31 dicembre 2018
SCONTRO SUI FONDI UE, TARGET RAGGIUNTO? PER I 5 STELLE SOLO UN BLUFF ‘DA VECCHIA POLITICA’
www.blogsicilia.it
“Il governo Musumeci si mostra in perfetta continuità con quello di Crocetta anche sui proclami in tema di fondi europei. L’ennesimo bluff? L’aver spacciato come obbiettivo raggiunto una spesa certificata di 713 milioni di euro senza essere passati dai target intermedi e inserendo grandi opere già esistenti. Un trucco da vecchia politica, morale non un centesimo per lo sviluppo dell’Isola”.
A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Sunseri, componente della Commissione Bilancio a proposito dell’annunciata raggiunta certificazione da parte del presidente Musumeci dei fondi comunitari (Fesr) spesi nel 2018.
Da Bruxelles interviene anche l’eurodeputato M5S Ignazio Corrao: “Forse più che Nello Musumeci – spiega Corrao – il presidente della Sicilia dovrebbe chiamarsi ConfusioNello Musumeci. Festeggiare per aver certificato roba vecchia e avere aggirato i target intermedi è frutto o di incompetenza o di dolo”.
“Da premettere – spiegano Sunseri e Corrao – che il target N+3 complessivo è pari a € 719.586.369,00 non € 713.762.055,10. Inoltre il presidente ribadisce che fino ad un anno fa sembrava un sogno impossibile ed era fortissimo il rischio di perdere risorse e doverne restituire altre. Vorremmo ricordare a Musumeci che questa situazione era così anche soli due mesi fa. Infatti a ottobre la Regione Siciliana registrava una spesa certificata pari a circa 6 milioni di euro, tanto quanto un anno fa. E forse più. In pratica in meno di due mesi i superdirigenti hanno certificato spesa per circa 707 milioni di Euro, recuperando tre anni di lavoro. Un vero e proprio miracolo, verrebbe da dire. Questo fatto dimostra come la gestione della spesa, sia solo un bluff e non produca nulla di nuovo e opportunità di crescita per l’economia siciliana. Non è comprensibile come in Sicilia questi uffici regionali, al di là del colore politico e del governo, riescano a certificare spesa solo negli ultimi giorni disponibili e/o in concomitanza di scadenze relative a disimpegni, sospensioni, perdite di risorse, per di più con una forte dotazione di risorse umane previste dall’attuale Assistenza Tecnica, operativa da più di un anno. Stesso bluff riguarda l’annuncio dei 713 milioni di euro di fondi comunitari Fesr. Il governatore affida la notizia al suo profilo Facebook, celebrando il momento come quello in cui ‘la Sicilia dimostra di essere tornata all’altezza delle grandi regioni italiane’. Non si conoscono al momento i dati nel dettaglio di tutti i dipartimenti, anche se la fetta più consistente, più della metà del totale, è rappresentata dal settore infrastrutture dove sono stati certificati circa 460 milioni di euro. Le due opere più importanti – che incidono da sole per 435 milioni – sono la tratta B del passante ferroviario di Palermo e il secondo tratto della Caltanissetta-Agrigento, da Canicattì al capoluogo nisseno, nonostante i lavori siano al momento fermi a causa dei problemi finanziari della ditta incaricata, la Cmc di Ravenna, in concordato preventivo. A questi si aggiungono alcuni progetti di edilizia popolare. La stagione di certificare roba vecchia, come faceva Crocetta – concludono Sunseri e Corrao – evidentemente non è mai tramontata”.
Non tarda la replica che arriva da Diventerà Bellissima, il movimento del Presidente della Regione “Corrao e Sunseri facciano una telefonatina al ministro Barbara Lezzi, che sulla certificazione delle risorse Ue ha detto l’esatto contrario di quanto riferito nella loro nota congiunta. Di gente che inneggia al tanto peggio i siciliani ne faranno presto volentieri a meno” dice Giuseppe Zitelli, componente della Commissione Attività Produttive dell’Ars.
“Se fossero onesti intellettualmente, ma evidentemente si tratta di un ossimoro- prosegue l’esponente di DiventeràBellissima- i grillini dovrebbero riconoscere che senza la spesa aggiuntiva fatta negli ultimi 12 mesi l’obiettivo certificazione non si sarebbe mai raggiunto. E non sono ancora stati computati tutti i decreti di finanziamento per le aziende registrati a dicembre dalla Corte dei Conti. Ma perché, per una volta, non provano a essere contenti di un risultato raggiunto dalla Sicilia? Proprio non ci riescono, è più forte di loro”.
Fonte: www.blogsicilia.it
IL MESSAGGIO DI FINE ANNO DEL GOVERNATORE AI SICILIANI: “NOSTRO COMPITO RILANCIARE L’AUTONOMIA DELLA RESPONSABILITÀ” (VIDEO)
MUSUMECI TIRA LE SOMME E INDICA GLI OBIETTIVI PER IL PROSSIMO ANNO
Ecco cosa scrive Musumeci:
“Siciliani,
la nostra Isola è chiamata oggi ad affrontare gli effetti della globalizzazione selvaggia e l’aggravamento del divario socio-economico, ma anche a cogliere le opportunità della rivoluzione digitale, della velocità degli scambi, del confronto tra le culture.
Può l’Autonomia regionale essere ancora – dopo 72 anni dallo Statuto – una risorsa utile per affrontare questa sfida così impegnativa e offrire ai siciliani opportunità e possibilità di riscatto dal bisogno? La risposta è si, malgrado la Regione sia stata ridotta ai minimi termini, chiusa in se, autoreferenziale e senza più alcuna credibilità istituzionale, in un drammatico squilibrio finanziario che rende i suoi cittadini i più tartassati sul piano fiscale, con i peggiori servizi”.
“Mentre un nuovo vento regionalista si diffonde – prosegue il governatore – in Europa e giunge sino al Nord Italia, il nostro primo compito, dunque, è quello di rilanciare l’Autonomia della responsabilità (e non più dei privilegi) per essere parte attiva di questo processo riformatore, divenuto ormai ineludibile. La Sicilia deve dimostrare di saper tenere “carte e conti in regola”; di essere capace di varare riforme significative che riducano l’imposizione fiscale, di saper guardare alla innovazione, di cogliere le opportunità che offrono la centralità mediterranea, le trasformazioni della produzione agricola ed industriale; di saper puntare sulla qualità delle sue Università e dare certezza di futuro a migliaia di giovani”.
E ancora: “Nell’anno che si conclude, ancora molto difficile per tantissimi nostri concittadini, il governo della Regione – all’inizio del suo mandato – ha dovuto affrontare una complessa opera di riorganizzazione della macchina burocratica e di programmazione delle indispensabili risorse extraregionali per dare nuova linfa alla depressa economia isolana. Un primo importante risultato lo abbiamo raggiunto: 713 milioni di euro di fondi europei spesi e certificati in questo 2018! Un traguardo che ha sorpreso persino i diffidenti e rigorosi funzionari di Bruxelles”.
“A questi obiettivi, – conclude il governatore – che riteniamo gli unici per i quali valga la pena di spendersi, abbiamo improntato la nostra azione, nel silenzio del dovere, nei primi faticosi dodici mesi. Ed il negoziato che abbiamo aperto a settembre con lo Stato, oltre ai primi consistenti risultati già dati, dovrà portare entro il prossimo anno ad ottenere più ampi spazi di autonomia e risorse finanziarie, per offrire ai siciliani occasioni di lavoro e protezione per i più deboli, ma anche per riparare ai tanti torti subìti. Oggi lavoriamo per rilanciare una immagine forte della nostra Autonomia, che a Roma non chiede più spiccioli o privilegi, ma che vuole vedersi riconosciuti i propri diritti.
È questa la sfida del 2019. E l’augurio che rivolgo a tutto il Popolo siciliano è che l’anno prossimo possa essere quello della rinascita, quello della speranza che si tramuta in certezza.
Dio benedica la nostra Isola. E auguri di ogni bene a ciascuno di Voi
Fonte: www.blogsicilia.it
FONDI UE, MUSUMECI ESULTA, GIUNGE IL PLAUSO DELL’UGL SICILIA
Dal sito www.uglsicilia.it
29/12/2018
“Oltre 713 milioni di euro di fondi comunitari (Fesr) spesi e certificati nel 2018.Questo l’obiettivo che il governo regionale è riuscito a raggiungere mentre un anno fa sembrava solo un sogno impossibile ed era fortissimo il rischio di perdere risorse e doverne restituire altre. Finalmente la Sicilia dimostra di essere tornata all’altezza delle grandi regioni italiane”. Lo dice il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci.
Plaude l’UGL Sicilia tramite il suo Segretario regionale Giuseppe Messina. per l’operato del Presidente Musumeci e per il superamento della spesa comunitaria.
Fonte: www.uglsicilia.it
ISNELLO, SALVATO LO SPELEOLOGO FERITO NELL’ABISSO DEL VENTO, ‘ESTRATTO’ DALLA GROTTA INTORNO A MEZZANOTTE
31/12/2018
Si è concluso alle 23.24, ben prima del previsto, con successo l’intervento di soccorso per portare in salvo uno speleologo rimasto ferito dentro l’Abisso del vento, la grotta in territorio di Isnello, alle pendici di Cozzo Balatelli, che ha uno sviluppo di circa 2 chilometri e una profondità di 220 metri. Sul posto hanno operato i tecnici di soccorso speleologico della X Delegazione del Soccorso alpino e speleologico siciliano.L’uomo, un cinquantenne catanese, stava effettuando un’escursione insieme ad altri compagni che fanno parte di gruppi speleologici della Sicilia orientale e che stavano compiendo esplorazioni nei vari rami in cui si sviluppa il complesso sistema dell’Abisso del vento. Intorno alle 17, mentre si trovava ad una profondità di circa 90 metri, è scivolato riportando un trauma alla spalla sinistra.
Lo speleologo è stato soccorso dai suoi compagni, alcuni dei quali sono risaliti in superficie per chiedere assistenza chiamando il numero di reperibilità del Soccorso alpino che ha fatto scattare l’operazione che si è conclusa in poche ore. Lo speleologo sta bene ed è stato accompagnato in ospedale per accertamenti.
Leggi anche:
Isnello, speleologa ferita dentro l’Abisso del vento: in corso l’intervento di soccorso
PERDE ORIENTAMENTO DOPO NOTTE SU ETNA: SALVATO ESCURSIONISTA
Dal sito www.lasicilia.it
30/12/2018
I finanzieri del Soccorso Alpino di Nicolosi, con l’ausilio di un elicottero, lo hanno rintracciato all'alba a quota 1960 metri
Un gruppo di 38 Scout, invece, si era smarrito ieri nel palermitano, nel bosco della Moarda che sovrasta la zona di Altofonte. Sono state avviate le ricerche inviando personale dei distaccamenti forestali di Piana degli Albanesi e di Palermo-Villagrazia. Di sera i forestali hanno individuato il gruppo di ragazzi che stanchi e infreddoliti sono stati riportati al campo base.
Fonte: www.lasicilia.it
GRUPPO DI SCOUT SI PERDE NEL BOSCO: RAGAZZI RITROVATI DOPO ORE DI RICERCHE DAL PERSONALE DEI DISTACCAMENTI FORESTALI DI PIANA DEGLI ALBANESI E DI PALERMO-VILLAGRAZIA
Dal sito newsicilia.it
30 /12/2018
ALTOFONTE – Sono stati momenti di paura quelli vissuti ieri da un gruppo di 38 scout che si era smarrito nel bosco della Moarda, nella zona di Altofonte, in provincia di Palermo.A occuparsi delle ricerche è stato il personale dei distaccamenti forestali di Piana degli Albanesi e di Palermo-Villagrazia che è stato inviato sul posto per rintracciare i malcapitati.
I giovani, tra i 14 e i 19 anni, stanchi e infreddoliti, sono stati ritrovati dai forestali in serata, dopo diverse ore di ricerche. Successivamente i ragazzi sono stati riportati al campo base.
Fonte: newsicilia.it
30 dicembre 2018
LA FAI CISL DI MONREALE AUGURA BUONE FESTE A TUTTI
Ricevo e pubblico
dal Capolega Fai Cisl Monreale
Rosolino Salerno
29 dicembre 2018
FLAI CGIL SICILIA: GRAZIE PRESIDENTE MUSUMECI PER AVERE LASCIATO I LAVORATORI FORESTALI SENZA STIPENDI
Flai Cgil Sicilia
Le dichiarazioni del Presidente della regione, nella corso della conferenza stampa di fine anno, riferite ai sindacati ed al contratto dei forestali ci sembrano farneticanti.
Abbiamo forti dubbi sul fatto che il Presidente della Regione abbia chiara la condizione che vivono i lavoratori forestali, dei consorzi di bonifica, dell'ESA e del comparto agricolo in genere.
Quest'anno per la prima volta migliaia di forestali siciliani, dopo avere atteso un anno per svolgere 3 mesi di lavoro, oltretutto rischiando seriamente di non effettuare tutte le giornate, non hanno ricevuto la paga di novembre e sono stati lasciati senza soldi per la festa del Natale e nemmeno prima del 31 dicembre verranno pagati.
È passato un anno senza che la riforma della bonifica è stata completata ed attuata, ne tanto Meno ne sia stata presentata una nuova. Situazione di stallo che ha aggravato la condizione debitoria e alimentato i contenziosi nei consorzi di bonifica. Nei disastri causati dal mal tempo i lavoratori stagionali dell'ESA (trattoristi), ma anche i forestali, hanno dimostrato la necessità di avere nel territori questa forza lavoro fatta di professionalità e competenza, altro che chiusura dell'ente.
Sul contratto dei forestali vogliamo ricordare che un'anno prima era stato sottoscritto col vecchio governo, riconosciamo a questo governo la volontà di volerlo applicare ma la sua esigibilità è arrivata appena una settimana fa dopo tanti, passaggi politico-burocrati, ma per l'anno 2018 i lavoratori non hanno potuto vederne gli effetti ne tanto Meno i vantaggi economici.
Aspettiamo una riforma del settore forestale più volte annunciata, ma mai presentata da questo governo.
Il Presidente della regione ed il suo governo facciano tutto quello che serve alla Sicilia ed ai siciliani, metta in campo politiche e faccia investimenti, crei infrastrutture per rilanciare il settore agricolo e dell'industria alimentare dell'isola, si adoperi per contrastare lo sfruttamento nelle campagne e per affermare la legalità ed il rispetto delle regole nei luoghi di lavoro, sarà poi nostra cura ringraziarlo, magari quando la Sicilia non sarà bellissima ma semplicemente meno ostile con i nostri ragazzi che scappano da questa terra.
IL SEGRETARIO REGIONALE SIFUS CONSORZI DI BONIFICA, ERNESTO ABATE: C'È TANTO DA DIRE, SULLE DICHIARAZIONI DELPRESIDENTE MUSUMECI IN QUANTO HA AVUTO LA CAPACITÀ DI VENIRE MENO AGLI IMPEGNI PRESI CON I LAVORATORI FORESTALI
Dalla pagina Facebook
Consorzi di Bonifica Sifus ConfaliCaro governatore Nello Musumeci, c'è tanto da dire, anzi da ridire su queste sue dichiarazioni pubbliche, in quanto ha avuto la capacità di venire meno agli impegni presi con i lavoratori forestali ed è venuto meno agli impegni presi con il sifus, così come ai consorzi di bonifica, rispetto alla campagna elettorale conclusasi il 04 novembre scorso.
Caro Presidente, ha permesso di far svendere un comparto forestale, mediante l'applicazione di un cirl ridicolo che crea nocumento ai lavoratori ai quali viene somministrato; un Cirl richiesto da strutture sindacali confederali e confederati politicamente al precedente governo.
Caro Presidente, lei conta su strutture sindacali che gli stessi lavoratori in tantissimi casi non solo non condividono, ma si sono pure disiscritti, perché i lavoratori riconoscono che i cosiddetti confederali, non hanno mai preso a cuore e seriamente, la risoluzione dei problemi dei consorzi di bonifica, esa e forestali.
Caro Presidente, lei ed il suo governo, non avete permesso che fondi destinati alla mitigazione del dissesto idrogeologico, 44 milioni di euro nello specifico, potessero essere usati in economia diretta, mediante le professionalità aquisite dell'esa, forestali e consorzi di bonifica.
Caro Presidente, lei ha puntato sull'appoggio di una politica fallimentare del precedente governo, che nulla ha fatto per l'agricoltura ed il suo indotto, nel per modificare una legge di riforma dei consorzi di bonifica, lasciando che una ciofeca di attuazione portasse al "regno delle due sicilie", nemmeno con una rimozione del direttore generale del consorzio di bonifica della sicilia orientale fabio bizzini. Un direttore che senza tutoli ha fatto una escalation di carriera lavorativa, degna di una gara di formula 1. Infatti senza concorso entra al consorzio di bonifica di caltagirone nel 2004 e passa a tempo indefinito mediante una delibera. Lo stesso diventa dirigente e partecipa ad una selezione per meriti comparativi, senza avere il titolo di laurea in giurisprudenza o scienze politiche, corre da solo al tragurado, poichè il suo unico concorrente preferisce "stranamente" andare in quiescenza. Un direttore promotore del licenziamento collettivo e promotore del lavoro senza remunerazione!
Insomma, caro Presidente, lei è stato in grado di sovvertire gli equilibri che ogni lavoratore chiede, cioè lavorare 365 giorni l'anno.......e queste parole le dovrebbero risuonare come un tamburo, perché sono le sue; però non sa spiegarsi il perché i sindacati non ringraziano?????
Dovrebbe capire caro presidente musumeci, il perché i sindacati non ringraziano!
Il sindacato sono i lavoratori ed i confederali non rappresentano i lavoratori, bensì gli interessi di pochi!
Il Sindacato sono i lavoratori ed i lavoratori sono delusi, perché chiedono lavoro, dignità e paga!
Adesso caro presidente, le è chiaro perché non riceve gratitudine?!
Il Sifus è un sindacato di lavoratori, non si dimentichi di rivolgersi alle "persone giuste" !
E. Abate
I LAVORATORI DELL’ESA, DEI CONSORZI DI BONIFICA E FORESTALI DELLA PROVINCIA DI AGRIGENTO, DOPO AVER PASSATO UN NATALE TRISTE, SI APPRESTANO A VIVERE UN CAPODANNO DI RABBIA E DELUSIONE
Flai Cgil Agrigento
I lavoratori dell’Esa, dei Consorzi di bonifica e forestali della provincia di Agrigento, dopo aver passato un Natale triste, si apprestano a vivere un Capodanno di rabbia e delusione. Non hanno ancora percepito nemmeno la mensilità di novembre, nonostante le rassicurazioni del Governo e dei dirigenti regionali. Ancora una volta dopo le promesse elettorali non mantenute (mai più un giorno di riposo per i forestali; e le dichiarazioni dell’assessore Bandiera solo due contingenti 151isti e oti) il Governo Musumeci non riesce a garantire nemmeno le sacrosante retribuzioni. Il segretario provinciale della Flai Cgil di Agrigento, Giuseppe Di Franco, lo scorso 22 novembre, tramite un comunicato stampa, aveva espresso grande preoccupazione rispetto alle difficoltà da parte dell’amministrazione Regionale ad avere nella propria disponibilità effettiva le risorse dei Fondi FSC (fondo per lo sviluppo e la coesione) che si stanno utilizzando nel settore forestale della manutenzione e tale preoccupazione si è dimostrata reale. La variazione di Bilancio approvata il 14 dicembre con notevole ritardo dall’assemblea regionale, e pubblicata in gazzetta il 18 dicembre che ha dato copertura finanziaria alle garanzie occupazionali previste per legge, non è servita a far si che i lavoratori percepissero lo stipendio entro l’anno, nonostante il Governo e i Dirigenti avessero assicurato alle organizzazioni sindacali Regionali che gli uffici avrebbero eseguito tutti gli adempimenti nei tempi necessari. Sta di fatto che ancora oggi, non sono stati emessi dalla Ragioneria gli ordini di accreditamento, e tale ritardo fa supporre che tutto slitterà alla riapertura della Cassa Regionale. La Flai Cgil di Agrigento, tramite il suo segretario Giuseppe Di Franco, denuncia le continue mortificazioni che subiscono i lavoratori forestali privati, anche nei periodi delle festività, della serenità economica che garantirebbe di trascorrere almeno queste giornate in armonia con i familiari. Il Governo regionale ancora una volta ha dato dimostrazione di quanto poco tenga ad un settore importante come la forestazione, e da qui l’importanza di dar vita, già a partire dai primi giorni del 2019, ad un’iniziativa sindacale forte che porti al centro della discussione una Riforma fondata sulla tutela del territorio e dell’ambiente, sulla prevenzione e lotta agli incendi, sul contrasto della desertificazione ed al dissesto idrogeologico sull’ampliamento della superficie boschiva, sull’uso plurimo e produttivo del bosco valorizzando i prodotti forestali a partire dal legno, alla produzione della biomassa, alla valorizzazione delle attività didattiche, culturali e turistiche ricreative del bosco, non tralasciando l’aspetto occupazionale. Una riforma che faccia fronte in maniera più efficace alle urgenti necessità di tutela e gestione del territorio siciliano, forestazione intesa come un vero e proprio settore produttivo che dia un contributo alla lotta allo spopolamento delle aree interne, altrimenti si andrà verso la privatizzazione di questo settore. Ed è per tale motivo che il prossimo 10 gennaio si terrà a Palermo un attivo unitario con l’obiettivo di smascherare il Governo rispetto alle reali intenzioni che ha riguardo alla forestazione. Da lì partirà un percorso per provare a realizzare una Riforma che valorizzi il settore e che metta in condizione i lavoratori di avere maggiori garanzie occupazionali al fine di trovare quella serenità economica che oggi manca.
REGIONE. MUSUMECI: BILANCIO DOPO L'EPIFANIA. "PER UN ROMA-CATANIA 540 EURO". MUSUMECI S'È SOFFERMATO SUI SINDACATI. "MAI UNA PAROLA DI RINGRAZIAMENTO, MA È MAI POSSIBILE? NEMMENO DI FRONTE AGLI AUMENTI PER I FORESTALI E AL CONTRATTO PER I REGIONALI"
La conferenza stampa di fine anno del governatore. "La Finanziaria? C'è una parte di Pd che dialoga. Dai sindacati mai un ringraziamento"
PALERMO - "
L'ultimo sforzo è evitare di pubblicare il bilancio della Regione a maggio. Se possiamo approvarlo entro l'esercizio 2018 magari subito dopo l'Epifania sarà un bel risultato, se non riusciamo a farlo e lo approviamo entro il 31 gennaio anche questo sarà un bel risultato. Ma che senso ha contestare un bilancio che deve essere agile e snello dato che poi sarà il collegato a contenere le proposte parlamentari che dovranno essere ragionevoli? Per questo oggi in aula contiamo sul senso della responsabilità della coalizione e delle opposizioni per approvare il bilancio e poi lavorare subito dopo al collegato". Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel tradizionale scambio di auguri di fine anno con la stampa.
E ancora: "Un governo che non ha maggioranza e che riesce a superare le tempeste, i marosi e una campagna pubblicitaria denigratoria merita rispetto da parte delle opposizioni e anche delle organizzazioni sindacali". Musumeci s'è soffermato sui sindacati. "Mai una parola di ringraziamento, ma è mai possibile? Nemmeno di fronte agli aumenti per i forestali e al contratto per i regionali".
Parlando del dossier sulla continuità territoriale aperto con Roma su cui ci sarà un confronto istituzionale, Musumeci ha riferito ai cronisti un episodio che gli è accaduto qualche giorno fa: "Sono stato a Roma a spese mie e quando dovevo anticipare il viaggio di ritorno per raggiungere Catania a seguito del sisma mi è stato detto di pagare 540 euro per il volo Roma-Catania della compagnia italiana, 540 euro sono mezzo stipendio di un impiegato e di un operaio", ha sottolineato il governatore.
Il governatore ha anche lanciato l'allarme sulla spesa dei fondi comunitari: "Forse non ci arriviamo, ma questo lo posso dire tra 48 ore perché ogni assessore sta lavorando per poter produrre la certificazione necessaria. L'Ue ci chiede un tetto di 674 milioni di euro, vi posso dire che abbiamo superato i 570 milioni. A questo punto non so se riusciamo a raggiungere il target e non so se gli uffici stiano producendo certificazione voglio augurarmelo, ma comunque rispetto ai 6 milioni che abbiamo trovato quando ci siamo insediati avere potuto impegnare ed erogare tante risorse è già un motivo di orgoglio".
Musumeci ha aggiunto: "Rimarrebbe l'amarezza per essere penalizzati da Bruxelles, ma questa amarezza non mi sento di poterla assimilare assieme ai colleghi perché se non abbiamo fatto miracoli ci siamo andati vicini". "Nessuno avrebbe scommesso di lambire il target, non ci avrebbe creduto nessuno - ha concluso -. Abbiamo impegnato i dipartimenti fino al massimo con una profusione di energie assolutamente inimmaginabili".
Il governatore ha affrontato anche i nodi strettamente legati alla politica regionale rispondendo a una domanda sul possibile dialogo con le opposizioni sulla manovra: "Noi abbiamo messo in conto da diversi mesi di aprire un confronto con le opposizioni, poi quando ci dobbiamo confrontare sorgono mille problemi e non si capisce perché. C'è una parte del Pd che ha mostrato senso di responsabilità, spero che tutto il Pd si renda conto che in un momento di drammatica realtà serva l'impegno da parte di tutti. Il bilancio snello deve essere un obiettivo perseguito da tutti, dal governo e dalle opposizioni - ha aggiunto Musumeci -. Poi c'è il collegato come strumento per confrontarsi con ogni gruppo parlamentare, intanto l'intesa può essere aggiunta, si può fare in diretta, niente di riservato. Lo abbiamo detto al M5s e al Pd, a tutti e due i Pd, e a 'Sicilia Futura'. Da parte nostra c'è la buona volontà per confrontarci".
"La nostra strategia di riforma non punta a produrre quante leggi più possibili. Leggevo dichiarazioni di Davide Faraone e prima di lui del suo nemico anzi collega di partito Giuseppe Lupo: questo governo non ha prodotto leggi. Ma davvero siamo convinti di illudere il popolo siciliano? Ne abbiamo migliaia di leggi inapplicate. Un governo non si misura dal numero dei ddl che propone all'aula, ma dagli obiettivi che riesce a raggiungere", ancora Musumeci. "La nostra stagione di riforma prevede 10-12 disegni di legge, 4 già presentati, altri 6 li presenteremo nei prossimi mesi. Ma se il Parlamento non ha portato avanti nessuna dei 4 ddl come si fa a chiedere al governo di presentare leggi?", ha sottolineato Musumeci. Il governatore ha fatto riferimento ai ddl su pesca, rifiuti, semplificazione amministrativa e lavori pubblici, mentre per quelli futuri ha citato la riforma forestale, i consorzi bonifica, la gestione delle riserve e l'omogeneizzazione degli enti in agricoltura. "Noi non abbiamo bisogno di produrre leggi perché non ne ha bisogno il popolo siciliano, semmai serve una riorganizzazione delle leggi con testi unici - ha affermato Musumeci - Siamo serenamente convinti di essere sulla strada giusta, non abbiamo creato rimpasti in giunta o sostituito assessori".
(ANSA)
28 Dicembre 2018
Fonte: livesicilia.it
FONDAZIONE ORCHESTRA SINFONICA SICILIANA. ENNA (UGL): CONDIVIDIAMO IL SOLLEVAMENTO DI PACE AD OPERA DELL’ASSESSORE REGIONALE AL TURISMO, SPORT E SPETTACOLO, SANDRO PAPPALARDO
da Filippo Virzì
Ufficio Stampa
UGL SICILIA - UGL PALERMO
“Le osservazioni riportate in alcuni articoli di stampa recentemente diramati, riguardanti il sollevamento dall’incarico di Sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana (FOSS) di Giorgio Pace sono non corrispondenti alla realtà dei fatti, al rispetto dei diritti dei Lavoratori e delle procedure previste dal vigente ordinamento ”.
A dichiararlo è il Segretario provinciale dell’UGL Spettacolo, Cristina Enna.
“L’UGL, contrariamente a quanto dichiarato da CIGL, CISL, UIL e FIALS, - spiega la sindacalista - ritiene che il provvedimento adottato dall’Assessore Regionale al Turismo, Sport e Spettacolo, Sandro Pappalardo, sia perfettamente in linea con il dettato normativo che regola la vita e l’organizzazione della Fondazione e ristabilisce, pertanto, criteri di imparzialità, legalità e rispetto delle prerogative di ciascun organo di governo.
In particolare lo Statuto della Fondazione non contempla alcuna ipotesi di permanenza del Sovrintendente in caso di dimissioni della maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione, e, da un parere legale richiesto dal dimissionario Consiglio di Amministrazione, la posizione del Dott. Pace, risulterebbe non conforme al vigente dettato normativo anche per la parte relativa al percepimento degli emolumenti incassati dopo il superamento dei limiti di età”.
“E’ doveroso - sottolinea - che, il più volte invocato e presunto riequilibrio dei conti della Fondazione, è da imputare alla generosa apertura di credito operata dalla Regione Siciliana attraverso l’autorizzazione ad attivare le procedure per l’erogazione di un mutuo a copertura dell’esposizione debitoria maturata negli ultimi anni. Misura, questa che, in ogni caso, non può essere ascritta alle miracolistiche capacità di moltiplicazione delle risorse finanziarie da parte del Sovrintendente; non può essere considerata ulteriore voce in entrata nel bilancio; può, sicuramente, essere considerata, ostacolo a un agognato quanto atteso rinnovo contrattuale:nessun aumento nelle buste paga da circa oltre vent’anni.
Quindi, incide direttamente e/o indirettamente sulle retribuzioni dei dipendenti, non può essere considerato atteggiamento virtuoso e, dulcis in fundo, non può rientrare nella categoria dei “miracoli” quello di pagare regolarmente gli stipendi”!
“La nostra Organizzazione Sindacale - aggiunge - , nonostante le numerose segnalazioni e comunicazioni scritte e verbali inviate ai vertici della Fondazione, esprime forte preoccupazione per le continue pressioni esercitate su Dipendenti e organi di governo interni ed esterni, tese a mantenere una condizione di instabilità, divisione e precarietà artistica, amministrativa e organizzativa che lasciano presagire oscuri e inquietanti scenari.
Tutto questo confligge con una auspicata visione virtuosa e sinergica del sistema in cui un territorio straordinariamente ricco di bellezze naturali e opere d’arte, unitamente a modelli musicali di alta qualità, costituiscono solida base per un reale rilancio non solo dell’Orchestra Sinfonica Siciliana ma dell’intera nostra Regione: arte come volano dell’economia reale”.
“Nella convinzione più assoluta - conclude Enna - che il Sindacato debba sempre e comunque esercitare una corretta funzione di difesa dei diritti e dei doveri dei Lavoratori e non preoccuparsi di tracciare e/o indicare il perfetto identikit della sua naturale ‘controparte’, restiamo in attesa di conoscere, speriamo in tempi brevi, la formazione del nuovo Consiglio di Amministrazione e, conseguentemente, del nuovo Sovrintendente.
Auspicando un ritrovato senso della misura e della decenza da parte di tutti gli attori di questa vicenda, esprimiamo solidarietà, sostegno e vicinanza a quanti hanno sinceramente a cuore le sorti della Fondazione, pronti a intraprendere iniziative di qualsiasi natura utili a sostenere e difendere diritti e libertà di espressione sanciti dalla nostra Costituzione” e contrastare atti di prevaricazione e atteggiamenti clientelari”.
26 dicembre 2018
25 dicembre 2018
REGALO DI NATALE PER LA SICILIA: 2 MILIARDI DI FONDI FRESCHI DA ROMA. PER NON DIRE DELLE PREBENDE PER L’ESERCITO DEI 19.000 FORESTALI. IL BLOG: VIVA LA FORESTALEEEEEEEEEEE
24 Dicembre 2018
Mentre al Nord vige la politica della lesina. Anche per l’autonomia di Veneto, Emilia Romagna e Lombardia.
In Italia esistono figli e figliastri, con regali e prebende per i primi e oneri e tasse per i secondi: tra i primi c’è sicuramente la regione Sicilia che, invece del doveroso commissariamento senza scadenza che avrebbe dovuto ricevere già da anni nel tentativo di rimettere in linea di galleggiamento i conti e le possibilità di crescita della disastrata Trinacria, sotto l’albero di Natale, ben incartato nelle pieghe del maxiemendamento della legge di Bilancio 2019, trova un bel regalo di 2 miliardi di euro, erogati munificamente per coprire i buchi storici nel bilancio della regione e dei suoi enti locali.
Mentre nelle regioni autonome del NordEst si devono fare i conti con gli effetti indotti dalla legge di Bilancio 2019 che porteranno meno entrate nei rispettivi bilanci, a Palermo e dintorni accade giusto il contrario. Una bella pioggia di quattrini prelevati direttamente dai maggiori contributori nazionali, ad iniziare da quel Veneto e Lombardia (oltre che l’Emilia Romagna) cui Roma fa di tutto per non soddisfare la volontà popolare autonomista sancita dal risultato referendario di oltre un anno fa.
Tra i regali portati da Roma a Palermo, la possibilità di diluire il debito isolano in 30 anni invece dei canonici 3. C’è poi la facoltà di trattenere sull’isola tutto il gettito derivante dalle marche da bollo (360 milioni di euro). Per non dire delle prebende per l’esercito dei 19.000 forestali e dei 20.000 dipendenti della Regione, oltre a quei lavoratori socialmente utili che sono tali da almeno trent’anni. Altri 540 milioni arriveranno per le spese di manutenzione straordinaria delle strade e delle scuole che le ex province non riescono ad eseguire per mancanza di fondi. Tutte cose che per le strade e le scuole del NordEst devono pensarci direttamente gli enti locali.
Fonte: www.ilnordestquotidiano.it
“L’ETNA È UNA FERRARI CHIUSA IN GARAGE”. MUSUMECI: “IL VULCANO È UNA RISORSA TURISTICA STRAORDINARIA FINORA NON SFRUTTATA, CERCHIAMO FINANZIATORI”
Dal sito www.lasiciliaweb.it
Musumeci: “Il vulcano è una risorsa turistica straordinaria finora non sfruttata, cerchiamo finanziatori”. VIDEO
24 Dicembre 2018
CATANIA – “L’Etna deve essere uno dei poli d’attrazione per il turismo siciliano. Finora non è stato sufficientemente sfruttato. Credo che serva un’unica autorità che sia la sintesi di tutti i soggetti pubblici e privati che concorrono sul suo territorio. Voglio sperare che ci siano finanziatori, anche stranieri, disposti a puntare su questa straordinaria risorsa. Insomma, noi abbiamo una Ferrari chiusa nel garage e questo non ce lo possiamo permettere”. Queste le parole del governatore siciliano Nello Musumeci, a Catania prima di una riunione con sindaci dei comuni sui quali ricade il territorio del Parco dell’Etna.
“Noi dobbiamo ricominciare davvero da zero e voglio augurarmi che con i sindaci si possa fare un lavoro serio e stabilire alcune linee per poi passare al confronto con le organizzazioni di categoria e con i privati”, ha aggiunto.
Per il governatore “il parco è in sofferenza, ha bisogno di smalto, di una riprogettazione; serve un’idea nuova di parco, che deve diventare anche un motore per lo sviluppo del territorio stesso”. “Il commissariamento – ha proseguito – è sintomo di una patologia, simbolo evidente che la legge istitutiva va modificata, va cambiata”.
Ed è “necessario stabilire le regole”. Musumeci si è detto “convinto che pubblico e privato debbano incontrasi e concordare una iniziativa comune”. Per il presidente della Regione “nel passato é mancata non l’intraprendenza del privato ma il controllo dell’ente pubblico, che avrebbe dovuto pianificare, controllare, e dire qualche no. Adesso dobbiamo ricominciare daccapo. Se stabiliamo regole nuove pubblico e privato attorno a un tavolo, possiamo lavorare e guardare con ottimismo al futuro.
Fonte: www.lasiciliaweb.it
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24 dicembre 2018
IL MESSAGGIO DI NATALE DEL GOVERNATORE DAI NOSTRI MICROFONI. GLI AUGURI DEL PRESIDENTE MUSUMECI AI SICILIANI: “MAFIA E RASSEGNAZIONE I NOSTRI NEMICI”. VIDEO ESCLUSIVO
Dal sito www.ilsicilia.it
24 Dicembre 2018
Di Alberto Samonà, Maurizio Scaglione.
Un augurio speciale quello che il presidente della Regione siciliana Nello Musumeci rivolge alle lettrici e ai lettori de ilSicilia.it: un augurio nel segno del recupero delle tradizioni, a partire da quella del Presepe. “Mi auguro che in ogni casa sia stato allestito un presepe: “Un momento per stare insieme, per ritrovare il senso della famiglia, per ripercorrere con la memoria l’infanzia quando facevamo il presepe. Io credo che anche nelle scuole debba esserci il presepe anche in quelle scuole in cui vi sono bambini che professano una fede religiosa diversa. Intanto perché riguarda una famiglia povera e poi perché nessuno può avere paura di Gesù che nasce in una grotta e se mi è consentito, avere rispetto per le religioni altrui non significa vergognarsi della propria”.
In merito alla situazione politica siciliana, Musumeci invita tutti alla riflessione: “La Sicilia è una regione in ginocchio da trent’anni. Il 47 per cento dei siciliani vive nella povertà: ognuno faccia la propria parte, chi nella coalizione di governo, chi nell’opposizione, ma ognuno faccia ciò per cui ha giurato fedeltà alle istituzioni. Io ho presentato un programma, ho chiesto 5 anni e alla fine mi presenterò al giudizio dei siciliani con ciò che è stato fatto. In questo primo anno ho stanziato col mio governo oltre 3 miliardi di euro che quando diventeranno cantieri saranno visibili a tutti”.
Infine, gli auguri del presidente: “Salute e serenità a tutte le famiglia, ai Siciliani che vivono in Sicilia e a quelli sparsi nel mondo, affinché ritrovino l’orgoglio della loro appartenenza e affinchè si sconfigga la malapianta della rassegnazione; mafia e rassegnazione sono i nostri nemici”.
Fonte: www.ilsicilia.it
DOPO LE FESTE RIPRENDIAMO LA QUESTIONE DEI COSIDDETTI SCATTI DI ANZIANITA' RICONOSCIUTI ANCHE AI LAVORATORI FORESTALI. AD UN 101NISTA SPETTEREBBERO ALL'INCIRCA 2.700 EURO. QUALCOSA IN PIU' PER I 151NISTI E QUALCOSA IN MENO PER I 78ISTI
Dalle notizie che abbiamo, il governo si è appellato contro la sentenza del Tribunale di Catania, che aveva riconosciuto ai ricorrenti 101nisti cifre superiori ai 2.700 euro. Ovviamente qualcosa in più spetterebbero ai 151nisti e qualcosa in meno ai 78isti. Dopo le festività natalizie cercheremo di capire a che punto è la questione che affronterà il Tribunale di Appello
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Tribunale del lavoro. Sentenza choc sui forestali, rischio stangata per la regione: uguali vantaggi economici fra gli otd e oti. Ad ogni lavoratore sono stati riconosciuti circa 2.700 euro
Anche i precari hanno diritto agli scatti di anzianità. Questo Blog non dimentica: il Tribunale del Lavoro di Catania, ha riconosciuto ad ogni lavoratore forestale (101nista) circa 2.700 euro
Operai forestali. Il governo ricorre in Appello per gli scatti di anzianità
SLITTANO LE ASSUNZIONI NEL PUBBLICO IMPIEGO. IL TESTO INTEGRALE DELL'ULTIMA VERSIONE
Scarica il documento:
Maxiemendamento. Il testo integrale dell'ultima versione (Pdf)
FRA MUSUMECI E CANCELLERI SCAMBIO DI "AUGURI" NATALIZI AL VELENO
Dal sito www.lasicilia.it
23/12/2018 - di Mario Barresi
Allo scambio di auguri a Catania, il discorso sugli avversari del presidente della Regione a cui l'antagonista grillino, sconfitto nella corsa a Palazzo d'Orléans, ha risposto su Fb
Catania - Niente da fare. Nemmeno il clima natalizio riesce ad allentare le tensioni fra Nello Musumeci e il Movimento 5Stelle.
Anzi, proprio in occasione degli auguri ai simpatizzanti di DiventeràBellissima, ieri pomeriggio al Sal di Catania, il governatore, nel rivendicare la vittoria elettorale di un anno fa, evoca una sorta di sliding doors. Ricordando, con parole durissime, cosa sarebbe successo nell’Isola, se lui nel novembre del 2017 non fosse diventato presidente della Regione: «Abbiamo bloccato la conquista dei grillini, sarebbe stata una sciagura peggio del terremoto in Sicilia se questa setta di fanatici, assatanati, presuntuosi e arroganti avesse messo le mani sulla Regione...», dice il leader di DiventeràBellissima, fra gli applausi del suo popolo, a partire da quelli dell’assessore Ruggero Razza.
A rispondergli, su Facebook, è Giancarlo Cancelleri, sconfitto nella sfida per Palazzo d’Orléans. «Ascoltare le parole pronunciate in questo video dal Presidente della Regione mi ha riempito di tristezza. Non mi sono arrabbiato, credetemi, nonostante le parole pronunciate contengano una violenza verbale e una enorme mancanza di rispetto, non è infatti un giudizio politico, è proprio un insulto alla persona, non critica il MoVimento 5 Stelle, ma coloro che ne fanno parte». Il leader siciliano del M5S, sconfitto proprio da Musumeci nella corsa a Palazzo d’Orléans, commenta: «Quello che mi rattrista è vedere un Presidente che, davanti ai suoi, in una riunione per lo scambio di auguri di Natale, per giustificarsi dei suoi insuccessi e dell’incapacità di governare la nostra terra, l’unica cosa che riesce a fare è insultare gli altri». E infine l’affondo: «Nello Musumeci non siamo fatti della stessa pasta, questo è certo, infatti io ai tuoi insulti rispondo nell’unico modo che conosco: ti auguro un buon Natale di pace, con la speranza che tu possa ritrovare la serenità interiore che sembri avere smarrito».
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Fonte: www.lasicilia.it
ISNELLO. AL GAL HASSIN, NEL CIELO DELLE MADONIE VISTA LA COMETA DI NATALE
di Sabrina Masiero, GAL Hassin
23 Dicembre 2018
Ha raggiunto il suo punto di minima distanza dalla Terra lo scorso 16 dicembre, a circa 11 milioni di chilometri, ma il cielo delle Madonie era coperto e non è stato possibile osservarla. La cometa 46P Wirtanen, battezzata la cometa del Natale 2018, è stata fotografata qualche giorno più tardi, nella fredda serata del 19 dicembre, col il Galhassin Robotic Telescope (GRT) del GAL Hassin-Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche. Il telescopio di 40 centimetri di diametro ha individuato la cometa, che si vede nel riquadro in bianco e nero, nonostante la Luna fosse piuttosto luminosa e vicina nella sua posizione apparente in cielo.
Per motivi prospettici, la lunga coda non è visibile, perché nascosta dal bagliore della chioma. Il nucleo è estremamente piccolo, pari a circa 1,2 chilometri di diametro eppure è una cometa che è ben visibile a causa della sua grande vicinanza con la Terra e col Sole.
Fu nel 1948 che venne scoperta da Carl Alvar Wirtanen e diventò il primo obiettivo della missione Rosetta, ma, a causa di un ritardo nella partenza della missione, fu scelta un’altra cometa, ora diventata celebre, la 67P/Churyumov-Gerasimenko.
C’è una consapevolezza maggiore oggi sulla natura di questi oggetti, nuclei rocciosi e ricoperti di ghiaccio che viaggiano e si avvicinano al Sole. Non sono più spade e pugnali, oppure oggetti portatori di cattivi presagi. Si nota che sempre più persone, non solo astronomi ma tantissimi appassionati di astronomia puntano gli occhi e gli strumenti verso il cielo per ammirarne la sua bellezza. Il fascino delle comete continua a suscitare stupore e meraviglia. A fine dicembre non sarà più possibile osservarla e dovremo aspettare solo 5,5 anni prima del suo ritorno. Ce la faremo?
L’immagine è stata ottenuta da Alessandro Nastasi del GAL Hassin-Centro Internazionale per le Scienze Astronomiche, Isnello il 19 dicembre scorso, poco dopo le ore 19:00 con il GRT di 40 cm, rapporto focale f/3.8, tempo di esposizione 10 secondi, filtro L (neutro) e binning 3×3 pixel. Il paesaggio è stato ottenuto con una Canon EOS 5D Mark II, rapporto focale f/4, ISO 1600,
tempo esposizione 10 secondi e lunghezza focale 17 mm.
Fonte: galhassin.it