02 maggio 2025

SIFUS - 1 MAGGIO FESTA DEL LAVORO: CELEBRIAMO IL LAVORO MA NE DENUNCIAMO LE FERITE


Ricevo e pubblico
dalla Segreteria regionale del Sifus Confali

Roma 1-05-2025 - In occasione del 1° Maggio, Festa del Lavoro, intendiamo onorare la forza, la dignità e la storia delle lavoratrici e dei lavoratori. Una giornata di memoria e lotta, simbolo delle conquiste sociali e dei diritti conquistati con anni di impegno e mobilitazione collettiva.
Ma oggi più che mai questa festa assume un valore amaro e urgente
Il mondo del lavoro attraversa una fase di profonda crisi: occupazione record ma con una quota parte di quasi 6 milioni di lavoratori che percepiscono in media 800 euro al mese e un altra quota di circa 8 milioni che ne percepisce in media 1200; aumento significativo della povertà e delle diseguaglianze; salari fermi da decenni mentre l'inflazione continua a eroderne il potere d'acquisto; numero dei morti sul lavoro che anzichè abbassarsi aumenta: una strage che non può essere più tollerata.
In poche parale, la forbice tra ricchi e poveri si allarga e il lavoro, anziché essere strumento di emancipazione, troppo spesso, si traduce in fatica senza prospettiva.
Chiediamo al Governo Meloni in questo giorno di festa cosi come abbiamo fatto con i Governi precedenti interventi concreti e urgenti:
- una legge che obblighi un salario orario minimo di 9/10 euro al di sotto del quale è vietato assumere;
- una legge che adegui automaticamente i salari al costo della vita per aggredire l'infrazione;
- una legge contro la precarietà che limiti l’abuso dei contratti a termine e rafforzi le garanzie per tutte le forme di lavoro;
- una legge che obblighi in tutte le categorie la trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato;
- investimenti concreti  per la  sicurezza nei luoghi di lavoro a partire dall'aumento degli ispettori del lavoro ed introducendo il reato di omicidio sul lavoro;
- di cestinare la legge che consente il massimo ribasso negli appalti;
- una riforma complessiva del sistema di welfare per proteggere i lavoratori concretamente  anche nei momenti di fragilità.

In conclusone, il 1° Maggio non deve essere una celebrazione liturgica ma un grido collettivo: il lavoro deve tornare al centro dell’agenda politica.
Il SIFUS sarà sempre al fianco di chi lotta per rivendicare i diritti negati ed unirà sempre la protesta alla proposta.
Maurizio Grosso  - Segretario Generale SiFUS



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