Abbiamo chiesto a chi é solito leggerci quale potrebbe essere la soluzione migliore per rendere strutturale ed equa la riforma delle pensioni, molti, e vi ringraziamo per questo, hanno detto la loro, abbiamo dunque deciso di raccogliere alcuni pareri per dirvi le opzioni che tutto sommato sembrerebbero accontentare il numero maggiore di lavoratori.
Eccoveli in dettaglio, in linea di massima come vi abbiamno anticipato nel titolo le tre opzioni che sembrano mettere tutti d’accordo vedrebbero una riforma pensioni post quota 100 contenente almeno 3 misure: la quota 41 per tutti senza penalità, la proroga di opzione donna come libera scelta seppur questo comporti un ricalcolo contributivo dell’assegno, e un’uscita dai 63 anni con 35/36 anni di contributi, come l’ultima esposta da Damiano, che prevedrebbe una penalità pari al 2% annuo, ma solo per quanti non svolgono mestieri gravosi. Per gli altri la penalità non dovrebbe essere conteggiata.
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