19 Febbraio 2018
Di Alberto Maggi (@AlbertoMaggi74)
Elezioni 2018 sondaggi: da sabato 17 febbraio è vietata per legge la pubblicazione di sondaggi elettorali e sentiment sulle elezioni politiche 2018 del 4 marzo
Elezioni 2018. Silvio Berlusconi ha soltanto una preoccupazione. Non il Partito Democratico, che stando ai calcoli che si fanno ad Arcore al massimo arriverà al 21%, se non addirittura sotto il 20%, e nemmeno il Movimento 5 Stelle, che comunque vada a finire il 4 marzo - dicono gli azzurri - non avrà mai i numeri per poter governare. Il timore dell'ex Cavaliere e dei massimi vertici del suo partito è il possibile sorpasso della Lega di Matteo Salvini su Forza Italia. Un vero e proprio incubo anche per i centristi della cosiddetta quarta gamba, Noi con l'Italia-Udc.
I vertici del Partito Popolare Europeo, compresa Angela Merkel, sono stati ampiamente rassicurati da Berlusconi sul fatto che il prossimo esecutivo italiano non sarà anti-Ue, soprattutto con l'identikit del presidente del Consiglio in pectore che l'ex Cav non vuole annunciare ma che tanto assomiglia al numero uno dell'Europarlamento, Antonio Tajani eletto proprio con i voti determinanti della Cdu-Csu della Cancelliera tedesca.
L'intero impianto berlusconiano si regge però proprio sul fatto che Forza Italia, così come indicato dagli ultimi sondaggi prima del black out, risulti davvero davanti alla Lega il 5 marzo mattina. Sia nel caso in cui vinca il Centrodestra sia nel caso in cui non ci sia una maggioranza e torni l'ipotesi, smentita più volte (ma perché siamo in campagna elettorale), delle larghe intese alla tedesca.
Ma davvero la Lega potrebbe superare Forza Italia il 4 marzo? Assolutamente sì, assicurano a microfono spento sia fonti azzurre sia del Carroccio. Gli ultimi numeri ufficiali davano un distacco di circa due punti a favore di Berlusconi, ma le cose potrebbero essere ben diverse.
Osservando le tendenze e le indicazioni regionali si spiega bene l'ansia che serpeggia ad Arcore e tra i maggiorenti di Fi. In Veneto, ad esempio, la Lega è sicura di superare il 30% triplicando così gli azzurri. Carroccio davanti a Fi, dicono gli stessi azzurri, anche se non con queste proporzioni, in tutte le altre Regioni del Nord (dalla Lombardia al Piemonte passando per la Liguria e il Friuli Venezia Giulia) ma, pare, anche in Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria.
Decisivo sarà il voto nel Mezzogiorno, che è la vera scommessa di Salvini. Grande ottimismo in Via Bellerio dove sono certi di poter arrivare intorno al 5-6% in diverse aree della Campania, ovvero la Regione del Sud dove il Carroccio in teoria è più debole. Se ciò fosse vero, significherebbe per Salvini ambire al 10% ad esempio in Puglia, in Sicilia e in Sardegna (grazie, in quest'ultimo caso, anche all'accordo con il partito autonomista).
Con questi numeri più che soddisfacenti nel Meridione e con quelli del Nord sopracitati e delle ormai ex Regioni rosse, l'ipotesi del sorpasso della Lega su Forza Italia è assolutamente credibile e alla portata di mano. E questi calcoli li hanno fatti anche i vertici azzurri con una crescente preoccupazione in vista del 4 marzo.
Fonte: www.affaritaliani.it
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