05 febbraio 2023

SI FINGE DI SPAVENTARSI PER L’AUTONOMIA PER NASCONDERE IL DESIDERIO DI VOLERE GLI SCHIAVI AL NORD. LA LEGA FESTEGGIA PER IL VIA ALL’ITER PER L’AUTONOMIA REGIONALE. È GIUSTO ACCETTARE CHE I SOLDI PUBBLICI VENGANO IMPIEGATI PER ESERCITI DI OPERAI FORESTALI CON UN RAPPORTO INSOSTENIBILE TRA PERSONALE E SUPERFICIE BOSCHIVA?


Dal sito electomagazine.it

04 Febbraio 2023
La Lega festeggia per il via all’iter per l’autonomia regionale e gli altri partiti, della maggioranza e dell’opposizione si preoccupano. Preoccupazione ipocrita. Sia perché i tempi saranno comunque lunghi sia perché i timori sono esclusivamente elettorali. Per nulla sostanziali.

Timori di andare a spiegare agli elettori del Sud che se il Mezzogiorno ha ingoiato colossali risorse, senza che favorissero lo sviluppo, la colpa non è del destino cinico e baro ma di una classe politica inetta, nel migliore dei casi. Le innumerevoli cattedrali nel deserto – scheletri di fabbriche mai ultimate, palazzetti dello sport faraonici inaugurati e subito abbandonati, strutture inutilizzate – sono costate una esagerazione e si continuano a pretendere denari per risistemarle senza un progetto credibile per l’utilizzo futuro.


È giusto continuare a mantenere amministratori di questo livello? È giusto accettare che i soldi pubblici vengano impiegati per eserciti di operai forestali (operai forestali, nulla a che fare con gli ex forestali inglobati dai carabinieri) con un rapporto insostenibile tra personale e superficie boschiva? È giusto che con i soldi di tutti vengano mantenuti eserciti di nullafacenti perché è più facile assumere personale superfluo negli uffici pubblici piuttosto di creare lavori che servano a qualcosa?

Ma tutti coloro che si preoccupano per il futuro del Sud, costretto a scegliere amministratori migliori, fingono di non vedere l’altro problema emerso in questi giorni, dopo la provocazione di Valditara: la disparità, sempre più evidente, del costo della vita tra Nord e Sud. Ma una disparità anche all’interno dello stesso Nord, tra Milano e Torino, tra Venezia e Rovigo.


Tema ancor più spinoso, poiché mette in luce l’assurdità ed anche la stupidità delle polemiche sulla scarsa disponibilità ad accettare le “generose” offerte economiche di donatori di stipendi inadeguati per vivere. L’immancabile e fastidioso Cruciani, presenza fissa da Del Debbio, insiste sull’obbligo di accettare il lavoro, a prescindere dalle condizioni economiche, dalla distanza, dagli orari. Dunque va benissimo una retribuzione di 800/1.000 euro al mese per un lavoratore del Sud costretto a trasferirsi a Milano. Dove, secondo le ricerche del settore immobiliare, con un salario di 1.500 euro ed una occupazione stabile che permetta di ottenere un mutuo, si può aspirare ad un alloggio di ben 18 metri quadrati da pagare in 30 anni, previo anticipo.

Secondo la compagnia di giro di Cruciani, quindi, bisogna abbandonare affetti e relazioni famigliari al Sud per aspirare alla vita a Milano in un loculo con a disposizione, tolti i soldi per il mutuo, il denaro sufficiente a pagare le bollette, a vestirsi ed a mangiare male. Perché anche il cibo costa di più, a Milano. Tra l’altro con la conseguenza di scaricare sulle casse pubbliche l’assistenza ai genitori anziani che non possono certo essere trasferiti nei 18 metri conquistati al Nord.


Però, su tutto ciò, i politici tacciono. Perché il sindacato non vuole le gabbie salariali, perché i donatori di lavoro non vogliono essere donatori di stipendi decenti, perché appena si pronuncia la parola Nord al destracentro non leghista viene l’orticaria. Mentre la Lega si guarda bene dal toccare i padroncini che un tempo la votavano. In fondo l’intera politica italiana, con rarissime eccezioni, vuole gli schiavi. E in questo modo, di fronte a Cruciani ed ai suoi compari, diventa un gigante della politica persino l’ex rifondarlo ed ora all’Unione Popolare, Paolo Ferrero..



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Per non dimenticare

26 Ottobre 2017. Per Salvini 22 mila operai forestali sono troppi, lascerà quelli che servono

Quindi quanti ne lascerà?
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26 Ottobre 2017



Per non dimenticare

Lavoratori forestali, ecco alcune dichiarazioni dei leghisti per quanto riguarda l'autonomia:

18 Luglio 2012. Zaia Lega Nord: Non capisco come si possa aiutare chi come la Sicilia ha 27.000 forestali contro gli 8.000 che servono per il resto d'Italia. Che sia chiaro: noi siamo felicissimi che la Sicilia sia orgogliosa della propria autonomia. Link

21 Agosto 2014. Lombardia e Veneto regalano 70 MILIARDI all'anno, Sicilia rinnova contratto a 28mila forestali. Salvini‬: C'è regione e regione: in Sicilia 15 giorni fa hanno rinnovato il contratto a 28 mila forestali, in Lombardia sono meno di 500, che assieme al Veneto regala allo Stato ogni anno 70 MILIARDI di euro.
Migliaia di insegnanti e infermieri assunti nelle regioni del nord e dopo pochi mesi chiedono riavvicinamento a casa, così noi in Lombardia abbiamo buchi nei posti di lavoro, in altre regioni hanno abbondanza di personale. Link

02 Ottobre 2015. Zaia: i 22 mila forestali in Sicilia sono ancora là e noi continuiamo a mandare 21 miliardi di tasse a Roma. Link

28 Settembre 2017. Zaia Lega Nord: con l’autonomia, vogliamo destinare, almeno in parte al territorio invece che lasciarli per gli stipendi di ventimila forestali della Sicilia. Link

08 Ottobre 2017. L’esempio del paragone Veneto Sicilia, regione autonoma, è lampante – commenta Benetti – il saldo tra il residuo fiscale Veneto ed i trasferimenti statali è di -15 miliardi di euro annui per il Veneto, per la Sicilia invece è +10 miliardi, ovvero due regioni che dovrebbero avere pari dignità, vengono ingiustificatamente trattate con una diversità abnorme di 25 miliardi annui. Uno scandalo! Poi non meravigliamoci degli sprechi della Sicilia, in termini di sanità o di personale assunto come forestali, 28mila in Sicilia, 400 in tutta la Lombardia. Praticamente la Sicilia istituisce il reddito di cittadinanza assumento tutti come forestali”.  Link

12 Ottobre 2017. Referendum della Lombardia. Maroni a sky tg24: disposto a dare contributi al sud, però non per gli stipendi dei forestaliLink

24 Ottobre 2017Matteo Salvini: «In Sicilia l’autonomia non è mai stata applicata. Il governatore lì potrebbe anche occuparsi dell’ordine pubblico e invece dà l’aumento ai forestali. Questa non è autonomia, sono soldi sbattuti via». Link

26 Ottobre 2017. Per Salvini 22 mila forestali sono troppi, lascerà quelli che servono. Link

01 marzo 2018Zaia Lega Nord: L’autonomia, dunque, come passo fondamentale e storico per il futuro del Veneto: «Domani (oggi per chi legge) andremo a Roma per firmare per l’autonomia, si cristallizza la trattativa fino al punto in cui siamo arrivati e si fissano delle regole», ricorda Zaia. «Sarà un passaggio storico, perché l’autonomia non è un libro, è un’enciclopedia. Sarà anche il presupposto per affermare una trasformazione: quella a favore dei costi standard e non più della spesa storica. Ma anche dei parametri standard, perché con tutto il rispetto il Veneto ha più bisogno di forestali della Sicilia». Link

01 Marzo 2019. Autonomia, Zaia: «Resistenza inutile. Gli sprechi in Sicilia fanno male ai cittadini». Lì ci sono 22mila forestali contro 400 in Veneto. Gli sprechi di una regione come la Sicilia non sono un danno per il Veneto, ma per i cittadini siciliani». Link

23 Agosto 2019. Meeting di Rimini per discutere di regioni e autonomia differenziata. Il presidente leghista della Lombardia, Attilio Fontana: sono pronto a finanziare 25.000 start up di giovani in calabria, un pò meno a finanziare altrettanti forestali. Video. Link




3 commenti:

  1. Si deve come minimo vergognare chi vota questi signori che da più di 30 anni sottraggono risorse al sud per portarle al nord. E se da Napoli in giù è tutta un'altra Italia, la colpa è solo del popolo del sud. Mi fermo qui. Saluti Giuseppe Candela

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    1. Bravo Giuseppe sono pienamente d'accordo. ATTILIO VULLO

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  2. Politici che discutono,e la pensano in questa maniera mi dispiace a dirlo siamo nella merda?.

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