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Dal sito www.ilsicilia.it
di Manlio Melluso - 31 gennaio 2019
Ammontano a circa 157 milioni di tagli al bilancio della Regione secondo le cifre che il gruppo parlamentare all’Ars del Partito democratico hanno illustrato in una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni. A presenziare in sala stampa sono il capogruppo Giuseppe Lupo, Baldo Gucciardi e Giuseppe Arancio.
I parlamentari del Pd indicano in ordine sparso le voci dei tagli del bilancio: ridotto di circa 800mila euro il fondo per i centri antiviolenza. Decurtata la voce relativa al trasporto pubblico locale, con 159 milioni ridotti a 116 (si tratta di fondi vincolati, non disponibili a nostro avviso). Ridotti i fondi per il Reddito minimo di inserimento e per i cantieri di servizio (taglio di circa 300mila euro). Secondo quanto riferiscono i dem, mancano anche 8 milioni 781 mila euro per gli ex Pip. Riduzioni anche per consorzi di bonifica ed è previsto l’azzeramento del fondo per le garanzie occupazionali dei lavoratori dell’Esa. Secondo il Pd è previsto un taglio al Furs, il fondo unico regionale per lo spettacolo, di circa 2,5 milioni di euro. Piange anche lo sport, che segna meno 3,1 milioni.
Il Pd punta il dito contro l’accordo Stato-Regione, salutato invece con successo dal governo Musumeci, che “ha prodotto questo disastro – afferma Giuseppe Lupo, capogruppo dei democratici all’Ars. “Un accordo inadeguato e insufficiente – lo definisce Lupo – Contrariamente a quanto affermato dal governo regionale, non garantisce la rateizzazione di tutto il disavanzo in trenta anni, ma solo di una parte, con la restante, 500 milioni circa da spalmare in tre anni“. Quindi la quota complessiva, riferisce Lupo, tra quella riferita al trentennio e quella annuale, è di circa 250 milioni per il 2019. “Chiediamo al governo regionale e al quello nazionale di risolvere la situazione – dice – Si garantisca quello che si era garantito, cioè la rateizzazione trentennale dei 2,1 miliardi“. Il capogruppo dem interviene sui lavori d’Aula: “Senza proroga dell’esercizio provvisorio la Sicilia entra in gestione provvisoria, con il blocco delle attività amministrative ad eccezione delle spese obbligatorie – dice Giuseppe Lupo, capogruppo all’Ars del Pd – Da domani, la Sicilia sarà in shutdown come gli Usa per colpa di Musumeci e del suo governo“.
Secondo Baldo Gucciardi, vicepresidente della commissione Bilancio, “La cultura è azzerata“. Poi, sull’esercizio provvisorio: “Certamente l’opposizione non ha fatto ostruzionismo“. Infine sul Po-Fesr 2014-2020: “Non mi convince l’emendamento 4.31 alla nota di variazione che recupera i 31 milioni di euro. Togliere 21 milioni dal por per poi recuperarli non so quando ci crea delle forti perplessità“.
Fonte: www.ilsicilia.it
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