Dal sito palermo.repubblica.it
Critico il Pd: " La finanziaria regionale più inutile della storia siciliana". Bocciatura anche dalla Uil. Soddisfazione di Udc e Diventerà Bellissina, Armao: "Un solo mese di esercizio provvisorio"
di CLAUDIO REALE - 15 febbraio 2019
È stata approvata solo da poche ore, e già il Movimento 5 Stelle agita lo spettro dell'impugnativa. Ma tutti, dalla maggioranza e dall'opposizione, finiscono per rivendicarne qualche articolo. La mattina dopo l'approvazione della Finanziaria è il momento di esultanze e polemiche. Soprattutto per la controversa norma spalma-debito, che dà il via libera al differimento del pagamento del disavanzo anche senza l'ok del governo centrale: "Se le norme verranno impugnate da Roma non sarà per colpa del governo - avvisa dunque Francesco Cappello, il capogruppo del Movimento 5 Stelle che del governo Conte è una delle due anime - noi ve lo abbiamo detto". Anche perché per il Movimento 5 Stelle quella approvata nella notte è "una manovra pessima e senza prospettive, frutto di artifici contabili più che di vere risorse e con tante norme ad alto rischio impugnativa".
Eppure qualcosa di positivo c'è. Anche per gli stessi grillini. Che in mattinata si vantano delle norme per l'installazione di colonnine di ricarica delle auto elettriche volute da Luigi Sunseri, di quelle sulla certezza dei professionisti del settore edile (proposta da Giampiero Trizzino e Gianina Ciancio), delle agevolazioni per le imprese che usano la tracciabilità blockchain (spinta da José Marano, Valentina Zafarana e Angela Foti), del rinnovo dei cda dell'Ersu (rivendicato da Ciancio) e di diverse altre norme. Però Valentina Zafarana, ad esempio, si scaglia contro l'assenza di finanziamenti alla lotta contro la violenza di genere: "L'emendamento non è stato nemmeno discusso per mancanza di volontà politica".
Molto critica anche la Uil. "Questa - dice il segretario Claudio Barone - è una Finanziaria che non affronta nessun problema, serve solo a tirare a campare. Anche 'operazione di finanza creativa, fingere che siano disponibili risorse su cui ancora non c'è una norma, mette la Sicilia in una posizione debole nei confronti del governo nazionale in un momento in cui si sta giocando una partita importante sull'autonomia differenziata per tre regioni del nord". "Alla fine - dice invece il dem Antonello Cracolici - la montagna ha partorito il topolino, la finanziaria regionale più inutile della storia siciliana. Per la prima volta intere categorie sociali avranno meno risorse dell'anno prima. Alcuni, come gli operai dei consorzi di bonifica, della meccanizzazione dell'Esa e del vivaio Paulsen, hanno rischiato di non essere nemmeno avviati al lavoro, per zero coperture nel bilancio". "La bocciatura con voto segreto dell'emendamento Pd che chiedeva il ripristino dello stanziamento 2018 - aggiunge Anthony Barbagallo - apre per i teatri siciliani una stagione dura, che rischia di compromettere la sopravvivenza degli enti e la preparazione dei cartelloni".
Opposti, ovviamente, i toni della maggioranza. L'assessore all'Economia Gaetano Armao esalta il via libera alla manovra "dopo un solo mese di esercizio provvisorio, non accadeva da 15 anni", mentre il deputato Udc Vincenzo Figuccia rivendica di aver "fatto tutto il possibile per rimpinguare tutti i capitoli che erano stati tagliati ingiustamente garantendo ex Pip, Esa, forestali, consorzi di bonifica, Istituto zootecnico, Vite e vino, disabili, talassemici, personale della Fiera del Mediterraneo, enti parco, teatri, Orchestra sinfonica, volontariato, Amat, ricovero minori e Istituti per ciechi". "Abbiamo lavorato per dare una Finanziaria alla Regione che non fosse lacrime e sangue - gli fa sponda la capogruppo Udc Eleonora Lo Curto - In Parlamento, con senso di responsabilità, si è posto rimedio alle falle che interessavano i capitoli di settori come quello agricolo-forestale e culturale. Sono stati garantiti i fondi, ad esempio, all'Esa, ai consorzi di bonifica ed ai teatri siciliani".
"Sono stati scongiurati gran parte dei tagli previsti in un primo momento - aggiunge il capogruppo di Diventerà Bellissima Alessandro Aricò - garantendo ad esempio i necessari fondi alle categorie più deboli". A rivendicare i fondi per i trasporti, infine, sono in maniera bipartisan affermano Edy Tamajo e Giuseppe Milazzo, rispettivamente deputato di Sicilia Futura e capogruppo di Forza Italia: "Sul capitolo del Trasporto pubblico locale ora, complessivamente, ci sono 48 milioni anziché 44. Siamo convinti che questi fondi servano d'aiuto alle aziende partecipate comunali del settore che hanno già avviato la fase di progettazione per la realizzazione di nuove linee del tram, come l'Amat che sta lavorando per Palermo città sempre più europea e con migliori servizi".
Fonte: palermo.repubblica.it
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