Tolte risorse a chi ha speso di meno


di Salvo Toscano

Via libera alla riprogrammazione del Por 2007-2013. Più risorse per le infrastrutture, meno per i progetti dei Comuni, per i Beni culturali e per il Turismo.


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PALERMO – Nella corsa contro il tempo per spendere i fondi europei della programmazione 2007-2013 la Regione riprogramma gli interventi per centrare gli obiettivi di spesa. Il 20 maggio scorso una delibera di giunta ha dato il via libera alla riprogrammazione del Por, il programma operativo regionale, che era stata realizzata dagli uffici della Programmazione, sulla base dell'analisi di tutte le criticità dei vari dipartimenti, e alla luce di un confronto con Bruxelles. I soldi da spendere sono complessivamente 4 miliardi e 300 milioni. In sostanza sono state spostate delle somme da un asse all'altro, tra l'altro sottraendo risorse ai settori di intervento in cui la spesa procede più a rilento.

La rimodulazione dovrebbe produrre effetti già sui target della certificazione del 2014. Nel dettaglio, l'asse I Reti e collegamenti per la mobilità viene incrementato di 160 milioni, arrivando a un miliardo e 235 milioni, il 28,40 per cento del Por. Proprio sulla spesa per infrastrutture e grandi opere il cammino dei fondi comunitari in Sicilia ha fatto registrare fin qui risultati interessanti anche in confronto alle altre regioni. Piccolo incremento anche per l'asse II (Uso efficiente delle risorse naturali), mentre perde circa 90 milioni (passa a 705 milioni) l'asse III Valorizzazione delle identità culturali e delle risorse paesaggistico-ambientali per l'attrattività turistica e lo sviluppo, una voce su cui la spesa fin qui ha segnato il passo. Lieve incremento di fondi per l'asse IV, quello che finanzia la ricerca e l'innovazione, a cui corrisponde una leggera scrematura delle somme per l'asse V che sostiene sviluppo imprenditoriale e competitività. Ridotte drasticamente invece le somme dell'asse VI Sviluppo urbano sostenibile che scende da 684 a 562 milioni. Si tratta per lo più di fondi destinati ai Comuni, che faticano a spendere perché hanno difficoltà a realizzare i progetti. Sostanzialmente invariato l'asse VII (Governance, capacità istituzionali e assistenza tecnica).

Intanto, il 31 maggio si è chiusa una delle tre scadenze annuali per certificare la spesa da inviare a Bruxelles. I dati saranno resi noti nei prossimi giorni. I fondi della vecchia programmazione vanno utilizzati entro l'anno prossimo, pena il disimpegno, che si ripercuoterebbe anche nell'assegnazione dei fondi della nuova programmazione 2014-2020, per la quale nei giorni scorsi il governo nazionale ha sollecitato la giunta regionale con una lettera del sottosegretario Graziano Delrio.
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