Catania, i forestali trovano l'accordo
La protesta contro il licenziamento di 750 persone si è conclusa con un'intesa per il prolungamento del periodo lavorativo fino a metà luglio. L'assessore Aiello ha disposto un'indagine ispettiva: "Qualcuno cerca di creare caos all'interno dell'Azienda"
CATANIA - Si è conclusa intorno alle 16 a Catania, con un accordo per il prolungamento del periodo lavorativo fino a metà luglio per i 700 lavoratori 'centunisti' catanesi, la protesta di una quindicina di lavoratori forestali che, accompagnati da un gruppo di dirigenti sindacali di Flai, Fai e Uila, stamane avevano occupato la sede dell'Azienda forestale di via Etnea per protestare contro il licenziamento di 750 lavoratori. Lo hanno reso noto i segretari provinciali di Flai, Fai e Uila Alfio Mannino, Nino Marino e Pietro Di Paola, che hanno concordato il prolungamento con il direttore provinciale dell'Azienda forestale Mario Bonanno.
"La vertenza, comunque - hanno spiegato i tre rappresentanti sindacali - è tutt'altro che conclusa. Le reiterate menzogne non si possono più accettare così come è da condannare l'assoluta insensibilità da parte delle Istituzioni competenti che, di fronte a una situazione che rischia di sfociare in manifestazioni di protesta anche eclatanti e difficilmente governabili, in queste ore non danno nemmeno risposta all'impegno assunto nella giornata di ieri con la quale si garantiva la prosecuzione del rapporto di lavoro per il mese di luglio e l'immediata revoca della sospensione di circa 500 lavoratori".
"Flai - Fai e Uila di Catania chiedono con fermezza - continuano Marino, Mannino e Di Paola - che nella giornata odierna venga data disposizione della revoca della sospensione e il riavvio al lavoro con decorrenza immediata". I tre sindacalisti aggiungono che "nel caso di atteggiamenti dilatatori incerti e confusi prolungheranno l'occupazione ad oltranza dei locali dell'Azienda Provinciale proclamando iniziative di lotta in tutta la provincia che bloccheranno il regolare svolgimento del lavoro sia nella sede cittadina della Direzione regionale Foreste che in tutti gli uffici periferici".
"L'esasperazione tra i lavoratori - concludono i segretari di Flai, Fai e UIla - ha raggiunto livelli non più governabili e, quindi, in tale protesta si evidenzia il rischio di disordine pubblico e reazioni disperate che questo sindacato vuole scongiurare".
L'assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari Francesco Aiello ha disposto un'indagine ispettiva sulle motivazioni che hanno portato alla protesta di oggi a Catania: "Chi ha voluto soffiare, coscientemente e volutamente, sul fuoco della protesta dovrà renderne conto nelle sedi competenti. La prosecuzione del rapporto di lavoro per il mese di luglio doveva costituire la preoccupazione primaria di quanti operano con le proprie responsabilità all'interno dell'Azienda, valutando responsabilmente ogni eventuale conseguenza. Appare strano che le organizzazioni sindacali non abbiano colto le contraddizioni intervenute nella fase di assunzione degli operai in relazione alle fasce di appartenenza, per scelte che sembrano totalmente disarticolate e incoerenti con criteri di una sana e corretta amministrazione".
Secondo Aiello "qualcuno pensa forse di gestire le strutture dell'Azienda per le proprie scorribande di potere o per accreditarsi agli occhi di chissà chi, cercando di seminare discredito e caos nelle strutture dell'Azienda e mettendo gli operai gli uni contro gli altri". "Ho incontrato immediatamente le organizzazioni sindacali - aggiunge l'assessore - e rimango impegnato costantemente sul terreno della ricerca di una soluzione immediata, respingendo qualunque notizia di promesse non mantenute".
"Promesse - conclude - che non ho mai fatto quando anche siano difficili i problemi da risolvere. Alle organizzazioni sindacali chiedo di concorrere serenamente alla definizione delle questioni aperte nel rispetto reciproco di ruoli e funzioni".
"La vertenza, comunque - hanno spiegato i tre rappresentanti sindacali - è tutt'altro che conclusa. Le reiterate menzogne non si possono più accettare così come è da condannare l'assoluta insensibilità da parte delle Istituzioni competenti che, di fronte a una situazione che rischia di sfociare in manifestazioni di protesta anche eclatanti e difficilmente governabili, in queste ore non danno nemmeno risposta all'impegno assunto nella giornata di ieri con la quale si garantiva la prosecuzione del rapporto di lavoro per il mese di luglio e l'immediata revoca della sospensione di circa 500 lavoratori".
"Flai - Fai e Uila di Catania chiedono con fermezza - continuano Marino, Mannino e Di Paola - che nella giornata odierna venga data disposizione della revoca della sospensione e il riavvio al lavoro con decorrenza immediata". I tre sindacalisti aggiungono che "nel caso di atteggiamenti dilatatori incerti e confusi prolungheranno l'occupazione ad oltranza dei locali dell'Azienda Provinciale proclamando iniziative di lotta in tutta la provincia che bloccheranno il regolare svolgimento del lavoro sia nella sede cittadina della Direzione regionale Foreste che in tutti gli uffici periferici".
"L'esasperazione tra i lavoratori - concludono i segretari di Flai, Fai e UIla - ha raggiunto livelli non più governabili e, quindi, in tale protesta si evidenzia il rischio di disordine pubblico e reazioni disperate che questo sindacato vuole scongiurare".
L'assessore regionale alle Risorse agricole e alimentari Francesco Aiello ha disposto un'indagine ispettiva sulle motivazioni che hanno portato alla protesta di oggi a Catania: "Chi ha voluto soffiare, coscientemente e volutamente, sul fuoco della protesta dovrà renderne conto nelle sedi competenti. La prosecuzione del rapporto di lavoro per il mese di luglio doveva costituire la preoccupazione primaria di quanti operano con le proprie responsabilità all'interno dell'Azienda, valutando responsabilmente ogni eventuale conseguenza. Appare strano che le organizzazioni sindacali non abbiano colto le contraddizioni intervenute nella fase di assunzione degli operai in relazione alle fasce di appartenenza, per scelte che sembrano totalmente disarticolate e incoerenti con criteri di una sana e corretta amministrazione".
Secondo Aiello "qualcuno pensa forse di gestire le strutture dell'Azienda per le proprie scorribande di potere o per accreditarsi agli occhi di chissà chi, cercando di seminare discredito e caos nelle strutture dell'Azienda e mettendo gli operai gli uni contro gli altri". "Ho incontrato immediatamente le organizzazioni sindacali - aggiunge l'assessore - e rimango impegnato costantemente sul terreno della ricerca di una soluzione immediata, respingendo qualunque notizia di promesse non mantenute".
"Promesse - conclude - che non ho mai fatto quando anche siano difficili i problemi da risolvere. Alle organizzazioni sindacali chiedo di concorrere serenamente alla definizione delle questioni aperte nel rispetto reciproco di ruoli e funzioni".
29 Giugno 2012