Dal sito palermo.repubblica.it
31 Gennaio 2019
"Il governo in commissione bilancio ha escluso la proroga dell'esercizio provvisorio: una cosa incomprensibile, perchè da domani la regione siciliana sarà in 'gestione provvisoria', cosa peggiore dell'esercizio provvisorio". Lo ha detto il capogruppo del partito democratico all'assemblea regionale siciliana, Giuseppe Lupo, a margine della conferenza stampa convocata per illustrare le critiche al bilancio messo a punto dal governo regionale e all'esame del parlamento. "L'esercizio provvisorio consente di attivare tutti i capitoli di spesa 'in dodicesimi', mentre la 'gestione provvisoria' è limitata soltanto alle spese obbligatorie - ha aggiunto lupo -. Da domani la regione sarà alla paralisi, una situazione di 'shutdown', come negli stati uniti, di cui faranno le spese i siciliani con il blocco delle attività amministrative".
Peraltro per Lupo "il governo Musumeci e' alla paralisi non solo per effetto dei tagli obbligatori, ma per i conflitti all'interno della maggioranza sulle candidature alle Europee, terreno di scontro tra Forza Italia, i popolari e Autonomisti e Musumeci. Sono allo scontro armato, i partiti sono gli uni contro gli altri. Seppure risicata, il governo Musumeci ha una maggioranza. Se poi non la sa gestire, non e' colpa delle opposizioni".
Rispetto alle annunciate riforme di Musumeci, inoltre, ha aggiunto il capogruppo del Pd all'Ars, "oggi sono rimasti solo i tagli, che riguardano i consorzi bonifica, l'Esa, i forestali, l'Istituto vite e vino, perfino l'obbligo formativo, il diritto allo studio, alle scuole paritarie e molto altro. Purtroppo l'accordo con lo Stato di cui il governo si era vantato, ha prodotto disastro, non garantisce la rateizzazione in trent'anni di tutto il disavanzo di oltre due miliardi, ma solo di una parte, lasciando fuori i 546 milioni che devono essere ora ammortizzati in tre esercizi, questo produce sul 2019 un taglio di circa 250 milioni. Chiediamo al governo gialloverde della Regione di risolvere il problema".
Lupo fatto il punto sui tagli che la spesa pubblica regionale subira' nel bilancio di rpevisione per il 2019, per via del disavanzo degli anni precedenti quantificato dalla Corte dei Conti in 2,1 miliardi che quest'anno costringe il governo ad applicare tagli per 250 milioni. "Si riaprano le interlocuzioni con Roma e si garantisca la rateizzaizone di 2 mld e cento per per intero, in trent'anni", ha proseguito, indicando i settori piu' penalizzati: un milione in meno alla Protezione civile, 8 milioni e mezzo in meno per la gestione dei consorzi di bonifica, 11 milioni e 795 mila euro per le garanzie occupazionali degli stessi consorzi, 8 milioni e mezzo in meno per la meccanizzazione dell'Esa, 300 mila euro in meno per le adozioni internazionali, meno 2 milioni e 400 mila eruo per i progetti individuali dei disabili, decurtato anche il fondo per le urgenze idrogeologiche e quello per adozioni internazionali, circa 300 mila euro".
La Finanziaria del Governo regionale dimentica i giovani, la cultura, il trasporto pubblico locale, i disabili, e persino gli aiuti alle popolazioni colpite dalle calamità naturali, come i terremotati e gli alluvionati di Catania. E' questa l'idea che ha Musumeci della Sicilia?", afferma Luca Sammartino, presidente della V commissione Ars e deputato Pd, dopo l'approvazione in Commissione Bilancio della Finanziaria. "Nonostante i roboanti annunci di accordi con lo Stato - prosegue il parlamentare regionale del Pd - questa manovra non prevede alcun tipo di stanziamento di risorse economiche. Solo tagli. Nel settore agricolo sono così a rischio gli stipendi dei Consorzi di bonifica, dell'Istituto Vite e Vino e dell'Esa mentre il settore dello spettacolo è particolarmente colpito, con l'azzeramento del Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo, i meno 1,8 milioni al Teatro Bellini di Catania, che mette a rischio il futuro dell'ente".
"Sono state tagliate perfino le somme per la manutenzione degli edifici scolastici, viene ridotto di oltre 1 milione lo stanziamento per l'obbligo formativo. Dove sono gli investimenti? I siciliani non meritano questo" - conclude Sammartino.
Fonte: palermo.repubblica.it
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